Migliori navigatori gratuiti



Migliori navigatori gratuiti

 

Chiunque viaggi per lavoro o per necessità, ha spesso la necessità di avere a disposizione un GPS per chiedere informazioni sulle destinazioni da raggiungere, in auto e non solo. Per evitare di spendere soldi per acquistarne uno di ultima generazione, è possibile semplicemente scaricare una buona app per il proprio smartphone e trasformare così il cellulare in un perfetto navigatore GPS, a costo zero. In questo tutorial, infatti, ti indicherò le migliori applicazioni di navigatori GPS gratis per il tuo smartphone Android e iOS.

  • Waze

Si tratta di un navigatore totalmente gratuito, disponibile in versione Android e iOS, sempre aggiornato e preciso nelle sue indicazioni. Si basa su un sistema social, nel senso che gli utenti possono collaborare tra di loro, in una sorta di community, per migliorare le mappe segnalando incidenti, strade interrotte per lavori in corso o incidenti, autovelox, stazioni di rifornimento, prezzi del carburante…a tutti i membri. Include anche le indicazioni vocali con i relativi nomi delle strade. Ha solo un difetto: al momento non è possibile scaricare le mappe in modalità offline.

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  • Google Maps

Può essere utilizzato come navigatore GPS per trovare punti d’interesse e ricevere informazioni stradali. Disponibile come app per dispositivi Android e iOS, consente di scaricare le mappe in modalità offline. Basta digitare l’indirizzo di una strada o il nome di un punto d’interesse nella barra collocata in alto sullo schermo e selezionare il suo nome nei risultati della ricerca:

{procedura}

  • HERE WeGo

HERE WeGo è un navigatore gratis, disponibile per Android e iOS. Facile da utilizzare, permette di scaricare le mappe in modalità offline e fornisce indicazioni relative ai mezzi di trasporto: auto, taxi, bus, etc… Al suo interno integra servizi come GetYourGuide, Trip Advisor, BlaBlaCar, Expedia, Car2Go, Wikipedia e Hotels Combined che permettono di avere informazioni dettagliate sulle località di destinazione, i punti di interesse e, nelle città supportate, di usufruire anche dei servizi di car sharing. Per usare l’applicazione non occorre procedura di configurazione:

{procedura}



Molto interessante è anche il pulsante “Vicino”, che si trova nella parte bassa dello schermo, grazie al quale è possibile trovare stazioni di servizio, ristoranti, bancomat, parcheggi, punti d’interesse presenti nelle vicinanze.

  • TomTom Go Mobile

TomTom Go Mobile è un navigatore GPS completo, disponibile come app per Android e iOS che offre funzioni come indicazioni vocali, mappe offline, segnalazione autovelox, aggiornamenti sul traffico, etc… ma ha un limite: offre solo 75 chilometri di navigazione gratuita al mese. Se si vuole rimuovere questo limite, occorre sottoscrivere un abbonamento all’anno o ogni tre anni. Abbastanza intuitiva come applicazione, dopo averla scaricata sul proprio smartphone:

{procedura}

  • NavIt

Disponibile solo per dispositivi Android, si tratta di un navigatore gratuito, basato sul progetto di mappe open source che ne consente il download offline. Non è completo o facile da usare come le app che abbiamo visto finora. Dopo aver avviato l’applicazione, avvia il download delle mappe:



{procedura}

  • Moovit

Ottimo navigatore, gratuito, disponibile per dispositivi Android e iOS, utile per chi si sposta in città utilizzando i mezzi pubblici. Include tutte le informazioni relative ad autobus, metro e treni e fornisce in tempo reale tutte le informazioni aggiornate su guasti e scioperi.

 

Come evidenziare un testo su Word



Come evidenziare un testo su Word

In questo tutorial ti spiegherò come evidenziare un testo su Word, in modo da mettere in evidenza con un colore di sfondo a scelta, una parola o una riga, oppure un intero paragrafo del testo.

La funzione per evidenziare un testo in Word è già inserita nel programma Microsoft Word e non devi installare nessuna applicazione aggiuntiva o plug-in aggiuntivo.

La procedura per evidenziare un testo su Word è molto semplice:
– selezioni il testo che vuoi evidenziare (con il mouse o mediante le combinazioni di tasti dalla tastiera)
– scegli il colore per evidenziare nella barra degli strumenti di Word
– applichi la funzione evidenziatore al testo selezionato, premendo il relativo pulsante, sempre nella barra degli strumenti di Word

Un procedura davvero semplice ed intuitiva.
In questa guida vedremo nel dettaglio tutti i vari passaggi.



Word include una funzione evidenziatore che può essere usato per evidenziare le parti più importanti di un testo ed è molto semplice da usare per evidenziare una parola, una riga o un intero paragrafo di un testo.

La procedura per evidenziare un testo su Word è semplicissima e non necessita di particolari competenze informatiche, questa guida è pensata sia per utenti esperti che per utenti principianti.
Vediamo ora come evidenziare in Word nel dettaglio spiegando i vari passaggi a seconda della versione di Word.

 

Procedura per evidenziare un testo su Word (su Office 2007-2010)

Se utilizzi Office 2007 oppure Office 2010, sappi che evidenziare in Word è più facile che mai.



  • clicca sull’icona dell’evidenziatore giallo che si trova nella sezione Carattere della scheda Home della barra degli strumenti di Word
  • selezionare la porzione di testo che vuoi evidenziare tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.

In questo modo, il testo selezionato si evidenzierà di giallo ma puoi usare anche altri colori.

 

Come cambiare colore per evidenziare un testo su Word

Per cambiare il colore dell’evidenziatore di Word, non devi far altro che

  • cliccare sulla freccetta nera che si trova sulla destra dell’icona dell’evidenziatore
  • selezionare il colore che preferisci dal riquadro che compare (l’opzione Nessun colore ti permetterà di togliere l’evidenziatore dove lo hai già applicato).

 



  • Una volta evidenziato tutto il testo che ti interessa, puoi riporre lo strumento evidenziatore cliccando nuovamente sulla sua icona.

 

 

Procedura per evidenziare un testo su Word (su Office 2003)

Se utilizzi Office 2003 e vuoi scoprire come evidenziare in Word, non preoccuparti perché nonostante la differenza dell’interfaccia utente rispetto a Office 2007/2010, il funzionamento dell’evidenziatore è praticamente identico.

 



Per evidenziare un testo in Word 2003,

clicca sull’icona dell’evidenziatore giallo che si trova nella barra degli strumenti del programma e selezionare la porzione di testo che vuoi evidenziare tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.

 

Come cambiare colore per evidenziare un testo su Word 2003

Per cambiare il colore dell’evidenziatore in Office 2003,



  • clicca sulla freccetta nera che si trova sulla destra dell’icona dell’evidenziatore e selezionare il colore che preferisci dal riquadro che compare.
  • Per disabilitare l’evidenziatore dopo averlo utilizzato,
  • clicca nuovamente sulla sua icona.

 

 

Come stampare in fascicoli su Word



Come stampare in fascicoli su Word

In questo tutorial ti spiegherò come stampare in fascicoli su word, ossia come dividere in fascicoli un documento con Word, il famoso programma di video scrittura della Microsoft, diventato da molti anni uno standard per l’editing di testi in tutto il mondo.

Quando stampi diverse copie di un documento Word ogni foglio viene stampato più volte e se le copie sono molte, diventa noioso e dispendioso in termini di tempo, riordinare le copie in fascicoli per distribuirle alle varie persone alle quali dobbiamo consegnare ciascuna copia.

Se ad esempio stampi un documento 5 volte, la prima pagina viene stampata 5 volte, poi viene stampata la seconda 5 volte e così via.
Il lavoro che devi fare dopo la stampa è ordinare le varie pagine per ciascuna copia.

Per fortuna su Microsoft Word esiste una opzione per dividere in fascicoli le copie stampate in modo che le copie escano già ordinate e pronte per essere consegnate.
In questo modo Word, tramite l’opzione fascicolazione, stamperà l’intero documento dalla prima all’ultima pagina e ripeterà la sequenza dalla prima all’ultima pagina per 5 volte.
In questo modo le copie del documento sono pronte per essere consegnate.



In questa guida ti illustrerò la procedura per fascicolare un documento con Word per poterli stampare già divisi in copie.

La procedura per dividere in copie le stampe su Word è davvero molto semplice e non necessita di particolari competenze informatiche.
Inoltre la procedura è valida sia su computer Windows che su Mac, l’importante è avere installata una versione di Microsoft Office.

 

Come fascicolare una stampa con Word sulle varie versioni di Microsoft Word

Microsoft Word è stato rilasciato in diverse versioni e sulle varie versioni la procedura è leggermente differente, ma in breve si tratta di impostare l’opzione Fascicola nella pagina delle opzioni di stampa, al momento della stampa di un documento.



 

Come fascicolare un documento di testo con Word (su Office per Mac 2011)

Vediamo ora come fascicolare una stampa su Word, se usi la versione per Mac di Office, ossia la versione Office per Mac 2011.

  • Anche sul Mac la procedura per fascicolare documenti in stampa è davvero semplice da attivare.
  • vai nel menu File
  • scegli la voce Stampa
  • metti il check vicino all’opzione Fascicola copie 

 

Come fascicolare un documento di testo con Word (su Office 2010-2013)

Se vuoi imparare come fascicolare con Word ed utilizzi Office 2010/2013, tutto quello che devi fare è



  • aprire il documento da stampare in molteplice copia 
  • apri il menu File di Word (in alto a sinistra)
  • scegli la voce Stampa dalla barra laterale di sinistra
  • imposta il numero di copie del documento che vuoi stampare
  • scegli la voce Fascicola copie 
  • clicca infine sul tasto Stampa per procedere con la stampa

verrà avviata la stampa del tuo documento fascicolato.

 

 

Come fascicolare un documento di testo con Word (su Office 2007)

Se utilizzi Office 2007 o un’edizione precedente della suite Microsoft,



puoi fascicolare con Word i documenti da stampare

  • apri il menu File del programma
  • scegli la voce Stampa
  • metti un check nel checkbox chiamato Fascicola 

Il documento verrà stampando dividendo in copie le varie copie stampate.

 

 



Come fascicolare un documento con Word



Come fascicolare un documento con Word

In questo tutorial ti spiegherò come fascicolare un documento con Word, il famoso programma di video scrittura della Microsoft, diventato da molti anni uno standard per l’editing di testi in tutto il mondo.

Quando stampi diverse copie di un documento Word ogni foglio viene stampato più volte e se le copie sono molte, diventa noioso e dispendioso in termini di tempo, riordinare le copie in fascicoli per distribuirle alle varie persone alle quali dobbiamo consegnare ciascuna copia.

Se ad esempio stampi un documento 5 volte, la prima pagina viene stampata 5 volte, poi viene stampata la seconda 5 volte e così via.
Il lavoro che devi fare dopo la stampa è ordinare le varie pagine per ciascuna copia.

Per fortuna su Microsoft Word esiste una opzione per dividere in fascicoli le copie stampate in modo che le copie escano già ordinate e pronte per essere consegnate.
In questo modo Word, tramite l’opzione fascicolazione, stamperà l’intero documento dalla prima all’ultima pagina e ripeterà la sequenza dalla prima all’ultima pagina per 5 volte.
In questo modo le copie del documento sono pronte per essere consegnate.



In questa guida ti illustrerò la procedura per fascicolare un documento con Word per poterli stampare già divisi in copie.

La procedura per dividere in copie le stampe su Word è davvero molto semplice e non necessita di particolari competenze informatiche.
Inoltre la procedura è valida sia su computer Windows che su Mac, l’importante è avere installata una versione di Microsoft Office.

 

Come fascicolare una stampa con Word sulle varie versioni di Microsoft Word

Microsoft Word è stato rilasciato in diverse versioni e sulle varie versioni la procedura è leggermente differente, ma in breve si tratta di impostare l’opzione Fascicola nella pagina delle opzioni di stampa, al momento della stampa di un documento.



Procedura per fascicolare un documento di testo con Word (su Office 2010-2013)

Se vuoi imparare come fascicolare con Word ed utilizzi Office 2010/2013, tutto quello che devi fare è

  • aprire il documento da stampare in molteplice copia 
  • apri il menu File di Word (in alto a sinistra)
  • scegli la voce Stampa dalla barra laterale di sinistra
  • imposta il numero di copie del documento che vuoi stampare
  • scegli la voce Fascicola copie 
  • clicca infine sul tasto Stampa per procedere con la stampa

verrà avviata la stampa del tuo documento fascicolato.

 

 



Procedura per fascicolare un documento di testo con Word (su Office 2007)

Se utilizzi Office 2007 o un’edizione precedente della suite Microsoft,

puoi fascicolare con Word i documenti da stampare

  • apri il menu File del programma
  • scegli la voce Stampa
  • metti un check nel checkbox chiamato Fascicola 

Il documento verrà stampando dividendo in copie le varie copie stampate.

 



Procedura per fascicolare un documento di testo con Word (su Office per Mac 2011)

Vediamo ora come fascicolare una stampa su Word, se usi la versione per Mac di Office, ossia la versione Office per Mac 2011.

  • Anche sul Mac la procedura per fascicolare documenti in stampa è davvero semplice da attivare.
  • vai nel menu File
  • scegli la voce Stampa
  • metti il check vicino all’opzione Fascicola copie 

 

Come fascicolare un testo con Word



Come fascicolare un testo con Word

In questo tutorial ti spiegherò come fascicolare un testo con Word, il famoso programma di video scrittura della Microsoft, diventato da molti anni uno standard per l’editing di testi in tutto il mondo.

Quando stampi diverse copie di un documento Word ogni foglio viene stampato più volte e se le copie sono molte, diventa noioso e dispendioso in termini di tempo, riordinare le copie in fascicoli per distribuirle alle varie persone alle quali dobbiamo consegnare ciascuna copia.

Se ad esempio stampi un documento 5 volte, la prima pagina viene stampata 5 volte, poi viene stampata la seconda 5 volte e così via.
Il lavoro che devi fare dopo la stampa è ordinare le varie pagine per ciascuna copia.

Per fortuna su Microsoft Word esiste una opzione per dividere in fascicoli le copie stampate in modo che le copie escano già ordinate e pronte per essere consegnate.
In questo modo Word, tramite l’opzione fascicolazione, stamperà l’intero documento dalla prima all’ultima pagina e ripeterà la sequenza dalla prima all’ultima pagina per 5 volte.
In questo modo le copie del documento sono pronte per essere consegnate.



In questa guida ti illustrerò la procedura per fascicolare un documento con Word per poterli stampare già divisi in copie.

La procedura per dividere in copie le stampe su Word è davvero molto semplice e non necessita di particolari competenze informatiche.
Inoltre la procedura è valida sia su computer Windows che su Mac, l’importante è avere installata una versione di Microsoft Office.

 

Come fascicolare una stampa con Word sulle varie versioni di Microsoft Word

Microsoft Word è stato rilasciato in diverse versioni e sulle varie versioni la procedura è leggermente differente, ma in breve si tratta di impostare l’opzione Fascicola nella pagina delle opzioni di stampa, al momento della stampa di un documento.



Procedura per fascicolare un testo con Word (su Office 2010-2013)

Se vuoi imparare come fascicolare con Word ed utilizzi Office 2010/2013, tutto quello che devi fare è

  • aprire il documento da stampare in molteplice copia 
  • apri il menu File di Word (in alto a sinistra)
  • scegli la voce Stampa dalla barra laterale di sinistra
  • imposta il numero di copie del documento che vuoi stampare
  • scegli la voce Fascicola copie 
  • clicca infine sul tasto Stampa per procedere con la stampa

verrà avviata la stampa del tuo documento fascicolato.

 

 



Procedura per fascicolare un testo con Word (su Office 2007)

Se utilizzi Office 2007 o un’edizione precedente della suite Microsoft,

puoi fascicolare con Word i documenti da stampare

  • apri il menu File del programma
  • scegli la voce Stampa
  • metti un check nel checkbox chiamato Fascicola 

Il documento verrà stampando dividendo in copie le varie copie stampate.

 



Procedura per fascicolare un testo con Word (su Office per Mac 2011)

Vediamo ora come fascicolare una stampa su Word, se usi la versione per Mac di Office, ossia la versione Office per Mac 2011.

  • Anche sul Mac la procedura per fascicolare documenti in stampa è davvero semplice da attivare.
  • vai nel menu File
  • scegli la voce Stampa
  • metti il check vicino all’opzione Fascicola copie 

 

Scorciatoie da tastiera per allineare il testo su Word



Scorciatoie da tastiera per allineare il testo su Word

In questo tutorial ti spigherò  come allineare un testo con Word tramite i comandi di Word (pulsanti) per poter allineare il testo a sinistra, per poter centrare il testo, e per poter allineare il testo tutto a destra, oppure infine per poter giustificare il testo (ovvero distribuirlo equamente sulla dimensione orizzontale della pagina).

Per gli utenti più principianti vedremo anche come selezionare un testo con il mouse, oppure come selezionare il testo usando delle combinazioni di tasti dalla tastiera del computer.

Vedremo in particolare:
– combinazioni di tasti per selezionare il testo su Windows
– combinazioni di tasti per selezionare il testo su Mac

 



 

Come selezionare un testo su Word con combinazioni di tasti su Windows e Mac

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante, una lettera alla volta

oppure

alla destra del cursore, sempre una lettera alla volta.



Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.

Questi comandi sono validi sia per Windows che per Mac

SELEZIONARE UN TESTO LETTERA PER LETTERA

a sinistra del cursore



tieni premuto il tasto Shift + Freccia sinistra 

 

 

SELEZIONARE UN TESTO LETTERA PER LETTERA

a destra del cursore



tieni premuto il tasto Shift + Freccia destra 

 

Come selezionare la porzione di testo parola per parola su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante fino all’inizio della riga

oppure

alla destra del cursore fino alla fine della riga



Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.

PER SELEZIONARE DAL CURSORE VERSO DESTRA, PAROLA PER PAROLA

Shift + Alt + Freccia destra

 

 

PER SELEZIONARE DAL CURSORE VERSO SINISTRA, PAROLA PER PAROLA

Shift + Alt + Freccia sinistra

 



Come selezionare la porzione di testo fino a fine riga o fino a inizio riga su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante fino all’inizio della riga

oppure

alla destra del cursore fino alla fine della riga

Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.



PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A FINE RIGA

Shift + Ctrl + Freccia destra

 

 

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A INIZIO RIGA

Shift + Ctrl + Freccia sinistra

 

 



Come selezionare la porzione di testo fino a fine riga o fino a inizio riga su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A FINE RIGA

Shift + Freccia giù

 

 

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A INIZIO RIGA

Shift + Freccia su

 

 



Come allineare un testo su Word con combinazioni di tasti su Windows

Puoi allineare un testo con Word anche tramite delle comode scorciatoie da tastiera.

Seleziona quindi il testo da allineare come visto in precedenza e premi contemporaneamente i tasti  Ctrl+T della tastiera del tuo PC per allineare il testo a sinistra,  

Ctrl+R per allineare il testo a destra,

Ctrl+E per allineato al centro o  

Ctrl+F per giustificarlo.

Come allineare un testo su Word con combinazioni di tasti su Mac

Se utilizzi un Mac, le scorciatoie da utilizzare per allineare il testo sono le seguenti:

cmd+e per centrare il paragrafo,

cmd+j per giustificarlo;

cmd+l per allinearlo a sinistra

o cmd+r per allinearlo a destra.

 



Se vuoi giustificare un testo prima ancora di scriverlo, non devi far altro che selezionare il cursore del mouse nel punto del foglio in cui vuoi allineare il testo (es. margine sinistro, margine destro, centro)

e fare doppio clic non appena compare l’icona dell’allineamento che desideri accanto al puntatore.

 

 



 

Come allineare un testo su Word con i pulsanti di Word

A questo punto, non devi far altro che cliccare sul pulsante relativo al tipo di allineamento che vuoi adottare presente in alto al centro nella barra degli strumenti di Word, nella scheda Home.

I pulsanti per l’allineamento sono quelli con le 4 righe nere messe una sopra l’altra disposte in varie posizioni.

Clicca quindi sul pulsante Allinea a sinistra



(l’icona con le linee nere spostate verso sinistra) per allineare il testo selezionato a sinistra,

su Allinea al centro (l’icona con le linee nere centrate) per centrare il testo selezionato,

su Allinea a destra (l’icona con le linee nere spostate verso destra) per allineare il testo selezionato a destra

o su Giustifica (l’icona con le linee nere tutte della stessa lunghezza) per giustificare il testo.

 

 

 



 

Combinazioni di tasti per allineare il testo su Word



Combinazioni di tasti per allineare il testo su Word

In questo tutorial ti spigherò  come allineare un testo con Word tramite i comandi di Word (pulsanti) per poter allineare il testo a sinistra, per poter centrare il testo, e per poter allineare il testo tutto a destra, oppure infine per poter giustificare il testo (ovvero distribuirlo equamente sulla dimensione orizzontale della pagina).

Per gli utenti più principianti vedremo anche come selezionare un testo con il mouse, oppure come selezionare il testo usando delle combinazioni di tasti dalla tastiera del computer.

Vedremo in particolare:
– combinazioni di tasti per selezionare il testo su Windows
– combinazioni di tasti per selezionare il testo su Mac

 



 

Come selezionare un testo su Word con combinazioni di tasti su Windows e Mac

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante, una lettera alla volta

oppure

alla destra del cursore, sempre una lettera alla volta.



Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.

Questi comandi sono validi sia per Windows che per Mac

SELEZIONARE UN TESTO LETTERA PER LETTERA

a sinistra del cursore



tieni premuto il tasto Shift + Freccia sinistra 

 

 

SELEZIONARE UN TESTO LETTERA PER LETTERA

a destra del cursore



tieni premuto il tasto Shift + Freccia destra 

 

Come selezionare la porzione di testo parola per parola su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante fino all’inizio della riga

oppure

alla destra del cursore fino alla fine della riga



Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.

PER SELEZIONARE DAL CURSORE VERSO DESTRA, PAROLA PER PAROLA

Shift + Alt + Freccia destra

 

 

PER SELEZIONARE DAL CURSORE VERSO SINISTRA, PAROLA PER PAROLA

Shift + Alt + Freccia sinistra

 



Come selezionare la porzione di testo fino a fine riga o fino a inizio riga su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante fino all’inizio della riga

oppure

alla destra del cursore fino alla fine della riga

Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.



PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A FINE RIGA

Shift + Ctrl + Freccia destra

 

 

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A INIZIO RIGA

Shift + Ctrl + Freccia sinistra

 

 



Come selezionare la porzione di testo fino a fine riga o fino a inizio riga su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A FINE RIGA

Shift + Freccia giù

 

 

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A INIZIO RIGA

Shift + Freccia su

 

 



Come allineare un testo su Word con combinazioni di tasti su Windows

Puoi allineare un testo con Word anche tramite delle comode scorciatoie da tastiera.

Seleziona quindi il testo da allineare come visto in precedenza e premi contemporaneamente i tasti  Ctrl+T della tastiera del tuo PC per allineare il testo a sinistra,  

Ctrl+R per allineare il testo a destra,

Ctrl+E per allineato al centro o  

Ctrl+F per giustificarlo.

Come allineare un testo su Word con combinazioni di tasti su Mac

Se utilizzi un Mac, le scorciatoie da utilizzare per allineare il testo sono le seguenti:

cmd+e per centrare il paragrafo,

cmd+j per giustificarlo;

cmd+l per allinearlo a sinistra

o cmd+r per allinearlo a destra.

 



Se vuoi giustificare un testo prima ancora di scriverlo, non devi far altro che selezionare il cursore del mouse nel punto del foglio in cui vuoi allineare il testo (es. margine sinistro, margine destro, centro)

e fare doppio clic non appena compare l’icona dell’allineamento che desideri accanto al puntatore.

 

 



 

Come allineare un testo su Word con i pulsanti di Word

A questo punto, non devi far altro che cliccare sul pulsante relativo al tipo di allineamento che vuoi adottare presente in alto al centro nella barra degli strumenti di Word, nella scheda Home.

I pulsanti per l’allineamento sono quelli con le 4 righe nere messe una sopra l’altra disposte in varie posizioni.

Clicca quindi sul pulsante Allinea a sinistra



(l’icona con le linee nere spostate verso sinistra) per allineare il testo selezionato a sinistra,

su Allinea al centro (l’icona con le linee nere centrate) per centrare il testo selezionato,

su Allinea a destra (l’icona con le linee nere spostate verso destra) per allineare il testo selezionato a destra

o su Giustifica (l’icona con le linee nere tutte della stessa lunghezza) per giustificare il testo.

 

 

 



 

Comandi per allineare un testo su Word



Comandi per allineare un testo su Word 

In questo tutorial ti spigherò  come allineare un testo con Word tramite i comandi di Word (pulsanti) per poter allineare il testo a sinistra, per poter centrare il testo, e per poter allineare il testo tutto a destra, oppure infine per poter giustificare il testo (ovvero distribuirlo equamente sulla dimensione orizzontale della pagina).

Per gli utenti più principianti vedremo anche come selezionare un testo con il mouse, oppure come selezionare il testo usando delle combinazioni di tasti dalla tastiera del computer.

Vedremo in particolare:
– combinazioni di tasti per selezionare il testo su Windows
– combinazioni di tasti per selezionare il testo su Mac

 



 

Come selezionare un testo su Word con combinazioni di tasti su Windows e Mac

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante, una lettera alla volta

oppure

alla destra del cursore, sempre una lettera alla volta.



Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.

Questi comandi sono validi sia per Windows che per Mac

SELEZIONARE UN TESTO LETTERA PER LETTERA

a sinistra del cursore



tieni premuto il tasto Shift + Freccia sinistra 

 

 

SELEZIONARE UN TESTO LETTERA PER LETTERA

a destra del cursore



tieni premuto il tasto Shift + Freccia destra 

 

Come selezionare la porzione di testo parola per parola su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante fino all’inizio della riga

oppure

alla destra del cursore fino alla fine della riga



Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.

PER SELEZIONARE DAL CURSORE VERSO DESTRA, PAROLA PER PAROLA

Shift + Alt + Freccia destra

 

 

PER SELEZIONARE DAL CURSORE VERSO SINISTRA, PAROLA PER PAROLA

Shift + Alt + Freccia sinistra

 



Come selezionare la porzione di testo fino a fine riga o fino a inizio riga su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

In questo paragrafo vediamo alcune combinazioni di tasti, da premere simultaneamente sulla tastiera del tuo computer, per poter selezionare una riga di testo.
Con le due combinazioni di tasti seguenti, puoi selezionare il testo che si trova a sinistra del cursore lampeggiante fino all’inizio della riga

oppure

alla destra del cursore fino alla fine della riga

Ogni volta che premi il tasto Freccia, viene aggiunta una lettera alla selezione che stai facendo.



PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A FINE RIGA

Shift + Ctrl + Freccia destra

 

 

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A INIZIO RIGA

Shift + Ctrl + Freccia sinistra

 

 



Come selezionare la porzione di testo fino a fine riga o fino a inizio riga su Word
(con combinazioni di tasti su Windows e su Mac)

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A FINE RIGA

Shift + Freccia giù

 

 

PER SELEZIONARE TUTTO IL TESTO DAL CURSORE FINO A INIZIO RIGA

Shift + Freccia su

 

 



Come allineare un testo su Word con combinazioni di tasti su Windows

Puoi allineare un testo con Word anche tramite delle comode scorciatoie da tastiera.

Seleziona quindi il testo da allineare come visto in precedenza e premi contemporaneamente i tasti  Ctrl+T della tastiera del tuo PC per allineare il testo a sinistra,  

Ctrl+R per allineare il testo a destra,

Ctrl+E per allineato al centro o  

Ctrl+F per giustificarlo.

Come allineare un testo su Word con combinazioni di tasti su Mac

Se utilizzi un Mac, le scorciatoie da utilizzare per allineare il testo sono le seguenti:

cmd+e per centrare il paragrafo,

cmd+j per giustificarlo;

cmd+l per allinearlo a sinistra

o cmd+r per allinearlo a destra.

 



Se vuoi giustificare un testo prima ancora di scriverlo, non devi far altro che selezionare il cursore del mouse nel punto del foglio in cui vuoi allineare il testo (es. margine sinistro, margine destro, centro)

e fare doppio clic non appena compare l’icona dell’allineamento che desideri accanto al puntatore.

 

 



 

Come allineare un testo su Word con i pulsanti di Word

A questo punto, non devi far altro che cliccare sul pulsante relativo al tipo di allineamento che vuoi adottare presente in alto al centro nella barra degli strumenti di Word, nella scheda Home.

I pulsanti per l’allineamento sono quelli con le 4 righe nere messe una sopra l’altra disposte in varie posizioni.

Clicca quindi sul pulsante Allinea a sinistra



(l’icona con le linee nere spostate verso sinistra) per allineare il testo selezionato a sinistra,

su Allinea al centro (l’icona con le linee nere centrate) per centrare il testo selezionato,

su Allinea a destra (l’icona con le linee nere spostate verso destra) per allineare il testo selezionato a destra

o su Giustifica (l’icona con le linee nere tutte della stessa lunghezza) per giustificare il testo.

 

 

 



 

Come allineare un testo su Word online



Come allineare un testo su Word online

In questo tutorial ti spiegherò come allineare un testo su Word online, ossia la versione online del famoso programma di video scrittura Microsoft Word.

In questo tutorial mi riferisco cioè alla versione online di Word, puoi seguire il link qui di seguito versione online di Word

Per utilizzare Word online non c’è bisogno di installare applicazioni o programmi sul tuo computer, ti basta semplicemente aprire il tuo browser preferito che usi per navigare su Internet.

I browser più diffusi sono ad esempio. Internet Explorer, Microsoft Edge oppure Chrome, Firefox su Windows, oppure Safari della Apple che è pre-installato su tutti i i Mac.



Creare un account Microsoft per usare Word online

L’unico requisito per usare la versione online di Word (Word online) è avere un account Microsoft con il quale accedere al portale Microsoft.
Per creare un account Microsoft puoi leggere il seguente tutorial:
come creare un account Microsoft
che cosa è un account
che cosa si intende per account

Come caricare un documento di testo su OneDrive (il cloud Microsoft)

Poiché Word Online si appoggia a OneDrive, il servizio di cloud storage di casa Microsoft (di cui ti ho parlato nella mia guida dedicata), se intendi modificare un file di Word già esistente, devi prima caricarlo su quest’ultimo.

  • Collegati, quindi, alla pagina iniziale di OneDrive,
  • clicca sul pulsante Vai al mio OneDrive (se richiesto),
  • effettua l’accesso al tuo account Microsoft 
  • carica il documento che devi modificare online trascinandolo nella finestra del browser.
  • Potrai seguire l’avanzamento dell’upload tramite l’icona della freccia che comparirà in alto a destra.

Al termine del caricamento

fai clic sull’icona del file di Word che desideri modificare (all’interno di OneDrive)



e questo verrà aperto automaticamente in Word Online.

 

Come allineare il testo su Word online

A questo punto, non devi far altro che seguire le stesse istruzioni che ti ho dato prima per la versione classica del software Microsoft.

  • Seleziona la porzione di testo da allineare
  • seleziona la scheda Home 
  • clicca su uno dei pulsanti con le quattro linee orizzontali disponibili nella sezione Paragrafo.

 



Come allineare il testo contenuto in una tabella su Word online

Per allineare il testo presente in una tabella, invece

  • seleziona la scheda Strumenti tabella
  • scegli la voce Layout che compare in alto a destra
  • seleziona una delle opzioni disponibili nella sezione Allineamento.

Come detto, è tutto praticamente identico alla controparte offline di Word.

 

Come salvare e scaricare sul computer il documento di Word online modificato

Al termine delle modifiche



per scaricare il documento modificato in Word Online

  • clicca sul pulsante File
  • collocato in alto a sinistra
  • seleziona la voce Salva con nome dalla barra che compare di lato
  • fai clic sul pulsante Scarica una copia.

Come fare le parentesi graffe su iPhone e Android



Come fare le parentesi graffe su iPhone e Android

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti insegnerò come fare la parentesi graffa sul computer, ossia come digitare la parentesi graffa sul tuo computer Windows oppure sul tuo computer Macintosh.

Vedremo inoltre come fare la parentesi graffa su iPhone, dalla tastiera del sistema operativo iOS (inclusa in tutti i telefoni Apple).
Ti spiegherò anche come fare la parentesi graffa da smartphone Android, sempre tramite la tastiera di sistema fornita dal sistema operativo Android.

Il simbolo della parentesi graffa solitamente non è presente sulla tastiera per computer italiana, ma può essere tranquillamente digitato tramite una combinazione di vari tasti da premere insieme.
Sia sulle tastiere italiane per computer Windows che sulle tastiere Apple dei Mac, solitamente non vi sono tasti dedicati unicamente alla parentesi graffa.
La parentesi quadra invece appare sui tasti a destra vicino al tasto Invio della tastiera.



Il simbolo della parentesi graffa viene usato più raramente rispetto alle parentesi tonde o quadre per scrivere testi e documenti classici.

I programmatori di computer invece utilizzano molto più frequentemente le parentesi graffe rispetto alle parentesi quadre per delimitare le istruzioni di una funzione o di una classe o di un metodo.
Nella programmazione procedurale o nella programmazione ad oggetti si fa molto uso di simboli particolari come le parentesi graffe e parentesi tonde, nel codice sorgente di un programma o applicazione.

Ci sono vari modi per produrre il carattere parentesi graffa sul computer, quello più usato è senza dubbio usare una combinazione di tasti dalla tastiera, ma è possibile anche aprire un pannello dal sistema operativo, dal quale scegliere caratteri speciali e simboli, da inserire in un testo.

In questo articolo ti mostrerò, in vari modi differenti, come fare le parentesi graffe dalla tastiera, sia che tu abbia un pc Windows, sia che tu abbia un Mac Apple.



 

Come fare la parentesi graffa su iPhone Apple

Vediamo ora come fare la parentesi graffa sull’iPhone Apple, dalla tastiera di sistema fornita da Apple.
Non devi installare nessuna app aggiuntiva per fare il simbolo della parentesi graffa sull’iPhone.
La tastiera dell’iPhone che usi per scrivere messaggi di testo o note contiene numeri e caratteri speciali, nei quali è contenuta anche la parentesi graffa.

  • apri un’app che ti permette di scrivere testi, come ad esempio l’app Note oppure l’app Pages, oppure un’app di messaggistica come Telegram o WhatsApp
  • tocca lo schermo per far aprire in automatico la tastiera (che apparirà dal basso)
  • premi ora il tasto 123 posizionato all’angolo in basso a sinistra sulla tastiera
  • poi premi il tasto #+= posizionato sempre in basso a sinistra sopra il tasto ABC
  • a questo punto appariranno i tasti che contengono i simboli parentesi quadre, parentesi graffe e simboli matematici e di valuta
  • le parentesi graffe si trovano in alto sulla sinistra

Come fare la parentesi graffa su smartphone Android

Parentesi graffa tramite dispositivo Android

Per inserire la parentesi graffa tramite la tastiera di un dispositivo Android dovete seguire questa procedura:



  • apri un’app che ti permette di scrivere messaggi di testo o note di testo
  • premi il tasto ?123 posizionato in basso a sinistra
  • premi ora sul tasto 2/3 collocato in basso a sinistra
  • appariranno i tasti per selezionare caratteri matematici e parentesi, tra cui anche la parentesi graffa.

 

Come fare la parentesi graffa su computer Windows

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:

PER GENERARE IL SIMBOLO { 

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera
  • tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 

 



PER GENERARE IL SIMBOLO }

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera
  • tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

 

 

Come fare la parentesi graffa su computer Mac (Apple)

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:

PER GENERARE IL SIMBOLO { 

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera
  • tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 



 

PER GENERARE IL SIMBOLO }

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera
  • tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

Come fare la parentesi graffa su Word

Con la funzione Inserisci simbolo di Microsoft Word, puoi inserire la parentesi graffa senza usare una combinazione di tasti dalla tastiera del tuo computer, ma puoi scegliere direttamente il carattere che ti occorre da un menu.

Come fare la parentesi graffa 

Copiate la parentesi da un documento presente sul pc oppure da un testo presente all’interno di un sito web ed incollatelo nella posizione desiderata all’interno del testo che necessita della parentesi.

Tali soluzioni sono perfettamente funzionanti sia per pc e notebook Windows che Apple.



Qualora disponiate di un vecchio modello di tastiera le ultime due soluzioni sono consigliabili, in particolare se si possiede un pc Windows dotato del pacchetto Microsoft Office.

TUTORIAL CORRELATI SULLA PARENTESI GRAFFA:
come fare la parentesi graffa su Windows
come fare la parentesi graffa dalla tastiera
come fare la parentesi graffa con una combinazione di tasti

Come fare le parentesi graffe su Windows



Come fare le parentesi graffe su Windows

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti insegnerò come fare la parentesi graffa sul computer, ossia come digitare la parentesi graffa sul tuo computer Windows oppure sul tuo computer Macintosh.
Il simbolo della parentesi graffa solitamente non è presente sulla tastiera per computer italiana, ma può essere tranquillamente digitato tramite una combinazione di vari tasti da premere insieme.
Sia sulle tastiere italiane per computer Windows che sulle tastiere Apple dei Mac, solitamente non vi sono tasti dedicati unicamente alla parentesi graffa.
La parentesi quadra invece appare sui tasti a destra vicino al tasto Invio della tastiera.

Il simbolo della parentesi graffa viene usato più raramente rispetto alle parentesi tonde o quadre per scrivere testi e documenti classici.

I programmatori di computer invece utilizzano molto più frequentemente le parentesi graffe rispetto alle parentesi quadre per delimitare le istruzioni di una funzione o di una classe o di un metodo.
Nella programmazione procedurale o nella programmazione ad oggetti si fa molto uso di simboli particolari come le parentesi graffe e parentesi tonde, nel codice sorgente di un programma o applicazione.



Ci sono vari modi per produrre il carattere parentesi graffa sul computer, quello più usato è senza dubbio usare una combinazione di tasti dalla tastiera, ma è possibile anche aprire un pannello dal sistema operativo, dal quale scegliere caratteri speciali e simboli, da inserire in un testo.

In questo articolo ti mostrerò, in vari modi differenti, come fare le parentesi graffe dalla tastiera, sia che tu abbia un pc Windows, sia che tu abbia un Mac Apple.

 

Come fare la parentesi graffa su computer Windows

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:



  • PER GENERARE IL SIMBOLO { 

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 

 

  • PER GENERARE IL SIMBOLO }

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera



tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

 

 

Come fare la parentesi graffa su computer Mac (Apple)

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:

  • PER GENERARE IL SIMBOLO { 

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera



tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 

 

  • PER GENERARE IL SIMBOLO }

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

Come fare la parentesi graffa su Word

Con la funzione “Inserisci simbolo” di Microsoft Word, puoi inserire la parentesi graffa senza usare una combinazione di tasti dalla tastiera del tuo computer, ma puoi scegliere direttamente il carattere che ti occorre da un menu.



Come fare la parentesi graffa 

Copiate la parentesi da un documento presente sul pc oppure da un testo presente all’interno di un sito web ed incollatelo nella posizione desiderata all’interno del testo che necessita della parentesi.

Tali soluzioni sono perfettamente funzionanti sia per pc e notebook Windows che Apple.

Qualora disponiate di un vecchio modello di tastiera le ultime due soluzioni sono consigliabili, in particolare se si possiede un pc Windows dotato del pacchetto Microsoft Office.

Come fare la parentesi graffa su iPhone Apple

Vediamo ora come fare la parentesi graffa sull’iPhone Apple, dalla tastiera di sistema fornita da Apple.
Non devi installare nessuna app aggiuntiva per fare il simbolo della parentesi graffa sull’iPhone.
La tastiera dell’iPhone che usi per scrivere messaggi di testo o note contiene numeri e caratteri speciali, nei quali è contenuta anche la parentesi graffa.



  • apri un’app che ti permette di scrivere testi, come ad esempio l’app Note oppure l’app Pages, oppure un’app di messaggistica come Telegram o WhatsApp
  • tocca lo schermo per far aprire in automatico la tastiera (che apparirà dal basso)
  • premi ora il tasto 123 posizionato all’angolo in basso a sinistra sulla tastiera
  • poi premi il tasto #+= posizionato sempre in basso a sinistra sopra il tasto ABC
  • a questo punto appariranno i tasti che contengono i simboli parentesi quadre, parentesi graffe e simboli matematici e di valuta
  • le parentesi graffe si trovano in alto sulla sinistra

Come fare la parentesi graffa su smartphone Android

Parentesi graffa tramite dispositivo Android

Per inserire la parentesi graffa tramite la tastiera di un dispositivo Android dovete seguire questa procedura:

  • apri un’app che ti permette di scrivere messaggi di testo o note di testo
  • premi il tasto ?123 posizionato in basso a sinistra
  • premi ora sul tasto 2/3 collocato in basso a sinistra
  • appariranno i tasti per selezionare caratteri matematici e parentesi, tra cui anche la parentesi graffa.

 

Come fare le parentesi graffe sulla tastiera



Come fare le parentesi graffe sulla tastiera

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti insegnerò come fare la parentesi graffa sul computer, ossia come digitare la parentesi graffa sul tuo computer Windows oppure sul tuo computer Macintosh.
Il simbolo della parentesi graffa solitamente non è presente sulla tastiera per computer italiana, ma può essere tranquillamente digitato tramite una combinazione di vari tasti da premere insieme.
Sia sulle tastiere italiane per computer Windows che sulle tastiere Apple dei Mac, solitamente non vi sono tasti dedicati unicamente alla parentesi graffa.
La parentesi quadra invece appare sui tasti a destra vicino al tasto Invio della tastiera.

Il simbolo della parentesi graffa viene usato più raramente rispetto alle parentesi tonde o quadre per scrivere testi e documenti classici.

I programmatori di computer invece utilizzano molto più frequentemente le parentesi graffe rispetto alle parentesi quadre per delimitare le istruzioni di una funzione o di una classe o di un metodo.
Nella programmazione procedurale o nella programmazione ad oggetti si fa molto uso di simboli particolari come le parentesi graffe e parentesi tonde, nel codice sorgente di un programma o applicazione.



Ci sono vari modi per produrre il carattere parentesi graffa sul computer, quello più usato è senza dubbio usare una combinazione di tasti dalla tastiera, ma è possibile anche aprire un pannello dal sistema operativo, dal quale scegliere caratteri speciali e simboli, da inserire in un testo.

In questo articolo ti mostrerò, in vari modi differenti, come fare le parentesi graffe dalla tastiera, sia che tu abbia un pc Windows, sia che tu abbia un Mac Apple.

 

Come fare la parentesi graffa su computer Windows

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:



  • PER GENERARE IL SIMBOLO { 

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 

 

  • PER GENERARE IL SIMBOLO }

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera



tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

 

 

Come fare la parentesi graffa su computer Mac (Apple)

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:

  • PER GENERARE IL SIMBOLO { 

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera



tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 

 

  • PER GENERARE IL SIMBOLO }

digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

Come fare la parentesi graffa su Word

Con la funzione “Inserisci simbolo” di Microsoft Word, puoi inserire la parentesi graffa senza usare una combinazione di tasti dalla tastiera del tuo computer, ma puoi scegliere direttamente il carattere che ti occorre da un menu.



Come fare la parentesi graffa 

Copiate la parentesi da un documento presente sul pc oppure da un testo presente all’interno di un sito web ed incollatelo nella posizione desiderata all’interno del testo che necessita della parentesi.

Tali soluzioni sono perfettamente funzionanti sia per pc e notebook Windows che Apple.

Qualora disponiate di un vecchio modello di tastiera le ultime due soluzioni sono consigliabili, in particolare se si possiede un pc Windows dotato del pacchetto Microsoft Office.

Come fare la parentesi graffa su iPhone Apple

Vediamo ora come fare la parentesi graffa sull’iPhone Apple, dalla tastiera di sistema fornita da Apple.
Non devi installare nessuna app aggiuntiva per fare il simbolo della parentesi graffa sull’iPhone.
La tastiera dell’iPhone che usi per scrivere messaggi di testo o note contiene numeri e caratteri speciali, nei quali è contenuta anche la parentesi graffa.



  • apri un’app che ti permette di scrivere testi, come ad esempio l’app Note oppure l’app Pages, oppure un’app di messaggistica come Telegram o WhatsApp
  • tocca lo schermo per far aprire in automatico la tastiera (che apparirà dal basso)
  • premi ora il tasto 123 posizionato all’angolo in basso a sinistra sulla tastiera
  • poi premi il tasto #+= posizionato sempre in basso a sinistra sopra il tasto ABC
  • a questo punto appariranno i tasti che contengono i simboli parentesi quadre, parentesi graffe e simboli matematici e di valuta
  • le parentesi graffe si trovano in alto sulla sinistra

Come fare la parentesi graffa su smartphone Android

Parentesi graffa tramite dispositivo Android

Per inserire la parentesi graffa tramite la tastiera di un dispositivo Android dovete seguire questa procedura:

  • apri un’app che ti permette di scrivere messaggi di testo o note di testo
  • premi il tasto ?123 posizionato in basso a sinistra
  • premi ora sul tasto 2/3 collocato in basso a sinistra
  • appariranno i tasti per selezionare caratteri matematici e parentesi, tra cui anche la parentesi graffa.

 

Come fare la parentesi graffa sul computer



Come fare la parentesi graffa sul computer

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti insegnerò come fare la parentesi graffa sul computer, ossia come digitare la parentesi graffa sul tuo computer Windows oppure sul tuo computer Macintosh.
Il simbolo della parentesi graffa solitamente non è presente sulla tastiera per computer italiana, ma può essere tranquillamente digitato tramite una combinazione di vari tasti da premere insieme.
Sia sulle tastiere italiane per computer Windows che sulle tastiere Apple dei Mac, solitamente non vi sono tasti dedicati unicamente alla parentesi graffa.
La parentesi quadra invece appare sui tasti a destra vicino al tasto Invio della tastiera.

Il simbolo della parentesi graffa viene usato più raramente rispetto alle parentesi tonde o quadre per scrivere testi e documenti classici.

I programmatori di computer invece utilizzano molto più frequentemente le parentesi graffe rispetto alle parentesi quadre per delimitare le istruzioni di una funzione o di una classe o di un metodo.
Nella programmazione procedurale o nella programmazione ad oggetti si fa molto uso di simboli particolari come le parentesi graffe e parentesi tonde, nel codice sorgente di un programma o applicazione.



Ci sono vari modi per produrre il carattere parentesi graffa sul computer, quello più usato è senza dubbio usare una combinazione di tasti dalla tastiera, ma è possibile anche aprire un pannello dal sistema operativo, dal quale scegliere caratteri speciali e simboli, da inserire in un testo.

In questo articolo ti mostrerò vari modi differenti per poter scrivere la parentesi graffa sul computer, sia che tu abbia un pc Windows, sia che tu abbia un Mac Apple.

Come fare la parentesi graffa su computer Windows

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:

PER GENERARE IL SIMBOLO { 

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 



 

PER GENERARE IL SIMBOLO }

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

 

 

  • clicca sulla tastiera contemporaneamente i tasti Alt e 123 per generare la parentesi aperta {
  • clicca sulla tastiera contemporaneamente i tasti Alt e 125 per generare la parentesi  chiusa }
  • Per i numeri è necessario utilizzare la tastiera numerica posta sulla destra della tastiera

 



Come fare la parentesi graffa su computer Mac (Apple)

Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità per digitare la parentesi graffa tramite pc  con tutti i tipi di tastiera:

PER GENERARE IL SIMBOLO { 

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto è

 

 

PER GENERARE IL SIMBOLO }

  • digita simultaneamente i tre tasti seguenti, sulla tua tastiera

tasto Alt + tasto Maiusc  + tasto + 

Come fare la parentesi graffa su Word

  • Inserite la parentesi tramite la funzione “Inserisci simbolo” di Microsoft Word;
  • Copiate la parentesi da un documento presente sul pc oppure da un testo presente all’interno di un sito web ed incollatelo nella posizione desiderata all’interno del testo che necessita della parentesi.

Tali soluzioni sono perfettamente funzionanti sia per pc e notebook Windows che Apple.



Qualora disponiate di un vecchio modello di tastiera le ultime due soluzioni sono consigliabili, in particolare se si possiede un pc Windows dotato del pacchetto Microsoft Office.

Come fare la parentesi graffa su iPhone Apple

Vediamo ora come fare la parentesi graffa sull’iPhone Apple, dalla tastiera di sistema fornita da Apple.
Non devi installare nessuna app aggiuntiva per fare il simbolo della parentesi graffa sull’iPhone.
La tastiera dell’iPhone che usi per scrivere messaggi di testo o note contiene numeri e caratteri speciali, nei quali è contenuta anche la parentesi graffa.

  • apri un’app che ti permette di scrivere testi, come ad esempio l’app Note oppure l’app Pages,
    oppure un’app di messaggistica come Telegram o WhatsApp
  • tocca lo schermo per far aprire in automatico la tastiera
    (che apparirà dal basso)
  • premi ora il tasto 123 posizionato all’angolo in basso a sinistra sulla tastiera
  • poi premi il tasto #+= posizionato sempre in basso a sinistra sopra il tasto ABC
  • a questo punto appariranno i tasti che contengono i simboli parentesi quadre, parentesi graffe e simboli matematici e di valuta
  • le parentesi graffe si trovano in alto sulla sinistra

Come fare la parentesi graffa su smartphone Android

Parentesi graffa tramite dispositivo Android

Per inserire la parentesi graffa tramite la tastiera di un dispositivo Android dovete seguire questa procedura:



  • apri un’app che ti permette di scrivere messaggi di testo o note di testo
  • premi il tasto ?123 posizionato in basso a sinistra
  • premi ora sul tasto 2/3 collocato in basso a sinistra
  • appariranno i tasti per selezionare caratteri matematici e parentesi, tra cui anche la parentesi graffa.

 

Come abilitare Javascript su browser Chrome



Come abilitare Javascript su browser Chrome

In questo tutorial ti spiegherò come abilitare Javascript su browser Chrome in modo da permettere ai siti che utilizzano script in Javascript di funzionare correttamente.

Il linguaggio Javascript è un linguaggio di scripting, ossia dove il programmatore scrive delle porzioni di codice in linguaggio Javascript e le salva su dei file con estensione .js.
Il linguaggio Javascript, insieme al linguaggio HTML, viene utilizzato dai siti web per creare effetti dinamici sulle pagine web, come ad esempio animazioni di elementi sulla pagina web, oppure validazione di un modulo dove l’utente inserisce dei campi, o ad esempio mostrare messaggi pop-up di errore e gli script Javascript vengono eseguiti a runtime sul tuo browser.
Quando un utente visita un sito, il browser scarica il codice HTML della pagina web e lo esegue.
All’interno del codice HTML della pagina possono essere innestati uno o più script Javascript che il browser eseguirà in tempo reale.

Un sito malevolo o fraudolento, potrebbe utilizzare gli script Javascript per poter far apparire messaggi pubblicitari invasivi sul tuo browser al momento della navigazione, o per compiere alcune azioni malevole sul tuo browser con i dati che inserisci sullo schermo, quindi alcune persone preferiscono disabilitare totalmente l’esecuzione di script Javascript sulle pagine web.

Io NON CONSIGLIO di disattivare totalmente gli script Javascript dal tuo browser perchè in questo modo vai a disabilitare l’esecuzione di funzioni Javascript anche su siti attendibili ed affidabili.
Quando si costruisce un sito web dinamico gli script Javascript sono di fondamentale importanza per compiere alcune azioni in tempo reale in risposta ad eventi dell’utente.
Faccio un classico esempio di utilizzo di script Javascript sulle pagine web di un sito:
– viene mostrato un modulo con dei campi da inserire all’utente
– tra questi campi c’è un menu a tendina
– se l’utente seleziona una voce categoria articoli nel menu a tendina viene mostrato un altro menu a tendina con la lista degli articoli di tale categoria
– questo aggiornamento del secondo menu a tendina è reso possibile attraverso uno script Javascript
Se disabiliti l’esecuzione di Javascript sulla pagina web, la pagina web non funzionerà correttamente.



Come abilitare script Javascript su Chrome

Se utilizzi il browser Chrome e vuoi abilitare JavaScript in quest’ultimo,

  • clicca sull’icona ⋮ (tre puntini) posizionata sulla destra in alto
  • scegli la voce Impostazioni 
  • Si aprirà una scheda
  • scegli l’opzione Avanzate 
  • clicca su Impostazioni contenuti (che trovi nel box chiamato Privacy e sicurezza)
  • Si aprirà una schermata
  • vai su JavaScript
  • sposta su ON l’interruttore relativa all’opzione Consentita
  • controlla l’elenco dei siti bloccati, assicurati che non ci siano siti di tuo interesse nell’elenco dei siti bloccati
  • (cioè dei siti ai quali non è consentita l’esecuzione di JavaScript, altrimenti rimuovili)

e chiudi la scheda con le impostazioni di Chrome per salvare i cambiamenti

 

Come contattare Netflix e assistenza Netflix



Come contattare Netflix

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial andremo a vedere come contattare Netflix, il noto servizio di streaming, abbonandoti al quale hai la possibilità di vedere tantissimi film, numerose serie TV, documentari e tanto altro ancora, stando comodamente dove vuoi, senza essere vincolato da orari e, soprattutto, senza essere mai disturbato da fastidiosi spot pubblicitari.
Netflix si può vedere dalla tua smart TV, dal tuo smartphone o tablet, e per poter usufruire del servizio si paga un abbonamento mensile.

Anche tu sei tra coloro che, sulla scia del passaparola e della pubblicità, si sono fatti prendere dall’entusiasmo e hai attivato di getto Netflix, ma ora non sai bene come parlare con un operatore di Netflix quando hai bisogno di avere informazioni sul servizio?
Ti chiedi come mettersi in contatto con Netflix semplicemente perché vorresti attivare delle promozioni suppletive, ma proprio non riesci a trovare il modo per farlo?

Ebbene stai tranquillo, perché questa guida è proprio quanto fa al tuo caso e troverai al suo interno tutte le risposte, che stai cercando.



Infatti se avrai la pazienza di leggerla con attenzione fino alla fine, in brevissimo tempo potrai apprendere anche tu la via più semplice da seguire, nel caso in cui si voglia sapere come mettersi in contatto con Netflix.

Per farti stare più sereno, ti anticipo, sin da ora, che per contattare Netflix hai diverse possibilità, che ora poi ti spiegherò in dettaglio, e sta quindi a te scegliere come contattare Netflix.

Innanzitutto puoi farlo attraverso telefono, ma anche tramite chat o, ancora, tramite Web o applicazione specifica per smartphone.

Sta a te decidere qual è il metodo più confacente alle tue personali esigenze e quello che ti mette più a tuo agio nel dover interagire con gli altri.



Nella guida troverai le diverse procedure da seguire, scegli tu poi come contattare Netflix e decidi come attivarti.

Allora cosa stai aspettando ancora? Non startene là impalato ad attendere, ma siediti comodo, preparati a dedicarmi qualche minuto e procedi con la lettura del tutorial.

Segui passo dopo passo le diverse procedure, che troverai illustrate all’interno, ed impara in questo modo come contattare Netflix e come ricevere, di conseguenza, tutta l’assistenza di cui hai bisogno.

Buona lettura e soprattutto poi buona visione.



 

 

Procedura per contattare Netflix

Iniziamo allora a vedere come poter contattare Netflix e come aiutarti a farlo, guidandoti attraverso le diverse possibilità a tua disposizione.

Cominciamo perciò con il telefono, il dispositivo più classico al quale tutti noi siamo abituati a rivolgerci, quando vogliamo parlare con un servizio di assistenza tecnica e commerciale di un qualsiasi prodotto.



In questo caso devi utilizzare un telefono di rete fissa o uno smartphone e digitare il numero

800.797634

 

che – fai attenzione – non è un numero verde, quindi gratuito, ma segue la tariffazione imposta dal tuo gestore telefonico.

Una volta selezionato il tasto di avvio della chiamata (la cornetta verde), verrai poi messo in contatto con una voce guida, che ti condurrà a parlare con un operatore, al quale potrai spiegare il motivo della tua chiamata, quindi le problematiche che hai riscontrato oppure chiedere informazioni sul servizio proposto da Netflix.



L’assistenza telefonica di Netflix è attiva tutti i giorni, 24 ore su 24,

se in lingua inglese;

mentre il supporto in italiano va dalle 10.00 alle 22.00, sempre tutti i giorni.

I tempi di attesa per parlare con un operatore possono variare a seconda della densità del traffico telefonico.



Ricordati, quando contatti il servizio clienti di Netflix, di avere sempre a portata di mano il tuo codice cliente – ossia un codice composto da sei cifre, che ti viene dato nel momento in cui ti registri a Netflix e che aiuta l’operatore nel comprendere meglio la tua situazione.

Questo codice, se non lo avessi trascritto da qualche parte, puoi comunque recuperarlo dal sito di Netflix, accedendo al tuo account e andandolo poi a leggere proprio all’interno della voce Account, presente nel menù a tendina, che si apre vicino al tuo avatar.

Devi solo selezionare la voce Codice di servizioe potrai visualizzare immediatamente il codice cliente a te assegnato e da comunicare all’operatore telefonico.

  • Nel caso tu non disponga di un computer, ma hai effettuato l’accesso da un dispositivo mobile,
  • devi entrare nell’applicazione di Netflix (che trovi nello store di Android o di IOS),
  • inserire i dati per fare il login,
  • selezionare la voce Altro
  • (quella che viene indicata con tre lineette nere poste orizzontalmente)
  • e da qui premere prima su Account
  • e poi su Codice di servizio.

 



Come contattare Netflix tramite chat

Netflix dispone anche di un servizio clienti via chat, se preferisci contattare un operatore tramite chat, segui la procedura qui sotto:

  • non devi fare altro che entrare in rete nella pagina ufficiale di assistenza Netflix o nel tuo account Netflix,
  • selezionare Centro assistenza
  • Se utilizzi l’applicazione, vai su Altro
  • clicca sulla voce Aiuto
  • e infine su Centro assistenza
  • Da qui entra in Avvia una chat
  • e scrivi nel campo Descrivi il problema qual’è la tua necessità o richiesta
  • premi su Invia

e la segnalazione è fatta.

In genere gli operatori di Netflix rispondono in pochissimi secondi alle tue richieste e tu puoi scambiare con loro tutti i tuoi dubbi e perplessità, scrivendo ogni volta il tuo testo e poi premendo il tasto Inviafino a fine conversazione, quando dovrai selezionare Fine chatper chiudere la sessione.

Se preferisci cercare la risposta alle tue domande direttamente nel Centro assistenza di Netflix, senza dover contattare un operatore e risparmiando tempo, devi entrare sempre nel sito Netflix nella sezione dedicata appunto all’assistenza, sempre tramite il menù posizionato a destra del tuo avatar.



Qui troverai alcuni quesiti già impostati e non dovrai fare altro che selezionare uno di questi per poter poi leggere le risposte e vedere se effettivamente fanno anche al caso tuo.

Sempre in questa sezione troverai anche dei Link rapidi, che sono nella parte destra della schermata, cliccando i quali potrai fare da solo alcune attivazioni o disattivazioni, senza ricorrere all’ausilio di un operatore.

 

 



 

Come contattare Netflix tramite social network Facebook o Twitter

Infine puoi avvalerti anche dei social network, con particolare attenzione a Twitter e a Facebook.

Relativamente a Twitter devi andare sull’account ufficiale di Netflix (tranquillo perché è in lingua italiana) e vedi, innanzitutto, gli aggiornamenti rispetto al servizio che vengono di volta in volta pubblicati.

Possono esserti utili anche le domande poste da altri utenti, ma se proprio non trovi quanto stai cercando, allora puoi provare a scrivere a @NetflixITe vedere che tipo di risposta riceverai (ossia se avrai una risposta diretta oppure se verrai invitato a contattare il servizio clienti).



Su Facebook più o meno la procedura è la stessa.

Qui troverai aggiornamenti e ultime novità, oltre ai post di altri utenti che potrebbero aver già fatto la stessa domanda, che volevi far tu, per cui hai già la risposta on line. Se tutto questo non accade, puoi, però, scrivere tu un tuo post ed esprimere i tuoi dubbi, in attesa di avere una risposta.

A questo punto credo che tu non abbia più alcun dubbio su come contattare Netflix, attivati e potrai sfruttare al meglio i servizi proposti.

Estensioni per browser per scaricare video da YouTube



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Estensioni per browser per scaricare video da YouTube

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo parleremo di estensioni per browser, ossia dei programmi aggiuntivi che si installano sul browser che usi per navigare su Internet, per aggiungere nuove funzionalità aggiuntive al browser.

Il browser è un programma per computer come tanti altri, che come funzione principale ha quella di permetterti di visualizzare siti Internet scritti in codice HTML, Javascript, PHP, ASP etc oltre che siti in Flash.
Principalmente la funzione del browser è quella di renderizzare il codice scritto dai programmatori e farlo visualizzare correttamente sullo schermo.
Non ci sono moltissimi browser al mondo, ossia quelli più famosi sono e diffusi sono pochi.
Internet Explorer e Netscape Navigator furono tra i primi, poi nel tempo nacquero anche Mozilla Firefox, Safari, Google Chrome, Puffin ed altri browser specifici per usi lavorativi ed aziendali.

In questo articolo ti parlerò di estensioni per browser che sono delle aggiunte al software principale del browser, che aggiungono funzionalità aggiuntive al browser stesso.
Questi pacchetti software si chiamano estensioni del browser.
In questa guida ti illustrerò le migliori estensioni per browser per scaricare video da YouTube e da portali video.



Tramite queste estensioni potrai facilmente scaricare video da YouTube gratis comodamente sul tuo hard disk del tuo computer, e poi rivedere i filmati scaricati all’occorrenza.

Estensioni per browser Google Chrome per scaricare video da YouTube

Fino a qualche tempo fa era possibile scaricare per Google Chrome delle estensioni per poter scaricare video da Youtube.
Poi Google, che è l’azienda proprietaria anche di YouTube, ha deciso di bloccare le estensioni per browser che permettevano il download di video dal portale YouTube.

CONSIGLIO
Se non hai molto tempo da perdere, in generale il modo migliore per scaricare video da YouTube è scaricare un programma apposito che permette il download di video da YouTube.
Personalmente reputo che il miglior programma per Mac e per Windows per scaricare video interi da YouTube o interi canali e playlist da YouTube sia 4K Video Downloader.
Qui sotto trovi un tutorial per imparare a scaricare o acquistare la versione a pagamento di 4K Video Downloader e scaricare comodamente video da YouTube.
come scaricare video da YouTube con 4K Video Downloader

C’ è una estensione ancora instancabile per Google Chrome, che in un modo un pò più ingarbugliato permette di scaricare video su YouTube.
L’estensione di chiama Tampermonkey.



installare l’estensione Tampermonkey che consente di eseguire degli script esterni, denominati userscript, che fungono da estensioni alternative.

Come usare Tampermonkey:

  • collegati alla pagina del Chrome Web Store (da cui si scarica)
  • clicca sul tasto Aggiungi
  • poi clicca sul tasto Aggiungi estensione

A questo punto, una volta installata l’estensione, bisogna installare un programmino (script) che permette di effettuare il download di video da Youtube


Come installare uno script per scaricare video da YouTube sull’estensione Tampermonkey

Fra i migliori script per Tampermonkey ti segnalo YouTube Links che consente di prelevare i filmati da YouTube in vari formati e risoluzioni:



puoi installarlo facilmente in Chrome

  • cliccando prima sul pulsante Installa questo script e
  • poi su Installa.
  • Ad installazione dell’add-on completata,
  • collegati alla pagina di YouTube con il video che vuoi scaricare,
  • clicca con il tasto destro del mouse sul pulsante relativo al formato in cui vuoi prelevare il filmato (es. M4V 1080p)
  • e seleziona la voce Salva link con nome dal menu che compare.

TUTORIAL CORRELATI PER SCARICARE VIDEO DA YOUTUBE:
come scaricare video da YouTube con 4K Video Downloader

Estensioni per browser Safari per scaricare video da YouTube
(in formato massimo 720 p)

Se possiedi un computer Apple, come sai il browser pre-installato sul sistema è Safari.
Safari è un ottimo browser molto sicuro e stabile da usare sul Mac, non c’è l’esigenza concreta di installare browser alternativi.

Per scaricare video da YouTube esiste un’estensione per browser Safari chiamata ClickToPlugin.
Questa estensione si scarica dal portale GitHub



Questa estensione permette di scaricare video da YouTube, ma ha una limitazione, permette di scaricare video ad una risoluzione massima di 720 p.
Se hai un Mac fisso (iMac) con schermo 4K oppure 5K, la risoluzione 720 p non è certamente adeguata la tuo bellissimo monitor.

CONSIGLIO
Se non hai molto tempo da perdere, in generale il modo migliore per scaricare video da YouTube è scaricare un programma apposito che permette il download di video da YouTube.
Personalmente reputo che il miglior programma per Mac e per Windows per scaricare video interi da YouTube o interi canali e playlist da YouTube sia 4K Video Downloader.
Qui sotto trovi un tutorial per imparare a scaricare o acquistare la versione a pagamento di 4K Video Downloader e scaricare comodamente video da YouTube.
come scaricare video da YouTube con 4K Video Downloader

Se invece vuoi continuare a scaricare questa estensione per Safari ClickToPlugin, segui le indicazioni qui sotto:

Lo scopo principale di questa estensione per il browser Safari è  bloccare contenuti in Flash (animazioni) oppure animazioni Silverlight sui siti web che si sta visitando.



Una ottima funzione di questa estensione ClickToPlugin è scaricare video sul proprio computer

Per installare ClickToPlugin in Safari:

  • collegati al suo sito Web ufficiale e scarica l’add-on cliccando sul link Download ClickToPlugin xx collocato in alto a sinistra
  • Dopodiché apri il file con estensione .safariextz
  • e conferma l’aggiunta dell’estensione in Safari

Procedura per scaricare video da YouTube con ClickToPlugin

  • visita il portale YouTube
  • clicca col tasto destro su un video che vuoi scaricare
  • appare un menu che ti permette di scaricare il video
  •  scegli la voce Scarica video 
  • il video verrà scaricato sull’hard disk del tuo computer

TUTORIAL CORRELATI PER SCARICARE VIDEO DA YOUTUBE:
come scaricare video da YouTube con 4K Video Downloader

Estensioni per browser Mozilla Firefox per scaricare video da YouTube

Se utilizzi il browser Mozilla Firefox e vuoi scaricare video da YouTube, ti illustro come funziona l’estensione Video DownloadHelper.



Ora che l’estensione è installata correttamente sul tuo browser Firefox

  • visita il sito YouTube 
  • clicca su un video che vorresti scaricare
  • clicca sull’icona di Video DownloadHelper presente nella barra degli strumenti di Firefox (in alto a destra)
  • scegli il formato video che preferisci per effettuare il download

TUTORIAL CORRELATI PER SCARICARE VIDEO DA YOUTUBE:
come scaricare video da YouTube con 4K Video Downloader

Cancellazione della cronologia del browser su Windows




Cancellazione della cronologia del browser su Windows

In questo tutorial ti spiegherò come cancellare la cronologia del browser su Windows, in pratica ti illustrerò tutte le procedure per poter rimuovere i siti visitati da tutti i browser più usati su Windows:
Microsoft Internet Explorer
Microsoft Edge
Google Chrome
Mozilla Firefox

La cronologia del browser sul posto del lavoro

In generale ti sconsiglio di visitare siti  estranei alla tua attività lavorativa sul posto di lavoro perchè esistono diversi strumenti utilizzati dai titolari di azienda per visualizzare tutti gli indirizzi visitati dai dipendenti, anche se i dipendenti hanno cancellato ingenuamente la cronologia.
I siti visitati vengono memorizzati dal router o da programmi specifici per tracciare tutte le visite all’interno di un’azienda.

La cronologia del browser sul tuo Internet Service Provider

Anche se ingenuamente cancelli la cronologia del tuo browser per nascondere i siti visitati, sappi che il tuo Internet Service Provider ha la lista di tutti i tuoi siti visitati, infatti ad esempio in caso di indagini nei tuoi confronti, le forze dell’ordine possono acquisire tutto il tuo traffico di ricerca effettuato con le tue utenze di rete fissa e mobile, e risalire a tutti i siti che hai visitato, anche se usi strumenti software che apparentemente ti nascondono dietro a proxy o stratagemmi simili.
Il tuo Internet Service Provider è sempre il nodo di rete dal quale passano le tue ricerche Internet.

Alla luce di queste informazioni, fai le tue considerazioni in merito alle tue ricerche su Internet, e sempre alla luce di queste informazioni sappi che cancellare la cronologia del browser non è un modo completo di cancellare le informazioni che hai lasciato su Internet.

In questa guida ti spiegherò tutti i metodi per poter cancellare la cronologia del browser su tutti i browser più usati come Internet Explorer, Edge, Safari, Google Chrome, Mozilla Firefox.

I passaggi da fare per completare il processo di cancellazione dei siti visitati cambiano in base al browser web che utilizziamo sul nostro computer. Se non abbiamo particolare dimestichezza con i dispositivi elettronici – computer, smartphone o tablet – non dobbiamo preoccuparci, la cancellazione della cronologia è un’azione semplice e davvero intuitiva: bastano meno di cinque minuti per farlo.

Vediamo la procedura come cancellare la cronologia da Google Chrome, Mozilla Firefox, Microsoft Edge, Internet Explorer e Safari.

Cancellare la cronologia di Internet Explorer 11

Vediamo ora la procedura per poter cancellare la cronologia del browser Internet Explorer, su computer Windows.
I passaggi per cancellare i siti visitati su Internet Explorer sono molto semplici.

Su Internet Explorer

per aprire la pagina della Cronologia dei siti visitati
premi simultaneamente la combinazione di tasti seguenti sulla tastiera:

CRTL + MAIUSC + CANC

 

in alternativa ecco una procedura più classica e lunga per poter cancellare la cronologia dei siti visitati allo stesso modo:

  • clicca sull’icona ingranaggio di Internet Explorer 11
  • clicca poi sulla voce Opzioni Internet

Si apre una finestra

  • scegli la voce Generale
  • clic sul tasto Elimina
  • seleziona i dati che vuoi cancellare
  • clicca sul tasto Elimina
  • conferma la scelta premendo il tasto Si

Cancellare la cronologia di Google Chrome

Sul browser Google Chrome è stato inserito un comando rapido perCronologia.

Per arrivare alla scheda dedicata basterà premere

CTRL + MAIUSC + CANC

 

oppure

  • cliccare sul menu (l’icona con i tre puntini verticali),
  • selezionare la voce Altri Strumenti e
  • fare clic su Cancella dati di navigazione.

Nella pagina dedicata alla cronologia dei siti visitati è possibile scegliere se eliminare tutto o solo quello registrato in un determinato lasso di tempo (ultima ora, ultimo giorno o ultima settimana).

Successivamente mettere il segno di spunta accanto alla voce Cronologia di navigazione

e a tutte le voci degli elementi si vuole eliminare.

Per concludere l’operazione,

  • cliccare sul pulsante Cancella dati di navigazione.
  • Se l’intento è cancellare soltanto dei dati che fanno riferimento a un determinato sito web, la procedura è leggermente diversa.
  • Cliccare di nuovo sull’icona del menu
  • e poi sulla voce Cronologia e poi di nuovo Cronologia.
  • A questo punto si aprirà una scheda in cui sarà possibile selezionare più pagine mettendo il segno di spunta.
  • Per procedere con la cancellazione contemporanea,
  • cliccare su Rimuovi gli elementi selezionati.

 

 

Cancellare la cronologia di Microsoft Edge

Se usi Windows 10 e hai l’abitudine di navigare con Microsoft Edge puoi usare la scorciatoia usata da molti i browser

CRTL + MAIUSC + CANC

oppure

  • aprire la barra laterale del menu pigiando sull’icona con i tre puntini orizzontali
  • selezionare la voce Impostazioni e poi Scegli gli elementi da cancellare
  • Apponi la spunta dove lo ritieni necessario
  • clicca su Cancella.

Vuoi cancellare un singolo sito dalla tua cronologia?

  • Clicca sempre sull’icona del menu,
  • seleziona l’icona dell’orologio
  • e individua l’indirizzo da eliminare.
  • Fai clic destro
  • seleziona la voce Elimina tutte le visite a [indirizzo]

 

Come cancellare la cronologia del browser su Windows




Come cancellare la cronologia del browser su Windows

In questo tutorial ti spiegherò come cancellare la cronologia del browser su Windows, in pratica ti illustrerò tutte le procedure per poter rimuovere i siti visitati da tutti i browser più usati su Windows:
Microsoft Internet Explorer
Microsoft Edge
Google Chrome
Mozilla Firefox

La cronologia del browser sul posto del lavoro

In generale ti sconsiglio di visitare siti  estranei alla tua attività lavorativa sul posto di lavoro perchè esistono diversi strumenti utilizzati dai titolari di azienda per visualizzare tutti gli indirizzi visitati dai dipendenti, anche se i dipendenti hanno cancellato ingenuamente la cronologia.
I siti visitati vengono memorizzati dal router o da programmi specifici per tracciare tutte le visite all’interno di un’azienda.

La cronologia del browser sul tuo Internet Service Provider

Anche se ingenuamente cancelli la cronologia del tuo browser per nascondere i siti visitati, sappi che il tuo Internet Service Provider ha la lista di tutti i tuoi siti visitati, infatti ad esempio in caso di indagini nei tuoi confronti, le forze dell’ordine possono acquisire tutto il tuo traffico di ricerca effettuato con le tue utenze di rete fissa e mobile, e risalire a tutti i siti che hai visitato, anche se usi strumenti software che apparentemente ti nascondono dietro a proxy o stratagemmi simili.
Il tuo Internet Service Provider è sempre il nodo di rete dal quale passano le tue ricerche Internet.

Alla luce di queste informazioni, fai le tue considerazioni in merito alle tue ricerche su Internet, e sempre alla luce di queste informazioni sappi che cancellare la cronologia del browser non è un modo completo di cancellare le informazioni che hai lasciato su Internet.

In questa guida ti spiegherò tutti i metodi per poter cancellare la cronologia del browser su tutti i browser più usati come Internet Explorer, Edge, Safari, Google Chrome, Mozilla Firefox.

I passaggi da fare per completare il processo di cancellazione dei siti visitati cambiano in base al browser web che utilizziamo sul nostro computer. Se non abbiamo particolare dimestichezza con i dispositivi elettronici – computer, smartphone o tablet – non dobbiamo preoccuparci, la cancellazione della cronologia è un’azione semplice e davvero intuitiva: bastano meno di cinque minuti per farlo.

Vediamo la procedura come cancellare la cronologia da Google Chrome, Mozilla Firefox, Microsoft Edge, Internet Explorer e Safari.

Cancellare la cronologia di Microsoft Edge

Se usi Windows 10 e hai l’abitudine di navigare con Microsoft Edge puoi usare la scorciatoia usata da molti i browser

CRTL + MAIUSC + CANC

oppure

  • aprire la barra laterale del menu pigiando sull’icona con i tre puntini orizzontali
  • selezionare la voce Impostazioni e poi Scegli gli elementi da cancellare
  • Apponi la spunta dove lo ritieni necessario
  • clicca su Cancella.

Vuoi cancellare un singolo sito dalla tua cronologia?

  • Clicca sempre sull’icona del menu,
  • seleziona l’icona dell’orologio
  • e individua l’indirizzo da eliminare.
  • Fai clic destro
  • seleziona la voce Elimina tutte le visite a [indirizzo]

 

Cancellare la cronologia di Internet Explorer 11

Vediamo ora la procedura per poter cancellare la cronologia del browser Internet Explorer, su computer Windows.
I passaggi per cancellare i siti visitati su Internet Explorer sono molto semplici.

Su Internet Explorer

per aprire la pagina della Cronologia dei siti visitati
premi simultaneamente la combinazione di tasti seguenti sulla tastiera:

CRTL + MAIUSC + CANC

 

in alternativa ecco una procedura più classica e lunga per poter cancellare la cronologia dei siti visitati allo stesso modo:

  • clicca sull’icona ingranaggio di Internet Explorer 11
  • clicca poi sulla voce Opzioni Internet

Si apre una finestra

  • scegli la voce Generale
  • clic sul tasto Elimina
  • seleziona i dati che vuoi cancellare
  • clicca sul tasto Elimina
  • conferma la scelta premendo il tasto Si

Cancellare la cronologia di Google Chrome

Sul browser Google Chrome è stato inserito un comando rapido perCronologia.

Per arrivare alla scheda dedicata basterà premere

CTRL + MAIUSC + CANC

 

oppure

  • cliccare sul menu (l’icona con i tre puntini verticali),
  • selezionare la voce Altri Strumenti e
  • fare clic su Cancella dati di navigazione.

Nella pagina dedicata alla cronologia dei siti visitati è possibile scegliere se eliminare tutto o solo quello registrato in un determinato lasso di tempo (ultima ora, ultimo giorno o ultima settimana).

Successivamente mettere il segno di spunta accanto alla voce Cronologia di navigazione

e a tutte le voci degli elementi si vuole eliminare.

Per concludere l’operazione,

  • cliccare sul pulsante Cancella dati di navigazione.
  • Se l’intento è cancellare soltanto dei dati che fanno riferimento a un determinato sito web, la procedura è leggermente diversa.
  • Cliccare di nuovo sull’icona del menu
  • e poi sulla voce Cronologia e poi di nuovo Cronologia.
  • A questo punto si aprirà una scheda in cui sarà possibile selezionare più pagine mettendo il segno di spunta.
  • Per procedere con la cancellazione contemporanea,
  • cliccare su Rimuovi gli elementi selezionati.

Cosa sono i follower




Cosa sono i follower

In questo articolo parleremo di follower e vedremo cosa sono sono i follower nel mondo di Internet e dei social networks.
Il termine follower viene coniato con l’avvento del social network Twitter, prima di allora sul social network Facebook ad esempio si usava prevalentemente il termine Fan.

Cosa è un follower ? o meglio chi è un follower ?
Con l’avvento dei social network come Facebook, Twitter ed Instagram milioni e poi miliardi di utenti si sono iscritti a questi portali.
Ogni utente può creare un profilo all’interno di questi portali e scambiare messaggi con gli altri utenti e condividere con i propri amici video e contenuti fotografici, album fotografici e post con fotografie e testi.
Da sempre, sin dalla nascita delle chat si è notato che alcuni profili suscitano molto interesse da parte di altri profili, e ad esempio profili di belle ragazze o bei ragazzi attirano l’attenzione di altri utenti, che richiedono in gran numero l’amicizia a questi profili.

Di fatto basta semplicemente avere un aspetto fisico attraente per attirare numerosi altri utenti, che richiedendo l’amicizia, diventano una sorta di fan o seguaci.
Basta creare su Facebook un profilo con delle foto attraenti per vedere in poco tempo salire le richieste di amicizia ed arrivare velocemente a 5000 utenti amici.
Facebook ha applicato una limitazione al numero di amici che si possono avere per un profilo utente.
Si possono avere un massimo di 5000 amici.

Di fatto, l’aspetto fisico rappresenta un potere attrattivo che può trasformarsi anche in potere economico.
Basti pensare ai calendari di donne in bikini o semi nude che hanno sempre venduto migliaia di copie in edicola.
Pensate ad un calendario di una soubrette che vende 100.000 copie al prezzo di 20 euro l’uno = 2.000.000 di euro di incasso.

Altri social network come il social fotografico Instagram non hanno limitazioni sul numero di seguaci (follower) che un profilo può avere.
Un follower letteralmente in inglese significa una persona che segue.
Su Instagram, dato che ogni utente può avere un numero illimitato di utenti follower, una bella ragazza con foto sexy può arrivare tranquillamente a radunare milioni di followers da tutto il mondo.

Instagram non permette direttamente di trasformare in soldi questo potere, ma ci sono diversi modi per trasformare in rendita questi followers.

Come guadagnare con tanti followers

METODO 1 – SPONSORIZZARE PRODOTTI

Il primo metodo che viene utilizzato da profili molto seguiti per trasformare l’alto numero di followers in soldi reali è sponsorizzare prodotti di aziende.
Ossia fare dei post fotografici o video in cui si parla di un prodotto e ne si evidenziano le caratteristiche.
Le aziende sono interessate a far conoscere i propri prodotti ad un vasto pubblico e possono decidere di investire somme di denaro sulla pubblicizzazione di prodotti attraverso i social network affidando messaggi pubblicitari anche a personaggi famosi e profili famosi seguiti da un grande numero di persone.

Tasso di conversione
Ovviamente ci sarà un momento in cui l’azienda farà un bilancio dei soldi investiti e deciderà di re-investirli soltanto se l’investimento ha procurato risultati di vendite interessanti superiori alla spesa pubblicitaria.

Sapere quali profili famosi convertono e quali sono un flop
Per le aziende è importante sapere prima su quali influencer investire soldi e su quali no, in modo da evitare spese inutili su profili con milioni di followers, che però non saranno minimamente interessati ai prodotti aziendali offerti.
E’ molto importante per le aziende analizzare i profili social di influencers validi e offrire un prodotto che sia in linea con i gusti dei followers che seguono quella persona.
Ci sono dei portali che offrono proprio questo servizio, una lista di influencers e il loro rating di performance, ossia il tasso di conversione in base alla tipologia di prodotti da sponsorizzare.

 

METODO 2 – VENDERE DIRETTAMENTE PRODOTTI

Un secondo metodo che si può utilizzare per trasformare i follower in soldi è creare un sito con e-commerce e vendere da questo portale collegato al proprio profilo Instagram o social vari prodotti.

 

METODO 3 – OFFRIRE CONTENUTI A PAGAMENTO

Un altro metodo per trasformare in soldi i followers è offrire contenuti a pagamento fotografici e video attraverso altri portali collegati al proprio profilo social o Instagram.
Esempi di portali che offrono questo servizio percependo delle percentuali di guadagno sono onlyfans, patreon, clips4sale, e così via

Cosa sono i Fidget Spinner e come funzionano




Cosa sono i Fidget Spinner e come funzionano

scritto da IlMagoDelComputer

In  questo articolo parleremo di Fidget Spinner, una moda del momento che ha preso piede tra i giovanissimi.
In questo articolo ti parlerò di cosa sono i Fidget Spinner e come funzionano, e soprattutto a cosa servono i Fidget Spinner.

I Fidget Spinner sono un passatempo per ragazzi, non sono propriamente dei dispositivi tecnologici, ma sono dei giocattoli meccanici.
La parola Fidget sta per Gadget che si usa con le dita, dalle due parole inglesi Finger e Gadget.

Questo Fidget Spinner fun inventato molto tempo fa negli Stati Uniti da  Catherine Hettinger.
Diciamo che questo giocattolo è la rivisitazione in chiave moderna della trottola, ma anziché roteare sul tavolo o su una superficie, rotea intorno ad un cuscinetto a sfera centrale.
La parola Spinner vuol dire proprio trottola.
Il dispositivo si tiene in mano con le dita ed è per questo che ha preso il nome di Fidget, ossia di gadget che si usa con le dita.
La funzione del gioco è divertire e alleviare lo stress.

La cosa curiosa è che l’originaria inventrice del prodotto non ha percepito guadagni da questa invenzione poiché il suo brevetto è scaduto tempo addietro.

Dunque questa trottola del 2000, è soltanto un gioco meccanico antistress destinato per lo più ad un pubblico di giovanissimi, che di stress da gestire ha ben poco.

Il Fidget Spinner è perciò semplicemente un gioco per ragazzi con il quale si gioca con le dita.
Si può tenere questa trottolina roteante sul pollice oppure su qualunque altro dito della mano e tenerla in equilibrio mentre rotea.

Il Fidget Spinner è stato prodotto in tantissime varietà e colori.

 

Quanto costa un Fidget Spinner ?

Il Fidget Spinner è un piccolo gadget economico che costa cifre dai 5 ai 10 euro, ma ci sono prezzi per tutti i gusti, specialmente per i collezionisti.
I Fidget Spinner commerciali e realizzati in plastica sono comunque molto economici.

 

Cosa è il Fidget Cube

Una delle varianti del Fidget Spinner si chiama Fidget Cube, ed è un cubo rotante, con tanti pulsantini.
E’ un classico dado, con tanti pulsanti cliccabili, oppure rotelle, pulsanti di vario tipo posizionati sulle varie facciate.
E’ la rivisitazione facilitata del cubo antistress.

In teoria questi strumenti / giocattoli dovrebbero aiutare le persone con disturbi di ansia e stress a concentrarsi o rilassarsi.

Il Fidget Cube è partito da una campagna fund-raising su KickStarter in cui i fondatori chiedevano una somma di 15 mila dollari come goal delle donazioni.
Invece nel tempo il gioco ha avuto così tanto successo da produrre oltre 6 milioni di donazioni.

 

Dove acquistare un Fidget Spinner ?

Il Fidget Spinner si può acquistare nei negozi di giocattoli, bancarelle per strada, ma anche online su Amazon.

Come trasferire le foto da Android a Windows con acquisizione guidata immagini




Come trasferire le foto da Android a Windows con acquisizione guidata immagini

In questo tutorial ti spiegherò vari modi per poter trasferire le foto da Android a Windows con la funzione acquisizione guidata immagini di Windows.
Poi vedremo anche come trasferire le foto da Android a Windows con Esplora File / Esplora Risorse

Questi due modi sono quelli più usati per poter trasferire le immagini da uno smartphone Android al tuo computer Windows, senza installare programmi aggiuntivi.
La funzione Acquisizione Guidata Immagini è presente gratuitamente su Windows (e anche sul Mac) e serve appositamente per poter scaricare le foto da uno smartphone collegato al computer via cavo USB, all’hard disk del computer.
La funzione Esplora File / Esplora Risorse è da sempre presente su Windows, in tutte le versioni da XP a Windows 10.
La funzione Esplora File / Esplora Risorse serve per visualizzare file e cartelle contenuti nelle varie unità disco del tuo computer (dischi interni ed esterni), ma anche CD-ROM collegati (interni o esterni) oppure smartphone, tablet o fotocamere collegate via USB.

TUTORIAL CORRELATI SU COME TRASFERIRE FOTO DA SMARTPHONE ANDROID A COMPUTER WINDOWS
come trasferire foto da smartphone Android a Windows

come trasferire foto da smartphone Android a Windows con Esplora File

 

Come trasferire le foto da Android a Windows con Acquisizione Guidata Immagini

Se questa procedura non ti ha soddisfatto, puoi optare per il trasferimento delle immagini tramite l’acquisizione guidata di Windows: dopo aver aperto Esplora File e

collegato il tuo dispositivo come ti ho spiegato in precedenza, richiama l’area di notifica di Android,

fai tap sulla voce Opzioni USB

e seleziona la casella Trasferimento di foto (PTP).

Ritorna a Esplora File,

fai clic destro sull’icona del tuo dispositivo

e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

appfoto2.jpg

Una volta completata la scansione,

inserisci il nome che vuoi dare alla raccolta nell’apposita casella di testo,

apponi il segno di spunta sulla casella Importa tutti gli elementi nuovi ora e

pigia sul pulsante Importa:

in questo modo, le tue foto verranno salvate in una sotto-cartella con il nome da te scelto, contenuta nella cartella Immagini di Windows.

Dopo aver seguito questa procedura, puoi eliminare manualmente le foto dal dispositivo Android.

 

 

La tua versione di Windows ha problemi a riconoscere il tuo dispositivo Android e necessiti di driver aggiuntivi?

Allora ti invito a consultare la mia guida su come collegare Android al PC per ottenere le istruzioni necessarie per installarli.

 

 

 

App foto di Windows 10

Ci1w5n19Def61.jpg

Se il tuo sistema operativo è Windows 10,

puoi spostare le tue foto in maniera ancora più veloce sfruttando l’app Foto, anch’essa già presente dall’installazione.

Per prima cosa, imposta Android in modalità Trasferimento di foto come ti ho illustrato poc’anzi,

dopodiché spostati sul computer,

apri il menu Start di Windows facendo clic sull’icona a forma di bandierina collocata in basso a sinistra,

scorri fino a trovare l’icona Foto

e selezionala con un clic (puoi ottenere lo stesso risultato digitando la parola “foto” nella barra di ricerca di Cortana

e scegliendo la prima app disponibile).

Una volta aperta l’app, clicca sul pulsante Importa,

seleziona la voce Da un dispositivo USB,

attendi che il sistema porti a termine l’analisi del dispositivo connesso,

fai clic sul pulsante Continua

e sul link Modifica la posizione di importazione,

scegli la cartella in cui vuoi salvare le tue foto

e clicca infine sul pulsante Importa.

Completata la procedura, anche in questo caso, puoi cancellare manualmente le immagini dal tuo dispositivo Android.

Come trasferire le foto da smartphone Android a Windows




Come trasferire le foto da smartphone Android a Windows

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come trasferire le foto da smartphone Android a Windows, in modo semplice utilizzando l’interfaccia di Windows Esplora File  / Esplora Risorse, oppure usando la procedura Guidata per acquisizione immagini su Windows.

 

Come trasferire le foto da smartphone Android a Windows con Esplora File

Vediamo per prima cosa la procedura per collegare uno smartphone Android al tuo computer Windows e scaricare le foto sull’hard disk.
Io ti consiglio vivamente di acquistare un hard disk esterno dove memorizzare tutte le tue foto per diversi motivi:
– se hai bisogno di assistenza per il tuo computer, puoi sganciare l’hard disk esterno del tuo computer e portare solo il computer (senza le tue foto e video) al centro riparazione che preferisci (senza dover portare con te anche tutte le foto e video e lasciarle in mano dei tecnici)
– se l’hard disk primario che contiene il sistema operativo viene riempito di troppo materiale si rallenta, e di conseguenza tutta la performance del tuo computer si rallenta
In ogni caso, sia che tu abbia un hard disk interno molto capiente, sia che tu abbia acquistato un hard disk esterno per il tuo computer, puoi leggere la procedura seguente per sapere come trasferire le foto da smartphone Android a Windows.

– collegherai il tuo smartphone Android tramite il cavetto USB fornito nella confezione del tuo smarphone

Windows possiede una funzionalità che si chiama Esplora File, che ti permette di visualizzare file e cartelle collocati all’interno dei dispositivi collegati alle porte USB del tuo computer.
Esplora file ti permette di vedere documenti, foto e video collocati all’interno di hard disk esterni collegati al tuo computer e anche di smartphone collegati al tuo computer.
Non hai bisogno di installare programmi aggiuntivi sul computer per trasferire foto e video dallo smartphone al computer.

Le versioni moderne di Windows, come ad esempio Windows 10, inoltre hanno incorporati i drivers per riconoscere correttamente gli smartphone Android più comuni che verranno potenzialmente collegati al computer dall’utente.
Quindi, una volta collegato il tuo smartphone alla porta USB del computer, non ci dovrebbero essere grossi problemi nel riconoscerlo da parte del sistema operativo Windows 10.

COLLEGAMENTO CON CAVO USB

  • prendi il cavo USB fornito nella confezione del tuo smartphone
  • collega una estremità del cavo USB allo smartphone
  • collega la seconda estremità del cavo ad una porta USB del tuo computer

SULLO SMARTPHONE ANDROID

  • sul tuo smartphone Android, abbassa il menu tendina delle Impostazioni
  • scegli la voce Opzioni USB
  • metti il check sul checkbox Trasferimenti di File
  • a questo punto il tuo computer dovrà riconoscere il tuo smartphone  (attendi)

DISATTIVARE VOCE DEBUG USB

Devi verificare che l’opzione Debug USB sia impostata come disattiva
nel modo seguente:

  • vai nelle Impostazioni del tuo smartphone
  • premi sulla voce Opzioni sviluppatore 
  • cerca l’opzione chiamata Debug USB
  • togli il check sulla casella vicino alla voce Debug USB

SUL COMPUTER

  • nella barra delle applicazioni di Windows, clicca sull’icona a forma di cartella gialla, (l’app Esplora File) per aprire l’app Esplora File

    in alternativa

  • per aprire Esplora File puoi anche scrivere  Esplora File nella barra di ricerca di Windows, collocata in basso a sinistra sullo schermo

NOTA – Esplora File / Esplora risorse / Risorse del computer
A seconda della versione di Windows che hai, l’app Esplora File ha diversi nomi, ad esempio nelle versioni precedenti a Windows 10, l’app Esplora File si chiama Esplora Risorse oppure Risorse del computer, l’applicazione è la stessa, e ti permette di visualizzare file e cartelle all’interno dei dispositivi interni ed esterni del tuo computer.

Si aprirà a questo punto la schermata di Esplora File / Esplora risorse

{IMM – ESPLORA FILE}

COME FUNZIONA ESPLORA FILE
Sulla sinistra della schermata Esplora File trovi i vari dispositivi interni ed esterni del tuo computer:
hard disk interni, hard disk esterni, smartphone collegati

sulla destra vedi il dettaglio il contenuto delle cartelle in cui entri

ad esempio, se sulla sinistra clicchi sul disco C: (che è un hard disk interno), sulla destra vedrai il contenuto composto da file e cartelle contenute del disco C: che hai cliccato

  • clicca sull’icona del tuo smartphone Android che trovi posizionata nella parte sinistra della schermata di Esplora File

 

  • clicca due volte sulla sottocartella chiamata Memoria Interna oppure sulla sottocartella chiamata Memoria Esterna
    (SU ALCUNI SMARTPHONE LE FOTO SI TROVANO NELLA CARTELLA CHIAMATA Memoria Interna, SU ALTRI Memoria Esterna, SU ALTRI SU ENTRAMBE)

 

  • clicca poi sulla cartella chiamata DCIM fino a trovare la lista delle fotografie

quando vedi finalmente le icone delle tue fotografie puoi selezionarle con il mouse, copiarle ed incollarle dove vuoi all’interno del computer.

Puoi usare i seguenti comandi da tastiera per copiare ed incollare le foto nella cartella di destinazione, oppure puoi usare il mouse

I comandi per copiare, tagliare ed incollare sono:
– copiare files CTRL + C
– copiare allo stesso tempo rimuovere il file CTRL + X
– incollare un file copiato CTRL + V

Come funziona registrarsi a Facebook




Come funziona registrarsi a Facebook

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come funziona la registrazione a Facebook, ossia ti illustrerò i passaggi per registrati a Facebook, il famoso social network.
Facebook è un portale dove sono connessi miliardi di utenti, il portale viene usato principalmente per mostrare ad amici e conoscenti foto e video della propria vita e scambiare messaggi.
All’inizio Facebook era solo un portale Internet, poi con l’avvento del mobile Facebook è diventato anche un’applicazione per smartphone, che si connette ai server del portale.
Con il successo e le ingenti somme di denaro guadagnate, Facebook si è ingrandito e ha acquistato anche Instagram, un altro social network prettamente fotografico, dove principalmente gli utenti pubblicano foto e video quotidianamente per mostrarle ad altre persone.

Facebook è solitamente usato per tenersi in contatto con amici e parenti e condividere fotografie e video della propria vita con altre persone.
In questa specifica guida ti mostrerò i passaggi e la procedura per effettuare la registrazione al portale Facebook tramite il sito oppure tramite l’app mobile.

Vedremo, con la presente guida, come fare la registrazione Facebook sia su computer che su smartphone o tablet.
La procedura è gratuita e semplice.
Vediamo ora nel dettaglio come poter effettuare la registrazione Facebook da un computer o smartphone.

 

 

Procedura per registrarsi a Facebook

  • il primo passo che devi compiere è collegarti alla pagina principale del social network
  • e compilare il modulo che vedi sulla parte destra dello schermo.
  • Digita quindi nome e cognome negli appositi campi di testo,
  • fornisci il tuo indirizzo email (scrivendolo una seconda volta come verifica)
  • e specifica la tua data di nascita usando il menu a tendina collocato in basso.
  • Apponi dunque il segno di spunta accanto alla voce Uomo o Donna per indicare il tuo genere d’appartenenza e
  • clicca sul pulsante Iscriviti per passare allo step successivo.

A questo punto, Facebook ti propone di trovare i tuoi amici sul social network sfruttando i contatti della posta elettronica.

Se vuoi, inserisci quindi il tuo indirizzo email Outlook.com (Hotmail), Yahoo o l’account di un altro servizio e-mail nell’apposito campo di testo

  • e clicca sul pulsante Trova i tuoi amici per individuare immediatamente alcune persone che potresti conoscere fra quelle già iscritte al servizio.

 

In alternativa,

salta la procedura cliccando sulla voce Salta questo passaggio posizionata in basso a destra.

Ora nella pagina seguente

  • devi inserire le informazioni relative a istruzione, lavoro e città di nascita e/o residenza.
  • Indica dunque il nome della scuola superiore o dell’Università che hai frequentato,
  • digita il nome del tuo datore di lavoro (ossia dell’azienda per cui lavori)
  • e specifica le tue città di residenza e città natale prima di cliccare sul pulsante Salva e continua.
  • Se vuoi saltare anche questo passaggio clicca sull’apposita voce situata in basso a destra.
  • Per concludere, imposta la tua immagine del profilo caricando una foto dal computer oppure scattando una foto con la webcam in tempo reale.
  • clicca sul tasto Salva e continua per cominciare a usare Facebook
  • oppure su Salta per passare alla pagina principale del social network senza impostare una foto del profilo (operazione sconsigliata).

Non dimenticare, inoltre, di convalidare la tua identità cliccando sul link di conferma che hai ricevuto via email.

Come accennato in apertura del post, è possibile effettuare la registrazione Facebook anche da smartphone o tablet.

 

 

Come registrarsi a Facebook usando l’app per smartphone

  • Scarica la app ufficiale del social network dallo store del tuo device (es. App Store o Google Play)
  • e avviala.

 

  • premi sulla voce Iscriviti a Facebook collocata in fondo allo schermo
  • e premi il pulsante Inizia per passare al modulo di iscrizione al servizio.
  • Puoi decidere se registrarti con il tuo indirizzo email scrivendo il tuo indirizzo email
  • poi premi su Continua
  • oppure se creare un account basandoti sul tuo numero di cellulare (usando il relativo pulsante collocato in basso).
  • A questo punto, inserisci nome e cognome nel modulo che ti viene proposto e passa allo step successivo premendo Continua
  • scrivi quindi la password che intendi utilizzare per accedere al social network e premi sul tasto Continua
  • Indica la tua data di nascita 
  • premi ancora una volta Continua per andare avanti nella procedura.
  • Adesso, premi il pulsante Uomo o Donna per indicare il tuo sesso d’appartenenza e conferma la tua identità digitando il codice di conferma che hai ricevuto via email.

Se tutto va per il verso giusto, avviene l’autenticazione al social network e ti viene chiesto di inserire le informazioni base del tuo profilo.

 

 

Upload di foto sul profilo Facebook

se scattare una foto con la fotocamera del tuo smartphone o se scegliere una foto già presente nella Gallery e impostarla come immagine del profilo. In alternativa,

  • premi sul pulsante Salta per saltare questo passaggio.
  • Specifica successivamente le informazioni relative a scuola, lavoro e città natale
  • e premi sul pulsante Salva per procedere avanti
  • Infine, ti viene chiesto di trovare i tuoi amici sfruttando i contatti in rubrica: scegli se accettare o saltare anche questo step selezionando l’apposita voce in alto a destra.

Come rimuovere le estensioni di Avira per browser Google Chrome e Firefox




Come rimuovere le estensioni di Avira per browser Google Chrome e Firefox

In questo tutorial ti spiegherò come rimuovere le estensioni di Avira antivirus per il browser Chrome e per il browser Firefox.

Rimuovere le estensioni di Avira da Google Chrome

  • clicca sul pulsante ⋮
  • collocato in alto a destra
  • e seleziona le voci Altri strumenti > Estensioni dal menu che compare sullo schermo.
  • Nella scheda che si apre,
  • individua l’estensione di Avira che vuoi rimuovere,
  • clicca sul pulsante Rimuovi relativo a quest’ultima e dai conferma,
  • pigiando sul bottone Rimuovi che viene visualizzato in alto a destra.

 

 

Rimuovere le estensioni di Avira da Mozilla Firefox

  • clicca sul pulsante ☰ collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Componenti aggiuntivi dal menu che compare.
  • Nella scheda che si apre,
  • seleziona la voce Estensioni dalla barra laterale di sinistra,
  • individua l’add-on di Avira che intendi rimuovere
  • e pigia sul pulsante Rimuovi corrispondente a quest’ultimo.

 

Come rimuovere le estensioni di Avira per il browser Edge




Come cancellare le estensioni di Avira per il browser Edge

In questo tutorial ti mostrerò le procedure per cancellare le estensioni di Avira per il browser Edge della Microsoft, presente su Windows.

L’antivirus Avira fornisce delle estensioni che si installano sui vari browser, come Microsoft Edge, Google Chrome e Mozilla Firefox.

Una di queste estensioni ad esempio di chiama Avira SafeSearch e si installa sui browser più diffusi per navigare su Internet.

Nei paragrafi seguenti ti spiegherò le varie procedure per rimuovere le estensioni dell’antivirus Avira dal tuo browser.

 

Rimuovere le estensioni di Avira da Microsoft Edge

  • clicca sul pulsante collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Estensioni dal menu che compare.
  • Dopodiché porta il cursore del mouse sul nome dell’estensione che intendi rimuovere,
  • clicca sull’icona dell’ingranaggio che compare in alto a destra
  • e premi sul pulsante Disinstalla,
  • presente in fondo al menu che viene visualizzato sullo schermo.
  • Rispondi OK, per confermare l’operazione, e il gioco è fatto.

Come cancellare le estensioni di Avira




Come cancellare le estensioni di Avira per il browser

In questo tutorial ti mostrerò le procedure per cancellare le estensioni di Avira per il browser.
L’antivirus Avira fornisce delle estensioni che si installano sui vari browser, come Microsoft Edge, Google Chrome e Mozilla Firefox.

Una di queste estensioni ad esempio di chiama Avira SafeSearch e si installa sui browser più diffusi per navigare su Internet.

Nei paragrafi seguenti ti spiegherò le varie procedure per rimuovere le estensioni dell’antivirus Avira dal tuo browser.

 

Rimuovere le estensioni di Avira da Microsoft Edge

  • clicca sul pulsante collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Estensioni dal menu che compare.
  • Dopodiché porta il cursore del mouse sul nome dell’estensione che intendi rimuovere,
  • clicca sull’icona dell’ingranaggio che compare in alto a destra
  • e premi sul pulsante Disinstalla,
  • presente in fondo al menu che viene visualizzato sullo schermo.
  • Rispondi OK, per confermare l’operazione, e il gioco è fatto.

 

Rimuovere le estensioni di Avira da Google Chrome

  • clicca sul pulsante ⋮
  • collocato in alto a destra
  • e seleziona le voci Altri strumenti > Estensioni dal menu che compare sullo schermo.
  • Nella scheda che si apre,
  • individua l’estensione di Avira che vuoi rimuovere,
  • clicca sul pulsante Rimuovi relativo a quest’ultima e dai conferma,
  • pigiando sul bottone Rimuovi che viene visualizzato in alto a destra.

 

 

Rimuovere le estensioni di Avira da Mozilla Firefox

  • clicca sul pulsante ☰ collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Componenti aggiuntivi dal menu che compare.
  • Nella scheda che si apre,
  • seleziona la voce Estensioni dalla barra laterale di sinistra,
  • individua l’add-on di Avira che intendi rimuovere
  • e pigia sul pulsante Rimuovi corrispondente a quest’ultimo.

 

Come disinstallare le estensioni di Avira antivirus




Come disinstallare le estensioni di Avira antivirus

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come disinstallare le estensioni di Avira antivirus dal tuo computer.

Avira fornisce anche diverse estensioni per il browser, ad esempio Avira SafeSearch, mediante le quali bloccare i siti pericolosi e proteggere la navigazione in Internet.

Se vuoi rimuoverle dal tuo PC, segui le indicazioni riportate di seguito.

 

Disinstallare estensioni di Avira per Microsoft Edge

  • clicca sul pulsante collocato in alto a destra
  • seleziona la voce Estensioni dal menu che si apre
  • Dopodiché porta il cursore del mouse sul nome dell’estensione che intendi rimuovere
  • clicca sull’icona dell’ingranaggio che compare in alto a destra
  • e premi sul pulsante Disinstalla
  • presente in fondo al menu che viene visualizzato sullo schermo
  • Rispondi OK, per confermare l’operazione, e il gioco è fatto

Disinstallare estensioni di Avira per Google Chrome

  • clicca sul pulsante ⋮ collocato in alto a destra
  • seleziona le voci Altri strumenti > Estensioni dal menu che compare sullo schermo.
  • Nella scheda che si apre
  • individua l’estensione di Avira che vuoi rimuovere
  • clicca sul pulsante Rimuovi relativo a quest’ultima
  • dai conferma
  • pigiando sul bottone Rimuovi che viene visualizzato in alto a destra.

 

Disinstallare estensioni di Avira per Firefox

  • clicca sul pulsante ☰ collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Componenti aggiuntivi dal menu che compare.
  • Nella scheda che si apre,
  • seleziona la voce Estensioni dalla barra laterale di sinistra,
  • individua l’add-on di Avira che intendi rimuovere
  • clicca sul tasto Rimuovi corrispondente a quest’ultimo.

 

Come funziona Google Maps su smartphone




Come funziona Google Maps su smartphone

In questo tutorial ti spiegherò come funziona il navigatore Google Maps su smartphone, ossia come funziona Google Maps su smartphone Android e come funziona l’app Google Maps su iPhone e altri dispositivi Apple come iPad.

Come funziona Google Maps su iPhone

Come funziona Google Maps su Android

Come installare Google Maps su iOS




Come installare Google Maps su iOS

In questo tutorial ti spiegherò come installare Google Maps su iOS per poter utilizzare il famoso ed eccellente navigatore Google Maps sul tuo iPhone oppure iPad.
Vedremo anche le differenze tra il navigatore nativo di iOS Mappe e il navigatore di Google Google Maps scaricabile da AppStore.

Come chiamare un operatore Vodafone




Come chiamare un operatore Vodafone

scritto da IlMagoDelComputer

In questo sito ti spiegherò come chiamare un operatore Vodafone in modo da contattare il call center Vodafone e poter avere assistenza su tutte le problematiche o richieste informazioni riguardanti il tuo piano telefonico.

Hai un problema sul tuo cellulare Vodafone ma non riesci a metterti in contatto con un operatore per ricevere assistenza? Purtroppo non sei il solo, anzi fai parte di un “club” molto, molto numeroso!

Il problema è sempre lo stesso: vista la grossa mole di comunicazioni che sono tenute a gestire ogni giorno, le aziende come Vodafone tendono a dirottare gli utenti verso i servizi di supporto automatici; servizi che però non riescono a soddisfare i dubbi e i problemi che noi clienti abbiamo. In molti casi, insomma, l’interazione con un operatore umano è ancora necessaria, e io oggi sono qui per spiegarti come raggiungerla.




Tutti i modi per parlare con un operatore Vodafone

Prenditi qualche minuto di tempo libero e scopri come parlare con un operatore Vodafone grazie alle indicazioni che sto per darti. Vedremo come parlare con un tecnico in carne ed ossa e come evitare i “labirinti” che caratterizzano attualmente il servizio di supporto telefonico di Vodafone. Inoltre, nella seconda parte del tutorial, vedremo insieme come sfruttare i social network per ricevere assistenza dall’operatore in maniera ancora più semplice ed immediata. In un modo o nell’altro riuscirai a risolvere tutti i tuoi problemi e/o a dissipare tutti i tuoi dubbi relativi alla linea Vodafone, promesso!

TUTORIALS E GUIDE SU Vodafone 

Come segnalare un furto o smarrimento della SIM Vodafone




Software gestionale per aziende antincendio Roma




Software gestionale per aziende antincendio Roma


In questo articolo ti parlerò di software gestionali per aziende antincendio, ossia per aziende che effettuano manutenzioni antincendio e devono archiviare una lista di clienti ed impianti dei clienti.
Un’azienda che effettua manutenzioni antincendio sicuramente ha bisogno di un software gestionale per gestire l’elenco clienti, l’elenco dei condomini, e per gestire l’elenco degli impianti dei clienti dove effettuare le manutenzioni ordinarie.
In questo articolo ti mostrerò dei software gestionali antincendio che permettono di gestire l’archivio impianti ed attrezzature dei clienti come idranti, estintori, gruppi di pompaggio, porte REI, centrali antincendio e impianti antincendio vari.
Per ogni singolo impianto del cliente è possibile avere una scheda impianto con tutti i dati dell’impianto, dall’anno di inizio vita dell’impianto e tenere traccia di tutte le manutenzioni ordinarie programmate come collaudi e scadenze come revisioni.

Impostare Virgilio Mail su Outlook o Mail




Impostare Virgilio Mail su Outlook o Mail

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come impostare Virgilio Mail su Outlook su Windows oppure su Mail su Mac (Apple).
Vedremo inoltre come configurare la mail di Virgilio anche su altri client di posta come Thunderbird.

Come configurare la posta elettronica di Virgilio su Thunderbird

 

Virgilio Mail, un pò di storia, da motore di ricerca a servizio email

A fine anni 90, Virgilio è stato un ottimo motore di ricerca con indicizzazione manuale.
Il servizio di indicizzazione dei siti veniva cioè effettuato da persone addette a visitare i siti proposti al portale e inserirli all’interno del database del sito.
Il servizio in ambito italiano ebbe molto successo e fu molto utilizzato dagli utenti italiani.
La mail di Virgilio nacque in quel periodo di successi.
Virgilio offre una casella di posta elettronica per ricevere ed inviare messaggi di posta elettronica.

 

Email providers italiani

Insieme ad email provider come Libero, ed Alice, Virgilio offre un servizio di posta elettronica made in Italy.

Rispetto ai provider di posta elettronica più famosi come Gmail, Yahoo! o Hotmail, con questi provider di posta elettronica italiani l’utente medio riscontra più difficoltà a configurare la posta elettronica sul proprio client di posta.
Anche sui dispositivi mobili (smartphone Android o di casa Apple) si riscontrano maggiori difficoltà nell’impostare i parametri di configurazione della posta elettronica, rispetto a provider primari come Gmail, Yahoo!, Hotmail.

Problemi di configurazione delle email di Virgilio, Libero, Alice sugli smartphone e client di posta

Gli utenti riscontrano spesso problemi nell’inserire i parametri di configurazione corretti per il server di posta in entrata e per il server di posta in uscita della propria casella.
Soprattutto per quanto riguarda le impostazioni della porta e dell’SSL.

Leggere la mail di Virgilio dal browser

Come per le altre email, anche la web mail virgilio può essere usata tramite browser direttamente dal sito virgilio.it o usando i classici client di poste elettronica.

 

Configurare la mail di Virgilio sul client di posta Outlook oppure Mail Apple

Oggi ti farà vedere come configurare la mail di Virgilio su client di posta elettronica come Outlook, Thunderbird o Mac OS X Mail.

Servono poco informazioni e pochi passi da seguire per poter configurare una volta e per sempre la casella email creata su virgilio.

  • Configurare Virgilio Mail su Outlook è
  • devi cliccare sul link FILE in alto a sinistra e
  • cliccare nuovamente su Impostazione Account
  • Nella schermata successiva clicca su Nuovo
  • e spunta la voce Configura manualmente
  •  così da modificare i dati in autonomia e non automaticamente.
  • Successivamente clicca su Avanti per 2 volte di seguito.

Ti verrà mostrata la schermata di inserimento dei dati SMTP/IMAP che dovrai compilare seguendo questa configurazione che di seguito ti mostro:

Nome: inserisci qui il tuo nominativo o quello che vuoi che appaia per la mail associata.
Indirizzo posta elettronica: il tuo indirizzo mail di Virgilio (es. nome@virgilio.it).
Tipo di account: IMAP.
Server posta in arrivo: in.virgilio.it.
Server posta in uscita (SMTP): out.virgilio.it.
Nome utente: il tuo indirizzo Mail Virgilio.
Password: la password del tuo account Mail Virgilio.

  • spunta La voce Richiedi accesso con autenticazione password di protezione (SPA)
  • clicca poi, sul pulsante Altre impostazioni
  • e seleziona la scheda Server della posta in uscita
  • successivamente spunta la voce Il server della posta in uscita (SMTP) richiede l’autenticazione
  • e utilizza le stesse impostazioni del server della posta in arrivo
  • poi premere OK
  • poi clicca su Avanti
  • clicca su Chiudi
  • clicca su Fine
  • La configurazione della mail virgilio su outlook è terminata.

 

 

Configurare Virgilio Mail su Thunderbird

Se usi Mozilla Thunderbird come client di posta elettronica, la configurazione della posta mail virgilio è semplice come spiegata nel punto precedente. Segui queste semplici istruzioni per una corretta configurazione.

  • Prima di tutto devi cliccare sulla voce Menu
  • poi la voce Opzioni
  • poi clicca sulla voce Impostazione account
  • Clicca poi su Azioni Account
  • poi clicca ancora sulla voce Aggiungi Account di posta
  • Qui inserisci le stesse credenziali inserite prima ovvero

Nome, indirizzo mail Virgilio Mail

e la password associata

  • poi clicca su Continua
  • successivamente clicca su Configurazione manuale
  • e inserisci i dati di seguito:

Nome: il tuo nome o quello che desideri compaia.
Indirizzo email: il tuo indirizzo Virgilio Mail (es. nome@virgilio.it).
Password: la password del tuo account mail Virgilio.
In entrata: IMAP, in.virgilio.it, Porta 143, Nessuna, Password cifrata.
In uscita: SMTP, out.virgilio.it, Porta 587, Nessuna, Password cifrata.
Nome utente: il tuo indirizzo Virgilio Mail.

  • metti il segno di spunta sulla voce Sono consapevole dei rischi
  •  clicca sul tasto Fatto per completare la configurazione.

Se usi la posta predefinita di Mac OS X è semplicissimo configurare il tutto, basta avviare l’applicazione

  • vai sul menu File
  • cliccare sulla voce Aggiungi Account

Si aprirà una finestra che ti chiede Nome Completo, indirizzo mail di Virgilio Mail e la password associata,

  • inserisci username e password del tuo account Virgilio Mail
  • una volta inseriti clicca su Continua

il software intanto controllerà l’esattezza dei dati

se compare un alert di errore, non preoccuparti

  • clicca su ignora 
  • e continua

 

  • clicca sulla voce Tipo Account
  • seleziona poi la voce IMAP 
  • clicca per 4 volte Continua 
  • e poi singolarmente su Crea 

Come attivare Siri su iPhone o Mac




Come attivare Siri su iPhone o Mac

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti spiegherò come attivare Siri su iPhone o su Mac; la procedura per attivare Siri è la stessa per iPad (perchè l’iPad ha lostesso sistema operativo iOS dell’iPhone).

Appena acquisti un nuovo iPhone, oppure quando ripristini un iPhone per riportarlo alle impostazioni di fabbrica, ti viene chiesto di impostare il Touch ID (l’impronta digitale) oppure il Face ID (se hai i modelli iPhone X con riconoscimento del volto) e tra le altre impostazioni iniziali, ti viene chiesto inoltre di impostare Siri, l’intelligenza artificiale che ti aiuta a compiere alcune operazioni rapidamente e senza mani su iPhone.
Siri è un assistente vocale, per usare l’iPhone senza mani, per compiere alcune operazioni.

 

Chiamare un contatto con Siri

Ad esempio puoi impartire a Siri dei semplici comandi, come “chiama Sofia” e Siri cercherà il tuo contatto Sofia nella tua rubrica telefonica ed avvierà la chiamata.
Se hai più numeri di telefono corrispondenti al tuo contatto Sofia, Siri ti chiederà quale chiamare, se ad esempio il numero cellulare oppure il numero di casa.

Le previsioni del tempo con Siri

Siri è in grado di leggere le informazioni meteo se poni a Siri la domanda: “Siri che tempo fa oggi ?”
Siri mostrerà i risultati dell’app meteo per oggi.

 

Ehi Siri

Siri può rispondere velocemente quando la chiami semplicemente dicendo “Ehi Siri”.
Per abilitare questa funzione bisogna:

  • andare nelle Impostazioni del tuo iPhone
  • premere sulla voce Siri e Cerca
  • attivare l’interruttore Ehi Siri

 

Attivare Siri in un secondo momento

Molto spesso per velocità molti utenti non abilitano Siri durante la fase iniziale di attivazione del proprio iPhone o iPad.
Non c’è problema è sempre possibile attivare Siri in qualunque momento, dalle Impostazioni del proprio iPhone (l’icona con ingranaggi grigi, sulla schermata iniziale dell’iPhone)

 

Evidentemente c’è qualcosa che non va. Se vuoi posso aiutarti ad identificare il problema e risolverlo.

Segui la guida su come abilitare Siri che sto per proporti e vedrai che in men che non si dica riuscirai anche tu a sfruttare le enormi capacità dell’assistente vocale targato Apple. Scoprirai un modo totalmente nuovo di usare il tuo telefono, tablet o lettore multimediale portatile. 

 

 

Se il tuo iPhone, iPad o iPod Touch è già aggiornato alla versione 6 di iOS ma l’assistente vocale non risulta ancora attivo, puoi abilitare Siri compiendo pochi e semplici passaggi.

  • Basta recarsi nelle Impostazioni del dispositivo,
  • dopodiché bisogna selezionare la voce Generali del menu
  • e pigiare sul pulsante Siri per accedere alla schermata con le impostazioni dell’assistente vocale Apple.

A questo punto,

sposta verso destra la levetta dell’opzione Siri

(in modo che diventi azzurra) oppure, se hai dei problemi relativi alla lingua del servizio (es. Siri è in inglese),

  • pigia sul pulsante Lingua
  • e seleziona la voce Italiano dall’elenco che si apre per mettere a posto la situazione.
  • Ad operazione completata,
  • torna nella home screen del tuo iPhone 
  • e tieni premuto per qualche secondo il tasto Home del dispositivo (quello che si trova sotto il display).

Se tutto è filato per il verso giusto,

vedrai comparire il microfono di Siri e potrai interagire vocalmente con il tuo device.

 

Se invece desideri sapere come abilitare Siri in italiano su un iPhone/iPad/iPod Touch non ancora aggiornato ad iOS 6,

non devi far altro che leggere la mia guida su come avere Siri in italiano e metterla in pratica seguendola passo-passo.

Non spaventarti, si tratta di cliccare su un paio di pulsanti ed aspettare che venga prima scaricata e poi installata l’ultima versione di iOS.

Da sottolineare il fatto che Siri non è disponibile su tutti gli iPhone, iPad ed iPod Touch ma solo sui seguenti modelli:

  • iPhone 4S ed iPhone 5
  • iPad di 3a e 4a generazione
  • iPod Touch di 5a generazione

Ti ricordo inoltre che per usufruire del servizio c’è bisogno di una connessione Internet attiva, sia essa in Wi-Fi o in 3G/4G.

Senza questi requisiti, purtroppo, anche aggiornando ad iOS 6 non è possibile utilizzare Siri.

Salvataggio ed esportazione dei segnalibri di Firefox




Salvataggio ed esportazione dei segnalibri di Firefox

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti illustrerò tutti i passaggi per poter salvare i segnalibri di firefox ed esportare il segnalibri del browser Mozilla Firefox da un computer all’altro.
Il segnalibri del browser è un file dove sono memorizzati tutti i siti che hai segnato come Preferiti, e i loro indirizzi web (URL).
Su browser Mozilla Firefox è possibile esportare il segnalibri e salvare tutti i siti salvati come preferiti in un file, in modo da poterlo poi importare in qualunque altro computer con Mozilla Firefox installato.

Ad esempio, se hai comprato un nuovo computer e vuoi impostare sul nuovo browser gli stessi siti Preferiti che c’erano sul computer precedente,  esportare i segnalibri di Firefox dal vecchio computer e importare i segnalibri di Firefox dal nuovo computer è la soluzione per non perdere i siti preferiti salvati.

In  questo articolo ti spiegherò in pochi semplici passaggi come poter salvare i segnalibri del browser Firefox su un file, che puoi salvare sul tuo hard disk, e poi puoi importare in un nuovo computer.
L’esportazione dei siti preferiti di Firefox è una funzione già presente sul browser Mozilla Firefox e non vi è bisogno di installare programmi aggiuntivi.

Per il formato del file dei segnalibri è stato scelto da Mozilla, l’azienda produttrice di Firefox un formato standard nell’informatica, ossia il file JSON.

Vediamo nei paragrafi successivi tutti i passaggi su come salvare i segnalibri di Mozilla Firefox.

 

 

 

Come esportare il segnalibri di Mozilla Firefox

Ecco la procedura per poter salvare i segnalibri di Mozilla Firefox su un file JSON, che poi potrà essere facilmente importato in un nuovo computer, nel browser Mozilla Firefox installato nuovamente su questo nuovo computer.

NOTA
Per poter salvare il file JSON dei segnalibri del browser devi aver almeno salvato un sito preferito nel browser.

  • apri il browser Mozilla Firefox (cliccando sulla sua icona, o cercando il programma nella barra di ricerca di Windows)

Si aprirà la finestra iniziale di Firefox

  • clicca sul tasto arancione Firefox (solitamente posizionato in alto sulla sinistra)
  • clicca poi sulla voce Segnalibri
  • clicca ora sull’opzione Visualizza tutti i segnalibri

Si vedrà una schermata che mostra tutti i siti preferiti salvati

  • clicca sul tasto Importa e salva

Apparirà un menu di scelta

  • scegli l’opzione Salva 

Si aprirà ora una cartella dove puoi scegliere l’hard disk e cartella dove vuoi salvare il file JSON dei segnalibri di Firefox.
Puoi scegliere una cartella del tuo hard disk oppure un drive esterno o una pennetta USB, come preferisci.

  • nella finestra appena aperta, scegli l’unità e la cartella dove salvare il file JSON dei segnalibri di Firefox
  • poi clicca sul tasto Salva per creare il file

Il file avrà il nome predefinito bookmarks-data.json

NOME DEL FILE
Puoi anche personalizzare il nome del file senza problemi, ma ATTENZIONE non cancellare l’estensione .JSON che identifica che il file è un file in formato JSON, ossia uno standard per il salvataggio di informazioni annidate in informatica.

E’ stato molto semplice come salvare i segnalibri di Mozilla Firefox mediante la funzione di esportazione dei segnalibri di Firefox.

 

 

 

Come importare il segnalibri di Mozilla Firefox

Ora vediamo invece la procedura per poter importare i segnalibri di Firefox su un nuovo browser Firefox, installato su un nuovo computer.

  • sul vecchio computer, copia il file JSON dei segnalibri di Firefox esportato dal vecchio browser sul vecchio computer su una chiavetta USB

 

  • sul nuovo computer, apri il browser Mozilla Firefox
  • clicca sul tasto arancione Firefox (posizionato in alto sulla sinistra)
  • selezionare l’opzione Segnalibri

Apparirà un menu di scelta

  • poi scegli la voce Visualizza tutti i segnalibri

Si aprirà una nuova finestra dive vedi i siti salvati

  • clicca sul tasto Importa e salva
  • scegli l’opzioneRipristina
  • poi scegli la voce Seleziona file

Apparirà la finestra per scegliere il file dei segnalibri salvato in precedenza sul vecchio computer.

ATTENZIONE
Importando un nuovo file di segnalibri sul nuovo computer, vai a sovrascrivere tutti i segnalibri che attualmente sono salvati sul nuovo computer.
L’importazione NON E’ INCREMENTALE, ossia i vecchi segnalibri NON si aggiungono a quelli esistenti.
Viene fatta una sostituzione dei segnalibri di Firefox presenti.

  • collega la chiavetta USB dove hai salvato il file dei segnalibri esportato dal vecchio computer al nuovo computer
  • scegli il file JSON dei segnalibri di Firefox salvato in precedenza.

Come salvare i segnalibri di Firefox




Come salvare i segnalibri di Firefox

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti illustrerò tutti i passaggi per poter esportare il segnalibri del browser Mozilla Firefox da un computer all’altro.
Il segnalibri del browser è un file dove sono memorizzati tutti i siti che hai segnato come Preferiti, e i loro indirizzi web (URL).
Su browser Mozilla Firefox è possibile esportare il segnalibri e salvare tutti i siti salvati come preferiti in un file, in modo da poterlo poi importare in qualunque altro computer con Mozilla Firefox installato.

Ad esempio, se hai comprato un nuovo computer e vuoi impostare sul nuovo browser gli stessi siti Preferiti che c’erano sul computer precedente,  esportare i segnalibri di Firefox dal vecchio computer e importare i segnalibri di Firefox dal nuovo computer è la soluzione per non perdere i siti preferiti salvati.

In  questo articolo ti spiegherò in pochi semplici passaggi come poter salvare i segnalibri del browser Firefox su un file, che puoi salvare sul tuo hard disk, e poi puoi importare in un nuovo computer.
L’esportazione dei siti preferiti di Firefox è una funzione già presente sul browser Mozilla Firefox e non vi è bisogno di installare programmi aggiuntivi.

Per il formato del file dei segnalibri è stato scelto da Mozilla, l’azienda produttrice di Firefox un formato standard nell’informatica, ossia il file JSON.

Vediamo nei paragrafi successivi tutti i passaggi su come salvare i segnalibri di Mozilla Firefox.

 

 

 

Come esportare il segnalibri di Mozilla Firefox

Ecco la procedura per poter salvare i segnalibri di Mozilla Firefox su un file JSON, che poi potrà essere facilmente importato in un nuovo computer, nel browser Mozilla Firefox installato nuovamente su questo nuovo computer.

NOTA
Per poter salvare il file JSON dei segnalibri del browser devi aver almeno salvato un sito preferito nel browser.

  • apri il browser Mozilla Firefox (cliccando sulla sua icona, o cercando il programma nella barra di ricerca di Windows)

Si aprirà la finestra iniziale di Firefox

  • clicca sul tasto arancione Firefox (solitamente posizionato in alto sulla sinistra)
  • clicca poi sulla voce Segnalibri
  • clicca ora sull’opzione Visualizza tutti i segnalibri

Si vedrà una schermata che mostra tutti i siti preferiti salvati

  • clicca sul tasto Importa e salva

Apparirà un menu di scelta

  • scegli l’opzione Salva 

Si aprirà ora una cartella dove puoi scegliere l’hard disk e cartella dove vuoi salvare il file JSON dei segnalibri di Firefox.
Puoi scegliere una cartella del tuo hard disk oppure un drive esterno o una pennetta USB, come preferisci.

  • nella finestra appena aperta, scegli l’unità e la cartella dove salvare il file JSON dei segnalibri di Firefox
  • poi clicca sul tasto Salva per creare il file

Il file avrà il nome predefinito bookmarks-data.json

NOME DEL FILE
Puoi anche personalizzare il nome del file senza problemi, ma ATTENZIONE non cancellare l’estensione .JSON che identifica che il file è un file in formato JSON, ossia uno standard per il salvataggio di informazioni annidate in informatica.

E’ stato molto semplice come salvare i segnalibri di Mozilla Firefox mediante la funzione di esportazione dei segnalibri di Firefox.

 

 

 

Come importare il segnalibri di Mozilla Firefox

Ora vediamo invece la procedura per poter importare i segnalibri di Firefox su un nuovo browser Firefox, installato su un nuovo computer.

  • sul vecchio computer, copia il file JSON dei segnalibri di Firefox esportato dal vecchio browser sul vecchio computer su una chiavetta USB

 

  • sul nuovo computer, apri il browser Mozilla Firefox
  • clicca sul tasto arancione Firefox (posizionato in alto sulla sinistra)
  • selezionare l’opzione Segnalibri

Apparirà un menu di scelta

  • poi scegli la voce Visualizza tutti i segnalibri

Si aprirà una nuova finestra dive vedi i siti salvati

  • clicca sul tasto Importa e salva
  • scegli l’opzioneRipristina
  • poi scegli la voce Seleziona file

Apparirà la finestra per scegliere il file dei segnalibri salvato in precedenza sul vecchio computer.

ATTENZIONE
Importando un nuovo file di segnalibri sul nuovo computer, vai a sovrascrivere tutti i segnalibri che attualmente sono salvati sul nuovo computer.
L’importazione NON E’ INCREMENTALE, ossia i vecchi segnalibri NON si aggiungono a quelli esistenti.
Viene fatta una sostituzione dei segnalibri di Firefox presenti.

  • collega la chiavetta USB dove hai salvato il file dei segnalibri esportato dal vecchio computer al nuovo computer
  • scegli il file JSON dei segnalibri di Firefox salvato in precedenza.

Come esportare il segnalibri di Mozilla Firefox




Come esportare il segnalibri di Mozilla Firefox

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti illustrerò tutti i passaggi per poter esportare il segnalibri del browser Mozilla Firefox da un computer all’altro.
Il segnalibri del browser è un file dove sono memorizzati tutti i siti che hai segnato come Preferiti, e i loro indirizzi web (URL).
Su browser Mozilla Firefox è possibile esportare il segnalibri e salvare tutti i siti salvati come preferiti in un file, in modo da poterlo poi importare in qualunque altro computer con Mozilla Firefox installato.

Ad esempio, se hai comprato un nuovo computer e vuoi impostare sul nuovo browser gli stessi siti Preferiti che c’erano sul computer precedente,  esportare i segnalibri di Firefox dal vecchio computer e importare i segnalibri di Firefox dal nuovo computer è la soluzione per non perdere i siti preferiti salvati.

In  questo articolo ti spiegherò in pochi semplici passaggi come poter salvare i segnalibri del browser Firefox su un file, che puoi salvare sul tuo hard disk, e poi puoi importare in un nuovo computer.
L’esportazione dei siti preferiti di Firefox è una funzione già presente sul browser Mozilla Firefox e non vi è bisogno di installare programmi aggiuntivi.

Per il formato del file dei segnalibri è stato scelto da Mozilla, l’azienda produttrice di Firefox un formato standard nell’informatica, ossia il file JSON.

Vediamo nei paragrafi successivi tutti i passaggi su come salvare i segnalibri di Mozilla Firefox.

 

 

 

Come esportare il segnalibri di Mozilla Firefox

Ecco la procedura per poter salvare i segnalibri di Mozilla Firefox su un file JSON, che poi potrà essere facilmente importato in un nuovo computer, nel browser Mozilla Firefox installato nuovamente su questo nuovo computer.

NOTA
Per poter salvare il file JSON dei segnalibri del browser devi aver almeno salvato un sito preferito nel browser.

  • apri il browser Mozilla Firefox (cliccando sulla sua icona, o cercando il programma nella barra di ricerca di Windows)

Si aprirà la finestra iniziale di Firefox

  • clicca sul tasto arancione Firefox (solitamente posizionato in alto sulla sinistra)
  • clicca poi sulla voce Segnalibri
  • clicca ora sull’opzione Visualizza tutti i segnalibri

Si vedrà una schermata che mostra tutti i siti preferiti salvati

  • clicca sul tasto Importa e salva

Apparirà un menu di scelta

  • scegli l’opzione Salva 

Si aprirà ora una cartella dove puoi scegliere l’hard disk e cartella dove vuoi salvare il file JSON dei segnalibri di Firefox.
Puoi scegliere una cartella del tuo hard disk oppure un drive esterno o una pennetta USB, come preferisci.

  • nella finestra appena aperta, scegli l’unità e la cartella dove salvare il file JSON dei segnalibri di Firefox
  • poi clicca sul tasto Salva per creare il file

Il file avrà il nome predefinito bookmarks-data.json

NOME DEL FILE
Puoi anche personalizzare il nome del file senza problemi, ma ATTENZIONE non cancellare l’estensione .JSON che identifica che il file è un file in formato JSON, ossia uno standard per il salvataggio di informazioni annidate in informatica.

E’ stato molto semplice come salvare i segnalibri di Mozilla Firefox mediante la funzione di esportazione dei segnalibri di Firefox.

 

 

 

Come importare il segnalibri di Mozilla Firefox

Ora vediamo invece la procedura per poter importare i segnalibri di Firefox su un nuovo browser Firefox, installato su un nuovo computer.

  • sul vecchio computer, copia il file JSON dei segnalibri di Firefox esportato dal vecchio browser sul vecchio computer su una chiavetta USB

 

  • sul nuovo computer, apri il browser Mozilla Firefox
  • clicca sul tasto arancione Firefox (posizionato in alto sulla sinistra)
  • selezionare l’opzione Segnalibri

Apparirà un menu di scelta

  • poi scegli la voce Visualizza tutti i segnalibri

Si aprirà una nuova finestra dive vedi i siti salvati

  • clicca sul tasto Importa e salva
  • scegli l’opzioneRipristina
  • poi scegli la voce Seleziona file

Apparirà la finestra per scegliere il file dei segnalibri salvato in precedenza sul vecchio computer.

ATTENZIONE
Importando un nuovo file di segnalibri sul nuovo computer, vai a sovrascrivere tutti i segnalibri che attualmente sono salvati sul nuovo computer.
L’importazione NON E’ INCREMENTALE, ossia i vecchi segnalibri NON si aggiungono a quelli esistenti.
Viene fatta una sostituzione dei segnalibri di Firefox presenti.

  • collega la chiavetta USB dove hai salvato il file dei segnalibri esportato dal vecchio computer al nuovo computer
  • scegli il file JSON dei segnalibri di Firefox salvato in precedenza.

Collegamento e configurazione di Google Chromecast




Collegamento e configurazione di Google Chromecast

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial parleremo di Chromecast, una chiavetta HDMI collegabile alla TV, con la quale puoi trasformare la tua vecchia TV in una smart TV, e poter quindi vedere YouTube in TV, oppure vedere foto e video scattati dal tuo telefono sulla TV per condividere i filmati delle vacanze con gli amici oppure condividere documenti di lavoro su un proiettore o una TV.

Chromecast funziona in maniera simile alla Apple TV di Apple, anche la Apple TV di Apple infatti, ti permette di inviare i filmati effettuati dall’iPhone sulla tua TV senza collegamento fisico via filo.
L’Apple TV inoltre ti permette di collegarti all’ iTunes Store di Apple e noleggiare o acquistare films, da vedere direttamente in TV, oppure scaricare videogiochi per poter giocare tramite il telecomando dell’Apple TV oppure tramite un joystick apposito per Apple TV.
Se hai una TV di qualche anno fa (prima che uscissero le Smart TV) puoi facilmente trasformare la tua TV in Smart TV tramite Google Chromecast o Apple TV di Apple.

Con Apple TV oppure con Google Chromecast è veramente facile:

  •  trasmettere contenuti video o solamente audio / brani musicali dal tuo smartphone al tuo televisore

oppure anche

  • trasmettere video dal tuo computer fisso o portatile al televisore.

In questa dettagliata guida per Google Chromecast vedremo diverse procedure:
– come collegare Chromecast alla tua TV
– come configurare Chromecast
– come iniziare ad usare Chromecast
– quali contenuti trasmettere via Chromecast 

Chromecast è una chiavetta HDMI veramente semplicissima da usare, che in pochi passaggi sarà pronta per l’uso.
Google ha cercato di rendere intuitivo e facile l’uso del Chromecast, e non ti occorrerà molto tempo per riuscire a trasmettere il primo video di YouTube oppure il primo video realizzato con il tuo smartphone sulla tua TV.

In questo tutorial ti illustrerò tutti i possibili usi del Google Chromecast, in modo da sfruttare al meglio il dispostivo e conoscere a pieno le sue funzionalità e caratteristiche.

Quali app funzionano con Chromecast ? Cosa puoi inviare alla TV?

Grazie alla tecnologia di trasmissione senza fili, potrai inviare alla TV contenuti di applicazioni come:

  • YouTube (il famoso sito di canali Video)
  • Spotify (il famoso servizio di streaming audio / brani musicali)
  • Netflix (il famoso sito in abbonamento per film e serie TV)Tanto per citarne alcune, in realtà l’elenco delle app è molto più lungo.

In questa guida semplicissima e dettagliata ti spiegherò come collegare la Chromecast alla TV alla porta HDMI della tua tv, come scaricare sul tuo smartphone le app necessarie per la trasmissione video verso Chromecast, e poi la prima configurazione di Chromecast ed infine la trasmissione di brani musicali o di video in TV (dal tuo dispositivo alla TV)

Inoltre nei links correlati ti spiegherò inoltre:
come aggiornare Chromecast
come conoscere la versione del firmware di Chromecast
come aggiornare Chromecast in modo forzato

 

 

 

Come installare Google Chromecast

L’installazione di Google Chromecast è molto semplice.
Essendo una chiavetta HDMI, è necessario semplicemente inserire la chiavetta Chromecast ad una delle porte HDMI della tua TV.

{IMM – PORTA HDMI}

La porta HDMI è una porta di forma allungata trapezoidale che vedi qui in figura.

Per scegliere la sorgente di input del flusso video, sul tuo televisore per prima cosa devi andare nelle Impostazioni e scegliere come sorgente la porta HDMI.
Se il tuo televisore sta prendendo il segnale video dalla TV in diretta oppure da una porta HDMI diversa da quella dove hai collegato Chromecast, (ad esempio una PlayStation o Xbox, dovrai scegliere la giusta porta HDMI dove è collegato il Chromecast e selezionare la porta HDMI corrispondente)

Se la tua TV ha varie porte HDMI si chiameranno ad esempio:
ingresso HDMI1
ingresso HDMI2
e così via

  • accendi la tua TV
  • collega il Chromecast ad una delle porte HDMI della tua TV
  • collega l’alimentatore del Chromecast (presente nella confezione) al Chromecast (porta mini USB)
  • con il telecomando, entra nelle Impostazioni della tua TV
  • scegli l’ingresso video HDMI corrispondente alla porta dove hai collegato il Chromecast

 

NOTA
Se hai acquistato un dispositivo Chromecast Ultra, esso va collegato con l’apposito alimentatore alla presesa elettrica a muro.

  • sul tuo smartphone scarica ed installa l’app Google Home App Google Home

 

SE HAI ANDROID

  • apri il Google Play Store
  • scarica l’app Google Home
  • (devi avere un account Google funzionante. Se hai scaricato almeno 1 app sul tuo smartphone ce l’hai)

    come creare un account Google

SE HAI UN IPHONE APPLE

  • apri AppStore
  • scarica l’app Google Home
  • (devi avere un account Apple funzionante. Se hai scaricato almeno 1 app sul tuo iPhone ce l’hai)

come creare un ID Apple
come funziona iCloud
Guide su iCloud
come usare iCloud

Se trovi difficoltà visita la seguente pagina, per poter scaricare l’app Google Home per il tuo dispositivo

g.co/home/setup

 

  • connetti il tuo smartphone alla rete WiFi di casa (tramite le Impostazioni del tuo smartphone)

  •  Apri l’app Google Home sul tuo smartphone, premendo sull’icona dell’app (appena hai terminato di scaricarla)

Si aprirà la schermata iniziale dell’applicazione Google Home

  • premi il tasto Aggiungi
  • premi poi la voce Configura dispositivo
  • scegli poi la voce Configura nuovi dispositivi

 

CONFERMA DELL’ACCOUNT GOOGLE

  • seleziona ora l’account Google da collegare a Chromecast.

    NOTA
    Se non trovi l’account che vuoi usare, puoi aggiungerne un altro.
    premi OK

CONFIGURARE LA CONNESSIONE BLUETOOTH

SE IL BLUETOOTH E’ ATTIVO
non vedrai questa schermata

  • salta questo passaggio

SE IL BLUETOOTH NON E’ ATTIVO

  • attiva il Bluetooth sul tuo smartphone

    Puoi attivare il Bluetooth dalle Impostazioni del tuo smartphone

oppure

Puoi attivare il Bluetooth sul tuo smartphone direttamente dall’app Google Home.

Puoi scorrere verso l’alto dalla parte inferiore della schermata Home e attivare il Bluetooth.

 

 

CONNESSIONE WIFI DELLO SMARTPHONE

connetti il tuo smartphone alla rete WiFi di casa

SE HAI UN IPHONE APPLE

  • tocca l’app Impostazioni 
  • Wi-Fi.
  • Appare l’elenco delle reti WiFi
  • Connettiti alla rete Wi-Fi che corrisponde al Chromecast.
  • Cerca un nome simile a ChromecastXXXX.b.

 

  • Torna all’app Google Home.
  • Ora il tuo dispositivo dovrebbe essere rilevato.
  • premi Avanti.

 

RICERCARE DISPOSITIVI CHROMECAST CONNESSI DALL’APP GOOGLE HOME

l’app Google Home cerca dispositivi nelle vicinanze che siano collegati e pronti per essere configurati.

Se devi configurare un solo dispositivo:

  • premi Avanti.

Se l’app Google Home trova un elenco di dispositivi:

  • scegli il dispositivo da configurare
  • premi Avanti.

 

 

CONNESSIONE AL TUO DISPOSITIVO CHROMECAST

  • l’app connetterà il tuo telefono al tuo Chromecast in modo che tu possa configurarlo.

 

 

EFFETTUA UNA CONNESSIONE

  • viene stabilita una connessione con Chromecast.

Se sulla TV viene mostrato un codice:

  • tocca Sì.

Se sulla TV non viene mostrato un codice:

  • tocca Riprova
  • scegli la voce Cerca dispositivi.

 

CONTIRUBUISCI A MIGLIORARE IL TUO DISPOSITIVO

  • condividi automaticamente con Google rapporti sugli arresti anomali e statistiche del dispositivo per consentire di migliorare l’esperienza per tutti.
  • Tocca OK

(se il tuo Chromecast ha qualche problema, esso viene segnalato via Internet a google tramite un codice di errore che sarà poi usato dagli sviluppatori informatici per migliorare il prodotto in futuro)

  • In caso contrario, tocca No, grazie.

 

 

 

SCEGLI L’AREA GEOGRAFICA

Se ti viene richiesto dall’app, scegli la tua area geografica.

  • Tocca l’elenco delle aree geografiche 
  • scegli la tua area geografica
  • premi su Continua.

 

SCEGLI LA STANZA DELLA CASA

Scegli in pratica la stanza del tuo appartamento in cui è posizionato il dispositivo Chromecast.

  • Tocca Avanti.

Per creare una stanza personalizzata (ad esempio: Ufficio 2)

  • Aggiungi stanza personalizzata
  •  scrivi il nome della stanza che desideri 
  •  premi Avanti

 

COPNNESSIONE ALLA RETE Wi-Fi

  • se ti stai connettendo tramite Ethernet
  • vai al passaggio 16. Seleziona la rete Wi-Fi da collegare al dispositivo.
  • Tocca Avanti.

 

 

  • Se hai selezionato una rete Wi-Fi dall’elenco, ti verrà chiesto di inserire la tua password Wi-Fi. Tocca Connetti. La rete verrà memorizzata nell’app Google Home per la configurazione di altri dispositivi. Se preferisci non memorizzare la rete nell’app Google Home, deseleziona l’opzione Usa questa rete Wi-Fi per configurare altri dispositivi in futuro.

Se hai selezionato Altra rete Wi-Fi, dovrai inserire manualmente il nome della rete e la password e selezionare la modalità di sicurezza che usi per la rete.

 

  • Ethernet: segui i passaggi per la configurazione tramite Ethernet. 

 

 

Collega Chromecast:

  • Chromecast usa il tuo account Google per personalizzare la tua esperienza.  Tocca Continua.

 

Schermata di riepilogo:

  • contiene un riepilogo degli elementi configurati. Puoi scegliere di configurare altre funzionalità. Tocca Avanti quindi Continua.

 

 

Scopri come trasmettere i contenuti:

  • scegli un clip di esempio per scoprire come trasmettere contenuti oppure tocca   Ignora tutorial.  
  • La configurazione è stata completata correttamente. Hai finito. 

 

Iscriviti per ricevere email:

  • ricevi suggerimenti e scopri nuove funzioni grazie agli aggiornamenti via email relativi al tuo dispositivo e all’Assistente Google. Tocca Iscriviti.

 

 

 

Come collegare Chromecast alla TV senza una porta HDMI

Rispondo immediatamente a queste tue domande dicendoti che esistono in commercio dei convertitori HDMI che permettono di convertire una porta VGA o SCART in una HDMI sulla tua TV.

In generale, Chromecast supporta anche questi convertitori, a patto però che questi siano dotati della protezione HDCP.

Questa sigla sta per High-Bandwith Digital Content Protection,

cioè protezione alla pirateria digitale; di conseguenza, se vuoi utilizzare un convertitore HDMI,

non ti assicuro il corretto funzionamento di Google Chromecast.

Inoltre, se l’HDMI sulla tua TV non supporta l’HDCP, ti risulterà inutilizzabile anche in questo caso.

 

 

La rete WiFi per il Chromecast

 

  • Per Chromecast (prima generazione), la connessione a una rete Wi-Fi 802.11 b/g/n (2,4 G).
  • Per Chromecast, la connessione a una rete Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac (2,4/5 G).
  • Per Chromecast Ultra, la connessione a una rete Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac (5 G).

 

CONCLUSIONI SULLA CONFIGURAZIONE DI Google Chromecast

 

Per configurare Chromecast, devi utilizzare l’app Google Home.

Google Home è un’applicazione di Google necessaria per configurare i dispositivi Chromecast, Nest e tutti quelli supportati per il funzionamento con Google Assistant.

 

Come eseguire l’aggiornamento del Chromecast




Come eseguire l’aggiornamento del Chromecast

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come eseguire l’aggiornamento del software del Chromecast, il dispositivo che colleghiamo alla TV.
Analogamente a computer e smartphone, sul Chromecast è possibile aggiornare via Internet la versione del software installato, in modo da tenere aggiornato l’apparecchio ed eventualmente ottenere funzionalità aggiuntive, se rilasciate dal produttore.
In questa guida ti spiegherò nel dettaglio la procedura per aggiornare il firmware di Chromecast prodotto da Google.

Aggiornare Chromecast è molto semplice, ed è possibile in due modi:
– aggiornare Chromecast manualmente
– aggiornare Chrome cast in modo automatico (scelta consigliata)

Vediamo ora nei pragrafi seguenti tutti i passaggi da effettuare per aggiornare Chromecast e scaricare ed installare il firmware più recente per il famoso dongle prodotto da Google.

 

Come visualizzare la versione del firmware di Chromecast

Il tuo Chromecast ha bisogno di un aggiornamento?

Puoi scoprirlo facilmente confrontando la versione del firmware installata sul dispositivo con quella più recente rilasciata da Google, che è segnalata sul sito ufficiale del supporto Chromecast.

  • avvia l’app Google Home sul tuo dispositivo Android o iOS,
  • pigia sull’icona relativa al dispositivo.

A questo punto,

  • fai tap sull’icona dell’ingranaggio  che si trova in alto a destra: verrà visualizzata una schermata con, in fondo,

accanto alla scritta Versione firmware di Google Cast,




la versione del firmware installata attualmente sul dispositivo.

Ora, per scoprire se la versione del firmware installata sul tuo Chromecast combacia con quella più recente rilasciata da Google,

  • visita il sito del supporto ufficiale Google Chromecast

>>>Supporto ufficiale Chromecast <<<

  • vai sulla sezione chiamata Versione corrente del firmware di produzione
  • cerca il tuo modello Chromecast nella lista dei modelli prodotti

Ad esempio:

  • Chromecast (prima generazione),
  • Chromecast
  • Chromecast Ultra

Se la versione del firmware riportata accanto al nome del modello di Chromecastche possiedi coincide con quella riportata nell’app Google Home, significa che il dispositivo non necessita di aggiornamento.

Se, invece, le due versioni non combaciano,




presto dovresti ricevere l’update automaticamente sul tuo Chromecast.

Se non riesci ad aggiornare Chromecast in automatico – forza l’aggiornamento firmware

  • prova ad avviare un aggiornamento forzato del dispositivo come spiegato nei tutorial correlati seguenti

TUTORIAL CORRELATI SU AGGIORNAMENTO FIRMWARE CHROMECAST:
come aggiornare Chromecast in modo forzato
come aggiornare Chromecast

Aggiornare il firmware di Chromecast

Se la versione del firmware installata sul tuo Chromecast è meno recente rispetto a quella riportata sul sito di Google, devi solo attendere: il dispositivo dovrebbe aggiornarsi da solo nel giro di qualche giorno.

Devi solo verificare che il Chromecast sia collegato al TV, all’alimentazione elettrica (o a una porta USB del televisore, se possiedi un Chromecast o un Chromecast di 1ª generazione) e connesso a Internet tramite Wi-Fi.




Per verificare se la connessione Wi-Fi è attiva su Chromecast,

  • controlla se nella schermata iniziale del dispositivo c’è riportato il nome della tua rete Wi-Fi (in basso a sinistra) o, in alternativa,
  • avvia l’app Google Home sul tuo dispositivo Android o iOS,
  • seleziona il nome del dispositivo e
  • pigia sull’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra: se la “chiavetta” è connessa alla rete Wi-Fi,
  • troverai il nome della rete sotto la dicitura Wi-Fi.

Se la connessione non risulta essere attiva,

prova a riavviare Chromecast pigiando sull’icona con i tre puntini verticali collocata in alto a destra e

selezionando la voce Riavvia dal menu che si apre.




Durante la fase di aggiornamento di Chromecast,

vedrai sul tuo televisore una schermata con i progressi di download e installazione dell’update.

Inoltre, il LED presente sul dispositivo comincerà a lampeggiare di rosso (Chromecast di 1ª generazione)

o di arancione (Chromecast e Chromecast Ultra).




L’intero processo non dovrebbe durare più di 10 minuti e non dovrebbe richiedere l’intervento dell’utente.

Alla fine, il Chromecast si riavvia automaticamente per essere nuovamente pronto alla trasmissione dei contenuti.

Qualora l’aggiornamento dovesse durare per più tempo,

verifica che il Chromecast non sia troppo lontano dal router che utilizzi per connetterti a Internet e che non ci siano problemi di connessione




(verifica, quindi, con altri dispositivi se la connessione funziona).

Come fare l’aggiornamento di Chromecast




Come fare l’aggiornamento di Chromecast

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come fare l’aggiornamento del software del Chromecast, il dispositivo che colleghiamo alla TV.
Analogamente a computer e smartphone, sul Chromecast è possibile aggiornare via Internet la versione del software installato, in modo da tenere aggiornato l’apparecchio ed eventualmente ottenere funzionalità aggiuntive, se rilasciate dal produttore.
In questa guida ti spiegherò nel dettaglio la procedura per aggiornare il firmware di Chromecast prodotto da Google.

Aggiornare Chromecast è molto semplice, ed è possibile in due modi:
– aggiornare Chromecast manualmente
– aggiornare Chrome cast in modo automatico (scelta consigliata)

Vediamo ora nei pragrafi seguenti tutti i passaggi da effettuare per aggiornare Chromecast e scaricare ed installare il firmware più recente per il famoso dongle prodotto da Google.

 

Come visualizzare la versione del firmware di Chromecast

Il tuo Chromecast ha bisogno di un aggiornamento?

Puoi scoprirlo facilmente confrontando la versione del firmware installata sul dispositivo con quella più recente rilasciata da Google, che è segnalata sul sito ufficiale del supporto Chromecast.

  • avvia l’app Google Home sul tuo dispositivo Android o iOS,
  • pigia sull’icona relativa al dispositivo.

A questo punto,

  • fai tap sull’icona dell’ingranaggio  che si trova in alto a destra: verrà visualizzata una schermata con, in fondo,

accanto alla scritta Versione firmware di Google Cast,




la versione del firmware installata attualmente sul dispositivo.

Ora, per scoprire se la versione del firmware installata sul tuo Chromecast combacia con quella più recente rilasciata da Google,

  • visita il sito del supporto ufficiale Google Chromecast

>>>Supporto ufficiale Chromecast <<<

  • vai sulla sezione chiamata Versione corrente del firmware di produzione
  • cerca il tuo modello Chromecast nella lista dei modelli prodotti

Ad esempio:

  • Chromecast (prima generazione),
  • Chromecast
  • Chromecast Ultra

Se la versione del firmware riportata accanto al nome del modello di Chromecastche possiedi coincide con quella riportata nell’app Google Home, significa che il dispositivo non necessita di aggiornamento.

Se, invece, le due versioni non combaciano,




presto dovresti ricevere l’update automaticamente sul tuo Chromecast.

Se non riesci ad aggiornare Chromecast in automatico – forza l’aggiornamento firmware

  • prova ad avviare un aggiornamento forzato del dispositivo come spiegato nei tutorial correlati seguenti

TUTORIAL CORRELATI SU AGGIORNAMENTO FIRMWARE CHROMECAST:
come aggiornare Chromecast in modo forzato
come aggiornare Chromecast

Aggiornare il firmware di Chromecast

Se la versione del firmware installata sul tuo Chromecast è meno recente rispetto a quella riportata sul sito di Google, devi solo attendere: il dispositivo dovrebbe aggiornarsi da solo nel giro di qualche giorno.

Devi solo verificare che il Chromecast sia collegato al TV, all’alimentazione elettrica (o a una porta USB del televisore, se possiedi un Chromecast o un Chromecast di 1ª generazione) e connesso a Internet tramite Wi-Fi.




Per verificare se la connessione Wi-Fi è attiva su Chromecast,

  • controlla se nella schermata iniziale del dispositivo c’è riportato il nome della tua rete Wi-Fi (in basso a sinistra) o, in alternativa,
  • avvia l’app Google Home sul tuo dispositivo Android o iOS,
  • seleziona il nome del dispositivo e
  • pigia sull’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra: se la “chiavetta” è connessa alla rete Wi-Fi,
  • troverai il nome della rete sotto la dicitura Wi-Fi.

Se la connessione non risulta essere attiva,

prova a riavviare Chromecast pigiando sull’icona con i tre puntini verticali collocata in alto a destra e

selezionando la voce Riavvia dal menu che si apre.




Durante la fase di aggiornamento di Chromecast,

vedrai sul tuo televisore una schermata con i progressi di download e installazione dell’update.

Inoltre, il LED presente sul dispositivo comincerà a lampeggiare di rosso (Chromecast di 1ª generazione)

o di arancione (Chromecast e Chromecast Ultra).




L’intero processo non dovrebbe durare più di 10 minuti e non dovrebbe richiedere l’intervento dell’utente.

Alla fine, il Chromecast si riavvia automaticamente per essere nuovamente pronto alla trasmissione dei contenuti.

Qualora l’aggiornamento dovesse durare per più tempo,

verifica che il Chromecast non sia troppo lontano dal router che utilizzi per connetterti a Internet e che non ci siano problemi di connessione




(verifica, quindi, con altri dispositivi se la connessione funziona).

Software per cambiare lo sfondo del computer




Software per cambiare lo sfondo del desktop su Windows –  WallMagician

scritto da IlMagoDelComputer

In questo breve articolo ti parlerò di WallMagician, un software per Windows che ti permette di cambiare lo sfondo del desktop e personalizzarlo.

WallMagician è un programma per Windows, gratuito.
Ti permette di impostare immagini scaricate da Internet o scattate da te con il tuo telefono o con la tua fotocamera ed impostarle come sfondo del desktop di Windows.

Una funzione interessante è che ti permette di ruotare le immagini impostate come sfondo in sequenza, in modo da alternarle

E’ in grado anche di adattare allo schermo immagini che hanno dimensioni diverse da quelle del tuo schermo.




Ci sono varie opzioni di ridimensionamento da poter usare per adattare l’immagine al desktop.

WallMagician è un ottimo programma per gestire i desktop wallpapers.

LINK PER SCARICARE WALLMAGICIAN

Come contattare un operatore Telecom




Come contattare un operatore Telecom

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti parlerò di  come parlare con un operatore Telecom perché ci sono molte persone che trovano difficoltà a chiamare un operatore Telecom, perchè i call-center sono in parte automatizzati e alcune persone meno esperte di smartphone, telefonia e computer riscontrano difficoltà nel parlare con un operatore.
In questo articolo ti fornirò i numeri telefonici di assistenza di Telecom, e ti spiegherò tutti i canali per poter comunicare con il servizio clienti Telecom.

Telecom ha sia un callcenter per i clienti di rete fissa, sia un servizio di call center dedicato ai clienti di telefonia mobile.
Il call-center si occupa di gestire problematiche tecniche, come ad esempio il malfunzionamento temporaneo di una linea ADSL, oppure un guasto telefonico, sia anche problematiche legate ai pagamenti e alla fatturazione.

 

Servizio clienti Telecom – call center numero 187

Il primo metodo per contattare Telecom è tramite il telefono cellulare o telefono fisso.
Basta chiamare il numero di telefono:

187 

 

Il numero di telefono 187 è un servizio di assistenza clienti attivo 24 ore su 24.
Offre assistenza principalmente sulla linea di rete fissa (telefono fisso di casa) e sulla linea ADSL / fibra ottica di casa.

Come parlare con un operatore Telecom al 187 ?

Poter parlare con un operatore Telecom Italia è semplicissimo, basta comporre il numero gratuito 187 o dal proprio cellulare oppure dalla propria rete fissa di casa.
Il servizio è ottimo e gli operatori sono molti, per cui i tempi di attesa non sono lunghi.

 

 

Come parlare con un operatore presso un Centro TIM 187

In questo paragrafo invece ti voglio fornire un link per poter cercare il centro Tim più vicino a casa tua.
A volte parlare con un operatore Telecom Italia di persona è la migliore soluzione, anziché esporre il problema telefonicamente oppure tramite l’area clienti del sito Telecom Italia.
Sul link che sto per darti, troverai una mappa dove puoi trovare un punto vendita Telecom Italia più vicino alla tua abitazione o al tuo posto di lavoro.

  • apri il tuo browser preferito
  • visita il link qui sotto
  • cerca nella mappa il punto vendita Telecom più vicino

https://www.tim.it/trova-negozio

In un punto vendita Telecom potrai parlare di persona con gli assistenti alla clientela Telecom, che ascolteranno le tue richieste e sapranno aiutarti nello scegliere i piani tariffari migliori per le tue esigenze.

Se preferite il contatto diretto con un addetto all’assistenza della compagnia telefonica o se la vostra richiesta è così complicata e particolare da poter spiegare attraverso una cornetta o una tastiera di PC e/o smartphone, allora è giunto il momento di recarvi direttamente presso un negozio abilitato.

Come rimuovere un dispositivo Bluetooth su Windows 10



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Come rimuovere un dispositivo Bluetooth su Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo semplicissimo tutorial per principianti ti spiegherò come rimuovere un dispositivo Bluetooth su Windows 10, praticamente come rimuovere l’associazione del dispositivo Bluetooth al computer.
Rimuovere l’associazione Bluetooth al computer ti sarà utile se devi associare il dispositivo Bluetooth ad un altro computer o smartphone nel tuo appartamento.
Se un dispositivo Bluetooth risulta associato ad un computer, magari potrebbe non funzionare su un altro computer o smartphone prima di rimuovere l’associazione dal dispositivo precedente.

Sui dispostivi Apple ad esempio, puoi associare le cuffie AirPods all’iPhone e al Mac, ma poi quando le devi utilizzare, prima di utilizzarle devi Connettere le cuffie all’iPhone o al Mac per farle funzionare sul dispositivo che vuoi tu.
Visita per maggiori informazioni sul mondo Apple: www.melatutorials.it

TUTORIAL CORRELATI:
come funzionano le AirPods
come funziona iCloud
come creare un ID Apple



Come rimuovere un dispositivo Bluetooth su Windows 10

Ecco la procedura per rimuovere un dispositivo Bluetooth su Windows 10

  • apri il menu Start di Windows
  • clicca sul pulsante Impostazioni (ingranaggio) sulla parte laterale sinistra del menu
  • scegli la voce Dispositivi
  • scegli la voce Bluetooth e altri dispositivi
  • scorri in basso sulla pagina

Apparirà una lista di tutti i dispositivi Bluetooth associati al computer

Per rimuovere un dispositivo Bluetooth:

  • clicca sul nome del dispositivo Bluetooth nome per selezionarlo
  • clicca sul tasto Rimuovi
  • clicca ora sul tasto Si per confermare la rimozione

 

Impostazioni avanzate dei dispositivi Bluetooth su Windows 10

In questo paragrafo ti parlerò di alcune impostazioni avanzate per i dispositivi Bluetooth che sono presenti nel pannello Bluetooth e altri dispositivi di windows 10.
Puoi essere utile approfondire le procedure di associazione e rimozione dell’associazione Bluetooth su Windows 10, e conoscere queste opzioni di rilevamento (auto-detect) dei dispositivi Bluetooth su Windows 10.



  • apri il menu Start di Windows
  • clicca sul pulsante Impostazioni (ingranaggio) sulla parte laterale sinistra del menu
  • scegli la voce Dispositivi
  • scegli la voce Bluetooth e altri dispositivi
  • scorri fino alla parte inferiore della pagina
  • clicca ora sulla voce Altre opzioni Bluetooth

Si aprirà una nuova finestra chiamata Impostazioni Bluetooth

opzioni bluetooth
  • scegli la tabella Opzioni

Troverai qui varie opzioni:

Consentire ai dispositivi Bluetooth di trovare questo PC:

Se lavori in un luogo pubblico come una biblioteca o aeroporto oppure un ufficio, o comunque un luogo dove ci sono altri dispositivi Bluetooth come telefoni smartphone e computer,  se vuoi non far vedere il tuo computer a questi dispositivi Bluetooth, non mettere il check nel checkbox.
I dispositivi Bluetooth nei paraggi non vedranno il computer.

Avvisami quando un nuovo dispositivo Bluetooth desidera connettersi:

Questa opzione è per essere attivati, nel caso in cui un dispositivo Bluetooth richieda la connessione al computer.



Mostra l’icona Bluetooth nell’area di notifica:

Questa opzione è per impostare visibile l’icona del Bluetooth in modo da tenere sempre sotto controllo i dispositivi connessi al computer.

come contattare il gestore TIM




Come contattare il gestore TIM

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò i passaggi per contattare velocemente un operatore telefonico della TIM.
I call-center delle aziende telefoniche sono stati automatizzati moltissimo per cercare di minimizzare i costi e cercare di risolvere alcuni problemi degli utenti tramite sito, tramite app, o tramite servizi automatici.
Purtroppo per risolvere alcune problematiche è necessario parlare con una persona in carne ed ossa che possa valutare bene la richiesta ed inoltrarla al reparto specifico.

I call center automatizzati a volte sono complicati, specialmente per le persone anziane o per le persone che hanno poca pazienza nel capire tutti i passaggi da seguire.

Questa guida vuol andare incontro alle persone che hanno difficoltà a raggiungere un operatore TIM e parlare con un operatore TIM.

In questa guida ti spiegherò tutti i tasti da premere sul tastierino numerico del tuo cellulare per poter contattare un operatore del gestore TIM.

Se hai Internet a disposizione puoi visitare anche il sito ufficiale TIM, se pensi che il tuo problema o richiesta possa essere risolto tramite una sezione informativa del sito TIM.

Se hai scaricato l’applicazione di TIM sul tuo smartphone iPhone (da AppStore) oppure sul tuo smartphone Android (da Google Play Store), puoi aprire l’app e cercare prima di tutto lì una risposta alla tua richiesta.
L’app TIM è stata rinnovata graficamente di recente ed è molto semplice e chiara da usare.

Se invece pensi che l’unica strada per rispondere alla tua richiesta sia parlare con operatore TIM allora segui nel dettaglio questo articolo che ti spiegherà tutti i passaggi da eseguire al call center automatizzato TIM (119).

Visto il grande utilizzo che la massa fa dei social network come Facebook, Twitter e Instagram, le aziende telefoniche come TIM sono contattabili anche attraverso questi canali al giorno d’oggi.
Vedremo in questa guida anche come contattare il gestore telefonico TIM tramite le pagine social.

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Come parlare con un operatore TIM

  • apri l’app Telefono (icona verde con il Telefono)
  • premi sul pulsante Tastierino in basso

Appare il tastierino numerico per comporre numeri di telefono

  • componi il numero 119  sul tastierino
  • premi il tasto verde con il Telefono
  • Partita la chiamata al servizio clienti TIM
  • Ascolta il messaggio di benvenuto:
    “Ciao sono Chiara….”

 

  • per il credito residuo ei bonus della tua linea premi
    il tasto 1
  • per parlare con un operatore premi tasto 2
  • Verrai trasferito ad un operatore.
    “Ti stiamo trasferendo ad un operatore…”

 

 

Parlare con TIM tramite Internet

Contattare un operatore TIM su Facebook

E’ possibile contattare il centro clienti TIM anche tramite Facebook.
Dato che ormai milioni di persone in tutta Italia hanno uno smartphone oppure un computer e possiedono un account Facebook, le aziende si sono organizzate ed hanno aperto delle pagine Facebook.
Anche TIM, gestisce una pagina Facebook ed è possibile contattare TIM tramite questo canale.
Si può dunque parlare con un operatore TIM anche via Facebook.

 

Come inviare un messaggio ad un operatore TIM su Facebook

Contattare un operatore Tim su Facebook è molto semplice.

  • prima di tutto devi essere registrato a Facebook ed avere un account
  • visita il sito Facebook dal browser (se sei al computer)
  • apri l’app Facebook se sei dal tuo smartphone
  • se non hai effettuato l’accesso, esegui l’accesso inserendo username e password del tuo account

 

  • visita il link che ti ho mostrato qui sopra in colore blu

 

Una volta che sei sulla pagina ufficiale di TIM

  • clicca sul tasto Messaggio posizionato in alto a destra
  • scrivi un messaggio a TIM in cui spieghi la tua richiesta o problema

scrivi anche i tuoi contatti:
numero di telefono / nome, cognome / codice fiscale

scrivi anche l’hashtag #TIMmobilese la tua richiesta riguarda problemi con la tua linea telefonica del cellulare

Ti risponderà rapidamente un operatore TIM.

 

Contattare un operatore TIM su Twitter

Per indirizzare un messaggio a TIM su Twitter, utilizza il pulsante Twitta a oppure digita un tweet anteponendo ad esso @ TIM4UAlessio@TIM4UGiulia @TIM4UStefano.

 

TIM dispone anche di alcuni profili Twitter dedicati all’assistenza:  @TIM4UAlessio@TIM4UGiulia e @TIM4UStefano

Entro breve verrai ricontattato, “followato” e invitato a inviare un messaggio diretto (quindi un messaggio privato) a TIM in cui illustrare dettagliatamente la problematica legata alla tua linea telefonica.

Non dimenticare, poi, di dare un’occhiata al sito Internet di TIM, sul quale è disponibile una sezione dedicata interamente all’assistenza clienti.

Collegandoti ad essa e digitando uno o più termini legati alla tua problematica nella barra di ricerca situata al centro dello schermo, potresti trovare le risposte che cerchi senza contattare direttamente un operatore.

Per visualizzare la lista completa degli argomenti disponibili sul portale, clicca sulle icone disponibili sotto la barra di ricerca

(es. Gestione linea e servizi o Supporto tecnico e configurazioni)

oppure in fondo alla pagina (es. Moduli, Info copertura eccetera).

 

Se invece hai bisogno di istruzioni per configurare uno smartphone, un tablet o una chiavetta per la navigazione Internet,

TUTORIALS E GUIDE SU OPERATORE TIM

Come contattare un operatore TIM
Come contattare il gestore TIM
Come contattare il callcenter TIM

 

TUTORIALS E GUIDE SU OPERATORE VODAFONE

Come contattare un operatore Vodafone
Come contattare il gestore Vodafone

 

TUTORIALS E GUIDE SU OPERATORE WIND

Come contattare un operatore Wind
Come contattare il gestore Wind

 

migliori programmi per scaricare video di YouTube




Migliori programmi per scaricare video di YouTube

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti voglio consigliare i migliori programmi per scaricare video di YouTube sul proprio computer.
In questo articolo ti parlerò dei migliori programmi che ho testato personalmente sui miei computer per poter scaricare video e musica da YouTube.
E’ possibile scaricare i video caricati sui vari account YouTube, in vari modi:
– è possibile scaricare video di YouTube tramite APPLICAZIONI da installare sul computer
– è possibile scaricare video di YouTube tramite SITI ONLINE (web-app) da browser (senza installare app sul computer)

VALUTAZIONI GENERALI
Per la mia esperienza personale ti consiglio vivamente i software da installare sul tuo computer, perchè sono più veloci ed affidabili.
Ho testato anche dei siti online dove è possibile inserire l’indirizzo del video da scaricare e poi scaricarlo, ma spesso sono pieni di pubblicità, e redirect ad altri siti.
Alla fine, personalmente ho optato per l’acquisto di un software valido e ricco di aggiornamenti, dopo averlo testato gratuitamente.

Quindi in questo articolo ti racconterò la mia esperienza di come scaricare video da YouTube sia con programmi software da installare su Mac o su computer Windows, sia tramite siti online.

Miglior programma per scaricare video da YouTube –  4k Video Downloader (per Windows / per Mac)


Per prima cosa voglio parlarti del software che ho acquistato ed utilizzo molto volentieri perchè lo reputo ben funzionante e affidabile.
Uno dei migliori software che ho acquistato e testato per poter scaricare video da YouTube è 4K Video Downloader.
4K Video Downloader è prodotto da una software house che produce anche utilissimi software simili, come ad esempio un software per scaricare foto e video di profili Instagram in automatico.
E’ possibile scaricare profili interi di Instagram (tutte le foto e video caricati sul profilo) senza dover seguire la persona / account Instagram.
Le foto e video saranno scaricate comodamente sull’hard disk del tuo computer e divise in cartelle.
Ogni cartella prenderà il nome dell’account Instagram.
In pratica puoi scaricare simultaneamente centinaia di account di Instagram senza perdere tempo a seguire i proprietari (influencers e instagrammine varie).

Tornando a 4K Video Downloader, è un ottimo programma per scaricare video da YouTube, ed è disponibile sia per Mac che per Windows.

LINK PER SCARICARE 4K VIDEO DOWNLOADER

4k Video Downloader

Uno dei vantaggi di questo programma è che puoi scegliere il formato in cui scaricare il video.
Oppure puoi scegliere di scaricare solamente l’audio del video
(il file MP3 oppure WAV del video che rappresenta l’audio)

Per scaricare 4K Video Downloader segui i passaggi qui sotto:

  • clicca sul pulsante Scarica 4K Video Downloader

 

  • attendi il download del file sul tuo computer
  • poi clicca due volte sul file scaricato per lanciarlofile 4kvideodownloader_xx.exe su Windows oppure .dmg (su Mac)

 

  • segui la procedura guidata di installazione
  • Metti il check nel checkbox vicino alla voce Accetto i termini del contratto di licenza per accettare i termini e condizioni del programma
  • premi il tasto Avanti quando richiesto
  • poi premi sul tasto Fine per concludere l’installazione

La procedura di installazione di 4K Video Downloader è completata ed è molto semplice.

 

 

Come scaricare un video da YouTube con 4KVideo Downloader

Adesso puoi passare finalmente all’azione!

Per scaricare un filmato da YouTube,

  • incolla l’indirizzo del video YouTube in 4K Video Downloader (clicca sul tasto Incolla link posizionato in alto a sinistra)

{IMM – COPIA SU YOUTUBE – INCOLLA SU 4K VIDEO DOWNLOADER}

  • poi scegli il FORMATO VIDEO in cui scaricarlo con il menu a tendina formato

(FORMATI VIDEO SONO AD ESEMPIO: MP4, MPEG, AVI, MOV etc)

  • scegli una delle risoluzioni elencate
  • clicca sul tasto Download per scaricare il video

 

  • Se vuoi, puoi anche scaricare solo la traccia audio del filmato selezionando l’opzione Estrai audio dal menu a tendina collocato in alto a sinistra
  • e scegliendo uno dei formati di file disponibili (es. MP3 o M4A) nel menu a tendina situato in alto a destra.

Puoi scaricare anche un intero canale YouTube

in una volta sola, il programma crea una coda di download e scarica tutti i video del canale YouTube sul tuo computer

DOWNLOAD DI VIDEO DA VIMEO, DAILYMOTION, FACEBOOK
4K Video Downloader supporta il download di video su vari portali e social come ad esempio YouTube, ma anche altri famosi social video come Vimeo e Dailymotion e il classico social network Facebook.

 

 

 

WhatsApp per computer




WhatsApp per computer 

In questo tutorial ti spiegherò come usare WhatsApp per computer, in modo da poter usare WhatsApp per inviare e ricevere messaggi e file anche dal tuo computer.

WhatsApp Web, è questo il nome della versione per computer di WhatsApp (è una web application che gira sul server)

si associa al tuo smartphone e ti permette di inviare messaggi con lo stesso account.

WhatsApp web funziona quindi indifferentemente sia su Mac che su computer con sistema Windows.

Per funzionare, unico requisito importanteè che l’utente abbia installato WhatsApp sul proprio smartphone.

WhatsApp Web funziona con tutti i principali browser di navigazione Internet:

Chrome, Firefox, Opera, Safari e Microsoft Edge

In questa guida vedremo nel dettaglio come usare WhatsApp per computer.

Il risultato è avere sul pc un clone di WhatsApp presente sul tuo smarthpone, dove saranno visibili sempre e comunque tutte le chat effettuate di recente, gli stessi contatti della rubrica, le stesse foto profilo, le emoticon, e tanto altro.

Ovviamente entrambi i dispositivi è bene che restino connessi alla rete wiFi o al 3G/LTE, altrimenti non saranno in grado di comunicare tra loro.

I browser che supportano WhatsApp Web sono Chrome, Firefox, Opera, Safari e Microsoft Edge.

WhatsApp per Windows e Mac

WhatsApp per windows funziona solamente se usi le versioni 8 o superiori, mentre per Mac dal OS X 10.9 in avanti.

Per scaricarlo sul pc collegati al sito Internet di WhatsApp e

clicca su Download 

(e scegli il tuo sistema operativo windows/Mac OS X).

Terminato il download, se utilizzi windows apri il file appena scaricato WhatsAppSetup.exe,

se invece utilizzi un Mac

trascina l’icona di whatsApp sulla cartella Applicazioni,

poi rispondi all’avviso premendo su Apri.

In seguito di basterà aspettare i tempi di installazione.

Per associare WhatsApp dello smartphone al WhatsApp del pc, bisogna utilizzare il telefonino seguendo questo semplice schema:

  • – Apri WhatsApp nel cellulare
  • – Richiama la funzione dalle impostazioni denominata WhatsApp Web (la trovi nel menu dei tre puntini … in alto a destra), premi sul pulsante +, e Scannerizza il codice QR
  • – Se utilizzi un iPhone vai sulla scheda Impostazioni in basso a destra, premi sulla dicitura WhatsApp Web, e infine sulla voce Scannerizza il codice QR.
  • – inquadra con la fotocamera del telefonino il codice QR code (è il quadrato con sfondo bianco e pixel neri) che appare sullo schermo del pc. Questo passaggio serve per concludere la connessione fra i due dispositivi.
  • – Se spunti la voce Resta connesso, la prossima volta che vorrai associare pc e smartphone, non dovrai ripetere questa procedura.

    Visivamente l’app per pc è quasi identica a quella dello smartphone, per cui ti sarà facile non perdere l’orientamento, e adattarti ad un utilizzo immediato.

    A sinistra vedrai le chat recenti, mentre a destra la finestra dove comporrai i tuoi messaggi, completi di emoji, allegati e messaggi vocali.

    Anche qui, in alto a destra, trovi le impostazioni generali col simbolo dei tre puntini

    Da qui puoi personalizzare una delle funzioni che ritengo più interessanti dell’app per pc, ovvero l’avviso delle notifiche:

    • – Per impostarle premi sui tre puntini in alto a destra
    • – Seleziona la voce Impostazioni

    A questo punto regola gli avvisi notifiche a tuo piacimento. Ti ricordo che puoi personalizzarle anche attraverso suoni differenti, e potrai gestire anche gli utenti bloccati.

    Per iPhone l’accesso alle Impostazioni non passa dai tre puntini, bensì dalla freccia vero il basso.

    Puoi modificare a piacimento anche l’immagine del tuo profilo cliccandoci su.

    Nel menu in alto, invece, hai altre funzioni che in breve ti spiego:

    • – Nella scheda WhatsApp/File trovi i comandi per creare una Nuova chat, un Nuovo gruppo e modificare Profilo e Stato
    • – Nella sessione Modifica trovi i comandi di copia, taglia e incolla;
    • – In Visualizza trovi le opzioni per lo zoom e il passaggio alla conversazione precedente/successiva;
    • – Nella scheda Chat trovi i comandi per archiviare le chat, attivare il silenziosoeliminare le chat e archiviare le chat.

    Ricorda sempre ti tenere connesso alla rete (WiFi o 3G/LTE) il tuo smartphone mentre utilizzi whatsApp Web da pc, altrimenti l’app non funzionerà.

Come formattare un hard disk su Windows




Come formattare un hard disk su Windows 

Se hai un computer sicuramente prima o poi ti sei trovato nella situazione di dover formattare un hard disk o un’unità esterna come una chiavetta USB. In questo tutorial vedremo proprio come formattare un hard disk su Windows.

La formattazione è un’operazione abbastanza semplice ma va considerata come potenzialmente dannosa, per questo la formattazione di un disco non è mai un’operazione da eseguire al volo.

Nonostante a volte possa essere reversibile, bisogna sempre pensare che il tempo necessario per recuperare i dati da un hard disk o un disco esterno formattato per errore è molto superiore a quello necessario per fermarsi a pensare con attenzione prima di procedere. Inoltre, non sempre è possibile recuperare tutto.

TUTORIALS E GUIDE SU COME FORMATTARE

Cosa significa formattare
Come formattare un hard disk su Windows

I motivi per cui si decide di formattare un hard disk possono essere diversi.

A volte devi formattare il disco nel quale hai installato Windows perché le ripetute operazioni di scrittura e cancellazione hanno frammentato eccessivamente il disco e i numerosi programmi installati hanno reso sempre più instabile il sistema.

Altre volte vuoi semplicemente cancellare il contenuto di un supporto esterno, che si tratti di un hard disk o di una chiave USB per scriverci qualcos’altro.

COSA VUOL DIRE FORMATTARE

 

Come formattare completamente un hard disk e cancellare completamente i dati contenuti

Oppure vuoi eliminare in modo definitivo il contenuto del disco, di conseguenza desideri rendere irreversibile la procedura di formattazione. In tal caso devi ricorrere a programmi non inclusi con Windows che eseguono la cancellazione sicura dei dati, chiamata ‘wiping’.

Comunque, in questo tutorial ci soffermeremo solo sugli strumenti messi a disposizione dal sistema operativo Windows per la formattazione di un hard disk o di una chiavetta USB.

Come formattare un hard disk su windows

Ora che siamo consapevoli di cosa comporta la formattazione e quando è necessario eseguirla vediamo praticamente come formattare il nostro disco (che si tratti di un hard disk o di una chiavetta USB).

  • Apri Esplora file in uno dei seguenti modi:
  • Puoi cliccare sull’icona con la cartella gialla sulla barra delle applicazioni o cercarla nel menu Start;
  • Oppure nella tastiera puoi premere la combinazione di tati Windows + E.
  • Comparirà una schermata
  • Da questa schermata puoi identificare l’unità che desideri formattare.
  • Per accedere alla schermata di formattazione puoi procedere in vari modi. Ti indico due metodi molto veloci:

 

Due metodi rapidi per formattare un hard disk su Windows

 

PRIMO METODO per formattare un hard disk su Windows

Il primo metodo è molto pratico.

  • Trovi il collegamento alla schermata Formattazione posizionandoti con il mouse sopra l’unità che desideri formattare e facendo clic con il tasto destro. Nel menu contestuale che compare seleziona Formatta…

 

SECONDO METODO per formattare un hard disk su Windows

 Il secondo metodo è questo:

  • Clicca una volta sull’unità da formattare, così da selezionarla
  • Viene automaticamente visualizzata la scheda Gestisci nella barra degli strumenti di Esplora file
  • Aprila e clicca Formatta.
  • A questo punto hai a disposizione la schermata Formattazione con diverse opzioni.
  • Alcune di queste opzioni sono particolarmente importanti a seconda di come dovrai utilizzare il disco e del motivo per cui lo stai formattando.

Presta attenzione a queste impostazioni:

  • Il File system da utilizzare;
  • Al nome che inserisci nel campo etichetta di volume;
  • Se vuoi una formattazione veloce o normale.

 

 

Come scegliere il FILE SYSTEM per formattare un hard disk su Windows

1. Iniziamo con la scelta del tipo di File system. Di cosa si tratta? Il file system identifica la struttura utilizzata per organizzare i dati nel disco. Anche se la scelta può sembrare ininfluente nell’uso quotidiano, considera almeno questi fattori:

 

Formattare un hard disk con FILE SYSTEM FAT32

È un tipo di file system tecnologicamente obsoleto, ma viene ancora utilizzato in questi casi:

  • Se devi leggere i dati da decoder digitale terrestre, Smart TV, autoradio, fotocamere digitali o altre apparecchiature elettroniche che generalmente leggono solo file registrati con il file system FAT32;
  • Se sei sicuro di non voler inserire singoli file più grandi di 4 GB;
  • Oppure se il disco verrà utilizzato con un computer con una versione di Windows obsoleta, ovvero non successiva a Windows Me (Millennium Edition).

Formattare un hard disk con FILE SYSTEM NTFS

NTFS – È il file system predefinito di casa Microsoft per tutte le versioni recenti di Windows. Ha molti vantaggi:

  • Permette di gestire le autorizzazioni per ogni file e cartella;
  • Supporta il formato Unicode, perciò i nomi dei file e delle cartelle possono essere scritti con i caratteri di tutte le lingue del mondo;
  • I nomi dei file possono essere lunghi fino a 255 caratteri;
  • Le dimensioni dei file che può gestire superano il limite di 4 GB imposto del vecchio file system FAT32.
  • È adatto per gli hard disk interni o esterni.

 

Formattare un hard disk con FILE SYSTEM exFAT

exFAT – È un’evoluzione del FAT32 pensato soprattutto per superare il limite della dimensione dei file di 4GB. Nel caso di una chiavetta USB probabilmente è una delle scelte più versatili.

 

 

Che cosa è una etichetta di volume di un hard disk

Il campo Etichetta di volume non ha un’importanza funzionale, ma ti suggerisco di assegnare un nome chiaramente esplicativo del contenuto del disco.

 

 

Che cosa è la formattazione veloce di un hard disk

Il check box formattazione veloce ha un impatto notevole sia sul tempo impiegato per formattare l’unità che sul metodo di formattazione effettivamente impiegato. Per scegliere tra la formattazione veloce e quella regolare tieni conto di queste osservazioni

La formattazione veloce non cancella realmente il contenuto del disco. I file rimangono lì dove sono, tuttavia il file system non è più in grado di rintracciarli. Di conseguenza qualunque programma potrà scrivere sul disco come se fosse realmente vuoto. Il rovescio della medaglia è che se il disco conteneva dati riservati possono essere ripristinati con appositi programmi, anche da malintenzionati. È un’operazione veloce – dura una manciata di secondi – ma non sicura.

Con la formattazione regolare (non veloce) i file vengono effettivamente rimossi dal disco, che inoltre viene analizzato per verificare la sua integrità e se ci sono zone (settori) danneggiate. Questa opzione può richiedere molto tempo proprio per la scansione dei settori danneggiati.

Ora che sai tutto quello che ti serve per formattare un hard disk

fai le tue scelte

  • premi Avvia

 

TUTORIALS E GUIDE SU COME FORMATTARE

Cosa significa formattare
Come formattare un hard disk su Windows

programmi gratis per zippare files




Programmi gratis per zippare files

La compressione e la decompressione di documenti è all’ordine del giorno per chiunque utilizza un computer e certamente ti sarai imbattuto in WinZip, WinRAR o WinACE: i più conosciuti programmi utilizzati zippare file e comprimere files.

Tutti e tre i software nominati sono però a pagamento (a dire il vero WinAce prevede una versione gratuita, tuttavia si tratta di un adaware, ossia di un programma che introduce pubblicità nella sua interfaccia).

Devo questo si evince che questi programmi commerciali dovranno prima o poi venire acquistati oppure disinstallato dal proprio computer. Fortunatamente però esistono alternative gratuite che permettono di svolgere lo stesso compito di WinZip, WinRAR e WinACE, in maniera egregia.

Qui di seguito ti elencherò i 10 programmi che secondo me possono sostituire i più blasonati WinZip, WinRAR o WinACE.

 

7-ZIP

7-ZIP è un programma gratuito che permette di sostituire egregiamente i programmi commerciali utilizzati per la compressione dei dati. 7-ZIP consente di comprimere e decomprimere i file in vari formati e inoltre prevede un formato personale chiamato 7z che, solitamente, consente di risparmiare più spazio rispetto al formato ZIP poiché crea archivi di dimensioni minori.

7-ZIP può essere installato su quasi tutti i computer; esistono infatti sia la versione per Windows (sia per le vecchie versioni a 32 bit che per quelle più moderne a 64 bit) che per altri sistemi operativi come ad esempio Mac OS X di Apple, Linux ed altri ancora.  

ALZIP

Anche ALZIP rappresenta una buona opzione per la compressione e decompressione dei file. ALZIP permette di decomporre 40 diversi formati (tra i quali 7z, il formato nativo di 7-ZIP, RAR, e i file CAB e ISO), tuttavia prevede solo 8 formati di compressione, tra i quali EGG: un formato proprietario che, solitamente, offre un livello di compressione maggiore del formato ZIP.

Oltre alla compressione e decompressione dei file ALZIP offre anche altre funzionalità: consente la suddivisione di un file compresso in più parti. ALZIP può anche essere utilizzato dalla riga comandi del DOS e, inoltre, consente anche di riparare i file danneggiati. ALZIP può essere utilizzato unicamente in ambiente Windows, partire da Windows 2000 e prevede sia la versione a 32 che a 64 bit.

  

B1 FREE ARCHIVER

Tra le alternative gratuite puoi trovare anche B1 FREE ARCHIVER. Anche questo programma consente di decomprime i principali formati (quali ZIP, RAR, 7zip e TAR: un formato utilizzato principalmente in ambiente Linux). Lo svantaggio di questo programma è che consente di comprare solo in formato ZIP o on formato B1 che

B1 FREE ARCHIVER non presenta nessuna caratteristica particolare se non quella di poter decomprimere i file direttamente da Internet attraverso uno strumento gratuito presente sul proprio sito Internet.

B1 FREE ARCHIVER può essere utilizzato in ambiente Windows, ma anche Mac OS X, Linux e, cosa particolare, esiste anche in versione Android.

BANDIZIP

Fra i tanti programmi dedicati alla compressione e decompressione de i documenti possiamo annoverar anche BANDIZIP.

Si tratta di un software molto interessante che offre diverse possibilità tra le quali quella di estrarre i file anche utilizzando il drag-and.drop, ossia facendo click sul file e trascinandolo con il mouse. BANDIZIP permettedi estrarre i documenti semplicemente facendo click sul file compresso con il tasto destro del mouse. A differenza di altri software BANDIZIP può essere utilizzato sia per scopi privati che commerciali.

BANDIZIP può essere utilizzato in Windows, ambiente per il quale ne esiste anche una versione portale che non necessita di installazione. In ambiente Apple OS X esiste unicamente la versione commerciale, quindi a pagamento, mentre può essere utilizzato in ambiente Linux mediante Wine.

FREEARC

Anche FREEARC, così come gli altri applicativi elencati, è un applicazione gratuita che consente di comprimere e decomprimere i documenti. A differenza dei programmi fino a qui esaminati FREEARC gestisce solo il proprio formato, pertanto gli archivi creati possono essere solo di tipo ARC, o in una forma che consente di essere tratti automaticamente, ma sempre con il formato proprietario dell’apllicazione.

Per quanto riguarda invece l’estrazione dei dati FREEARC gestisce diversi formati (quali ZIP, RAR e il formato 7z).

Nella versione attuale FREEARC non ha alcuna funzionalità aggiuntiva (ad esempio non permette di creare archivi suddivisi in più volumi e, inoltre, non è supportato dai sistemi a 64 bit). Questo software offre però il vantaggio di offrire un sistema di compressione migliore rispetto, ad esempio a 7-ZIP

 

HAMSTER FREE ZIP ARCHIVER

Anche HAMSTER FREE ZIP ARCHIVER costituisce una valida alternativa gratuita ai programmi di compressione dati più blasonati. Questo software offre, in particolare, un’interfaccia molto curata e piacevole alla quale si deve aggiungere la facilità di utilizzo. HAMSTER FREE ZIP ARCHIVER offre solo pochi formati di compressione; ossia ZIP e 7z, tuttavia consente di decomprimere una decina di diversi formati (ad esempio RAR, ISO e CAB). HAMSTER FREE ZIP ARCHIVER è, come già detto, un programma gratuito e può essere utilizzato in ambiente Windows, a partire da Windows 2000 in avanti e anche in ambiente Apple OS X.

HAOZIP

Come può essere intuito dal suo nome HAOZIP è un software gratuito per la compressione e la decompressione di dati che proviene dalla Cina. L’applicativo offre varie possibilità, tra le quali anche quella di riparare gli archivi ZIP danneggiati e di montare (aprire senza decomprimerli) gli archivi contenenti le immagini disco (i file ISO, a titolo di esempio). Oltre a ciò permette anche di esaminare i file compressi allo scopo div verificare che questi non contengano contenuti indesiderati (malware o trojan, potenzialmente dannosi per il computer), HAOZIP permette di comprimere i documenti in 11 diversi formati e la decompressione di archivi di 50 diversi formati compressi. Purtroppo HAOZIP è stato tratto in poche lingue e tra queste manca l’italiano; inoltre questo programma è disponibile solo in ambiente Windows a 32, ma anche a 64 bit.

KUAIZIP

Anche KUAIZIP eunuchi programma gratuito che consente di decomprimere 40 diversi formati di file mentre, per quanto riguarda la compressione, prevede unicamente tre formati: ZIP, 7z e KZ (KZ è il formato proprietario di  KUAIZIP e sembrerebbe migliore rispetto al formato ZIP, tuttavia risulta inferiore al formato di 7-ZIP). La caratteristica più interessante di questo software consiste nella possibilità di aprire senza estrarli dischi virtuali o immagini disco (quali ad esempio ISO, NRG, VHD e VDI). Anche KUAIZIP, come il precedente HAOZIP non è disponibile in italiano e, come il programma descritto in precedenza, può essere utilizzato solo dagli utenti di Windows.

PEAZIP

Tra le alternative gratuite ai più comuni programmi di compressione e decompressione dei file troviamo anche PEAZIP; applicativo in grado di decomprimere ben 50 diversi formati di file, tra i quali anche il proprio formato denominato PEA. Al contrario per la compressione dei documenti sono previsti unicamente una quindicina di formati. Tra le funzioni messe a disposizione da PEAZIP degna di nota è la possibilità di crittografare gli archivi, attraverso vari algoritmi. Un’altra interessante funzionalità che PEAZIP mette a disposizione c’è anche quella di cancellare i file in modo molo più sicuro, oltre che di cercare eventuali archivi duplicati. PEAZIP è stato tratto in 29 diverse lingue, tra le quali è compreso anche l’italiano ed è disponibile sia in ambiente Windows, dove troviamo anche la versione portatile (che non richiede l’installazione), che in ambiente Linux. 

ZIPGENIUS

Tra i  programmi per la compressione e la decompressione dei file va ricordato anche ZIPGENIUS. Questo software consente di gestire oltre 20 formati di file compressi e tra le funzionalità che offre c’è anche quella di fare un salvataggio dei dati (backup). ZIPGENIUS permette anche di creare file autoscompattanti (si tratta di file eseguibili che si espandono senza bisogno di software, semplicemente con un doppio click). Buona anche la gestione delle immagini disco; ZIPGENIUS, infatti permette di aprire i file ISO e leggere il contenuto come se si trattasse di normali cartelle di lavoro.

ZIPGENIUS è disponibile, tra le altre lingue, anche in italiano e può essere utilizzato sia dagli utenti di Windows che di Linux (in questo caso attraverso Win).

Ora dovresti avere le idee un po’ più chiare su quali siano, sento me,  le 10 migliori alternative gratuite all’uso dei più blasonati programmi utilizzati per la compressione e la decompressione dei file; ossia WinZIp, WinRAR e WinACE.

 

Come proteggere una cartella con una password su Windows




Come proteggere una cartella con una password su Windows

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial parleremo ancora di sicurezza informatica casalinga, ossia come proteggere file e dati privati che vogliamo proteggere da occhi indiscreti.
Sui nostri computer è presente una password di accesso, come la password di accesso di Windows oppure la password di accesso al Mac, ma questo non basta spesso come protezione.
Se vogliamo proteggere una cartella o dei file da occhi indiscreti, una soluzione migliore è criptare i dati con un algoritmo di cifratura che li rende illeggibili all’occhio umano.

Per criptare file e cartelle esistono ormai diversi software sia per Mac che per Windows.
Mettere la password ad una cartella è una esigenza comune a molti utenti che hanno file da custodire privatamente.
Per proteggere una cartella con password o proteggere un file con password  sono stati studiati diversi programmi, per i vari sistemi operativi.

In questo articolo ti mostrerò alcuni validi programmi per cifrare i dati e proteggere tramite password file e cartelle.
Se la nostra preoccupazione è proteggere una cartella con password da probabili intrusi che potrebbero accedere ai files del nostro hard disk, vedremo alcuni software gratuiti che permettono di cifrare cartelle e file con password.
Tramite complessi algoritmi di cifratura, oggi è possibile cifrare cartelle e files in modo sicuro, impedendo l’accesso a documenti riservati.

Sui sistemi operativi Microsoft non c’è purtroppo una funzionalità integrata per cifrare con password un file o una cartella.
Dobbiamo utilizzare quindi dei programmi esterni da installare, studiati appositamente per questa funzione.

 

Come bloccare il browser con una password




Come bloccare il browser con una password

Se condividi il computer con altre persone ti consiglio di creare account separati per Windows, in modo che ogni account abbia le proprie impostazioni, il proprio desktop personalizzato.

Se hai necessità anche di salvaguardare i dati salvati nel tuo browser, come l’elenco dei siti visitati, i cookies, la lista di nomi utenti e passwords, questo tutorial ti spiegherà come bloccare il tuo browser con una password di accesso per tutelare questi dati.

In particolare in questo tutorial parleremo di Google Chrome e di come bloccare il browser Google Chrome attraverso una apposita estensione per il browser, scaricabile appositamente.

Le estensioni sono dei programmi aggiuntivi che si installano sui browser per aggiungere funzionalità ai browser stessi.

Google Chrome non ha una funzionalità integrata per bloccare l’uso del browser mediante una password, oppure personalizzare l’uso del browser per vari utenti diversi.

In questa guida vedremo un’estensione per Google Chrome che si chiama PassBrow, per proteggere con password il browser Chrome.

Come bloccare il browser Google Chrome con una password

Vediamo ora la procedura per scaricare l’estensione PassBrow per bloccare il browser Google Chrome con una password di accesso.

LINK PER SCARICARE L’ESTENSIONE PassBrow

https://chrome.google.com/webstore/detail/passbrow-password-for-chr/lbgoadondhcaigdkciejdegkgambbkne

  • puoi scaricare l’estensione PassBrow dal link qui sopra oppure accedendo al Google Chrome Store dal tuo browser Chrome
  •  apri il browser Chrome

  •  vai sulle Impostazioni di Chrome

{IMM – IMPOSTAZIONI}

  •  clicca sulla voce Estensioni

{IMM – ESTENSIONI}

  • clicca sulla voce Apri Chrome Web Store

{IMM – APRI Chrome Web STORE}

FUNZIONAMENTO

Appena installata l’estensione PassBrow per bloccare con password Chrome, verrà mostrata una schermata di configurazione chiamata Informazioni personali.

(Vedi figura seguente)

{IMM – INFORMAZIONI PERSONALI}

password-chrome.jpg

  • poi premi sul pulsante Salva per memorizzare le info inserite

Si aprirà poi un riquadro per impostare una nuova password per bloccare l’accesso al browser Google Chrome

(Vedi figura seguente)

{IMM – NUOVA PASSWORD}

password-chrome-2.jpg

  •  premi il pulsante Salva per memorizzare la nuova password impostata

A questo punto ogni volta che verrà aperto Google Chrome ti sarà richiesta la password impostata.

{IMM – LOGIN}

Bloccare il browser Google Chrome quando è aperto

Se stai usando Google Chrome e vuoi bloccarlo immediatamente mentre lo stai usando, puoi usare la seguente combinazione di tasti

Ctrl + Shift + 9

A questo punto il browser sarà bloccato e verrà richiesta la password di accesso

 

Come funziona iCloud




Come funziona iCloud 

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti parlerò di iCloud, il servizio di cloud computing offerto da Apple a tutti gli utenti che creano un ID Apple da dispositivo iPhone, iPad o Mac.

Come funziona iCloud ?

iCloud è un servizio offerto da Apple che offre:

  • una casella di posta elettronica, con estensione @icloud
  • una casella di spazio su server gratuita di 5 GB (estendibili) per poter salvare il backup del dispositivo collegato all’account
  • una casella di spazio chiamata iCloud Drive, compresa nella casella di spazio dedicata all’utente, che rappresenta una cartella condivisa online
    In questa cartella condivisa online (iCloud Drive) è possibile salvare documenti da smartphone e lavorarci dal Mac e viceversa.
    In pratica è possibile accedere a questa cartella da tutti i dispositivi collegati con lo stesso Apple ID.
    Questo significa che puoi aprire e modificare i documenti salvati nella cartella iCloud Drive da iPhone, iPad o da Mac

Per maggiori informazioni puoi anche approfondire l’argomento iCloud:
come funziona iCloud
come funziona iCloud Drive
come creare un ID Apple
come creare un account Apple (Apple ID)

Quindi in sintesi, iCloud è un servizio nato sull’esperienza del servizio a pagamento MobileMe, e permette agli utenti di fare un backup online dei propri dispositivi su server Apple, collocati nei datacenter di iCloud.

iCloud funziona grazie ad Internet e grazie ai potenti datacenters di Apple dislocati in tutto il mondo.
I dispositivi Apple si collegano ad Internet quando sono collegati sotto rete WiFi, e copiano i dati dell’utente come Contatti, Note, Calendari e Foto sui server di Apple di iCloud, che sono accesi 24 ore su 24.
In questo modo l’utente ha una copia di riserva dei dati salvata sui server Apple.
In caso di furto, smarrimento, o malfunzionamento del proprio iPhone o iPad, è possibile recuperare tutti i dati salvati su iCloud su un nuovo dispositivo.
Per nuovo dispositivo intendo un nuovo iPhone acquistato da negozio oppure un iPhone usato e ripristinato (svuotato completamente) tramite l’operazione di Ripristino.
L’operazione di Ripristino dell’iPhone è l’operazione con cui tutti i dati vengono cancellati e il telefono si può poi cedere ad un altra persona che poi inserirà il proprio account Apple (ID Apple).

iCloud aiuta gli utenti a mettere al sicuro i propri dati ed avere una copia di riserva.

Puoi leggere su questa pagina che ti ho linkato i migliori tutorial su iCloud e iCloud Drive:
come funziona iCloud 
come funziona iCloud Drive

In questo articolo comunque approfondiremo tutti gli aspetti e dettagli di come funziona iCloud e come funziona iCloud Drive (la cartella condivisa).

 

Backup dell’iPhone su iCloud o backup dell’iPhone su iTunes ?

Prima della nascita di iCloud, il backup dell’iPhone si poteva fare solo in locale sul computer tramite il programma iTunes di Apple.
iTunes è in grado di fare una copia di riserva dei dati di iPhone o iPad all’interno del computer, in un file chiamato file di backup.
Il file di backup dell’iPhone non è apribile liberamente dall’utente per visualizzarne i contenuti.
Questo file viene gestito da iTunes.

Per fare un backup dell’iPhone tramite iTunes basta collegare l’iPhone al computer con il cavo bianco in dotazione (USB).
Il programma iTunes è molto veloce nell’effettuare il backup dell’iPhone.
iTunes è scaricabile gratuitamente sia su pc Windows che su Mac.
Su computer Mac è già pre-installato al momento dell’acquisto.

Se un utente non ha un computer, allora può fare il backup del dispositivo su iCloud (sui server online di Apple), quando è collegato alla rete WiFi.

 

Come impostare iCloud

In questo articolo vedremo come funziona iCloud anche dal lato iPhone o iPad.
Ossia vedremo come impostare quali dati salvare su iCloud:

  • Contatti della rubrica,
  • Note salvate sul telefono,
  • Promemoria,
  • appuntamenti del Calendario dell’iPhone,
  • messaggi,
  • Foto e Video etc

Nelle Impostazioni di iPhone, sotto la sezione iCloud, ci sono una serie di interruttori per decidere quali dati l’utente può salvare sui server di iCloud.
Sempre da questa sezione c’è il pulsante per far partire la copia dei dati (eseguire il backup) chiamato Esegui backup.

Il funzionamento di iCloud è abbastanza semplice una volta capito.
fare il backup su iCloud è molto semplice e una volta attivato la prima volta, viene eseguito in automatico quando il dispositivo è collegato alla rete WiFi e quando ha carica di batteria sufficiente.

 

Come funziona iCloud su iOS (iPhone e iPad)

Sul tuo iPhone è possibile configurare iCloud dalle Impostazioni del tuo iPhone.
In pratica puoi scegliere nel dettaglio quali dati verranno salvati sui server Apple nella casella dedicata a te.
Hai a disposizione 5GB gratuiti e se ti occorre più spazio puoi estenderlo noleggiando un piano di archiviazione aggiuntivo.

Quando crei un account Apple per la prima volta dal dispositivo, Apple ti riserva una casella di 5 GB gratuita, per poter effettuare il backup dei tuoi dati.
Questo spazio è di solito sufficiente per salvare Contatti, Appuntamenti di Calendario, Note, Promemoria e documenti salvati su iCloud Drive.

Per le FOTO ti consiglio di salvarle sul tuo computer.

Se non hai un computer, allora sarai costretto ad utilizzare iCloud per salvare una copia di backup delle tue foto.
In questo caso non credo ti bastino i 5 GB gratuiti offerti da Apple.
Foto e video occupano molto spazio di memoria su disco.
E’ comunque possibile noleggiare spazio aggiuntivo sul server di iCloud con questi prezzi:

  • 50 GB di spazio a 0,99 euro al mese
  • 200 GB di spazio a 2,99 euro al mese
  • 2 TB di spazio a 9,99 euro al mese

 

  • apri l’app Impostazioni (simbolo di un ingranaggio) sul tuo iPhone
  • premi sul tuo nome (nella parte in alto della schermata) per accedere alla sezione relativa  al tuo ID Apple.
  • premi sulla voce iCloud.
  • Imposta da OFF a ON tutti gli interruttori  che desideri, a seconda dei dati che vuoi salvare sul server online di iCloud

 

Procedura per i dispositivi con versione iOS più vecchia (precedente alla iOS 10.3)

  • apri l’app Impostazioni
  • premi sulla voce  iCloud
  • premi ora sulla voce Archivio

 

Come vedere lo spazio occupato dalle app su iCloud

Puoi utilizzare iCloud sul tuo dispositivo iOS anche per saperne di più sullo spazio occupato dalle app su iCloud, potendo inoltre gestire tale spazio ed eventualmente aumentare lo spazio di archiviazione.

  • apri l’app Impostazioni (simbolo di un ingranaggio).
  • premi sul  tuo nome
  • poi premi sulla voce iCloud.
  • premi ora sulla voce Gestisci spazio

Sono mostrate in questa schermata informazioni circa lo spazio occupato dalle applicazioni.

Come liberare spazio su iCloud 

In questa schermata potrai visualizzare l’elenco completo delle app che hanno accesso al servizio di backup e controllare lo spazio occupato facendo tap sulle singole voci.

Per liberare dello spazio sulla tua casella iCloud

  • fai tap sulle voci relative alle app con dati da cancellare
  • fai poi tap sulla voce Elimina documenti e dati.

 

Piani di archiviazione di iCloud

Per aumentare lo spazio di archiviazione puoi poi premere sulla voce Modifica piano di archiviazione.

I piani di archiviazione e relativi prezzi di iCloud sono i seguenti:

  • 50 GB di spazio a 0,99 euro al mese
  • 200 GB di spazio a 2,99 euro al mese
  • 2 TB di spazio a 9,99 euro al mese

 

Come funziona iCloud tramite browser

E’ possibile accedere dal browser alla casella di iCloud.
Tramite browser è possibile visualizzare i dati salvati su iCloud come ad esempio:

  • Rubrica contatti salvati su iCloud
  • Appuntamenti del Calendario dell’iPhone salvati su iCloud
  • Note salvate su iCloud
  • Promemoria salvati su iCloud
  • Email dell’indirizzo email @iCloud
  • Documenti e file salvati su iCloud Drive
  • Foto scattate con l’iPhone e salvate su iCloud in copia

Documenti di Pages, Numbers e Keynote salvati su iCloud

All’inizio non era possibile visualizzare alcuni dati dal browser, mentre ad oggi l’interfaccia di iCloud che vedi qui sopra è completa e ti permette di visualizzare tutti i dati salvati nella tua casella iCloud.
In particolare è molto utile leggere:

  • CONTATTI se hai perso il cellulare o te l’hanno rubato o ha smesso di funzionare
  • FOTO se ne hai salvato una copia su iCloud e non hai a portata di mano il cellulare
  • iCLOUD DRIVE per leggere documenti salvati nella cartella condivisa

Per accedere ad iCloud tramite browser dal computer è molto semplice:

  • apri Safari dal tuo Mac oppure Edge o Internet Explorer se usi Windows
  • scrivi www.icloud.com nella barra degli indirizzi
  • premi il tasto Invio / Enter  dalla tastiera

Effettua l’accesso alla casella di iCloud tramite le tue credenziali del tuo ID Apple.

  • premi poi il pulsante Freccia per accedere

    ACCESSO CON AUTENTICAZIONE A DUE FATTORI
    Se il tuo account iCloud è protetto anche dall’autenticazione a due fattori, il server Apple ti invia un codice di accesso sul tuo iPhone.

– inserisci il codice nelle caselle richieste sulla pagina web di iCloud

 

Dati che puoi vedere su iCloud tramite il sito www.icloud.com

  • Mail: tramite questo pulsante puoi accedere al tuo account di posta elettronica iCloud;
  • Contatti: questa voce ti permette di per accedere a una schermata nella quale puoi visualizzare l’elenco completo dei tuoi contatti;
  • Calendario: puoi avere accesso al tuo calendario e vedere tutti i tuoi appuntamenti, tramite una comoda interfaccia Web;
  • Foto: ti permette di visualizzare e gestire via Web tutte le foto presenti nella memoria del tuo dispositivo;
  • iCloud Drive: ti permette di visualizzare e gestire via Web tutti i documenti che occupano la memoria del tuo dispositivo;
  • Note: questo pulsante ti permette di accedere e gestire tutte le note che hai scritto sul tuo dispositivo iOS;
  • Promemoria: questa è la sezione giusta per visualizzare e gestire via Web i tuoi promemoria;
  • PagesNumbers, Keynote: queste voci ti permettono di utilizzare le versioni Web delle applicazioni pensate per la produttività presenti nei dispositivi Apple;
  • Trova Amici: ti permette di accedere alla versione Web del servizio pensato per localizzare altri amici in possesso di un dispositivo Apple;
  • Trova iPhone: ti permette di accedere alla versione Web del servizio pensato per ritrovare i tuoi dispositivi smarriti;
  • Impostazioni: accedi a questa schermata se hai bisogno di gestire le impostazioni del tuo ID Apple oppure aumentare lo spazio di archiviazione di iCloud.

Se hai effettuato l’accesso a iCloud via Web tramite un PC che non è il tuo, ricordati di uscire dall’account, una volta terminato l’utilizzo del servizio. Per farlo,

fai clic sul tuo nome utente e poi sulla voce Esci.

 

Creare un ID Apple 

Al fine di poter utilizzare iCloud è necessaria la creazione di un account Apple, alla fine della creazione di un ID.

Al fine di poter utilizzare il tuo nuovo dispositivo iOS, dovresti comunque avere già provveduto alla creazione di un account con ID Apple.

Qualora così non fosse, posso indicarti come procedere.

  • Per creare un ID Apple la prima cosa da fare è recarti sul sito Internet ufficiale di Apple facendo clic su Gestione ID Apple. 
  • Dovrai poi compilare il modulo di registrazione che vedrai presente a schermo e, una volta che avrai riempito i campi di testo obbligatori, premere sul pulsante Continua.
  • In seguito dovrai confermare la tua identità facendo clic sul link che ti sarà stato inviato via email.
  • Se desideri che ti indichi passo per passo la procedura per la creazione di un ID Apple,

puoi dare una lettura alla mia guida completamente dedicata all’argomento. Tieni inoltre presente che la procedura di creazione di un ID Apple può essere facilmente eseguita anche direttamente tramite il tuo dispositivo Apple, oltre che da browser Web.

Infine ti segnalo che è possibile effettuare la registrazione ai servizi Apple, con lo scopo di creare il tuo ID Apple, anche tramite il software iTunes disponibile per Mac e Windows.

Su Mac, iTunes è già presente in quanto preinstallato; su Windows dovrai scaricando cliccando qui.

Per creare un ID Apple da iTunes è sufficiente premere sulle voci AccountAccedi… e

infine sulla voce Crea un nuovo ID Apple.

Una volta che avrai completato la creazione del tuo ID Apple potrai incominciare a utilizzare iCloud.

 

 

 

Come funziona iCloud su Mac

Come anticipato all’inizio di questa guida, iCloud è disponibile su più dispositivi, permettendoti di sincronizzare dati, documenti, backup e foto, rendendoli poi accessibili su PC Windows e Mac.

Vediamo quindi insieme, tramite una procedura passo per passo, come utilizzare iCloud su Mac.

La prima cosa da fare è attivare il servizio su Mac.

Per farlo,

  • clicca sull’icona della lente di ingrandimento situata in alto a destra per attivare la funzionalità Ricerca Spotilight.

 

  • Digita quindi preferenze di sistema nel campo di testo che vedrai a schermo.
  • Fai poi doppio clic sul risultato della ricerca (simbolo di un ingranaggio)
  • e poi fai clic sulla voce iCloud che vedrai nella finestra che si aprirà.
  • Potrai così accedere alla schermata di iCloud su Mac e verificare quali voci desideri siano sincronizzate.

 

ti basterà mettere un check vicino alle voci presenti nella schermata di iCloud (Contatti, Preferiti, Foto, Calendario, ad esempio).

Se desideri saperne di più sui dati sincronizzati e sullo spazio rimanente su iCloud

  • ti basterà fare clic sulla voce Gestisci… che puoi trovare situata in basso a destra.

Per confermare la sincronizzazione dei tuoi dati di iCloud con le rispettive applicazioni di MacOS ti basterà semplicemente chiudere la finestra di iCloud.

Se invece vuoi visualizzare tutti i dati archiviati su iCloud Drive,

  • avvia a questo punto il Finder (simbolo di una faccina)
  • fai clic sulla voce iCloud Drive che trovi nella barra laterale di sinistra.

Potrai visualizzare tutti i documenti sincronizzati in cloud.

 

 

Come funziona iCloud su computer con Windows

  • Puoi utilizzare iCloud anche su Windows, sincronizzando i tuoi dati online per averne accesso anche su un PC dotato del sistema operativo Microsoft.
  • Per farlo, e al fine di vedere nel dettaglio il funzionamento di iCloud su Windows,
  • dovrai scaricare e installare il client desktop sul tuo computer. Recati quindi al sito Internet ufficiale di iCloud e
  • premi sul pulsante Scarica.
  • Una volta che avrai terminato il download del file eseguibile, fai doppio clic su di esso per eseguirne l’installazione.
  • Attieni poi alla procedura di configurazione e installazione guidata al fine di portare a termine l’installazione del software su PC.
  • Dovrai inoltre effettuare il login inserendo i dati di accesso relativi all’ID Apple che hai creato in precedenza.
  • Arrivati a questo punto, apponi il segno di spunta in corrispondenza delle voci che visualizzi a schermo (iCloud Drive, Foto, Segnalibri) per sincronizzarle e aver accesso ai dati anche tramite il tuo PC.
  • Se desideri avere accesso ad alcune personalizzazioni per iCloud,
  • premi sulle voci Opzioni in corrispondenza della dicitura Foto e Segnalibri.

TUTORIAL CORRELATI:
come funziona Google Drive
come funziona OneDrive

 

Come bloccare gli aggiornamenti su Windows 10




Come bloccare gli aggiornamenti su Windows 10

In questo tutorial ti mostrerò come bloccare gli aggiornamenti su windows 10

La procedura può sembrare difficile, ma in realtà non lo è ed è alla portata di utenti anche degli utenti meno esperti.

A differenza dei precedenti sistemi operativi di casa Microsoft su windows 10 non è più disponibile l’opzione che consente di bloccare completamente l’istallazione degli aggiornamenti.

Puoi utilizzare un metodo alternativo che consente di bloccare gli aggiornamenti ma in maniera meno aggressiva.

Puoi utilizzare due differenti sistemi a seconda delle tue esigenze e preferenze: Notifica per la pianificazione del riavvio

Imposta come connessione a consumo.

La notifica per la pianificazione del riavvio è un’opzione che permette di installare gli aggiornamenti in maniera pianificata, oltre ad alcune feature accessorie che impediscono e ritardano l’installazione di determinati update.

Procedura per bloccare gli aggiornamenti su Windows 10

1)Vai start e digita impostazioni di windows update

2) Nella finestra che si apre premi sulla voce Opzioni avanzate e fai clic sul menu presente sotto la voce Scegli come installare gli aggiornamenti.

In seguito, seleziona l’opzione Notifica per la pianificazione del riavvio.

Se selezioni questa opzione gli update disponibili per il sistema operativo saranno scaricati ugualmente ma ti verrà chiesto di pianificare un riavvio per completare l’installazione degli stessi.

Puoi apporre un segno di spunta sulla casella collocata accanto alla voce Ritarda aggiornamenti.

Se vuoi puoi bloccare gli aggiornamenti anche per altri prodotti Microsoft togliendo il segno di spunta alla casella “Scarica aggiornamenti per altri prodotti Microsoft durante l’aggiornamento di Windows. Conferma chiudendo la finestra visualizzata a schermo. Puoi sempre decidere di riattivare gli aggiornamenti se necessario in questo modo:

  1. 1. Vai su Impostazioni di Windows Update
  2. 2. Clicca su Opzioni Avanzate

3. Seleziona la voce automatico dal menu a tendina collocato sotto la voce “Scegli come installare gli aggiornamenti e togli il segno di spunta alla voce scarica aggiornamenti per altri prodotti Microsoft durante l’aggiornamento di Windows e acanto alla voce ritarda aggiornamenti.

Bloccare gli aggiornamenti con la voce Imposta come connessione a consumo.

Un altro modo per bloccare gli aggiornamenti di windows 10 è bloccare il download dei dati in background sia per le app installate che per il sistema operativo in modo da evitare costi a sorpresa per l’utente.

Tale funzionalità può però essere attivata solo se utilizzi una connessione di tipo wifi e non via cavo.

Vai su start

Digita impostazioni

Fai click sul risultato collocato sotto la voce corrispondenza migliore

Dalla finestra che si apre sul desktop clicca su rete ed internet

Individua la voce wifi dalla barra laterale e cliccaci sopra.

Nella schermata che adesso ti verrà mostrata clicca sulla voce Opzioni avanzate collocata sotto il nome della rete Wi-Fi alla quale risulta collegato il tuo PC, individua la voce Imposta come connessione a consumo e poi porta su ON il relativo interruttore cliccandoci sopra.

Puoi ripristinare le impostazioni andando nella sezione Rete e Internet delle impostazioni di Windows 10, premi sulla voce Wi-Fi collocata sulla barra laterale, fai clic su Opzioni avanzate, seleziona la rete senza fili alla quale è collegato il computer e portare su OFF l’interruttore presente sotto la voce Imposta come connessione a consumo.

Una modalità alternativa per bloccare gli aggiornamenti è utilizzare un software apposito per questo scopo. Il programma funziona nascondendo gli aggiornamenti di windows e impedendone l’istallazione automatica. Puoi scaricarlo dal sito microsoft. premendo poi sulla voce Download the “Show or hide updates” troubleshooter package now annessa alla pagina Web che ti viene mostrata.

Puoi visualizzare gli aggiornamenti o nasconderli cliccando l’opzione hide/show update.

 

Come bloccare accesso al pc con USB




Come bloccare accesso al pc con USB

In questo tutorial vedremo come bloccare l’accesso al computer con una chiavetta USB, in modo da poter usare il computer, solo se è collegata una data chiavetta USB che funge da chiave di sicurezza.

In questo modo il proprietario del computer può usare il computer solo se collega questa chiavetta USB alla porta USB del proprio computer.

In questo modo si eviteranno gli accessi di utenti indesiderati al computer, perché non saranno disposti di chiavetta USB.

Ti starai chiedendo cosa sia Predator !

Predator è un software gratuito che permette di bloccare l’accesso del proprio computer consentendo di utilizzarlo solo quando una particolare chiavetta USB sia stata collegata al computer stesso.

Verificare di avere il framework .Net sul computer

Per poter utilizzare questo software è necessario che sul proprio computer sia stato installato un altro software e precisamente bisogna verificare che ci sia .NET Framework 2.0 (scaricabile dal sito Internet di Microsoft).

Questo software è un prerequisito per l’installazione di Predator.

Per verificare la presenza di .NET Framework 2.0 puoi operare nel modo seguente:

  •  Fai click sul pulsante Start che normalmente si trova in basso a sinistra dello schermo.
  • Dal menu che compare devi selezionare la voce Pannello di Controllo.
  •  Compare la finestra relativa al pannello di controllo

e in questa devi fare click sull’icona denominata Installazione Applicazioni

(Il pannello di controllo che io utilizzo è stato impostato con la visualizzazione classica).

Compare una nuova finestra che elenca tutti i programmi installati sul tuo computer.

Devi verificare che tra di essi compaia anche Microsoft .NET Framework 2.0.

{IMM – PROGRAMMI INSTALLATI}

xsnap1.jpg.pagespeed.ic.dxFCI2dGJr.jpg

Qualora il Framework .NET non dovesse essere presente tra i programmi installati puoi scaricarlo partendo da questa pagina Internet, dove devi fare click sulla voce Download. Per installare .NET Framework ti basta fare doppio click sul file scaricato e successivamente fare sempre click sul pulsante Avanti.

A questo punto devi scaricare Predator.

Per poterlo fare devi collegarti al sito del produttore

  • poi clicca sul pulsante Download Version 1.3.4.1 31 Oct 2009, colorato di blu.

Compare una pagina dove devi selezionare con un click la voce Download PREDATOR Free Edition InstallPredator.exe. In questo modo il programma verrà scaricato sul tuo computer.

Dopo che lo scaricamento è terminato devi eseguire il programma facendo doppio click su di esso (InstallPredator.exe).

Eseguendo il programma si apre una nuova finestra

  • Fai click sul pulsante Next.

  •  Ora devi accettare le condizioni per poter utilizzare il programma mettendo la spunta in corrispondenza della voce I Agree.
  •  Ora fai click sul pulsante Next per 3 volte.
  • Per terminare l’installazione di Predator fai click sul pulsante Close.

Ora bisogna avviare Predator facendo click sull’icona che il programma ha installato sul desktop

(attenzione: se utilizzi Windows 7 oppure Windows Vista devi fare click sopra l’icona con il tasto destro del mouse,

quindi scegliere Esegui come amministratore dal menu contestuale che compare).

A questo punto inserisci in una porta USB del tuo computer la chiavetta e,

nella finestra che compare fai click sul pulsante OK.

Si apre una nuova finestra, nella quale devi operare nel modo seguente:

  •  Seleziona la chiavetta USB utilizzando il menu a discesa che si trova vicino alla voce Crea chiave su (ad esempio “F:”)
  •  Digita in corrispondenza della voce Nuova Password la parola d’ordine che intendi utilizzare per sbloccare o per bloccare il tuo computer.
  • Fai click sul pulsante Crea Chiave.
  •  Fai click per due volte sul pulsante OK.

A questo punto la parola d’ordine che ha impostato verrà registrata sulla chiavetta USB che hai selezionato.

Ora estraendo la chiavetta USB il computer verrò bloccato. In pochi senti lo schermo diventerà nero e il computer non consentirà di svolgere nessuna attività finta quando la chiavetta non verrà inserita di nuovo.

Puoi fare in modo che Predator venga avviato ogni volta che si accede a Windows.

Per fare questo basta fare click con il tasto destro del mouse sopra l’icona posta nell’area di notifica di Windows (quella che, normalmente, si trova in basso a destra a fianco dell’orologio).

Facendo click su questa icona viene aperto un menù contestuale dove evi scegliere la voce Preferenze.

Compare una finestra dove devi:

  •  Mettere la spunta in corrispondenza della voce Avvia con Windows.
  •  Fare click sul pulsante OK per registrare i cambiamenti apportati.

 

 

 

Come aprire le foto su Windows con un programma diverso




Come aprire le foto su Windows con un programma diverso 

In questo tutorial ti mostrerò come aprire le foto in Windows con un programma diverso da quello con cui Windows le apre normalmente di default, ossia l’applicazione Foto.

In pratica vedremo come cambiare il programma predefinito per l’apertura di immagini e di file.

Questo tutorial ti sarà molto utile se hai la necessità di aprire un file con un programma diverso da quello predefinito da Windows per quel formato di file.

Questo vale per le foto come per i files di diverso formato.

Come aprire le foto su Windows con un programma alternativo

Sul sistema operativo Windows, cliccando due volte con il mouse sulle foto, esse vengono aperte direttamente con il programma predefinito Foto, ma a volte può non essere quello con cui desideriamo aprire il file.

Magari vogliamo aprire l’immagine con un editor di immagini più evoluto come Adobe Photoshop, oppure con qualche altro programma per la visualizzazione in modalità slideshow.

Con questo tutorial cambieremo questa impostazione automatica in modo tale che la foto si apra con il nostro programma preferito.

Facciamo una prova su Windows 10

  •  clicca due volte su una fotografia sul tuo desktop

Windows 10 la aprirà con l’applicazione Foto, come nella schermata seguente

 

COME MODIFICARE IL PROGRAMMA PREDEFINITO PER L’APERTURA

In Windows, a partire dalla versione 7 il programma predefinito con cui aprire le fotografie si può modificare seguendo questo semplice procedimento:

SU WINDOWS 7

  •  clicca su START 
  •  cerca e lancia il Pannello di controllo

SU WINDOWS 8, WINDOWS 10

  •  vai sulla barra di ricerca di Windows, scrivi Pannello di controllo

Windows troverà il Pannello di controllo

  •  premi Enter (o Invio) sulla tastiera per lanciare il Pannello di controllo

 

Si aprirà la seguente schermata:

 

  • clicca ora sulla voce Programmi predefiniti 

Ora hai varie opzioni:

  •  puoi partire o dal programma che conosci,

oppure

  •  dal tipo di file che voglio aprire sempre con un dato programma

 

METODO 1 – PARTENDO DAL PROGRAMMA

Se vuoi ad esempio impostare il tuo programma di editing per le foto Gimp, come programma prioritario (predefinito) che il sistema operativo lancerà in automatico

quando cliccherai su una foto,

  •  scegli Imposta programmi predefiniti 
  •  cerca il tuo programma preferito per la visualizzazione delle foto
  •  clicca il suo nome nella sezione sinistra dello schermo (come nella schermata seguente)
  • clicca sulla voce Imposta questo programma come predefinito nella sezione destra dello schermo

 

METODO 2 – PARTENDO DAL FORMATO DEL FILE

Oppure puoi partire dal formato del file che vuoi aprire sempre con un dato programma preferito.

Scegliamo ad esempio di voler impostare il formato di file .psd (di Photoshop) che contiene documenti grafici, proprio per essere aperto di default con il programma Abobe Photoshop

  • clicca sulla voce Associa un tipo di file o un protocollo a un programma (nella schermata precedente del Pannello di controllo)

Si aprirà una schermata simile alla seguente

  • cerca il formato di file .psd 
  • cliccaci sopra per evidenziarlo

 

  • premi il pulsante Cambia programma… in alto a destra

Si aprirà un popup simile al seguente, in cui puoi impostare quale programma deve essere lanciato sempre in automatico per l’apertura dei files di formato .psd

Puoi scegliere il programma dalla lista che trovi (Altre opzioni)

 

Sui sistemi operativi Windows 8 e successivamente Windows 10 nella lista dei programmi vengono visualizzate anche le applicazioni dello store.

O meglio se noti nella schermata precedente c’è scritto Cerca un’app nello Store.

Inoltre le impostazioni che vengono cambiate e memorizzate vengono impostate solo per l’utente di Windows aperto in quel momento sulla macchina,

e non sugli altri utenti dello stesso computer.

Gli altri utenti quindi potrebbero non vedere queste modifiche.

METODO 3 – CLICCANDO SU QUALSIASI FILE CON TASTO DESTRO

E’ inoltre possibile aprire i file con un programma diverso seguendo questi semplici passaggi:

  •  clicca con il tasto destro su qualsiasi file 
  •  cerca la voce Apri con e cliccaci sopra
  • scegli a questo punto il programma con il quale desideri aprire il file

 

 

Cambiare il contenuto del menu Start di Windows 10




Cambiare il contenuto del menu Start di Windows 10

In questo tutorial ti mostrerò come cambiare il contenuto del menu Start su Windows 10, in modo da personalizzare Windows 10 secondo le tue esigenze.

Windows 10 infatti rispetto alle precedenti versioni di Windows è sicuramente un sistema operativo più personalizzabile.

E’ possible modificare i colori Tema scuro / Tema chiaro, è possibile personalizzare il menu Start nei colori, e contenuti visualizzati.

E’ un sistema operativo migliorato su tanti aspetti rispetto alle precedenti versioni sicuramente più statiche.

In questa guida ci soffermeremo sulla procedura per modificare le applicazioni e cartelle presenti nel menu Start di Windows 10.

Procedura per personalizzare i contenuti del menu Start di Windows 10

Su Windows 10 finalmente è possibile personalizzare il menu Start di Windows, ossia la porta di accesso principale ai programmi e alle funzioni di Windows.

Personalizzare il contenuto del menu Start di Windows 10 è molto utile per personalizzare il tuo computer secondo le tue esigenze.

Nel menu Start è finalmente possibile aggiungere ed eliminare applicazioni (programmi a piacimento)

agiungere o eliminare cartelle e collegamenti vari a piacimento.

  • apri il menu Start cliccando sull’icona della bandierina di Windows (posizionata in fondo allo schermo sulla sinistra)

{IMM – menu Start}

  • poi fai clic sull’icona delle Impostazioni di Windows (icona ingranaggio) nella barra laterale sinistra

{IMM – INGRANAGGIO IMPOSTAZIONI}

Si aprirà la finestra Impostazioni

  • seleziona prima la voce Personalizzazione

{IMM – PERSONALIZZAZIONE}

  • ora clicca su Start

{IMM – IMPOSTAZIONI MENU START}

In  questa schermata trovi una serie di interruttori per impostare varie opzioni:

  • mostrare le app aggiunte di recente

  • mostrare le app più usate

  • mostrare suggerimenti nel menu Start

  • usare la modalità a schermo intero per il menu Start

     mostrare gli elementi aperti di recente in una Lista nella barra delle applicazioni

schermointerostart1.jpg

– ora sposta su ON o su OFF gli interruttori posizionati sotto le varie voci elencate, in base alle tue esigenze

Opzioni che puoi personalizzare per il menu Start

Mostra più riquadri in Start, per attivare/disattivare la visualizzazione di più riquadri;

Mostra l’elenco delle app nel menu Start,

per attivare/disattivare la visione dell’elenco relativo alle applicazioni installate;

Mostra le app aggiunte di recente, per attivare/disattivare la visualizzazione dell’elenco inerente le applicazioni installate recentemente;

Mostra le app più usate, per attivare/disattivare la visualizzazione delle applicazioni usate con maggiore frequenza e Mostra occasionalmente suggerimenti in Start per attivare/disattivare i suggerimenti relativi all’installazione di nuove applicazioni dal Microsoft Store.

CARTELLE DA VISUALIZZARE NEL MENU START

Nella sezione Scegli le cartelle da visualizzare in Start, è possibile scegliere quali cartelle visualizzare.

Ad esempio è possibile scegliere se vedere:

  •  l’icona per aprire Esplora File (anche noto col nome di Risorse del computer oppure Esplora Risorse sulle versioni precedenti di Windows)
  •  i’icona per aprire Impostazioni (il pannello Impostazioni di Windows)
  • l’icona per aprire la cartella Documenti dell’utente amministratore
  •  l’icona per aprire la cartella Download dell’utente amministratore (dove vengono posizionati i files scaricati)
  •  l’icona per aprire la cartella Musica dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Immagini dell’utente amministratore
  •  l’icona per aprire la cartella Video dell’utente amministratore

e così via

In questo modo è possibile personalizzare il menu Start in modo da selezionare soltanto le icone che ci interessano, e limitare le opzioni nel menu Start in modo da ritagliarlo secondo le nostre esigenze

  • sposta su ON / OFF i vari interruttori posizionati sotto le voci elencate in base alle tue esigenze

{IMM – INTERRUTTORI CARTELLE DA VISUALIZZARE IN START}

cartellemenustartwindows10.jpg

Come togliere un’applicazione dal menu Start di Windows

Rimuovere un’applicazione dal menu Start di Windows invece è semplicissimo,

basta aprire il menu Start e cliccare col tasto destro del mouse sulla casella che vuoi rimuovere.

Apparirà un menu, scegli la voce Rimuovi da Start.

Ecco la procedura passo passo per rimuovere un’app dal menu Start di Windows:

  • apri il menu Start

  • clicca col tasto destro del mouse sulla casella che vuoi rimuovere dal menu

Si aprirà un menu con delle voci da scegliere

  • scegli la prima voce Rimuovi da Start

{IMM – MENU – RIMUOVI DA START}

windows2933291start23912.jpg

Come spostare la posizione di un’applicazione nel menu Start di Windows

Per spostare le caselle delle applicazioni nel menu Start, in pratica per ordinarle come meglio preferisci, segui i passaggi seguenti:

  • clicca su una casella che vuoi spostare col tasto sinistro del mouse e tieni premuto
  •  trascina la casella tenendo premuto il tasto sinistro del mouse su un’altra

Le caselle verranno invertite

 

Come attivare i plugin su Safari




Come attivare i plugin su Safari (su Mac)

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come funzionano i plugin di Safari e come attivare i plugin su Safari (su Mac), in modo da arricchire il browser di default Safari di Apple con delle estensioni aggiuntive.
(che su Safari si chiamano Estensioni).

Vediamo come verificare se sono state installate correttamente tutte le Estensioni di Safari che hai provato ad installare.
Se non trovi qualche Estensione che hai installato su Safari, puoi verificare velocemente dalle Preferenze di Safari se queste estensioni risultano attive, ed in caso attivarle.

Vedremo anche se è possibile scaricare plugin aggiuntivi per la versione mobile di Safari sul tuo iPhone oppure iPad Apple.

TUTORIAL CORRELATI:
come abilitare le Estensioni in Safari
come disabilitare le Estensioni su Safari

come visualizzare le Estensioni attive su Safari

Vedremo tutte le procedure per poter visualizzare le Estensioni istallate correttamente, le Estensioni abilitate, e come disattivare eventuali Estensioni che vogliamo rimuovere da Safari.
Ti mostrerò le procedure sia su Windows (se usi Safari su Windows), sia su Mac (Safari è il browser di default di Apple), sia su iPhone / iPad.

 

Come abilitare i plugin di Safari su Windows

Se vuoi scoprire come abilitare i plugin in Safari su Windows, tutto quello che devi fare è avviare il programma,

  • clicca sull’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra
  • scegli la voce Preferenze dal menu che compare.

Nella finestra che si apre,

  • seleziona la scheda Estensioni
  • sposta la levetta che si trova in alto a destra sulla voce Attive.

 

Come abilitare i plugin di Safari su Mac

Su Mac, il procedimento è molto semplice

  • apri il browser Safari (dal dock oppure da Lauchpad)
  • in alto a destra sullo schermo clicca sul menu Safari
  • scegli la voce Preferenze… dal menu Safari appena aperto
  • clicca sull’icona Estensioni

{IMM – ESTENSIONI}

Una volta completata questa operazione, dovresti essere in grado di installare le estensioni che si trovano sul sito ufficiale di Safari (ma non solo)

e di gestirle attraverso la scheda Estensioni che si trova nel pannello di configurazione del programma.

Per attivare il plugin Java (disattivato di default),

  • vai sulla scheda Sicurezza del pannello di configurazione di Safari
  • metti il check sul checkbox vicino alla voce Java.

 

Come attivare i plugins su Safari su iPhone (iPhone jailbreakkato con Cydia)

Per quanto riguarda Safari in versione mobile, quello che trovi su iPhone e iPad, pre installato da Apple sui propri dispositivi, non è possibile attivare plugin o estensioni.
L’unica strada per poter aggiungere Estensioni su Safari è fare il jailbreak del dispositivo. (strada che non consiglio)

Se non sai cosa sia il JAILBREAK SU IPHONE,
puoi leggere l’articolo sul jailbreak qui sotto:

come fare il jailbreak di iPhone
che cosa è il jailbreak su iPhone
che cosa è Cydia

Se hai un iPhone/iPad jailbreakkato puoi abilitare i plugin in Safari

avvia l’app store alternativo Cydia

  • clicca prima su Featured
  • clicca poi su Mobile Safari Add-ons.

Sullo Store alternativo Cydia,  trovi una serie di software aggiuntivi (plugins) sia gratuiti che a pagamento.
Questi plugin estendono le funzionalità del browser aggiungendo appunto funzionalità aggiuntive.

Come ad esempio:
– disabilitare pubblicità

Per installare un plugin per il browser:

  • scegli il plugin (estensione) desiderato
  • premi prima su Installa
  • e poi premi su Conferma.

Come spostare la cartella programmi di Windows




Come spostare la cartella programmi di Windows

In questo tutorial vedremo come spostare la cartella programmi di Windows in una posizione diversa da quella dove è posizionata normalmente (sul disco interno dove è installato il sistema operativo).

Se per qualche motivo vuoi spostare la cartella Programmi di Windows in una posizione differente rispetto a quella del disco C: dove normalmente si trova insieme al sistema operativo, in questo articolo vedremo due metodi per poterla spostare:

  • usare un programma gratuito chiamato FolderMove – FolderMove
    (metodo più semplice e rapido)
  • spostare la cartella manualmente e poi impostare le varie cartelle dal Prompt dei comandi (metodo più complesso)

Spostare la cartella Programmi di Windows con programma gratuito FolderMove

Il primo metodo, più veloce e più semplice per spostare la cartella Programmi 
in una diversa location è scaricare il programma gratuito FolderMove.
Vediamo in questo paragrafo la procedura per poter usare FolderMove per spostare la cartella Programmi.

  • scarica prima di tutto il programma FolderMove dal seguente link

LINK PER SCARICARE FolderMove

Il programma è davvero semplice da usare, e non è richiesta installazione.
E’ un programma stand-alone che non ha bisogno di essere installato tramite il Wizard di installazione classico su Windows.
Basta fare doppio click sul file del programma e l’eseguibile fa partire il programma.

spostare_cartella_programmi_con_foldermove.png

Procedura per spostare una cartella con FolderMove

Ci sono due semplici campi di testo:
Move From (la cartella da spostare)
Move To (il percorso di destinazione dove spostare la cartella MoveFrom)

CARTELLA SORGENTE

  • clicca sul tasto Browse… vicino al campo di testo Move from
  • scegli la cartella originale da spostare, all’interno del disco C: del tuo computer

CARTELLA DI DESTINAZIONE

  • clicca sul tasto Browse… vicino al campo di testo Move To
  • seleziona il percorso finale dove vuoi spostare la cartella Programmi
    (se vuoi spostarla in un disco esterno, sceglierai il percorso finale all’interno del disco esterno che desideri, ad esempio E: , F: , G: etc)
  • clicca poi su Move and set Symbolic link per permettere a FolderMove di

1) spostare le cartelle 

2) impostare al posto tuo il link simbolico alla nuova cartella

  • poi riavvia Windows
  • prova ad aprire un programma dal menu Start 

 

 

Come accendere computer da remoto




Come accendere computer da remoto

In questo articolo ti spiegherò come accendere il computer da remoto, e come accedere poi al computer una volta acceso.
Se sei fuori casa ma vuoi accedere al tuo computer di casa o del tuo ufficio puoi farlo grazie ad una funzionalità delle schede di rete chiamata Wake On Lan (abbreviata WOL).

Se hai dei documenti sul tuo computer di casa o ufficio ma non li hai condivisi su un server aziendale oppure su un server cloud come Google Drive, oppure iCloud Drive, puoi accendere il computer a distanza ed accedere al computer da remoto.

Al giorno d’oggi, controllare un computer a distanza è una procedura semplice, grazie alla funzionalità Wake On Lan presente sulle schede di rete dei moderni pc.In questo articolo vedremo come preparare il computer per poter essere acceso tramite un comando di rete, ossiacome accendere computer da remoto facendolo accendere tramite la scheda di rete, a distanza, dal proprio smartphone.
Il computer da accendere da remoto deve essere connesso ad Internet per poter dialogare con lo smartphone che invierà il comando di accensione alla scheda di rete, tramite Internet.

 

Requisiti per accendere computer da remoto tramite Wake On Lan

Il primo requisito per poter accendere un computer a distanza tramite la funzionalità Wake On Lan è il seguente:

CONNETTERE IL COMPUTER VIA CAVO ETHERNET

  • la porta Ethernet del computer deve essere connessa con un cavo Ethernetal modem / router

NOTA
Non è possibile accendere il computer a distanza se è collegato senza fili alla rete Wi-Fi di casa o dell’ufficio.

  • la scheda di rete del computer deve supportare la funzionalità Wake On Lan (nei computer moderni questa funzionalità è ampiamente supportata)

 

 

Come attivare la funzione Wake On Lan della scheda di rete

La prima cosa da impostare sulla scheda di rete, è abilitare la funzione Wake On Lan, che permetterà al computer di “essere svegliato da remoto”, tramite un secondo dispositivo (il nostro smartphone) che andrà a svegliarlo.

  • premi il tasto Start di Windows
  • nella barra di ricerca di Windows scrivi Pannello di controllo
  • poi premi il tasto Enter / Invio
  • Si aprirà la finestra Pannello di controllo di Windows
  • clicca su Gestione Dispositivi
  • Appare l’elenco dei tuoi dispositivi
  • clicca sulla voce Schede di rete
  • Apparirà la lista delle tue schede di rete
  • clicca con il tasto destro sulla tua scheda di rete
  • Si aprirà un menu
  • scegli la voce Proprietà
  • Si aprirà il pannello delle proprietà della scheda di rete

{IMM – PROPRIETA’ DELLA SCHEDA DI RETE}

  • vai nella tabella Risparmio energia
  • metti il check sulle caselle:
  • Consenti al dispositivo di riattivare il computer
  • Consenti solo a Magic Packet di riattivare il computer.

Che cosa è il Magic Packet ?

Il Magic Packet è un comando fornito via Internet, che verrà ricevuto dalla scheda di rete e riconosciuto dalla scheda di rete, e una volta ricevuto, la scheda accenderà il computer.
E’ in pratica il comando di accensione remota che può essere inviato da qualsiasi dispositivo collegato in rete alla scheda di rete del computer target.

  • sempre nella finestra Proprietà della scheda di rete
  • clicca sulla tabella Avanzate

{IMM – TABELLA AVANZATE}

Nella lista delle Proprietà, troverai una serie di voci:
Wake on Magic Packet
Wake on pattern match*
WOL % Shutdown velocità collegamento

  • clicca su ciascuna di queste voci
  • ed assicurati che nel campo Valore posizionato sulla destra ci sia impostato il valore Abilitato

 

Come scoprire l’indirizzo IP e Mac Address della scheda di rete

Per poter raggiungere dall’esterno la nostra scheda di rete è necessario conoscere due cose:

Ogni scheda di rete ha un indirizzo univoco MAC address che la identifica.
Univoco significa che ogni scheda al suo indirizzo che sarà diverso da quello di tutte le altre schede di rete.

La polizia postale utilizza ampiamente questi dati durante le indagini per poter accedere da remoto a computer di soggetti che compiono gravi azioni illegali.
 

Vediamo come visualizzare l’indirizzo MAC Address tua scheda di rete su Windows.
  • clicca il tasto Windows 
  • Si aprirà il menu di Windows
  • nella barra di ricerca scrivi Prompt
  • apri il Prompt dei comandi
  • scrivi il comando testuale seguente:
  • ipconfig / all

Appaiono una lista di informazioni tra cui:

Indirizzo IPv4 (è l’indirizzo Ip in formato IPv4)

Indirizzo Fisico (è l’indirizzo chiamato MAC ADDRESS della scheda di rete)

 

 

Come inviare il comando di accensione al computer spento

Abbiamo quasi finito e tutto quello che ti serve ora è il programma per inviare il Magic Packet al computer spento.

Lo puoi scaricare dal sito GammaDyne verso la fine della pagina.

{IMM – PROGRAMMA PER WOL}

E’ un programma da riga di comando per testare il funzionamento del Wake On Lan.

Non è utilizzabile per accendere il computer attraverso internet ma serve per verificare che la correttezza della configurazione fatta finora.

Per accendere il pc attraverso internet è necessario un altro passaggio.

Per utilizzare wol.exe

  • scaricalo su un altro pc connesso alla stessa rete del computer che vuoi accendere,
  • lancia il prompt dei comandi
  • e avvia wol.exe seguito dal mac address del pc da accendere che hai segnato prima
  • il pc si dovrebbe avviare.

Come impostare il router per ricevere pacchetti Magic Packet da inoltrare al computer

Con i passaggi precedenti il computer è impostato correttamente per ricevere il messaggio di accensione da remoto.

A questo punto bisogna configurare anche modem / router alla ricezione del comando di accensione (Magic Packet) da dispositivi esterni come smartphone o computer.
Il messaggio di accensione Magic Packet poi sarà inviato dal modem / router al  computer.

  • apri il tuo browser preferito (Internet Explorer, Edge, Chrome, Safari, Firefox )
  • per entrare nel tuo modem / router scrivi nella barra degli indirizzi del browser il seguente codice

192.168.1.1

  • Accederai al pannello di accesso del tuo modem / router
  • scrivi username e password nei campi di accesso
  • se non hai mai cambiato queste informazioni di accesso prova le credenziali standard

username: admin

password: admin

  • consulta anche le istruzioni del tuo modem / router
  • altrimenti inserisci username e password che hai impostato

NOTA
(se non ricordi queste impostazioni puoi sempre resettare il modem, leggi come fare sulla scatola o istruzioni del tuo modem)

  • entra nelle impostazioni del tuo modem / router

 

 

Nelle tabelle delle impostazioni del router cerca una funzione chiamata  Port Forwarding

Questa impostazione varia da modem a modem

 

L’obiettivo è inoltrare il traffico UDP sulla porta numero 9

Nelle impostazioni inserisci i seguenti valori:
Port from = 9
Protocol = UDP
Port To = 9

IP address = l’indirizzo del computer al quale vuoi inviare il messaggio di accensione

 

NOTA

Il Magic Packet è un pacchetto di tipo multicast, il che significa che verrà inviato a tutti gli host in una rete.
Il pacchetto verrà inviato a tutti i computer collegati al modem.

Le impostazioni sul modem sono completate.

Come impostare il router per ricevere pacchetti Magic Packet da inoltrare al computer

Con i passaggi precedenti il computer è impostato

 

Quello che ti manca ora è conoscere l’indirizzo IP Pubblico della tua connessione e un modo per inviare il Magic Packet dall’esterno.

Per l’ip pubblico ti basta visitare il sito Il Mio IP

e per il programma ti propongo due alternative…

la prima è Magik Packet Sender

 

  • Inserisci l’IP pubblico
  • il mac address il protocollo
  • e la porta

 

 

 

Come accendere il computer da remoto con WakeOnLineME

L’alternativa online è un servizio online che si chiama WakeOnLineME

Le informazioni da inserire sono le stesse ma con questo servizio puoi anche inserire la data e l’ora nella quale inviare il comando di accensione al computer remoto. In questo modo puoi accendere il pc attraverso internet senza necessità di scaricare programmi.

Bene ora che sai come accendere computer da remoto con il Magik Packet non ti resta che configurare il tuo computer per questa utilissima funzionalità.

Siti per scaricare nuovi Font




Siti per scaricare nuovi Font

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti parlerò di alcuni siti gratuiti dove puoi scaricare nuovi font gratis per il tuo computer.
Se usi programmi di videoscrittura come Microsoft Word e vuoi usare dei font personalizzati, oppure se sei appassionato di grafica ed usi programmi di grafica come Adobe Photoshop per creare file grafici, impaginazioni, depliant o banners sicuramente avrai la necessità di scaricare da Internet font aggiuntivi a quelli di sistema.
Sia su computer Windows che su computer Mac prodotti da Apple, è possibile importare font aggiuntivi scaricati da Internet.

I font sono i differenti tipi di scrittura in un programma di videoscrittura o grafica, sono degli insiemi di caratteri di testo con caratteristiche comuni, ai quali è stato dato un nome per raggruppare le lettere dell’alfabeto con lo stesso stile e i numeri con il medesimo stile.
E’ possibile creare font personalizzati con programmi appositi (usati soprattutto da esperti grafici) ma per le esigenze più comuni è più comodo scaricare font gratuiti oppure a pagamento, già creati da qualcun altro, in modo da risparmiare tempo.

Su Internet, dopo tanti anni, sono presenti moltissimi siti che offrono font gratuiti scaricabili, da poter installare sul proprio computer.

Un volta installati sul proprio computer, i font (tipi di carattere) possono essere usati in tutti i programmi di videoscrittura e grafica installati sul proprio computer.
Il nuovo tipo di carattere installato sarà ad esempio utilizzabile per scrivere un documento di testo di Microsoft Word, oppure per creare un bigliettino da visita su Adobe Photoshop, oppure ancora per scrivere un titolo in un video su Adobe Premiere Pro.

Se utilizzi programmi di elaborazione grafica vorrai sicuramente estendere il set di font pre-installati con altri aggiuntivi per avere più scelta durante le tue creazioni grafiche.

 

Siti gratuiti dove scaricare Font gratuiti

Su Internet, nel tempo, sono stati creati diversi siti che offrono scaricare nuovi font da internet.
In questo articolo vedremo una serie di siti gratuiti che offrono Font gratuiti per  il download.

 

 

1001Freefonts – Font gratuiti

Un validissimo sito, dal quale si possono scaricare font gratis da installare sul proprio computer è 1001FreeFonts

Sul sito si possono aggiungere tutti i font da scaricare ad una coda di scaricamento, senza dover aprire diverse schermate per scaricare i singoli font.

Ti puoi collegare alla sua pagina principale e iniziare a sfogliare le varie categorie di caratteri di scrittura disponibili.

Una volta individuato il font da scaricare, clicca sul pulsante Download collocato accanto all’anteprima del carattere.

DaFont – Font gratuiti

Se non sai come trovare font gratis, il sito internet più famoso in assoluto per scaricare tipi di carattere è DaFont, con il suo archivio con più di 20000 tipi di caratteri.

Nonostante l’elevato numero di file in DaFont è semplicissimo trovare i tipi di carattere che ti servono. Infatti ti basta scegliere una categoria dalla homepage (ad esempio Fantasia – Western), per vedere apparire in anteprima tutti i font disponibili.

 

Font Squirrel – Font gratuiti

Se cerchi font di qualità elevata ma ugualmente gratuiti puoi consultare il sito Font Squirrel che offre diversi font di qualità scaricabili gratuitamente da Internet, liberi anche per uso commerciale.
Offre una lista di font inferiore come quantità, ma ottima come qualità.

LINK Font Squirrel.

Come i precedenti puoi cercare i font per categoria e per tag.

Quando individui il font che più ti piace, lo puoi scaricare con cliccando sul pulsante Download TTF posto sul lato destro di ogni font.

Come disattivare il firewall di Windows riga di comando



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò:

Come disattivare il firewall di Windows da riga di comando (Prompt dei comandi)

scritto da Il Mago Del Computer

In questo articolo ti illustrerò come disattivare il firewall di Windows da prompt di comando, ossia per mezzo di comandi testuali scritti, anziché tramite le classiche interfacce grafiche ad icone di Windows, con le quali interagisci con il mouse.

Il modo più rapido per disablitare parzialmente o completamente il firewall di Windows è sicuramente dalle Impostazioni di Windows oppure dal Pannello di controllo di Windows.



Tuttavia per completezza voglio spiegarti anche come disattivare il firewall di Windows da Prompt di comando di Windows, che è un metodo alternativo, un pò anni 80.

E’ un metodo anni 80 perchè il Prompt dei comandi è un’interfaccia testuale per utenti esperti dove si inseriscono comandi testuali da impartire al computer.
Negli anni 80 i primi computer desktop non avevano mouse, e tutte le interazioni avvenivano tramite tastiera e combinazioni di tasti.
Anche una semplice operazione di copia ed incolla di file non era semplice come avviene ora.
Si interagiva con il sistema operativo DOS del computer tramite comandi testuali DOS.
I primi computer avevano inoltre schermo monocromatico a fosfori verdi e non avevano grandi potenzialità grafiche, per cui all’epoca era impensabile vedere foto e video sullo schermo, quando questo fu possibile anni più tardi fu una grande conquista.

Ma torniamo la tema di questo tutorial, vediamo come disabilitare il firewall di Windows dal Prompt di comando tramite comandi testuali.

Come disabilitare il firewall di Windows da prompt di comando

In questo paragrafo vediamo la procedura per disabilitare il firewall di Windows da linea di comando, attraverso il prompt di Windows.



  • per prima cosa clicca sul pulsante Start di Windows (in basso a sinistra sullo schermo)

{IMM – ICONA WINDOWS}

  • nella barra di ricerca bianca scrivi cmd
    Windows troverà una voce chiamata Prompt dei comandi

{IMM – PROMPT DEI COMANDI}

  • posiziona il mouse sulla scritta Prompt dei comandi e premi il tasto destro
  • dal menu che si apre scegli la voce Esegui come amministratore

Si aprirà una finestra con sfondo nero, questa è la famosa finestra del Prompt dei comandi, nella quale puoi scrivere linee di comando per farle eseguire dal sistema operativo.
Prima della nascita di Windows e dei sistemi operativi con interfaccia a puntatore, le interazioni con i computer avvenivano tutte tramite linee di comando e tramite i tasti freccia sulla tastiera.
I tasti funzione F1, F2, etc sulla tastiera sono nati in quel periodo e servivano per velocizzare alcune azioni ripetute di frequente.

{IMM – FINESTRA PROMPT DEI COMANDI}



Comandi per disabilitare il firewall di Windows da prompt di comando

Scrivi uno dei comandi seguenti per disabilitare il firewall di Windows da prompt di comando.

Per disattivare il firewall di Windows 10 per il profilo di rete in uso scrivi:
netsh advfirewall set currentprofile state off

Per disattivare il firewall di Windows 10 per tutti i profili di rete scrivi:
netsh advfirewall set allprofiles state off

Per disattivare il firewall di Windows 10 per la rete di dominio scrivi:
netsh advfirewall set domainprofile state off



Per disattivare il firewall di Windows 10 per la rete privata scrivi:
netsh advfirewall set privateprofile state off

Per disattivare il firewall di Windows 10 per la rete pubblica scrivi:
netsh advfirewall set publicprofile state off

Per riattivare  il firewall di Windows 10 da linea di comando, puoi usare invece i seguenti comandi testuali.

Per attivare il firewall di Windows 10 per il profilo di rete in uso
netsh advfirewall set currentprofile state on



Per attivare il firewall di Windows 10 per tutti i profili di rete
netsh advfirewall set allprofiles state on

Per attivare il firewall di Windows 10 per la rete di dominio
netsh advfirewall set domainprofile state on

Per attivare il firewall di Windows 10 per la rete privata
netsh advfirewall set privateprofile state on

Per attivare il firewall di Windows 10 per la rete pubblica
netsh advfirewall set publicprofile state on



Come aggiornare il firmware del Chromecast




Come aggiornare il firmware del Chromecast

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come aggiornare il firmware del Chromecast, ossia il software interno installato sul Chromecast, per poterlo tenere aggiornato con nuove eventuali funzionalità disponibili fornite da Google.

Il Chromecast ha un software interno chiamato firmware che è aggiornabile così come il software che gira sulle smart TV oppure sull’Apple TV.
Di tanto in tanto è necessario fare un aggiornamento software del Chromecast, specialmente se Google rilascia nuove versioni software, con nuove funzionalità per gli utenti.

Gli aggiornamenti software vengono rilasciati periodicamente dai team di sviluppo delle grandi aziende leader come Google ed Apple, ma anche da aziende minori produttrici di software e hardware.
Gli aggiornamenti software sono semplicemente delle nuove versioni delle applicazioni precedentemente create, dove vengono corretti degli errori (bugs) oppure vengono aggiunte nuove funzionalità.
Di solito si tende a cercare di migliorare questi software, per questo è consigliabile fare l’aggiornamento del firmware di questi dispositivi, tra cui il Chromecast.

Se tu sei uno dei tanti utenti che hanno acquistato il dongle prodotto dal colosso di Mountain View, stai cercando di configurarlo al meglio e ti servono informazioni su come aggiornarlo, sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto!

In questo articolo ti mostrerò:




  • come verificare qual è la versione più recente del firmware di Chromecast
  • come aggiornare Chromecast automaticamente o manualmente
  • come ricevere gli aggiornamenti in anteprima

È tutto molto semplice, come trovi spiegato qui sotto.

Buona lettura e buon divertimento!

Come visualizzare la versione del firmware di Chromecast

Il tuo Chromecast ha bisogno di un aggiornamento?

Puoi scoprirlo facilmente confrontando la versione del firmware installata sul dispositivo con quella più recente rilasciata da Google, che è segnalata sul sito ufficiale del supporto Chromecast.




  • avvia l’app Google Home sul tuo dispositivo Android o iOS,
  • premi sull’icona relativa al dispositivo
  • premi sull’icona dell’ingranaggio che si trova in alto a destra:
  • verrà visualizzata una schermata che mostrerà la Versione firmware di Google Cast, che rappresenta la versione del firmware installata attualmente sul dispositivo

Ora, per scoprire se la versione del firmware installata sul tuo Chromecast combacia con quella più recente rilasciata da Google

  • visita il sito del supporto ufficiale Google Chromecast

>>>Supporto ufficiale Chromecast <<<

  • vai sulla sezione chiamata Versione corrente del firmware di produzione
  • cerca il tuo modello Chromecast nella lista dei modelli prodotti

Ad esempio:

  • Chromecast (prima generazione),
  • Chromecast
  • Chromecast Ultra

Se la versione del firmware riportata accanto al nome del modello di Chromecastche possiedi coincide con quella riportata nell’app Google Home, significa che il dispositivo non necessita di aggiornamento.

Se, invece, le due versioni non combaciano, presto dovresti ricevere l’update automaticamente sul tuo Chromecast.

Se non riesci ad aggiornare Chromecast in automatico – forza l’aggiornamento firmware

  • prova ad avviare un aggiornamento forzato del dispositivo come spiegato nei tutorial correlati seguenti

TUTORIAL CORRELATI SU AGGIORNAMENTO FIRMWARE CHROMECAST:
come aggiornare Chromecast in modo forzato
come aggiornare Chromecast




Aggiornare il firmware di Chromecast

Se la versione del firmware installata sul tuo Chromecast è meno recente rispetto a quella riportata sul sito di Google, devi solo attendere: il dispositivo dovrebbe aggiornarsi da solo nel giro di qualche giorno.

Devi solo verificare che il Chromecast sia collegato al TV, all’alimentazione elettrica (o a una porta USB del televisore, se possiedi un Chromecast o un Chromecast di 1ª generazione) e connesso a Internet tramite Wi-Fi.

Per verificare se la connessione Wi-Fi è attiva su Chromecast,

  • controlla se nella schermata iniziale del dispositivo c’è riportato il nome della tua rete Wi-Fi (in basso a sinistra) o, in alternativa,
  • avvia l’app Google Home sul tuo dispositivo Android o iOS,
  • seleziona il nome del dispositivo e
  • pigia sull’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra: se la “chiavetta” è connessa alla rete Wi-Fi,
  • troverai il nome della rete sotto la dicitura Wi-Fi.

Se la connessione non risulta essere attiva,




  • premi sull’icona con i tre puntini verticali collocata in alto a destra per riavviare Chromecast
  • seleziona la voce Riavvia dal menu che si apre
  • Il Chromecast verrà riavviato
  • vedrai sulla tua TV una schermata che mostra il progresso dello scaricamento
  • e poi vedrai una barra che indica il progresso dell’aggiornamento
  • il LED presente sul Chromecast comincerà a lampeggiare di rosso (Chromecast di 1ª generazione)
  • oppure di arancione (Chromecast e Chromecast Ultra).

L’intero processo non dovrebbe durare più di 10 minuti e non dovrebbe richiedere l’intervento dell’utente.

  • al termine del processo il Chromecast si riavvia in automatico

Problemi con l’aggiornamento del firmware di Chromecast

Qualora l’aggiornamento dovesse durare per più tempo,

  • verifica che il Chromecast non sia troppo lontano dal router che utilizzi per connetterti a Internet e che non ci siano problemi di connessione

(verifica, quindi, con altri dispositivi se la connessione funziona).

TUTORIALS E GUIDE SUL CHROMECAST




Come aggiornare Chromecast in modo forzato




Come aggiornare Chromecast in modo forzato

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti spiegherò come aggiornare ChromeCast in modo forzato se hai problemi con gli aggiornamenti, ossia se hai provato ad aggiornare Chromecast normalmente, ma la procedura non ha avuto buon fine.
E’ possibile aggiornare Chromecast in modo forzato dall’interfaccia Windows PowerShell su Windows oppure da Terminale se usi un computer Apple con sistema operativo Mac OS.
In questa breve guida ti illustrerò entrambe le strade e procedure per aggiornare Chromecast forzatamente sia su Windows che su Mac.

Se per qualche motivo o problematica vuoi bypassare l’aggiornamento automatico di ChromeCast, vediamo come aggiornare il dispositivo manualmente.

 

Come trovare l’indirizzo IP del Chromecast da smartphone

Prima di tutto vediamo la procedura per trovare l’indirizzo IP locale del Chromecast, perché ci servirà nelle procedure seguenti per poter eseguire l’aggiornamento forzato di Chromecast.
Dato che procederemo all’aggiornamento forzato via PowerShell e Terminale,

Per trovare l’indirizzo IP locale del Chromecast agiremo dallo smartphone.
E’ indifferente se hai un iPhone Apple oppure uno smartphone Android.

  • apri l’applicazione di Google Home
    (se non hai l’app Google Home scaricala da AppStore (per iPhone) o dal Google Play Store su Android)
  • scegli il nome del tuo Chromecast
  • fai tap sull’icona dell’ingranaggio posizionata in alto a destra
  • visualizzerai il tuo indirizzo IP del Chromecast sullo schermo

Annota questo indirizzo IP locale del tuo Chromecast, perchè ti occorrerà nelle procedure seguenti.

Come aggiornare Chromecast in modo forzato da Windows PowerShell

Se utilizzi un PC Windows, tutto quello che devi fare è assicurati che il computer sia connesso alla stessa rete Wi-Fi del Chromecast e che il Chromecast sia acceso,

  • clicca sul menu Start di Windows
  • nella barra di ricerca di Windows scrivi PowerShell

Si aprirà la finestra  Windows PowerShell dove puoi inserire comandi testuali per il sistema operativo

  • scrivi il comando seguente:

Invoke-WebRequest -Method Post -ContentType “application/json” -Body ‘{“params”: “ota foreground”}’ -Uri “http://[IP Chromecast]:8008/setup/reboot” -Verbose -UserAgent “curl”

Dove al posto della scritta [IP Chromecast] dovrai inserire l’indirizzo IP locale del dispositivo Chromecast.

 

 

Come aggiornare Chromecast in modo forzato da Mac  (computer Apple)

Vediamo ora la procedura per poter aggiornare Chromecast in modo forzato su un computer Apple con sistema operativo Mac OS.
Se vuoi avere maggiori informazioni su come funziona il sistema operativo Mac OS, in particolare come usare Apple TV, puoi leggere articoli correlati, guide e tutorials sul sito www.melatutorials.it troverai tante guide su come funziona iPhone e come funziona Mac.

Come funziona Apple TV
Come funziona iCloud 

Vediamo ora la procedura per aggiornare Chromecast forzatamente:

  • clicca sulla lente d’ingrandimento Spotlight in alto a destra sul tuo Mac (oppure premi cmd+spazio dalla tastiera)

    Si aprirà la finestra allungata Spotlight

{IMM – SPOTLIGHT}

  • nel campo di testo della barra di ricerca scrivi Terminale

Si aprirà la finestra Terminale dove puoi scrivere comandi testuali sul Mac

  • scrivi il seguente comando testuale:

curl -X POST -H “Content-Type: application/json” -d ‘{“params”: “ota foreground”}’ http://[IP Chromecast]:8008/setup/reboot -v

Dove al posto della scritta [IP Chromecast] dovrai inserire l’indirizzo IP locale del dispositivo Chromecast.

 

 

Come vedere meglio il testo su Windows 10




Come vedere meglio il testo su Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come vedere meglio il testo su Windows 10, ossia aumentare la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10, in modo da facilitarti la lettura delle scritte sullo schermo se hai problemi di miopia.

Se desideri ingrandire i caratteri del tuo PC con Windows 10, sappi che puoi agire direttamente dalle impostazioni del sistema operativo e selezionando le opzioni che più preferisci per modificare i caratteri di menu, finestre, collegamenti del desktop e icone.
Ti garantisco che la procedura da seguire è estremamente semplice, e ora te lo dimostrerò.
La procedura si effettua dalle Impostazioni di Windows.

  • apri il menu Start di Windows ( tasto bandierina di Windows posizionato in basso a sinistra)
  • clicca sull’icona ingranaggio collocato sulla barra laterale di sinistra per aprire la finestra Impostazioni di Windows

Si aprirà la finestra Impostazioni di Windows

  • clicca ora sulla voce Sistema.

METODO ALTERNATIVO PER APRIRE IMPOSTAZIONI 
E’ possibile aprire la finestra Impostazioni anche nel modo seguente:

  • clicca col tasto destro in un punto del desktop dove non ci sono icone
  • si aprirà un piccolo menu
  • scegli la voce Impostazioni schermo 

 

siamo ora nella finestra Sistema

  • individua la sezione Ridimensionamento e layout e
  • apri il menu a tendina situato sotto la voce Modifica la dimensione di testo, app e altri elementi.
  • seleziona poi il livello di ingrandimento che desideri
    (è espresso in percentuale)

 

  • Per personalizzare il livello di ingrandimento clicca sulla voce Ridimensionamento personalizzato

Si aprirà una finestra,
inserisci un valore di ridimensionamento personalizzato compreso tra un minimo di 100% ed un massimo 500%

  • premi sul pulsante Applica.

 

E’ consigliabile non esagerare con la grandezza dei caratteri perché altrimenti le varie interfacce di Windows potrebbero essere visualizzate in maniera anomala.

E’ preferibile non superare il livello di ingrandimento personalizzato più del 150 % se il tuo monitor non ha dimensioni superiori ai 20 pollici.

Il sistema operativo probabilmente ti richiede il riavvio del sistema.
Per riavviare il computer segui i passaggi qui sotto:

  • scegli la voce Disconnettiti ora 
  • accedi nuovamente con username e password del tuo utente
  • inserisci infine la password d’accesso del tuo account nel testo di testo preposto

TUTORIAL CORRELATI SULLA PASSWORD DI WINDOWS 10:
come cambiare la password di Windows 10
come cambiare le tre password di Windows 10
come cambiare il PIN di Windows 10
come togliere la password di Windows 10
come togliere la schermata di blocco di Windows 10

 

  • premi il tasto Invio / Enter  sulla tastiera.

A questo punto, i caratteri di Windows 10 saranno ingranditi in base al livello di zoom che hai impostato.

 

Come rimpicciolire la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10

Dopo aver ingrandito i caratteri di Windows 10 ti sei accorto di volerli rimpicciolire la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10 ripristinando quindi le impostazioni predefinite del sistema operativo

Ti garantisco che non vi è nulla di complicato nell’effettuare questa operazione

bisogna semplicemente seguire la procedura “inversa” a quella che ti ho mostrato nel capitolo precedente

  •  come primo passo apri il menu Start facendo clic sul logo della bandierina di Windows collocato in basso a sinistra
  • clicca sul simbolo dell’ingranaggio posizionato sulla barra laterale di sinistra per aprire la finestra Impostazioni di Windows 10

nella finestra appena aperta

  • clicca sulla voce Sistema

oppure

  • clicca col tasto destro del mouse su un punto vuoto del desktop

Appare un menu

  • scegli la voce Impostazioni schermo dal menu contestuale

nella finestra appena aperta

  • apri il menu a tendina situato sotto la voce Modifica la dimensione di testo

Ridimensionamento layout

  •  scegli  l’opzione  100%

 

  • Riavvia Windows

 

Come aumentare la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10




Come aumentare la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come aumentare la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10, in modo da facilitarti la lettura delle scritte sullo schermo se hai problemi di miopia.

Se desideri ingrandire i caratteri del tuo PC con Windows 10, sappi che puoi agire direttamente dalle impostazioni del sistema operativo e selezionando le opzioni che più preferisci per modificare i caratteri di menu, finestre, collegamenti del desktop e icone.
Ti garantisco che la procedura da seguire è estremamente semplice, e ora te lo dimostrerò.
La procedura si effettua dalle Impostazioni di Windows.

  • apri il menu Start di Windows ( tasto bandierina di Windows posizionato in basso a sinistra)
  • clicca sull’icona ingranaggio collocato sulla barra laterale di sinistra

Si aprirà la finestra Impostazioni

  • clicca ora sulla voce Sistema.

Volendo, puoi giungere nel menu in questione agendo anche nel seguente modo:

fai clic destro in un punto “vuoto” del desktop e seleziona la voce Impostazioni schermo dal menu contestuale.

Nella finestra che si apre, individua la sezione Ridimensionamento e layout e apri il menu a tendina situato sotto la voce Modifica la dimensione di testo, app e altri elementi.

Dopodiché seleziona il livello di ingrandimento che ti sembra più adatto alle tue esigenze (es. 125%).

Se desideri utilizzare un livello di ingrandimento personalizzato, invece, fai clic sulla voce Ridimensionamento personalizzato e,

nella finestra che si apre, immetti un valore di ridimensionamento personalizzato compreso tra 100% (min.) e 500% (max.).

  • premi sul pulsante Applica.

Ti consiglio, comunque, di non impostare un livello di ingrandimento troppo elevato perché altrimenti ingigantirai in modo spropositato i vari elementi dell’interfaccia di Windows 10:

orientativamente ti consiglio di non andare oltre il 130-150%, soprattutto se lo schermo del tuo PC non vanta dimensioni particolarmente generose, poi naturalmente l’ultima parola spetta a te.

Non appena avrai selezionato il livello di ridimensionamento che ti sembra più adatto alle tue esigenze, potrebbe esserti chiesto di disconnetterti dalla sessione di lavoro per apportare in modo corretto le modifiche effettuate:

  • scegli la voce Disconnettiti ora 

ed effettua nuovamente il login al tuo account utente facendo clic in un punto qualsiasi della schermata di login.

  • inserisci infine la password d’accesso del tuo account nel testo di testo preposto

TUTORIAL CORRELATI SULLA PASSWORD DI WINDOWS 10:
come cambiare la password di Windows 10
come cambiare le tre password di Windows 10
come cambiare il PIN di Windows 10
come togliere la password di Windows 10
come togliere la schermata di blocco di Windows 10

 

  • premi il tasto Invio / Enter  sulla tastiera.

A questo punto, i caratteri di Windows 10 saranno ingranditi in proporzione al livello di zoom che hai scelto di utilizzare.

 

Come rimpicciolire la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10

Dopo aver ingrandito i caratteri di Windows 10 ti sei accorto di volerli rimpicciolire la grandezza dei caratteri del testo su Windows 10 ripristinando quindi le impostazioni predefinite del sistema operativo

Ti garantisco che non vi è nulla di complicato nell’effettuare questa operazione

bisogna semplicemente seguire la procedura “inversa” a quella che ti ho mostrato nel capitolo precedente

  •  come primo passo apri il menu Start facendo clic sul logo della bandierina di Windows collocato in basso a sinistra
  • clicca sul simbolo dell’ingranaggio posizionato sulla barra laterale di sinistra per aprire la finestra Impostazioni di Windows 10

nella finestra appena aperta

  • clicca sulla voce Sistema

oppure

  • clicca col tasto destro del mouse su un punto vuoto del desktop

Appare un menu

  • scegli la voce Impostazioni schermo dal menu contestuale

nella finestra appena aperta

  • apri il menu a tendina situato sotto la voce Modifica la dimensione di testo

Ridimensionamento layout

  •  scegli  l’opzione  100%

 

  • Riavvia Windows

 

Come scaricare ed installare AVG antivirus




Come scaricare ed installare AVG antivirus

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti mostrerò come scaricare ed installare AVG antivirus nella sua versione gratuita e nelle sue versione a pagamento.

Questo tutorial esaminerà il download ed installazione dell’antivirus AVGsia che tu abbia un computer con sistema operativo Windows, sia che tu abbia un Macintosh di casa Apple, con sistema operativo Mac OS.
Se hai bisogno di maggiori informazioni sul Mac puoi leggere i migliori tutorials sul mondo apple qui www.melatutorials.it

Più in particolare, seguendo questa guida, imparerai non solo a scaricare AVG antivirus, ma anche ad installare tale programma così da rendere più sicuro il tuo computer, evitando il furto di dati personali e di informazioni preziose, che sicuramente sono contenute al suo interno.

Oggi AVG antivirus offre ai suoi utilizzatori tre diverse versioni e sta a te decidere quale, fra quelle proposte, sia la più vicina alle tue personali esigenze.




La versione AVG antivirus gratuita non richiede ovviamente alcun costo né di acquisto, né di utilizzo, ma limita la sua funzione esclusivamente al controllo, sia online che offline, delle attività, che porti avanti con il tuo computer.

La versione di AVG antivirus a pagamento ti consente, invece, anche di poter archiviar ei file in modo sicuro e di proteggere i tuoi dati personali. Il costo è di € 39,95.

Infine la versione AVG antivirus Internet Security, la più completa delle tre, ti offre la possibilità di usufruire del servizio antispam, così da evitare intasamenti della tua posta elettronica, e contiene, incluso nel pacchetto, un firewall, che puoi attivare sempre seguendo le indicazioni di questo tutorial.

Il prezzo di questa versione di AVG antivirus è di € 49,94.




Da evidenziare, per completezza di informazioni, che AVG mette a disposizione un ulteriore programma, AVG TuneUp, il quale completa l’attività di protezione svolta dall’antivirus nei confronti del computer ed anche il questo caso puoi scegliere di testarlo nella versione gratuita di prova o acquistarlo.

Ora a te la scelta del prodotto più vicino alle tue necessità. Ma, a prescindere da quale prenderai, alla fine di questa guida saprai comunque come scaricare ed installare AVG antivirus.

 

Procedura di installazione della versione  GRATIS di AVG

Cominciamo dalla versione Free di AVG antivirus 

Nella pagina che si apre,

  • clicca ora sul pulsante Download gratis due volte consecutive per avviare il download di AVG.

A download completato

  • clicca due volte sul file scaricato avg_free_stb_all_2014_4335.exe per lanciare l’esecuzione del file di installazione

Si aprirà la finestra del file di installazione

  • fai click prima su Si
  • poi su Avanti
  • e poi clicca su  Accetto (per accettare le condizioni di utilizzo del programma).
  • Metti la spunta nel checkbox vicino alla voce Protezione di base
  • concludi l’installazione cliccando su Avanti due volte consecutive
  • poi clicca su Fine per terminare

Al termine del processo d’installazione (la cui durata dipende anche dalla velocità della connessione, visto che vengono scaricati alcuni componenti da Internet) AVG si avvierà e partirà il processo di aggiornamento delle definizioni per il riconoscimento di virus e malware.

 

 

Come funziona AVG TuneUP

AVG offre anche un software aggiuntivo per l’antivirus, che estende le funzioni dell’antivirus AVG.
AVG TuneUP è un programma che si prefigge di migliorare le prestazioni / performance del tuo sistema operativo Windows.




LINK PER ACQUISTARE AVG TuneUp

C’è una versione di prova (TRIAL)

La versione a pagamento costa 25,95 euro.

 




Antivirus AVG per Mac (Apple)

AVG è anche disponibile per Mac, puoi cliccare su questo link per scaricare la versione  dell’antivirus per Mac

 

 

COME AVVIARE LA SCANSIONE DEL PC su AVG

Successivamente, ti consiglio di avviare una scansione completa del computer

  • cliccando sul pulsante con le tre linee orizzontali collocato accanto alla dicitura Esegui scansione
  • selezionando l’opzione Scansione intero computer nella schermata che compare.

 

L’operazione potrebbe durare anche diverse ore, a seconda della capienza dell’hard disk montato sul tuo PC e delle prestazioni generali del sistema.

 

 

 

Download ed Installazione della versione A PAGAMENTO dell’antivirus AVG

(chiamato AVG Internet Security)

Se vuoi scaricare la versione più completa di AVG antivirus e provarla gratuitamente per 30 giorni,

 

A scaricamento ultimato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es. avg_isct_stb_all_2014_4335.exe) e,

nella finestra che si apre,

  • fai click prima sul pulsante Si
  • poi su Avanti
  • Accetto(per accettare le condizioni di utilizzo del software).

 

Assicurati dunque che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Installazione rapida

– clicca sul pulsante Avanti.

 

Attendi quindi che vengano scaricati sul computer tutti i componenti necessari per l’installazione del programma e

  • clicca su Fine per concludere il setup e

avviare AVG Internet Security, il quale provvederà immediatamente a scaricare le definizioni antivirus più recenti.

 

IL FIREWALL di AVG

Tra le funzioni extra di AVG Internet Securityrispetto ad AVG Free c’è il firewall, che però non è attivo di default.

 

Per renderlo disponibile,

  • devi accedere alla schermata principale dell’antivirus
  • clicca prima sull’icona del Firewall
  • poi sui pulsanti Installa ora
  • poi clicca sul tasto Si.

 

Nella finestra che si apre,

  • clicca  sul pulsante Modifica (posizionato accanto alla dicitura Aggiungi/rimuovi funzioni )
  • clicca su Avanti.

 

Assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Firewall

  • concludi il setup cliccando  su Avanti per due volte di seguito
  • poi su Riavvia ora(il PC verrà riavviato).

 

  • Rimuovi la spunta dalle opzioni relative ad AVG Nation toolbarper evitare l’installazione di toolbar aggiuntive per il browser.

 

 

 

COME CONFIGURARE IL FIREWALL DI AVG

Al termine dell’installazione, puoi configurare il firewall di AVG

  • cliccando prima sulla sua icona presente nella schermata principale del software e
  • poi sul pulsante Impostazioni.

 

Come usare antivirus Malwarebytes Anti Malware




Come usare l’antivirus Malwarebytes Anti-Malware

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come usare antivirus Malwarebytes Anti-Malware, che è un programma anti-malware che sa come trovare malware nel computer, sia che tu abbia un computer con sistema operativo Windows, sia che tua abbia un computer Mac con sistema operativo Mac OS (di casa Apple).

Innanzitutto, se non sai bene cosa sia un malware, posso spiegartelo velocemente. Si tratta di software creato appositamente per entrare all’interno del tuo computer e crearti dei danni (da qui il suo nome malware, ossia malicious software), quali la perdita di dati, se non addirittura la loro sottrazione fraudolenta. Generalmente la porta di ingresso è la rete, ma potresti ritrovarti un malware anche utilizzando una chiavetta o un altro dispositivo, precedentemente aggredito dal software e in pochi minuti il lavoro di mesi, se non di anni, potrebbe andare perso.

Ecco perché è così importante, oggi, sapere sia come scaricare Malwarebytes Anti-Malware dalla rete, sia anche come installare Malwarebytes Anti-Malware in modo tale da poter proteggere il tuo computer e, quindi, tutti i dati in esso contenuti al meglio.

Tra tutti i programmi a disposizione, abbiamo scelto Malwarebytes Anti-Malware prima cosa perché questo è, al momento, quello più sicuro (alcuni parlano di una protezione e rimozione dei malware pari al 100%) e poi perché, come per molti altri, ti offre la possibilità di scegliere tra due versioni.




C’è la versione gratis (Malwarebytes Anti-Malware Free), che non richiede alcun costo di attivazione e di utilizzo, ma che presenta come limite quello di dover essere aggiornata e lanciata ogni volta manualmente.

La versione a pagamento (Malwarebytes Anti-Malware PRO), invece, fa tutto automaticamente, per cui non devi stare a preoccuparti né di fare la scansione, né di cercare gli aggiornamenti in rete, perché il sistema fa tutto da sé.

Se seguirai questa guida, quindi, potrai proteggere al meglio il tuo computer, una volta che saprai come usare antivirus Malwarebytes Anti-Malware.




Come usare l’antivirus Avira gratis




Come usare l’antivirus Avira gratis

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come usare l’antivirus Avira gratis, sia che tu abbia un computer con sistema operativo Windows, sia che tu abbia un computer Macintosh di casa Apple, con sistema operativo Mac OS.

Tra tutti gli antivirus, Avira è senza dubbio uno dei più noti ed offre ai propri utilizzatori diversi vantaggi.
Innanzitutto è gratis, quindi non richiede alcun costo né di installazione, né di accesso e di utilizzo (aspetto di sicuro da non sottovalutare visti i tempi); inoltre, puoi decidere di impiegarlo sia nella sua versione standard (che offre una scansione completa del sistema) che in quella rapida, nel caso in cui tu abbia poco tempo a disposizione, e anche questo è un vantaggio da non prendere sotto gamba.

Spesso, infatti, ti capita di andare di corsa, sei tutto preso dall’accedere ad un programma o un file e potresti fare l’errore di non usare un antivirus e di pagarne poi lo scotto: furti di identità e di dati sono sempre in agguato ai giorni nostri. I furbetti della rete non aspettano altro che questo: una leggerezza o una dimenticanza e il gioco è fatto.

Considerando che, ormai, in genere usiamo il computer per qualsiasi tipo di operazione (dal pagamento di bollettini e di bonifici alla prenotazione di prestazioni mediche, dall’acquisto con carta di credito di prodotti o servizi alla richiesta di documenti) se non ci proteggiamo al meglio, rischiamo di avere poi delle brutte sorprese.

Avira ti aiuta proprio in questo: ridurre al minimo l’attacco di virus e il furto di dati dal tuo computer.

Questa breve guida ti spiegherà, pertanto, proprio come scaricare Avira gratis e come installare questo programma.
Seguendo passo passo le indicazioni presenti non avrai alcuna difficoltà e, alla fine della lettura, saprai perfettamente come usare l’antivirus Avira gratis al meglio delle sue potenzialità.

 




Come impostare il menu Start a tutto schermo su Windows 10




Come impostare il menu Start a tutto schermo su Windows 10

In questo tutorial ti spiegherò i passaggi per impostare il menu Start di Windows 10 a tutto schermo.
Ossia vedremo come ridimensionare il menu Start di Windows 10 ed allargarlo fino ad occupare tutto lo schermo, in modo da avere più spazio a disposizione per visualizzare le applicazioni.

Su Windows 10, il menu Start è ampiamente personalizzabile.

E’ possibile modificare varie caratteristiche del menu Start su Windows 10.

In particolare è possibile variare:

  • dimensioni del menu Start
  • vedere il menu Start a tutto schermo
  • scegliere le applicazioni visualizzate sul menu Start
  • scegliere le cartelle dell’utente visualizzate nel menu Start (Documenti, Download, Immagini etc)
  • spostare le caselle (tiles) del menu Start a piacimento
  • rimuovere caselle di app o cartelle indesiderate nel menu start
  • cambiare colore di sfondo del menu Start e colore delle caselle

TUTORIAL CORRELATI SUL MENU START DI WINDOWS 10:
come personalizzare il menu Start su Windows 10
come scegliere le app presenti nel menu Start di Windows 10

rimanendo in tema di Avvio di Windows 10, potresti anche aver voglia di personalizzare i suoni di Avvio di Windows e il suono di chiusura di Windows 10.
Puoi leggere  i seguenti tutorial correlati che approfondiscono queste personalizzazioni di Windows 10.
TUTORIAL CORRELATI SULL’AVVIO DI WINDOWS 10 E SUI SUONI DI AVVIO:
come personalizzare i suoni di avvio di Windows 10
come attivare il suono di avvio su Windows 10

 

Come impostare il menu Start di Windows 10 a tutto schermo

In questo paragrafo invece ti spiego la semplice procedura per poter impostare il menu Start a tutto schermo (fullscreen)

  • clicca sul menu Start
  • vai su Impostazioni
  • clicca sulla voce Personalizzazione
  • scegli ora la voce Start
  • scorri in basso nella sezione destra dello schermo fino alla  voce Usa modalità a schermo intero per Start
  • imposta l’interruttore su Attivato

come avere il menu Start a tutto schermo su Windows 10




Come avere il menu Start a tutto schermo su Windows 10

In questo tutorial ti spiegherò i passaggi per mostrare il menu Start di Windows 10 a tutto schermo.
Ossia vedremo come ridimensionare il menu Start di Windows 10 ed allargarlo fino ad occupare tutto lo schermo, in modo da avere più spazio a disposizione per visualizzare le applicazioni.

Su Windows 10, il menu Start è ampiamente personalizzabile.

E’ possibile modificare varie caratteristiche del menu Start su Windows 10.

In particolare è possibile variare:

  • dimensioni del menu Start
  • vedere il menu Start a tutto schermo
  • scegliere le applicazioni visualizzate sul menu Start
  • scegliere le cartelle dell’utente visualizzate nel menu Start (Documenti, Download, Immagini etc)
  • spostare le caselle (tiles) del menu Start a piacimento
  • rimuovere caselle di app o cartelle indesiderate nel menu start
  • cambiare colore di sfondo del menu Start e colore delle caselle

Come vedere il menu Start di Windows 10 a tutto schermo

Vediamo ora la semplice procedura per poter impostare il menu Start a tutto schermo (fullscreen)

  • clicca sul menu Start
  • vai su Impostazioni
  • clicca sulla voce Personalizzazione
  • scegli ora la voce Start
  • scorri in basso nella sezione destra dello schermo fino alla  voce Usa modalità a schermo intero per Start
  • imposta l’interruttore su Attivato

Come personalizzare il contenuto del menu Start di Windows 10




Come personalizzare il contenuto del menu Start di Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti illustrerò come poter personalizzare il contenuto del menu Start su Windows 10, in modo da personalizzare Windows 10 secondo le tue esigenze e preferenze.
Windows 10 infatti rispetto alle precedenti versioni di Windows è sicuramente un sistema operativo più personalizzabile.

Sul sistema operativo Windows 10 è possible modificare i colori Tema scuro / Tema chiaro, è possibile personalizzare il menu Start nei colori, e contenuti visualizzati.
E’ un sistema operativo migliorato su tanti aspetti rispetto alle precedenti versioni sicuramente più statiche.
In questa guida ci soffermeremo sui passaggi e procedure per modificare le applicazioni e cartelle presenti nel menu Start di Windows 10.
La procedura è molto semplice e basta aprire il pannello di Windows chiamato Impostazioni per avere accesso a tutti gli interruttori per poter impostare a piacimento le cartelle visualizzate e i programmi visualizzati nel menu Start di Windows.
Inoltre vedremo anche come spostare le caselle del menu Start (tiles) e come organizzarle come meglio preferiamo.

 

Come togliere un’applicazione dal menu Start di Windows

Rimuovere un’applicazione dal menu Start di Windows invece è semplicissimo, basta aprire il menu Start e cliccare col tasto destro del mouse sulla casella che vuoi rimuovere.
Apparirà un menu, scegli la voce Rimuovi da Start.
Ecco la procedura passo passo per rimuovere un’app dal menu Start di Windows:

  • apri il menu Start
  • clicca col tasto destro del mouse sulla casella che vuoi rimuovere dal menu

Si aprirà un menu con delle voci da scegliere

  • scegli la prima voce Rimuovi da Start

{IMM – MENU – RIMUOVI DA START}

 

 

 

Come spostare la posizione di un’applicazione nel menu Start di Windows

Per spostare le caselle delle applicazioni nel menu Start, in pratica per ordinarle come meglio preferisci, segui i passaggi seguenti:

  • clicca su una casella che vuoi spostare col tasto sinistro del mouse e tieni premuto
  • trascina la casella tenendo premuto il tasto sinistro del mouse su un’altra

Le caselle verranno invertite

Procedura per personalizzare i contenuti del menu Start di Windows 10

Su Windows 10 finalmente è possibile personalizzare il menu Start di Windows, ossia la porta di accesso principale ai programmi e alle funzioni di Windows.

Personalizzare il contenuto del menu Start di Windows 10 è molto utile per personalizzare il tuo computer secondo le tue esigenze.

Nel menu Start è finalmente possibile aggiungere ed eliminare applicazioni (programmi a piacimento) aggiungere o eliminare cartelle e collegamenti vari a piacimento.

  • apri il menu Start cliccando sull’icona della bandierina di Windows (posizionata in fondo allo schermo sulla sinistra)

{IMM – menu Start}

  • poi fai clic sull’icona delle Impostazioni di Windows (icona ingranaggio) nella barra laterale sinistra

{IMM – INGRANAGGIO IMPOSTAZIONI}

Si aprirà la finestra Impostazioni

  • seleziona prima la voce Personalizzazione

{IMM – PERSONALIZZAZIONE}

  • ora clicca su Start

{IMM – IMPOSTAZIONI MENU START}

In  questa schermata trovi una serie di interruttori per impostare varie opzioni:

  • mostrare le app aggiunte di recente
  • mostrare le app più usate
  • mostrare suggerimenti nel menu Start
  • usare la modalità a schermo intero per il menu Start
  •  mostrare gli elementi aperti di recente in una Lista nella barra delle applicazioni

– ora sposta su ON o su OFF gli interruttori posizionati sotto le varie voci elencate, in base alle tue esigenze

 

 

 

Opzioni che puoi personalizzare per il menu Start

Mostra più riquadri in Start,
serve per attivare o disattivare la visualizzazione di più riquadri

Mostra l’elenco delle app nel menu Start
serve per attivare o disattivare la visione dell’elenco relativo alle applicazioni installate

Mostra le app aggiunte di recente
serve per attivare o disattivare la visualizzazione dell’elenco inerente le applicazioni installate recentemente

Mostra le app più usate
serve per attivare o disattivare la visualizzazione delle applicazioni usate con maggiore frequenza

Mostra occasionalmente suggerimenti in Start
per attivare o disattivare i suggerimenti relativi all’installazione di nuove applicazioni dal Microsoft Store.

 

Come scegliere le cartelle e i programmi da visualizzare nel menu Start

Nella sezione Scegli le cartelle da visualizzare in Start, è possibile scegliere quali cartelle visualizzare.

Ad esempio è possibile scegliere se vedere:

  • l’icona per aprire Esplora File (anche noto col nome di Risorse del computer oppure Esplora Risorse sulle versioni precedenti di Windows)
  • l’icona per aprire Impostazioni (il pannello Impostazioni di Windows)
  • l’icona per aprire la cartella Documenti dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Download dell’utente amministratore (dove vengono posizionati i files scaricati)
  • l’icona per aprire la cartella Musica dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Immagini dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Video dell’utente amministratore

e così via

In questo modo è possibile personalizzare il menu Start in modo da selezionare soltanto le icone che ci interessano, e limitare le opzioni nel menu Start in modo da ritagliarlo secondo le nostre esigenze

  • sposta su ON / OFF i vari interruttori posizionati sotto le voci elencate in base alle tue esigenze

{IMM – INTERRUTTORI CARTELLE DA VISUALIZZARE IN START}

 

 

Modificare il contenuto del menu Start di Windows 10




Modificare il contenuto del menu Start di Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti illustrerò come poter cambiare il contenuto del menu Start su Windows 10, in modo da personalizzare Windows 10 secondo le tue esigenze e preferenze.
Windows 10 infatti rispetto alle precedenti versioni di Windows è sicuramente un sistema operativo più personalizzabile.

Sul sistema operativo Windows 10 è possible modificare i colori Tema scuro / Tema chiaro, è possibile personalizzare il menu Start nei colori, e contenuti visualizzati.
E’ un sistema operativo migliorato su tanti aspetti rispetto alle precedenti versioni sicuramente più statiche.
In questa guida ci soffermeremo sui passaggi e procedure per modificare le applicazioni e cartelle presenti nel menu Start di Windows 10.
La procedura è molto semplice e basta aprire il pannello di Windows chiamato Impostazioni per avere accesso a tutti gli interruttori per poter impostare a piacimento le cartelle visualizzate e i programmi visualizzati nel menu Start di Windows.
Inoltre vedremo anche come spostare le caselle del menu Start (tiles) e come organizzarle come meglio preferiamo.

 

 

Procedura per personalizzare i contenuti del menu Start di Windows 10

Su Windows 10 finalmente è possibile personalizzare il menu Start di Windows, ossia la porta di accesso principale ai programmi e alle funzioni di Windows.

Personalizzare il contenuto del menu Start di Windows 10 è molto utile per personalizzare il tuo computer secondo le tue esigenze.

Nel menu Start è finalmente possibile aggiungere ed eliminare applicazioni (programmi a piacimento) aggiungere o eliminare cartelle e collegamenti vari a piacimento. 

  • apri il menu Start cliccando sull’icona della bandierina di Windows (posizionata in fondo allo schermo sulla sinistra)

{IMM – menu Start}

  • poi fai clic sull’icona delle Impostazioni di Windows (icona ingranaggio) nella barra laterale sinistra 

{IMM – INGRANAGGIO IMPOSTAZIONI}

Si aprirà la finestra Impostazioni

  • seleziona prima la voce Personalizzazione 

{IMM – PERSONALIZZAZIONE}

  • ora clicca su Start

{IMM – IMPOSTAZIONI MENU START}

In  questa schermata trovi una serie di interruttori per impostare varie opzioni:

  • mostrare le app aggiunte di recente
  • mostrare le app più usate
  • mostrare suggerimenti nel menu Start
  • usare la modalità a schermo intero per il menu Start
  •  mostrare gli elementi aperti di recente in una Lista nella barra delle applicazioni

– ora sposta su ON o su OFF gli interruttori posizionati sotto le varie voci elencate, in base alle tue esigenze

 

 

 

Opzioni che puoi personalizzare per il menu Start

Mostra più riquadri in Start,
serve per attivare o disattivare la visualizzazione di più riquadri

Mostra l’elenco delle app nel menu Start
serve per attivare o disattivare la visione dell’elenco relativo alle applicazioni installate

Mostra le app aggiunte di recente
serve per attivare o disattivare la visualizzazione dell’elenco inerente le applicazioni installate recentemente

Mostra le app più usate
serve per attivare o disattivare la visualizzazione delle applicazioni usate con maggiore frequenza

Mostra occasionalmente suggerimenti in Start
per attivare o disattivare i suggerimenti relativi all’installazione di nuove applicazioni dal Microsoft Store.

 

Come scegliere le cartelle e i programmi da visualizzare nel menu Start

Nella sezione Scegli le cartelle da visualizzare in Start, è possibile scegliere quali cartelle visualizzare.

Ad esempio è possibile scegliere se vedere:

  • l’icona per aprire Esplora File (anche noto col nome di Risorse del computer oppure Esplora Risorse sulle versioni precedenti di Windows)
  • l’icona per aprire Impostazioni (il pannello Impostazioni di Windows)
  • l’icona per aprire la cartella Documenti dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Download dell’utente amministratore (dove vengono posizionati i files scaricati)
  • l’icona per aprire la cartella Musica dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Immagini dell’utente amministratore
  • l’icona per aprire la cartella Video dell’utente amministratore

e così via

In questo modo è possibile personalizzare il menu Start in modo da selezionare soltanto le icone che ci interessano, e limitare le opzioni nel menu Start in modo da ritagliarlo secondo le nostre esigenze

  • sposta su ON / OFF i vari interruttori posizionati sotto le voci elencate in base alle tue esigenze

{IMM – INTERRUTTORI CARTELLE DA VISUALIZZARE IN START}

 

Come togliere un’applicazione dal menu Start di Windows

Rimuovere un’applicazione dal menu Start di Windows invece è semplicissimo, basta aprire il menu Start e cliccare col tasto destro del mouse sulla casella che vuoi rimuovere.
Apparirà un menu, scegli la voce Rimuovi da Start.
Ecco la procedura passo passo per rimuovere un’app dal menu Start di Windows:

  • apri il menu Start
  • clicca col tasto destro del mouse sulla casella che vuoi rimuovere dal menu

Si aprirà un menu con delle voci da scegliere

  • scegli la prima voce Rimuovi da Start

{IMM – MENU – RIMUOVI DA START}

 

 

 

Come spostare la posizione di un’applicazione nel menu Start di Windows

Per spostare le caselle delle applicazioni nel menu Start, in pratica per ordinarle come meglio preferisci, segui i passaggi seguenti:

  • clicca su una casella che vuoi spostare col tasto sinistro del mouse e tieni premuto
  • trascina la casella tenendo premuto il tasto sinistro del mouse su un’altra

Le caselle verranno invertite

Come modificare la lingua su Windows 8




Come modificare la lingua su Windows 8

In questo tutorial vedremo come modificare la lingua su Windows 8, per cambiare la lingua in cui viene visualizzato il sistema operativo Windows.
Per cambiare lingua su Windows non sono necessarie particolari competenze informatiche, questo tutorial si rivolge anche a principianti dell’informatica con conoscenze di base del computer.
In questo articolo ti mostrerò la procedura più semplice per cambiare lingua su Windows 8, senza passaggi complicati.

Per effettuare il cambio della lingua su Windows 8 è necessario avere una connessione Internet funzionante, perchè Windows scaricherà da Internet il pacchetto software con la lingua desiderata sul sistema operativo.

Vediamo ora la procedura più rapida per cambiare lingua su Windows 8 sul tuo personal computer.

– premi sulla voce Impostazioni (l’icona con l’ingranaggio)

{IMM – IMPOSTAZIONI }

– poi premi sulla voce Pannello di Controllo

{IMM – PANNELLO DI CONTROLLO }

Si aprirà a questo punto una finestra con tante voci, che è appunto il Pannello di controllo di Windows.
In questa finestra puoi trovare tante voci per modificare le impostazioni del tuo computer.
(Ad esempio se vuoi regolare le impostazioni del Mouse oppure del Monitor, se vuoi disinstallare un programma e così via.
Ti consiglio di dare uno sguardo a questa schermata poichè si utilizza di frequente su Windows)

– premi sulla voce Lingua

Si aprirà una nuova schermata con la scelta delle lingue da aggiungere.
Ogni lingua è mostrata in un rettangolo.

– seleziona una lingua da aggiungere e poi premi il tasto in basso Aggiungi

{IMM}

Varianti regionali
Nel caso tu voglia cambiare modalità di visualizzazione dell’elenco delle lingue, in alto nella schermata si trova un menu orizzontale con la voce Raggruppa Lingue.
Premendo su questa voce è possibile mettere in ordine le lingue:
– per nome
oppure
– per sistema di scrittura

Raggruppare le lingue per nome può essere utile se hai difficoltà a cercare una data lingua particolare, specialmente se sei alla ricerca di una variante linguistica o un dialetto di una lingua asiatica o africana.

Come scaricare una nuova lingua da Internet per Windows

Una volta premuto il tasto Aggiungi, ti troverai di fronte ad un altro menu di scelta, chiamato Opzioni di Lingua
Sotto la scritta Servizi di Testo puoi scegliere se scaricare tutte o alcune forme verbali, ti consiglio di scaricare tutte.

– premi sulla scritta blu Scarica e installa Language Pack posizionata in alto sotto la scritta Lingua di visualizzazione di Windows
a questo punto Windows scaricherà da Internet il pacchetto software necessario per inserire la nuova lingua sul sistema operativo

{imm – link per scaricare language pack}

– procedi premendo Si
– attendi lo scaricamento completo del pacchetto software per la lingua desiderata (Language Pack)

Come impostare una lingua come lingua principale

Una volta scaricato il pacchetto per la nuova lingua, segui la procedura qui sotto per impostare la lingua come lingua principale di Windows.

– premi sulla scritta blu Imposta come lingua principale posizionata sotto la scritta Disponibile (nella parte alta della schermata)

{IMM – IMPOSTAZIONE DELLA LINGUA SCARICATA}

Riavviare Windows per impostarlo nella nuova lingua

A questo punto bisogna semplicemente riavviare Windows per poter rendere attive le modifiche appena fatte.
– premi sul pulsante Disconnetti Adesso per rendere attivo il cambiamento di lingua su Windows

Il computer si riavvierà e Windows apparirà nella nuova lingua selezionata

Come visualizzare la lingua impostata su Windows

Devi sapere che per visualizzare quale lingua sia impostata attualmente sul tuo computer c’è un apposito indicatore vicino all’orologio di Windows.
L’indicatore della lingua è posizionato in basso a destra sulla schermata di Windows.

come condividere files e cartelle su Dropbox




come condividere files e cartelle su Dropbox

In questo tutorial ti insegnerò come condividere files e cartelle su Dropbox per condividere file o cartelle con altre persone.
Dropbox è gratuito, ed è uno dei modi più semplici con cui puoi condividere dei file di qualsiasi genere su internet con altre persone.
Dropbox si presenta come una cartella con una memoria di 2 giga in cui puoi inserire qualsiasi tipo di file.
Tutto ciò che inserisci o modifichi all’interno del tuo account Dropbox, si sincronizza automaticamente su tutti i computer e i dispositivi da cui lo utilizzi.
Inoltre, al suo interno, puoi creare delle cartelle da condividere con una o più persone da te indicate, e tutti potrete inserire o modificare i file al suo interno.
Anche in questo caso le modifiche verranno automaticamente sincronizzate sui dispositivi di tutti.

– Scarica, innanzitutto, il programma DROPBOX sul tuo computer:
– collegati al sito di DROPBOX utilizzando il seguente link: https://www.dropbox.com/?landing=cntl

– in alto a destra clicca sulla voce Scarica
– crea il tuo account gratuito (le istruzioni per farlo ti verranno fornite in automatico)

Vedrai ora comparire la cartella DROPBOX sul tuo pc.

TUTORIAL CORRELATO:
– COME UTILIZZARE DROPBOX

quindi:

– clicca due volte sulla cartella DROPBOX per aprirla
– crea al suo interno la cartella che desideri condividere
– clicca con il tasto destro del mouse sulla cartella che hai creato
– dal menu che compare seleziona la voce “Condivi cartella

si aprirà una pagina web

– digita gli indirizzi email delle persone con le quali vuoi condividere la cartella
– clicca sul pulsante “Condividi cartella” per inviare i link necessari all’attivazione della cartella condivisa.

Le persone che riceveranno la tua richiesta di condivisione tramite email dovranno:

– cliccare sul link contenuto nella email ricevuta da Dropbox
– registrarsi al servizio
– installare il programma
– solo dopo aver ultimato la registrazione potranno visualizzare i file ricevuti.

Quando la procedura di condivisione sarà completa, sia tu che loro avrete la possibilità di inserire o modificare i file contenuti nella cartella.

Le modifiche verranno automaticamente sincronizzate sui computer di tutti.

Un metodo alternativo per condividere una cartella solo con persone che si trovano nel tuo stesso ufficio è attraverso la rete locale dell’ufficio stesso:

– per farlo dovrai innanzitutto configurare i computer dell’ufficio.

TUTORIAL CORRELATO:
– COME CONDIVIDERE UNA CARTELLA SU RETE DI COMPUTERS WINDOWS

 

 

Come cambiare password Windows




Come cambiare password Windows

In questo articolo vedremo come cambiare password su Windows nelle varie versioni del sistema operativo più recenti.
Ti spiegherò:
come cambiare password utente su Windows
come cambiare password PIN su Windows
come cambiare password grafica su Windows
e poi anche vedremo come cambiare la password dell’account Microsoft con il quale accedi allo store Microsoft e acquisti i prodotti Microsoft come Office.

Normalmente l’accesso al computer è protetto da una password che hai provveduto a scegliere quando hai effettuato la prima configurazione del tuo sistema operativo Windows.
Questa password è la password dell’utente amministratore.
Se hai più utenti configurati sul tuo sistema operativo, per ogni utente vi sarà associata una password.
Un altro momento in cui ti viene richiesta la creazione di una password è quando definisci sul tuo computer un nuovo utente locale oppure effettui la creazione di un account Microsoft che ti servirà per usufruire dei servizi offerti dalla casa produttrici di Windows.
Può capitare nel tempo che, per aumentare la sicurezza, hai deciso poi di cambiare la password che è hai scelto nella fase iniziale durante la richiesta automatica fatta da Windows.
Probabilmente ora ti sei accorto che la tua attuale password non risulta sufficientemente sicura forse perché temi che qualcuno possa averla scoperta.

Non ti resta allora che provvedere al cambio inserendo questa volta una sequenza che rispetti i requisiti minimi richiesti ma che possa anche essere allo stesso tempo più complessa della password che avevi impostato in precedenza.
Una ulteriore possibilità che può essersi verificata è quella di aver dimenticato la password impostata perché non stai utilizzando frequentemente il tuo account.
Se è questo il motivo che ti ha fatto arrivare alla lettura di questo articolo ti posso dire che in entrambi i casi sei nel posto giusto e che non devi disperarti in quanto ti condurrò passo per passo nella realizzazione di questa operazione.
Continua nella lettura di questo tutorial e ti potrai facilmente rendere conto che potrai effettuare questa operazione senza problemi anche se non ti consideri molto esperto nel campo informatico.

Ti posso rassicurare anche dicendoti che sicuramente non sei il solo a trovarti in questa situazione in quanto moltissimi utenti di Windows hanno queste stesse esigenze che ora ti stanno interessando.
Inoltre la presente guida riporta le indicazioni per eseguire questa operazione su tutte le versioni di Windows XP/7/Vista/8 e Windows 10.
Ora non aspettiamo ulteriormente e procediamo decisi verso la lettura delle indicazioni che ti ho riportato di seguito.
Partiamo quindi dalla prima delle due operazioni che ti possono interessare di effettuare: il cambio password.
E partiamo dal più recente dei sistemi operativi proposti della Microsoft cioè Windows 10.

Procedura per cambiare la password utente di Windows 10 da Impostazioni

 

Per cambiare la password definita per un utente locale di Windows 10

devi accedere al pulsante Start presente nella barra delle applicazioni.

Scegli quindi l’icona Impostazioni
(la riconosci facilmente per la presenza del simbolino dell’ingranaggio).

L’icona è posizionata nella parte sinistra del menù che ti è stato proposto e ti permetterà di accedere alla voce Account.

Ora clicca sulla dicitura Opzioni di accesso che ti viene visualizzata nella parte sinistra della schermata e ti apparirà la voce Password.

Non devi fare altro che selezionare il tasto Modifica che ti appare più in basso.

Ti verrà prima richiesto di inserire la password che utilizzi attualmente nel campo Password corrente

e poi prosegui cliccando sul tasto Avanti.

A questo punto è arrivato il momento di scegliere la nuova password che comincerai ad utilizzare alla fine di questa procedura che ti sto illustrando.

Per fare questo scrivi per due volte la nuova password nei due campi che ti appaiono con le descrizioni Nuova password e Immetti di nuovo la password.

Prima di confermare il tutto ti ricordo di inserire il suggerimento che potrà esserti utile nel caso volessi recuperare la sequenza segreta che hai inserito qualora la dimenticassi.

Fatto questo passaggio che ti ho indicato puoi terminare l’operazione mediante la scelta dei tasti Avanti
e successivamente Fine.

ATTENZIONE ALLE MAIUSCOLE
A corredo di quanto ti ho in precedenza descritto ti consiglio, prima di procedere alla digitazione della password nei campi richiesti, di effettuare sempre una verifica che il tasto BLOC MAIUSC della tua tastiera non risulti inserito.
Nel caso lo fosse potresti ricevere dei messaggi di errore in fase di digitazione della vecchia password perché risulterebbe non corrispondente
e la nuova password risulterebbe differente da quella che pensavi di aver scelto.

Nel caso invece tu utilizzassi l’account Microsoft per accedere al tuo pc al posto dell’account locale ti descrivo di seguito i passi da seguire.

  • Ci tengo ad informarti che questa operazione di cambio password influirà sull’accesso a Windows 10 installato sul tuo computer ma contemporaneamente anche sugli accessi ai servizi che ti offre Microsoft.
    La procedura per la prima parte è sostanzialmente identica a quella che ti ho già descritto in precedenza ma per tua comodità te la riepilogo di seguito per le sole parti in comune:

 

  • Seleziona il pulsante Start che puoi trovare in fondo a sinistra nella tua barra delle applicazioni.
  • Scegli l’icona Impostazioni che puoi selezionare nella parte sinistra del menù che ti appare e che è individuabile dal simbolo dell’ingranaggio.
  • Clicca su Account per procedere.
  • Seleziona poi la voce Opzioni di accesso riportata nella parte sinistra della schermata
  • Premi sul tasto Modifica presente sotto la dicitura Password

Ora devi indicare che vuoi ricevere il codice di verifica ed inserirlo una volta in tuo possesso completando la procedura mediante la pressione del tasto Avanti.
Nel caso tu risultassi già in possesso di un codice di verifica la procedura da seguire è la seguente: seleziona Ho giù un codice riportato nella parte bassa e inseriscilo nel campo che ti verrà proposto.
Clicca sul bottone Avanti per proseguire.
Ti verrà richiesto anche in questo caso di digitare la vecchia password e di ripetere per due volte la nuova password.
Per fare questo avrai a disposizione degli appositi campi con le opportune descrizioni.

Completa sempre il tutto con la selezione dei tasti Avanti e Fine in successione per consentire il completamento dell’operazione.
Come ti ho consigliato nei passaggi precedenti ti ricordo di effettuare la stessa verifica relativamente al tasto BLOC MAIUSC della tua tastiera per evitare di incorrere in spiacevoli errori di scrittura delle password.
Qualora invece la tua necessità fosse quella di apportare la modifica della password grafica i passi da seguire sono i seguenti Seleziona il pulsante Start.

  •  Clicca l’icona Impostazioni.
  •  Premi su Account.
  •  Scegli Opzioni di accesso.
  •  Utilizza il tasto Modifica che ti viene proposto sotto la voce Password grafica

Anche in questo caso ti verrà richiesto di digitare prima la tua password tradizionale.
Successivamente ti sarà possibile effettuare la scelta dell’immagine da utilizzare che potrà essere quella corrente oppure potrà essere cambiata con una nuova immagine che potrai selezionare mediante gli appositi pulsanti che ti saranno messi a disposizione nella parte sinistra.

Ora sull’immagine devi riproporre i tre nuovi movimenti che saranno poi utilizzati.
Non preoccuparti se dovessi commettere degli errori in quanto potrai sempre ripetere la procedura oppure utilizzare il tasto Ricomincia per effettuare nuove scelte.
Il tutto sarà completo solo dopo l’utilizzo del tasto Fine.

Nel caso invece la tua necessità dovesse essere quella di recuperare la password dimenticata puoi seguire quello che ti indico di seguito.
Accedi alla schermata iniziale di login del tuo pc.

Digita la password sbagliata nell’apposito campo e prosegui utilizzando il simbolo della freccia che vedi sul lato destro oppure mediante l’utilizzo del tasto Invio presente sulla tua tastiera.
Ti verrà mostrato quindi nella parte bassa della schermata la frase che hai impostato come suggerimento utile proprio in casi come questi al recupero della password dimenticata.
Accedi quindi al tuo computer e se lo ritieni opportuno modifica la password come ti ho già descritto precedentemente.
Puoi effettuare anche il recupero della password dell’account Microsoft con delle modalità sostanzialmente identiche a quelle che ti ho fin qui descritto con la differenza che l’operazione dovrà essere eseguita mediante la pagina internet account.live.com/password/reset.
La pagina ti fornirà una procedura guidata per completare l’operazione di recupero della password.

Windows 8
La procedura da seguire per i sistemi con Windows 8 è sostanzialmente simile a quella che ti ho descritto nei precedenti passaggi.

  • Windows 7/Vista
    Passiamo quindi ad esplorare i passi da seguire per effettuare questa operazione sui sistemi dotati di Windows 7 e Vista.
    Se la tua esigenza è legata a questi sistemi operativi che ti ho appena indicato devi allora procedere in questo modo:
  • Accedi al Pannello di Controllo selezionando questa voce dal menù che ti apparirà dopo la pressione sul tasto Start

 

  •  Scegli la sezione Account utente e protezione famiglia.
  •  Successivamente ti verrà visualizzata la sezione apposita Account utente
    Nel caso riscontrassi difficoltà a visualizzare le voci che ti ho precedentemente indicato ti chiedo di seguire queste indicazioni per rendere disponibili le informazioni:
    dal menù Visualizza per posto in alto a destra nella finestra che ti ho riportato nella prima immagine devi impostare la modalità Categoria.
    Una volta apparse le voci che ti ho riportato puoi proseguire con l’operazione di modifica della password.

Seleziona la dicitura Modifica Password che ti appare.
La procedura prevede la verifica della password attualmente in uso mediante la digitazione nell’apposito campo e la doppia digitazione della nuova password.
Anche in questa occasione mi preme segnalarti che è opportuno da parte tua effettuare un controllo preventivo del tasto della tua tastiera che blocca la digitazione in lettere maiuscole.
Completa la procedura seguendo i passi richiesti ed avrai ottenuto la modifica della password che ti interessava.
Anche per i sistemi sui cui è installato Windows 7 o Vista è stata prevista una procedura da effettuare in caso si dimenticasse la password.
Per ottenere questo supporto devi utilizzare la voce Reimposta password riportata in basso nella schermata.
Questa operazione avrà l’effetto di attivare un percorso guidato per la creazione di un supporto per il recupero della password.
Sarà possibile utilizzare un floppy disk o una chiavetta USB per lo scopo.

Windows XP
Nel caso tu disponessi di un computer sul quale è installato un sistema operativo più vecchio quale Windows XP allora le righe che seguono saranno sicuramente di tuo interesse.
E’ però importante farti notare che sarebbe preferibile che tu procedessi con un aggiornamento della versione del tuo sistema operativo Windows ad una versione più aggiornata per poter ricevere tutte le funzionalità di supporto.
Per eseguire il cambio password sul sistema operativo Windows XP devi accedere al Pannello di Controllo mediante il menù che ti viene visualizzato quando premi il pulsante Start.
Questo pulsante, te lo ricordo, è disponibile nella parte bassa a sinistra del tuo desktop nella barra delle applicazioni.
Nel Pannello di Controllo dovrai selezionare prima la voce Account utente e successivamente scegliere la dicitura Modifica Account.
Ora individua e scegli l’account sul quale ti interessa effettuare il cambio password selezionando la voce Cambia password.

Come già illustrato per le precedenti versioni di sistemi operativi Windows è necessario effettuare l’inserimento della vecchia password e confermare due volte la nuova password prima di confermare definitivamente l’operazione.
Anche per questa versione di Windows è disponibile una procedura che ti consente di recuperare la password nel caso tu la abbia dimenticata.
Per fare ciò è necessario che tu effettui un cambio dell’account che stai utilizzando sul tuo computer e procedere accedendo con un account che abbia i privilegi di amministratore.
Adesso non devi fare altro che individuare nella lista degli account disponibili sul tuo computer quello per il quale hai dimenticato la password e procedere ripetendo la procedura che ti ho indicato poco fa.

 

Come usare la diagnosi di Windows 7




Come usare la diagnosi di Windows 7

In questo tutorial vedremo come usare la diagnosi di Windows 7, ossia uno strumento di controllo del sistema operativo che permette di rilevare problematiche appunto di Windows 7.
In questo modo poi si può intervenire disinstallando eventuali programmi che hanno conflitti o problemi oppure addirittura installando da capo Windows 7 sul computer.

{IMM}

Windows 7 comprende degli strumenti per fare diagnosi del sistema ed individuare delle problematiche, questo strumento è chiamato Prestazioni del sistema.
Con lo strumento Prestazioni del sistema hai a disposizione un software che analizza le prestazioni del sistema operativo e verifica che i componenti software funzionino correttamente.
Questo strumento in generale fa una analisi delle principali possibili problematiche del rapporto tra sistema operativo ed hardware del computer.

Come usare lo strumento diagnosi su Windows 7

Vediamo ora la procedura per attivare lo strumento diagnosi delle prestazioni del sistema.
– clicca sul menu Start

{IMM – MENU START DI WINDOWS 7}

– scrivi la parola prestazioni nella barra di ricerca rapida di Windows
Windows troverà il risultato Prestazioni del sistema
– clicca sulla voce trovata Prestazioni del sistema

{IMM – PRESTAZIONI DEL SISTEMA}

Si aprirà una finestra
– scegli la voce Strumenti avanzati posizionata sulla barra a sinistra

{IMM – STRUMENTI AVANZATI}

– poi premi sull’icona Genera un rapporto di integrità del sistema ed attendi per circa 1 minuto
Windows controllerà alcune parti nevralgiche del sistema operativo e verificherà che i file siano presenti correttamente

{IMM – GENERA RAPPORTO INTEGRITA’}

A questo punto, dopo aver atteso, apparirà un elenco dei problemi eventualmente riscontrati.

POSSIBILI CASI
Windows è in grado di rilevare problematiche legate ad esempio a driver delle perifiche, se mancanti o corrotti o non aggiornati
Problematiche legate all’antivirus scaduto
Risorse inaccessibili nel computer
e così via

Come aggiornare il sistema operativo Windows alla versione Windows 10 con Media Creation Tool




Come aggiornare il sistema operativo Windows alla versione Windows 10 con Media Creation Tool

In questo tutorial vedremo come aggiornare Windows alla versione Windows 10 con Media Creation Tool, che è un software gratuito scaricabile dal sito ufficiale Microsoft.

Se hai acquistato una licenza per Windows 10 oppure stai cercando una soluzione per installare il sistema operativo su più PC, puoi rivolgerti al Media Creation Tool.
Cosa è Media Creation Tool ?
Media Creation Tool è un programma molto leggero, scaricabile appunto dal sito ufficiale della Microsoft, con il quale possiamo effettuare il download di qualiasi versione del sistema operativo Windows disponibile.
Il software ci instrada nel download e poi nella installazione del file di installazione scaricato.

Con Media Creation Tool è possible creare una chiavetta USB per l’avvio (BOOTABLE)
nel caso in cui il tuo computer non funzioni bene e tu voglia installare Windows da capo.
Potrai usare la chiavetta USB come disco di avvio per poter eseguire l’installazione del sistema operativo.

Media Creation Tool ci permette anche di salvare il sistema operativo in formato ISO, in modo da poterlo masterizzare poi su DVD.
In questo modo poi puoi creare un DVD AVVIABILE (BOOTABLE) per installare Windows, sempre in caso di malfunzionamenti del sistema operativo.

E’ molto utile avere una CHIAVETTA USB CON WINDOWS oppure un DVD DI INSTALLAZIONE DI WINDOWS a portata di mano se Windows non funziona correttamente in seguito ad un virus preso in rete o un conflitto tra programmi installati che compromette il normale funzionamento del sistema operativo.

Come scaricare da Internet il programma Media Creation Tool

 

Per effettuare il download di Media Creation Tool segui i passaggi seguenti:

– collegati al sito Internet di Microsoft usando un PC Windows

– clicca sul tasto Scarica ora lo strumento posizionato in basso a sinistra.

Se visiti il sito Web di Microsoft utilizzando un sistema operativo diverso da Windows,
al posto del software Media Creation Tool ti verrà proposta direttamente l’immagine ISO di Windows 10 in versione a 32 o 64 bit.

– una volta effettuato lo scaricamento

– avvia il file eseguibile di installazione MediaCreationTool.exe

Ti verrà chiesto se vuoi aggiornare il computer alla versione Windows 10, oppure se vuoi creare un supporto di installazione

(CHIAVETTA USB oppure IMMAGINE ISO PER DVD)

– SCELTA 1 – AGGIORNARE A WINDOWS 10
Nel primo caso verranno scaricati da Internet tutti i file necessari all’installazione del sistema operativo Windows 10
e la procedura di aggiornamento a Windows 10 verrà eseguita in modo automatico se hai la versione Windows 7 SP1 oppure la versione Windows 8.1 di Windows

– SCELTA 2 – CREARE UNA CHIAVETTA USB / IMMAGINE ISO PER DVD

Se invece scegli di creare un supporto d’installazione che ti sarà utile per installare Windows su un altro computer, oppure quando il tuo computer smetterà di funzionare correttamente, verrà creata una pennetta USB contenente i file di installazione di Windows 10
oppure verrà creata sul tuo hard disk un IMMAGINE ISO del sistema operativo che potrai poi masterizzare su DVD.

SE NON SAI COSA SIA UNA IMMAGINE ISO, LEGGI I TUTORIAL CORRELATI:
cosa è una immagine ISO
cosa è una immagine ISO del sistema operativo Windows
come creare una immagine ISO del sistema operativo Windows
come masterizzare su DVD una immagine ISO di Windows

Come verificare se il computer ha il Bluetooth sul sistema operativo Windows 7




Come verificare se il computer ha il Bluetooth sul sistema operativo Windows 7

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti spiegherò come verificare se il computer ha il Bluetooth sul sistema operativo Windows 7, in modo da attivare la trasmissione Bluetooth e rilevare eventuali dispositivi Bluetooth che hai acquistato, come mouse senza fili Bluetooth, tastiere senza fili Bluetooth, cuffie e altoparlanti Bluetooth

Vediamo brevemente i passaggi per poter attivare il Bluetooth sul sistema operativo Windows 7, in modo che il tuo computer potrà essere in grado di rilevare dispotivi Bluetooth che siano in grado di abbinarsi al tuo computer.

I dispositivi Bluetooth più usati sono sicuramente:

  • cuffie senza filo Bluetooth
  • altoparlanti senza filo Bluetooth
  • mouse e trackpad senza filo Bluetooth
  • tastiere Bluetooth

e così via fino ad arrivare a dispositivi più specifici per professionisti.

Prima di tutto verifichiamo insieme se il tuo computer è dotato di trasmettitore / ricevitore Bluetooth.

Sui computer più vecchi, questo dispositivo andava acquistato a parte, ed aveva la forma di una pennetta USB.

Sui computer moderni di solito il tramettitore / ricevitore Bluetooth è pre-installato nell’hardware del tuo computer e non devi acquistare nessun componente aggiuntivo hardware.

 

SU WINDOWS 7

– clicca il pulsante Start di Windows

Si aprirà il menu Start di Windows

– clicca col tasto destro del mouse sulla voce Computer che trovi sul menu

Si aprirà un menu come in figura seguente

{IMM – MENU TASTO DESTRO SU COMPUTER}

– clicca sulla voce Proprietà 

 

 

Passaggi per attivare Windows 7




Passaggi per attivare Windows 7

In questo tutorial ti spiegherò come attivare Windows 7 sul tuo computer con sistema operativo Windows 7.
L’attivazione di Windows è un processo con il quale la Microsoft, produttrice del sistema operativo Windows, controlla la validità di una copia del sistema operativo installata sul tuo computer.
L’attivazione serve per verificare che la copia installata sul tuo computer sia una copia autentica e associata ad un numero seriale valido ed acquistato, anzichè una copia contraffatta o copiata.

Per attivare Windows 7 è necessario avere il numero seriale (Product Key) fornito nella confezione del sistema operativo Windows 7 (se hai acquistato il DVD di installazione di Windows 7 in un negozio)
oppure ricevuto online durante l’acquisto (se hai acquistato Windows 7 online dallo Store Microsoft)

Se non attivi la tua copia di Windows 7 entro 30 giorni dall’acquisto, Windows 7 si bloccherà.
In questo articolo ti parlerò di come eseguire la procedura di attivazione di Windows 7 direttamente dal tuo computer, per poter attivare correttamente la tua copia di Windows in modo che funzioni regolarmente con tutte le sue funzionalità.

Il numero seriale Product Key dovrà essere inserito in un apposito modulo, poi Windows si collegherà al server della Microsoft ed effettuerà un check di validazione del numero seriale inserito.
Se il numero Product Key risulta acquistato regolarmente il server darà una risposta positiva e la tua copia di Windows 7 verrà attivata con successo.
Vediamo ora i passaggi per attivare Windows 7 in pochi semplici passaggi.

  • clicca sul pulsante Start di Windows
  • clicca col tasto destro su Computer
  • Si aprirà il menu Proprietà
  • scegli la voce Proprietà dal menu che compare.
  • Scorri la finestra che si apre fino in fondo
  • clicca sulla scritta cliccabile XX giorni rimasti per l’attivazione. Attivare Windows adesso
    per far partire la procedura guidata per l’attivazione di Windows.
  • clicca poi sul tasto Attiva Windows online
  • digita il tuo codice seriale di 25 caratteri (numeri e lettere mischiati) PRODUCT KEY che trovi sulla confezione del sistema operativo
    oppure sul bollino incollato sull’unità centrale del tuo computer

è identificato con nome Codice “Product Key”

  • clicca poi sul pulsante Avanti che si trova in basso a destra
    attendi che la tua copia di Windows 7 venga attivata.

Se tutto è andato per il verso giusto, nel giro di qualche secondo,
Windows ti avviserà che la tua copia del sistema operativa è genuina ed è stata attivata correttamente.

Per portare a termine la procedura, devi essere connesso ad Internet.

Come verificare se Windows 7 è attivato

Ora vediamo la procedura per verificare se Windows 7 è attivato.
Dopo aver imparato come attivare Windows 7 ora ti spiego come puoi verificare lo stato dell’attivazione del tuo sistema operativo Windows 7, dopo averne effettuato l’attivazione online.

  • clicca sul tasto Start di Windows
  • scegli la voce Computer con il pulsante destro del mouse.
  • ora clicca sulla voce Proprietà del menu che compare
  • scorri poi fino in fondo sulla finestra che si apre.

Se il sistema è attivato correttamente, vedrai il logo Microsoft originale in basso a destra e la dicitura Windows è attivato di fianco ad esso.

Se Windows non è stato attivato in modo corretto,

  • vai al paragrafo precedente per poter attivare correttamente la tua copia di Windows 7.

 

Come aggiornare Windows a Windows 10




Come aggiornare Windows a Windows 10

Stai pensando di aggiornare il sistema operativo Windows del tuo computer passando a Windows 10  ?
Pensi che questa operazione è già stata fatta da tantissimi utenti di Windows ma non ti senti sufficientemente pronto per affrontare da solo questa attività?Le informazioni che hai reperito non ti fanno sentire abbastanza tranquillo per affrontare questa sfida?
Allora non devi preoccuparti ulteriormente perché la lettura di questo articolo ti consentirà di portare a termine senza difficoltà l’operazione di aggiornamento del tuo sistema operativo a Windows 10.
Ti posso già anticipare che la procedura di aggiornamento di Windows non prevede in nessun modo attività complicate e pericolose per i dati presenti sul tuo computer come possa essere una formattazione del hard disk contenuto nel tuo pc.
Niente di tutto questo in quanto la casa produttrice di Windows prevede già nelle sue funzionalità dei processi automatici che permettono l’aggiornamento o anche l’installazione dei propri prodotti seguendo una procedura ben guidata che limita le possibilità di commettere errori dovuti alla poca conoscenza.
Inoltre approfitto per raccomandarti di seguire sempre con attenzione i consigli di aggiornamento che ti vengono proposti da Windows in quanto effettuandoli il tuo sistema risulterà sicuramente più protetto dagli attacchi da parte di hacker e dalle infezioni effettuate da virus.
Non devi temere per come effettuare queste operazioni perché Windows ha già previsto tutto, oltre a metterti a disposizione i processi automatici che ti ho già accennato, ti segnala anche la presenza di aggiornamenti importanti con un’apposita segnalazione nell’area di notifica.

Non avrai che da accedere nella parte a destra nella tua barra delle applicazioni (per intenderci dove visualizzi l’orologio) e cliccare sulla bandierina bianca che ti compare per vedere l’elenco dei messaggi importanti da leggere riguardo gli aggiornamenti.
Inoltre come ti mostrerò più avanti potrai anche demandare completamente Windows di effettuare in completa autonomia gli aggiornamenti necessari dandotene evidenza al completamento di tutto.
Se quello che ti ho fin qui esposto ha suscitato in te l’interesse non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo applicando passo per passo quello che troverai riportato.

Procedure per aggiornare Windows alla versione Windows 10

Per procedere con l’aggiornamento di Windows 10 puoi optare per due differenti modalità da seguire:
l’aggiornamento automatico mediante l’utilizzo della funzionalità messa a disposizione nella sezione Windows Update o l’utilizzo di supporti per l’installazione.
Nel primo caso l’aggiornamento verrà effettuato sul computer con la versione di Windows da rinfrescare mentre nell’altro caso potrà essere utilizzato anche su altri computer.
Infatti copiando i file di installazione su un supporto DVD o su una chiavetta USB potrai inserirli in altri computer senza dover procedere più volte l’operazione necessaria per scaricare l’aggiornamento.
Ti dico anche che non devi prendere ora questa decisione in quanto io procederò a darti le indicazioni per entrambe le soluzioni lasciandoti il tempo di scegliere.
La procedura di installazione non toccherà in nessun caso i dati già presenti sul hard disk del tuo computer lasciandoli inalterati.
Il pacchetto di installazione puoi ottenerlo in più modi che ti vado ad elencare:

Mediante l’acquisto dallo store ufficiale Microsoft
Mediante l’acquisto sullo store online Amazon
Mediante l’acquisto nei negozi fisici di informatica e elettronica

Prima di procedere con l’acquisto ti consiglio però di procedere prima alla verifica dei requisiti indispensabili all’aggiornamento:

Il tuo computer deve disporre di una quantità minima di RAM di 2Gb, di un hard disk con uno spazio libero minimo di 20Gb, di un processore minimo a 1 GHz ed una scheda grafica equipaggiata con il supporto a Microsoft DirectX 9.
Una copia originale di Windows 7 SP1 o Windows 8.1. Come potrai facilmente intuire solo le copie attivate legittimamente potranno usufruire dell’aggiornamento a Windows 10. Negli altri casi si dovrà procedere con una installazione integrale del sistema operativo che comporta però la formattazione dell’hard disk.
Una connessione dati sufficientemente stabile e veloce per consentirti di scaricare i file di installazione di Windows 10.
Se poi si vuole creare anche un copia dell’installazione sono necessari anche una chiavetta USB o un disco DVD vuoto.

Una volta che hai effettuato i controlli che ti ho riportato puoi procedere con l’attività di aggiornamento.

Per prima cosa verifica che sulla tua barra delle applicazioni sia presente un simbolo di una bandierina bianca.

La trovi in prossimità dell’orologio.

Se l’hai trovata allora procedi a cliccarla in modo tale da attivare l’operazione di richiesta dell’aggiornamento e la successiva installazione sul tuo computer.

Una volta che avrai premuto sulla bandierina bianca dovrai cliccare sul tasto Prenota il tuo aggiornamento gratuito per poter richiedere l’aggiornamento.

Successivamente puoi completare il tutto premendo il tasto Chiudi.

Windows provvederà a renderti disponibile la tua copia di Windows 10 negli aggiornamenti di Windows Update per renderti agevole l’installazione.
L’operazione verrà effettuata alla stessa maniera di tutti gli altri aggiornamenti proposti da Windows.
Se hai ulteriori curiosità da soddisfare puoi consultare la pagina internet che Microsoft mette a disposizione dei propri utenti.
Può capitare che non ti risulti disponibile la bandierina bianca sulla barra delle applicazioni.
Questo può succedere perché non sono stati scaricati sul tuo computer tutti gli aggiornamenti disponibili.

Non devi fare altro che accedere alla sezione di Windows Update e scaricare tutti gli aggiornamenti disponibili che ti vengono visualizzati.
{IMM – WINDOWS UPDATE – CAMBIA IMPOSTAZIONI }

Fra quelli che ti interessano per far apparire la bandierina bianca ti riporto di seguito quelli da scaricare sicuramente:

KB3035583 per Windows 7 SP1
KB2952664 per Windows 7 SP1
KB3035583 per Windows 8.1
KB2976978 per Windows 8.1

Inoltre, per poter poi effettuare l’operazione di prenotazione della copia dell’aggiornamento a Windows 10, è indispensabile che il tuo computer disponga della versione 11 di Internet Explorer.
Nel caso non fosse presente ti chiedo di provvedere all’aggiornamento prima di procedere con questa guida.
Se alla fine dell’attività di aggiornamento ancora non riesci a visualizzare la bandierina bianca che ti permetterà poi l’aggiornamento a Windows 10 allora ti indico di seguito alcuni consigli riguardo alle operazioni da effettuare per risolvere questo problema.

Installa, dopo averli scaricati singolarmente, gli aggiornamenti che permetteranno dopo di visualizzare la bandierina bianca accanto all’orologio di sistema.

Alla fine dell’installazione Windows potrebbe richiederti di riavviare il computer per rendere effettive le modifiche apportate.
Per individuare più facilmente gli aggiornamenti che ti interessano te li riporto di seguito:

KB2952664 per Windows 7 SP1 a 64 bit o 32 bit.
KB3035583 per Windows 7 SP1 a 64 bit o 32 bit.
KB2976978 per Windows 8.1 a 64 bit o 32 bit.
KB3035583 per Windows 8.1 a 64 bit o 32 bit.

Come avrai notato ti ho riportato a fianco di ogni aggiornamento la dicitura a 64 bit o 32 bit.

Questa scelta dipende dal sistema operativo che risulta installato sul tuo computer e puoi effettuare agevolmente la verifica accedendo col tasto destro sulla voce Computer che ti appare quando apri il menù Start (per tua comodità ti ho riportato di seguito la schermata interessata).

A questo punto seleziona la voce Proprietà che trovi nel menù che si è aperto quando hai cliccato con il tasto destro del mouse.

{IMM – PROPRIETA’}

Ti verrà visualizzata una finestra come quella che ti ho riportato nella schermata che trovi di seguito.

{IMM – PANNELLO DI CONTROLLO – SISTEMA E SICUREZZA }

Alla voce Tipo sistema troverai l’informazione che ti serve per individuare la corretta tipologia del sistema operativo installato sul tuo computer: 64 bit o 32 bit.

La schermata che ti ho riportato ti tornerà utile anche per effettuare la verifica che la copia di Windows che risulta installata sul tuo computer sia effettivamente una installazione genuina.

Una volta completata l’installazione degli aggiornamenti che ti ho indicato puoi effettuare anche il lancio manuale dei programmi launcher che sono deputati all’attività di prenotazione della copia di Windows 10.

Per fare questo accedi mediante la riga di comando alla cartella

C:\Windows\System32\GWX

ed effettua il lancio dei seguenti eseguibili:

GWX.exe
GWXUX.exe

Nel caso riscontrassi difficoltà nel lancio dei suddetti programmi ti consiglio di utilizzare la modalità Amministratore.

  • clicca con il tasto destro del tuo mouse sul loro nome e sul menù a tendina che ti verrà mostrato non devi fare altro che selezionare la voce Esegui come amministratore.

 

Una ulteriore modalità per effettuare l’aggiornamento a Windows 10 consiste nell’utilizzare un’utility di aggiornamento a Windows 10 che Microsoft mette a disposizione sul proprio sito.

Una volta effettuato l’accesso utilizza il tasto Aggiorna ora per iniziare la procedura.

Ti verrà reso disponibile, alla fine del download, il file Windows10Upgrade9252.exe.

  • clicca due volte su questo file eseguibile per lanciare l’installazione
  • seleziona il tasto Si.
  • clicca sul tasto Accetta.

Il programma inizierà ad effettuare una verifica sullo stato del tuo computer.
Al termine del controllo ti mostrerà il suo responso che se sarà positivo ti permetterà di proseguire con l’aggiornamento.

  • Clicca sul tasto Avanti.

Verrà in questo modo avviato il download e la successiva installazione dell’aggiornamento a Windows 10.

Se hai acquistato la licenza per Windows 10 ti voglio indicare come puoi procedere per utilizzare l’installazione su più pc.

Innanzitutto ti occorre Media Creation Tool.
Questo che ti ho indicato è un software gratuito messo a disposizione da Microsoft per consentire agli utenti di scaricare una versione qualsiasi di Windows 10 e di installarla, conservarla su una chiavetta USB o di masterizzarla su un disco DVD partendo dall’immagine ISO che ti verrà messa a disposizione.

scarica il programma Media Creation Tool collegandoti al sito della Microsoft accedendo da un computer con sistema operativo Windows.

Nella pagina che ti verrà mostrata premi il pulsante Scarica ora lo strumento che puoi vedere in basso a sinistra.

Nel caso scegliessi di accedere al sito utilizzando un computer che utilizza un sistema operativo differente da quello Windows ti verrà mostrata direttamente l’immagine ISO di Windows 10 nelle due versioni a 32 Bit o a 64 Bit al posto del programma Media Creation Tool.
Come ti ho accennato in precedenza puoi effettuare l’aggiornamento a Windows 10 direttamente dal computer sul quale ti interessa cambiare la versione del sistema operativo.

Per fare questo nella finestra di Media Creation Tool

  • seleziona Accetta e
  • successivamente Aggiornare il PC ora.
    cliccando sul tasto Avanti verrà avviato il download
  • e successivamente la procedura guidata che installerà il sistemo operativo.
  • La stessa procedura ti permette inoltre di scegliere di salvare il file di installazione su un disco DVD o una chiavetta USB per poterlo utilizzare su un altro computer.

Per procedere in questo modo devi selezionare la voce Creare un supporto di installazione per un nuovo PC e successivamente cliccare sul pulsante Avanti.
A prescindere che tu abbia deciso di aggiornare direttamente o di salvare il file su un supporto all’avvio della procedura guidata ti verrà chiesto di inserire il product key della tua copia di Windows.
Il programma di aggiornamento effettuare una prima fase di installazione al termine della quale riavvierà il computer per procedere con la rimanente parte di installazione.
Per velocizzare il processo ti consiglio di selezionare il pulsante Usa impostazioni rapide che effettuerà l’installazione che provvederà ad utilizzare le impostazioni predefinite e non ti verrà quindi richiesto di effettuare nessuna scelta di configurazione.

 

Programmi gratuiti per cambiare il colore delle cartelle su Windows 10




Programmi gratuiti per cambiare il colore delle cartelle su Windows 10

In questo tutorial vedremo alcuni programmi per cambiare il colore delle cartelle su Windows 10, in modo da personalizzare la finestra Esplora File di Windows 10, colorando le cartelle con colori personalizzati, che ti possono aiutare nel catalogare cartelle e file di lavoro distinguendole tramite colori differenti.

  • clicca sul tasto Windows

Come scoprire il proprio indirizzo IP pubblico e indirizzo IP privato




Come scoprire il proprio indirizzo IP pubblico e indirizzo IP privato

scritto da IlMagoDelComputer

Inquesta guida ti spiegherò come trovare il tuo indirizzo IP pubblico e il tuo indirizzo IP privato sul tuo computer oppure smartphone.
Ti spiegherò come funziona Internet e cosa sono gli indirizzi IP.
Gli indirizzi IP sono alla base dell’architettura di Internet e della comunicazione in rete tra computer.
Vedremo la differenza tra Indirizzi IP in formato IPv4 e indirizzi IP in formato IPv6.
Poi passerò spiegarti le varie procedure per trovare il tuo indirizzo Ip pubblico e privato su Mac, su pc con Windows, su smartphone iOS e su smartphone Android.

Per spiegartela in parole molto semplici, l’IP è un identificativo univoco che è stato studiato per poter identificare appunto in maniera univoca i computer collegati ad una rete.
Ogni computer collegato in rete, o meglio ogni dispositivo, si chiama NODO DI RETE.
Questi nodi possono anche essere altri dispositivi come videocamere di sorveglianza collegate in rete, stampanti di rete, console di gioco per ragazzi collegate in rete, computer e smartphone e così via, accessori di domotica per la casa.

Tramite questi identificativi i dispositivi possono dialogare tra di loro, ossia scambiare pacchetti di dati.
Per inviare delle informazioni da un nodo all’altro della rete serve sapere il destinatario, come quando si effettua una telefonata o si manda una email.
Così, una rete di computer è costituita da vari dispositivi identificati ognuno da un indirizzo IP diverso.
Internet è una grande rete costituita da miliardi di nodi.

Gli indirizzi IP formato IPv4 hanno la seguente forma:

122.89.144.100

Ossia sono costituiti da 4 triplette di numeri che vanno da 0 a 255 per ciascuna tripletta.

In questa guida approfondiremo quindi i concetti di networking e vedremo nello specifico come conoscere il proprio indirizzo IP pubblico e indirizzo PI privato  utilizzando tutte le migliori procedure sui vari sistemi operativi.

Trovare il proprio indirizzo IP non è un’operazione difficile.
Non sono necessarie particolari competenze informatiche per poterci riuscire e con questa guida troverai tutti i passaggi spiegati nel dettaglio.

Vediamo subito cosa sono gli indirizzi IP pubblici e privati e come poterli trovare sia in locale sia quando siamo collegati su Internet.

TUTORIAL CORRELATI:
cosa sono i DNS
cosa sono i server DNS
cosa sono i server
guide su Internet

 

 

Come trovare il proprio indirizzo IP privato dal Pannello di controllo di Windows

E’ possibile trovare il proprio indirizzo IP del computer sia dall’interfaccia grafica di Windows chiamata Pannello di controllo, che sicuramente avrai usato altre volte, e sia da un’interfaccia testuale, il Prompt dei comandi, che è un’interfaccia per utenti più esperti (in stile anni 80).
Vediamo i passaggi da eseguire per trovare l’indirizzo IP privato dal Pannello di controllo di Windows.

  • clicca sul pulsante Start di Windows
  • scrivi Pannello di controllo nel campo di ricerca
  • seleziona il risultato migliore

Si aprirà il Pannello di controllo di Windows

  • Nella finestra che si apre sul desktop clicca sulla voce Visualizza attività

o Centro connessioni di rete

  • poi condivisioni (dipende dal tipo di visualizzazione impostata nel menu in alto a destra del Pannello di controllo)
  • clicca sul tipo di connessione in uso che trovi sulla destra vicino alla dicitura Connessioni

Si apre un’altra finestra

  • clicca sul tasto Dettagli

il tuo indirizzo IP privato è scritto vicino alla voce Indirizzo IPv4

 

 

Trovare il proprio indirizzo IP privato dal Prompt dei comandi di Windows

Nelle righe seguenti vedremo come trovare il proprio indirizzo IP privato sul nostro computer con sistema operativo Windows.
Questa volta vediamo come trovare il nostro indirizzo IP privato dal Prompt dei comandi, un’interfaccia utente per utenti più esperti.
Nel prompt dei comandi si inseriscono comandi DOS testuali, come nei computer anni 80.

  • clicca sul tasto Windows (il tasto con la bandierina di Windows posizionato all’angolo in basso a sinistra sulla barra in basso di Windows) in modo tale da accedere al menu Start
  • scrivi cmd nella barra di ricerca
  • premi il tasto Invio / Enter dalla tastiera

 

Si aprirà la finestra del Prompt dei comandi di Windows

  • scrivi ora il comando testuale ipconfig
  • premi il tasto Invio / Enter dalla tastiera

Ora vedrai una serie di informazioni a schermo

L’indirizzo IP del PC è quello che c’è trovi in corrispondenza della dicitura Indirizzo IPv4

 

Come cambiare carta di credito su iTunes




Come cambiare carta di credito su iTunes

scritto da IlMagoDelComputer

In questa guida vedremo come cambiare carta di credito su iTunes, ossia come modificare i dati di pagamento all’interno dell’ID Apple che usi per scaricare applicazioni, per comprare musica su iTunes e per gestire il tuo account iCloud.

TUTORIALS CORRELATI:
come creare un ID Apple
come funziona iCloud
come funziona iCloud Drive

Per maggiori informazioni sul mondo Apple visita il sito MelaTutorials.it per i migliori tutorials sul mondo della mela.

Se devi modificare la tua carta di credito ricaricabile che hai inserito nel tuo account Apple perché l’hai smarrita oppure è scaduta oppure la vuoi sostituire con un’altra che abbia i fondi, in questa guida ti spiegherò tutti i passaggi per la modifica delle informazioni di pagamento sull’account Apple (ID Apple).

In questi ed altri molti casi ti occorrerà effettuare l’accesso al tuo account Apple da smartphone o da computer, per poter cambiare appunto le informazioni sul metodo di pagamento, all’interno dell’account Apple.

Per poter acquistare app, musica, giochi, o noleggiare film su iTunes, è necessaria una carta di credito valida.
La carta di credito nell’account Apple deve essere sempre valida e non scaduta per poter funzionare correttamente e permetterti di scaricare contenuti multimediali sul computer, l’iPhone o l’iPad.
Vediamo subito come fare per poter come cambiare carta di credito su Apple Store, e come aggiornare la carta all’interno dell’account.

 

Come cambiare carta di credito su iTunes su Windows

Se non sai come cambiare carta di credito su Apple Store ed utilizzi Windows, tutto quello che devi fare è

  • lancia il programma iTunes cliccando sulla sua icona presente sul desktop

{IMM – ITUNES PER WINDOWS}

  • clicca sulla voce iTunes Store collocata nella barra laterale di sinistra.
  • clicca sul tuo indirizzo di posta elettronica visualizzato in alto a destra ed effettua l’accesso allo store online di iTunes digitando i dati del tuo ID Apple

{IMM – ACCOUNT DI ITUNES A DESTRA}

  • Clicca quindi sul pulsante Modifica dati di pagamento presente nella schermata che si apre
  • compila il modulo che ti viene proposto per inserire le informazioni sulla tua nuova carta di credito
  • clicca sul tasto Operazione completata (in basso a destra) per salvare i cambiamenti effettuati

Come cambiare carta di credito su iTunes su Mac (Apple)

Se utilizzi un computer Apple con sistema operativo Mac OS X  hai già installato iTunes di default nel sistema.
Oltre ad iTunes, hai anche il Mac AppStore per acquistare / scaricare programmi per computer dallo store delle app.
Puoi usare uno degli programmi a piacere per poter cambiare i dati di pagamento memorizzati nel tuo account iTunes.

  • basta avviare App Store tramite la sua icona presente nella barra dock
  • cliccare sulla voce Store della barra dei menu (quella in alto)
  • selezionare Visualizza il mio account (indirizzo@email.com) dal menu che compare

{IMM – ACCOUNT ITUNES SU ITUNES}

  • accedi quindi ad Apple Store digitando i dati del tuo account Apple (Apple ID) nella finestra che si apre

Una volta effettuato l’accesso

  • clicca sulla voce Modifica posizionata di fronte alla dicitura Informazioni sul pagamento per poter modificare i dati della tua carta di credito

 

 

Come alzare il volume del computer su Windows XP



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Come alzare il volume del computer su Windows XP

Questa è una delle prime volte che usi il PC tutto da solo e ti sei ritrovato davanti a un ostacolo apparentemente semplice ma che in realtà è abbastanza ostico per chi è alle primissime armi con il mondo dell’informatica: il volume del PC è troppo basso e non sai come alzarlo.

Aumentare il volume del computer è facile come bere un bicchier d’acqua, anzi di più, anche per chi come te è ai primi approcci con il PC.

Tutto quello che devi fare è cliccare su un’icona e alzare una levetta di regolazione. Allora, sei pronto a scoprire come alzare il volume del PC in dettaglio?

SUL SISTEMA OPERATIVO WINDOWS XP



  • clicca sull’immagine dell’altoparlante grigio posizionato in basso a destra sullo schermo accanto all’orologio di Windows
  • apparirà un piccolo mixer, con una leva per regolare il volume
  • con il mouse puoi muovere il selettore in basso e in alto (tieni premuto il tasto sinistro del mouse e sposta il selettore fino al massimo volume)

La procedura è completata, hai alzato il volume del computer al massimo.

SUL SISTEMA OPERATIVO WINDOWS 7 / WINDOWS VISTA

La procedura è la stessa

  • clicca sull’immagine dell’altoparlante grigio posizionato in basso a destra sullo schermo accanto all’orologio di Windows
  • apparirà un piccolo mixer, con una leva per regolare il volume
  • con il mouse puoi muovere il selettore in basso e in alto (tieni premuto il tasto sinistro del mouse e sposta il selettore fino al massimo volume)

La procedura è completata, hai alzato il volume del computer al massimo.



SU WINDOWS 7 / VISTA PUOI ALZARE IL VOLUME DEI SINGOLI PROGRAMMI

per regolare l’audio in modo selettivo dei singoli programmi che stai usando su Windows, segui i passaggi seguenti:

  • clicca sulla voce Mixer posizionata sotto la barra del Volume

Apparirà un mixer  con i vari volumi da regolare

  • regola i vari selettori di volume come desideri per regolare l’audio dei vari programmi disponibili

Come aumentare il volume di un PC portatile

Per alzare il volume del PC portatile oltre i limiti standard previsti da Windows



devi ricorrere all’equalizzatore grafico integrato nel pannello di gestione della scheda audio

  • vai sul  Pannello di controllo di Windows
  • clicca prima sull’icona Hardware e suoni
  • poi sulla voce Gestisci dispositivi audio

SU SISTEMA OPERATIVO Windows 10 o Windows 8.x

  • per accedere al pannello di controllo classico
  • devi cliccare sul pulsante Start (l’icona della bandierina posta nell’angolo in basso a sinistra dello schermo)
  • devi cercare Pannello di controllo nel campo di ricerca del menu che si apre
  • devi selezionare il primo risultato della ricerca
  • arrivato a questo passo
  • scorri in basso nella pagina appena aperta
  • clicca sull’icona relativa al Pannello di controllo della tua scheda audio
  • Cerca quindi le impostazioni dedicate agli Altoparlanti ed attiva la Equalizzazione volume
  • mettendo un segno di spunta accanto alla relativa voce
  • clicca sull’icona dell’equalizzatore
  • porta tutti gli indicatori verso l’alto

Come alzare il volume del PC portatile

Qualora nel pannello di controllo di Windows non trovassi alcuna icona relativa alla scheda audio

prova a installare oppure ad aggiornare i driver del dispositivo seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial a riguardo



Se scarichi i driver da Internet

  • assicurati che questi siano comprensivi del pannello di controllo per l’audio (es
  • il pannello di gestione audio Realtek)
  • Regolare il volume del portatile con la tastiera
  • Vuoi alzare il volume del PC portatile usando la tastiera del computer dopo che i tasti predisposti a questo compito si sono rotti
  • Basta rivolgersi a 3RVX
  • un programma gratuito per tutte le principali versioni di Windows che consente di utilizzare delle combinazioni di tasti personalizzate per alzare ed abbassare il volume del computer

Per scaricare 3RVX sul tuo PC

  • vai sul sito del programma
  • clicca sul link 3RVX xx (xx) (Installer) che si trova in fondo alla pagina
  • A scaricamento completato
  • apri
  • facendo doppio click su di esso
  • il file appena scaricato (3RVX_xx
  • msi)
  • clicca prima su Next per due volte consecutive
  • Install
  • Finish per completare il processo d’installazione del programma

 

Come alzare il volume del PC portatile

  • avvia 3RVX tramite il suo collegamento comparso nel menu Start
  • poi scegli la voce Tutti i programmi di Windows
  • fai click destro sulla sua icona contenuta nell’area di notifica (accanto all’orologio di Windows)
  • seleziona la voce Settings dal menu che compare
  • nella finestra appena aperta
  • vai sulla scheda Hotkeys
  • clicca il tasto (+)
  • scegli le combinazioni di tasti che preferisci utilizzare per aumentare / diminuire il volume del computer
  • clicca sul pulsante posizionato accanto alla dicitura Keys
  • digita la combinazione di tasti da utilizzare
  • seleziona l’azione da associare alla combinazione (es
  • Increase volume per aumentare il volume o Decrease volume per diminuire il volume) dal menu a tendina Action

Per salvare le impostazioni



  • clicca prima su Apply
  • poi su OK

Come bloccare un programma nel firewall Windows 10




Come bloccare un programma nel firewall di Windows 10 (Windows Defender)

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial andrò, oggi, a spiegarti come bloccare un programma nel firewall Windows 10, così da non trovarti costretto ad dover affrontare brutte sorprese in seguito, perché qualcuno ha avuto accesso al tuo computer ed è entrato in rete causandoti dei danni.

Hai da poco acquistato il sistema operativo Windows 10, lo hai installato sul tuo dispositivo e, solo dopo, ti sei reso conto che, non essendo l’unico utilizzatore del tuo computer, potresti trovarti nei guai, dal momento che qualcun altro potrebbe usare in rete programmi non appropriati?

Ebbene allora sei capitato nel posto giusto. Infatti in questa guida ti spiegherò in maniera dettagliata e guidandoti nelle procedure, passo dopo passo, non solo come bloccare un programma nel firewall Windows 10, ma anche come poter procedere sia per apprendere come bloccare le connessioni in entrata; sia anche per imparare come bloccare le connessioni in uscita.

In tal modo, una volta che sarai pratico della situazione, potrai scegliere in maniera del tutto autonoma ed indipendente, quali programmi utilizzare in modalità on line, a quali software consentire l’accesso alla rete e quali, invece, inibire totalmente.




Per far questo ti indicherò delle applicazioni che possono risultarti utili nell’attivare il blocco e ti guiderò, ovviamente, nella loro installazione.

Agendo in questo modo potrai lasciare il tuo computer anche in mano di altre persone senza correre rischi o stare con l’ansia che qualcuno possa combinare dei danni.

Prima di procedere oltre voglio farti ancora una piccola precisazione: le procedure di blocco, che troverai nella parte operativa della mia guida, sono tutte procedure assolutamente reversibili. Ci tengo a dirtelo sin da ora, perché tu possa essere tranquillo rispetto al fatto che, se un giorno tu volessi riattivare qualche programma, non avresti nessun problema a farlo. Dovrai solo seguire qualche semplice passaggio, che troverai sempre indicato nel tutorial, e tutto tornerà esattamente come era allo stato originario.

Dunque ti ho convinto? Sei pronto, quindi, ad iniziare? Sei curioso di sapere come bloccare un programma nel firewall Windows 10, ma anche come bloccare le connessioni in entratae, infine, come bloccare le connessioni in uscita?




Allora davvero non devi fare altro che prendere posto sulla tua poltrona preferita, metterti comodo di fronte allo schermo del tuo computer e proseguire, poi, con la lettura della seconda parte del tutorial. Vedrai che non ci vorrà tanto tempo e che non si tratta di operazioni difficili da eseguire. Basterà soltanto un po’ di pazienza e di attenzione alle mie indicazioni e anche tu imparerai velocemente come bloccare un programma nel firewall Windows 10.

Buona lettura.

Come disattivare Windows Defender completamente




Come disattivare Windows Defender completamente

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial andrò a spiegarti come disattivare Windows Defender completamente dal tuo computer, sia questo un dispositivo fisso o anche un portatile, all’interno del quale come sistema operativo è presente Windows 10.

Affascinato dalla novità teconologica e curioso di provare il suo funzionamento, hai acquistato ed installato Windows 10, ma ora non vuoi avere come antivirus Windows Defender e non sai proprio come fare?

Hai sempre usato un antivirus diverso da Windows Defender, per cui vuoi continuare ad utilizzare lo stesso perché ti sei sempre trovato bene, ma non sai come procedere?

Ebbene sei capitato proprio nel posto giusto. Dammi retta, fermati qualche minuto a leggere questa guida e vedrai che troverai tutte le risposte che stai cercando alle tue domande.




Infatti, come ti anticipavo all’inizio, questo mio tutorial si pone come obiettivo proprio quello di spiegarti come rimuovere Windows Defender che è un antivirus molto diverso da tutti gli altri: diverso in che senso?
Forse ti stai chiedendo.
Presto detto: questo specifico antivirus si attiva di default quando installi Windows 10 sul tuo dispositivo oppure quando vai ad effettuare l’aggiornamento del sistema operativo, operazione in seguito alla quale si scarica – sempre in maniera del tutto automatica – Windows Defender e, contemporaneamente si disinstalla qualsiasi altro antivirus fino a quel momento presente sul computer.

Insomma detta così potrebbe sembrare un’imposizione senza via di scampo: o Windows Defender o nulla.

Stai sereno, però, perché ti assicuro che non è affatto così e a breve ti spiegherò in maniera dettagliata come disattivare Windows Defender completamente, dal tuo computer, potendo così scegliere un altro programma di protezione, con il quale ti trovi più a tuo agio.

Ti anticipo sin da subito che non si tratta di un’operazione immediata, come avviene con gli altri antivirus, ma seguendo con attenzione le mie indicazioni non incontrerai troppe difficoltà.




Innanzitutto se hai una versione Pro o Enterprise di Windows 10 puoi disattivare completamente Windows Defender usando l’Editor dei criteri di gruppo locale, mentre se disponi della versione Home dovrai agire sul registro di sistema.

Operazioni diverse, per entrambi le quali ti fornirò tutte le indicazioni di cui potrai avere bisogno, in modo tale che alla fine tu possa sapere alla perfezione come disattivare del tutto Windows Defender.

L’importante ora è che tu ti prenda un po’ di tempo per te e che ti accomodi sulla tua poltrona preferita, davanti allo schermo del computer così da seguire passo passo ogni indicazione presente nella guida, finalizzata a spiegarti come rimuovere Windows Defender.

Per il resto lascia fare a me.
Poni attenzione alle procedure e lasciati guidare di passaggio in passaggio. Vedrai che in brevissimo tempo anche tu saprai come disattivare Windows Defender completamente e potrai, quindi, tornare ad usare il tuo antivirus preferito senza nessuna difficoltà.

 

Come disattivare Windows defender completamente

Se vuoi disattivare Windows Defender in maniera permanente, devi installare un altro software antivirus: Windows provvederà automaticamente a disabilitare la protezione fornita da Defender e a mantenere attiva solo quella dell’antivirus alternativo installato sul PC (in quanto mantenere due antivirus attivi sul sistema è dannoso e rallenta le prestazioni generali del computer). 

Se non sai quale antivirus alternativo installare, fai un “giretto” sul mio tutorial dedicato ai migliori antivirus gratis per Windows 10.

Come dici? Hai già installato un antivirus alternativo ma Windows non ha disattivato Defender?
Vuoi disattivare Defender senza installare un antivirus alternativo? In casi come questi, puoi mettere mano al registro di sistema e forzare la disattivazione di Defender.
Mi raccomando, però, cerca di evitare di restare completamente senza antivirus: equivarrebbe a un suicidio se il tuo PC è dotato di connessione a Internet!

  • apri la finestra Esegui di Windows
    premendo la combinazione di tasti Win+R dalla tastiera del computer

Si aprirà la finestra Esegui dove puoi inserire comandi testuali

regedit

  • poi premi il tasto Invio / Enter dalla tastiera

Si aprirà la finestra del Registro di sistema di Windows.

{IMM – FINESTRA REGISTRO DI SISTEMA DI WINDOWS}

Questa finestra presenta due colonne:
– una stretta sulla sinistra
– una più estesa sulla destra

  • vai sulla colonna sinistra della schermata
  • cerca il percorso seguente

HKEY_LOCAL_MACHINE\\SOFTWARE\\Policies\\Microsoft\\Windows Defender

  • e cliccaci per aprire le cartelle

A questo punto dobbiamo creare un nuovo valore nella parte destra della schermata.

  • clicca col tasto destro del mouse in una posizione vuota della parte di destra della schermata

Si aprirà un menu

  • scegli Nuovo > valore DWORD (32 bit) dal menu
  • arrivato a questo passo, rinomina la chiave appena creata in DisableAntiSpyware nel modo seguente:
  • cliccaci due volte rapidamente col tasto sinistro del mouse
  • scrivi come  valore 1
  • premi il tasto Invio / Enter dalla tastiera

Per applicare la modifica effettuata:

  • riavvia Windows

 

Come verificare se Windows Defender è disattivato correttamente

Se tutto è andato per il verso giusto

apri la finestra Impostazioni di Windows

Aggiornamento e sicurezza

Sicurezza di Windows

Protezione da virus e minacce

Windows Defender risulterà disattivato o inaccessibile perché “La protezione da virus e minacce è gestita dalla tua organizzazione”

In caso di ripensamenti

 

 

Come attivare Windows Defender di nuovo

per attivare nuovamente Windows Defender

  • apri l’Editor del registro di sistema
  • cancella la chiave DisableAntiSpyware che hai creato in precedenza
  • facendo clic destro su di essa
  • selezionando la voce Elimina dal menu che compare

Le modifiche avranno effetto solo dopo aver riavviato il sistema

  • riavvia Windows

aver cliccato sul pulsante Riavvia nel pannello di gestione di Defender




come fare backup PC Windows 10




come fare backup PC Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial andrò a spiegarti come fare backup PC Windows 10, così che tu possa mettere al sicuro tutto ciò che hai nel tuo dispositivo senza correre inutili rischi.

Ti sei accorto ad un certo punto, mentre lavori al pc, che il tuo computer è diventato molto lento perché contiene al suo interno, ormai, troppi dati? Hai accumulato foto, video e file nel computer e adesso hai bisogno di spostarli in un altro spazio più sicuro per evitare di perderli?

Allora ecco quello che fa al tuo caso. Leggi con attenzione questa guida e vedrai che, arrivato alla fine, saprai perfettamente come salvare i dati PC Windows 10 e, più in particolare, come fare backup con sistema operativo Windows 10.

Dal momento che oggi il computer è diventato per noi un oggetto indispensabile, il quale sostituisce mille altri accessori di qualche anno fa, come l’agenda, la rubrica telefonica, la sveglia, l’album delle foto, la compilation delle nostre canzoni preferite, la contabilità domestica, il piano di assunzione delle medicine e chi più ne ha, più ne metta, allora salvaguardare i dati contenuti al suo interno è diventata per tutti una necessità irrinunciabile.




Per far ciò è, allora, necessario procedere con una particolare operazione chiamata backup ed è esattamente di questa che andrò a parlarti nella presente guida, indicandoti come salvare i dati PC Windows 10.

Infatti, continuando a leggere ed addentrandoti nella seconda parte della guida, ossia nella parte operativa vera e propria, vedrai che troverai delle indicazioni specifiche sul come fare backup PC Windows 10.

Ma non finisce qui.

Infatti, per agevolarti al massimo il lavoro, troverai anche diverse opzioni, utili per darti anche la possibilità di scegliere tra le differenti tipologie di backup (completo, completo sintetico, incrementale e differenziale) da poter effettuare. In tal modo sarai totalmente autonomo e saprai sempre cosa effettuare, affinché i tuoi dati possano essere preservati nel miglior modo possibile.




Per attivare ciascuna delle precedenti strategie di backup ti fornirò tutte le indicazioni necessarie, guidandoti passo dopo passo nelle procedure da compiere.

Se al momento ti sembra qualcosa di complicato, stai tranquillo. Ti assicuro che la pratica, come sperimenterai a breve, è molto più semplice della teoria.

Allora sei pronto e metterti alla prova? Non sei curioso di vedere se davvero sia così complicato come appare oppure se, davvero, come ti sto dicendo, si tratta di un’operazione veloce ed immediata? Forza non aspettare ancora e procedi con la lettura.

Ti assicuro che alla fine saprai perfettamente come fare backup PC Windows 10 e i tuoi dati non correranno più alcun pericolo di andare persi per sempre.




Differenza tra porte Thunderbolt e porte USB 3.0




Differenza tra porte Thunderbolt e porte USB 3.0

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò qual è la differenza tra le porte Thunderbolt e le porte USB 3.0.
Probabilmente anche tu compi giornalmente l’atto di collegare al tuo pc un dispositivo esterno.
Forse non sai però che le porte possono essere di diverso tipo, tra  cui compaiono le porte Thunderbolt e USB 3.0 che sono le migliori in quanto a velocità di trasferimento. Ora ti spiegherò le differenze tra questi due tipi di porte.

 

DIFFERENZE TRA LA PORTA THUNDERBLOT E USB

PORTA THUNDERBOLT 

-la porta Thunderbolt è in assoluto la più veloce perchè vanta due canali di trasmissione separati e dunque arriva fino a 10 GBit/s per ciascuno.
E’ stata ideata da Intel, collaborando con Apple, per cercare di usare una sola connessione per tutte le periferiche e dunque  per ridurre al minimo l’uso di cavi e porte diverse. 

La porta Thunderbolt trasporta infatti sia il segnale video che dati, quindi possiamo dire che i programmatori sono per lo più riusciti nel loro intento: è possibile la connessione al PC di schermi che usano la tecnologia Display Port

 

-la porta Thunderbolt può essere utilizzata con Windows, ma viene usata frequentemente solo con gli Apple.
Questo accade perchè lo standard USB 3.0 costa di meno, è più conosciuto ed è versatile da integrare.

-la porta USB 3.0 è la più usata nei pc e raggiunge in teoria velocità di 5 GBit/s, ma in pratica arriva fino a circa 3 GBit/s.
Molto spesso viene utilizzata insieme con le porte USB 2.0, ma la puoi riconoscere facilmente perchè la 3.0 è di colore blu.

 

PORTA USB 3

-la porta USB 3.0 è di qualità minore rispetto alla Thunderbolt: utilizza infatti un unico canale di comunicazione, attraverso il quale c’è lo scambio di informazioni tra la periferica collegata e il computer.

Questo comporta una latenza, ovvero un ritardo tra l’invio di un messaggio da parte della periferica e la risposta del PC e dunque un allungamento dei tempi nelle comunicazioni. Maggiore è la dimensione del file, maggiore sarà la latenza: questo è il motivo per cui non è possibile determinare la velocità reale del trasferimento.

-la porta Thunderbolt, come ti ho già spiegato, con i suoi due canali di comunicazione separati funziona come una strada a due corsie e le comunicazioni non si accavallano tra di loro.

La latenza in questo caso è solo di circa 8 nanosecondi, e quindi la velocità di Thunderbolt è abbastanza costante nonostante le circostanze. Il protocollo PCI-Express, con cui Thunderbolt funziona,  contribuisce a renderlo ancora più veloce e potente.

-dunque,per concludere, preferisci Thunderbolt a USB 3.0, 

-le porte USB 2.0 sono anche molto usate, sia dalla periferiche, sia dai produttori di computer perchè sono economiche ed efficienti. Arrivano alla velocità di 480 Mbit/s teorici, che in realtà scendono a circa 240 con la latenza. Sono le più lente.

-Firewire invece sta scomparendo ma è usato soprattutto per trasferire i file video dalle videocamere al PC. Sfrutta due standard: 400 e 800, le cui cifre si riferiscono alla velocità massima raggiungibile in Mbit/s. 

che cosa sono i Worm




Che cosa sono i Worm

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo che cosa è un Worm, un tipo di virus particolare che è in grado di replicarsi.
Una volta capito che cosa è un Worm e come funziona un Worm, vedremo in seguito come rilevare un worm nel computer, come trovare un worm e come eliminare un worm dal computer mediante software di antivirus specializzati a questo scopo.

Ti mostrerò una panoramica dei migliori antivirus per computer per poter trovare worm nel tuo computer e poterli successivamente rimuovere dal sistema operativo.

La caratteristica principale di un worm, che lo differenzia dagli altri tipi di virus informatici, è quella di diffondersi ad altri computer.

In questo modo un worm infetta preventivamente un altro computer connesso ad una rete locale Intranet oppure alla rete globale di computer Internet, prima di essere rilevato, in modo che se viene scoperto e cancellato da un programmatore esperto o da un software di antivirus, esso ha già creato una sua copia altrove, su un altro computer, dove farà altri danni, prima di essere forse trovato e disinstallato.

In questo tutorial di sicurezza informatica di base, ti mostrerò nel dettaglio che cosa sono i worm e vedremo un pò di storia dei worm più famosi della storia di Internet e dei computer sino ad oggi.

 

 

COSA SONO I WORM E COME FUNZIONANO I WORM

I worm sono virus che appartengono in generale alla categoria dei malware, ossia sono software malevoli, progettati per creare danni ai computer cancellando ad esempio dati dell’utente o file del sistema operativo per bloccare il computer o renderlo malfunzionante o per rubare dati dell’utente utili all’hacker per eseguire una qualche truffa informatica ai danni di una grossa mole di utenti.

Il worm, come accennavo, è un virus che ha la capacità di replicarsi ed infettare altri computer, prima di essere scoperto.

I danni che può causare un worm dipendono dallo scopo per il quale è stato progettato.

Il worm come tutti i virus, è un software informatico, realizzato da uno o più programmatori software, con un preciso scopo.

TUTORIAL CORRELATI:

  • COSA SONO I MALWARE
  • COSA SONO I SOFTWARE MALEVOLI
  • COSA SONO I VIRUS
  • CHI SONO GLI HACKER
  • CHE COSA E’ UN HACKER
  • COSA VUOL DIRE TRUFFA INFORMATICA

WORM CHE DANNEGGIANO IL SISTEMA OPERATIVO

Come funziona un sistema operativo per computer ?

Il sistema operativo installato nel tuo computer fisso o portatile è un insieme di file organizzati in cartelle ognuno dei quali ha delle funzioni specifiche.

Ci sono i file chiamati DRIVER che servono per permettere al computer di riconoscere le varie periferiche collegabili al computer come stampanti, scanner, monitor, lettori DVD esterni, mouse BlueTooth ed altri accessori BlueTooth e così via.

Ogni azienda di produzione di hardware di solito fornisce alle case di produzione di sistemi operativi un proprio file di driver per ogni periferica che produce, oppure un file unico che raggruppa indicazioni per una lista di periferiche prodotte.

Ci sono file eseguibili (veri e propri programmi eseguibili) all’interno del sistema operativo stesso che vengono lanciati dal sistema operativo quando ne ha bisogno, pensiamo ad esempio alla piccola app RegEdit che permette ad un utente con sistema operativo Windows di modificare il file di registro di sistema di Windows.

TUTORIAL CORRELATI:

  • Che cosa è un sistema operativo
  • Che cosa è un file
  • Che cosa è una cartella
  • Dove si trova Windows
  • Come trovare la cartella di Windows
  • Che cosa è il file di registro di sistema
  • File di registro di sistema di Windows
  • Cosa sono i driver 
  • Cosa sono le periferiche
  • Cosa significa BlueTooth

Su Windows ad esempio ci sono file di librerie (riconoscibili dall’estensione dei file .DLL) che contengono dati utilizzati da più applicazioni installate sul sistema, per questo di parla anche di librerie condivise di file.

Quando gli sviluppatori realizzano un programma, spesso per realizzare alcune funzionalità ricorrono all’uso di un programma di base creato da altri sviluppatori che esegue quella funzionalità.

Questo prassi serve a velocizzare i tempi di realizzazione di un programma informatico, perchè di solito sono molto lunghi.

Alcuni sviluppatori informatici infatti realizzano dei piccoli programmi che svolgono un determinato task e li rendono disponibili ad altri sviluppatori per usarli gratuitamente o a pagamento all’interno dei loro programmi, senza dover creare tale funzionalità da zero.

Questi piccoli programmi sono detti librerie, perchè è come se lo sviluppatore può leggere un libro della sua biblioteca personale, senza doverlo scrivere da capo.

Il sistema operativo contiene numerosi file di librerie condivise da più programmi installati.

E’ facile immaginare che se un worm o virus informatico cancella uno o più file di librerie condivise, i programmi che le dovrebbero utilizzare non funzioneranno bene (nel migliore dei casi) oppure non si apriranno affatto, crasheranno all’avvio.

  • Cosa significa hardware
  • Come riconoscere un file eseguibile su Windows
  • Come riconoscere un file eseguibile su Mac
  • Chi sono gli sviluppatori informatici
  • Chi sono i programmatori informatici
  • Cosa sono le librerie DLL

I file e le cartelle contenute nella cartella del sistema operativo sono per la gran parte essenziali per il funzionamento del sistema.

Quando si avvia il computer in modalità provvisoria (su Windows), il computer prova ad avviarsi utilizzando il minor numero di file strettamente necessari all’avvio.

In questa modalità il computer trascura abbellimenti grafici, e viene caricato spesso un driver per il monitor di base, invece che quello specifico del produttore, e tante altre funzionalità meno essenziali non vengono lanciate.

Se un worm o virus va a cancellare alcuni dei file essenziali per il funzionamento del sistema operativo, oppure li rinomina o li danneggia riuscendo a scrivere sopra alcuni file, di conseguenza si avrà un malfunzionamento generale del sistema operativo.

Potrebbe essere intaccata dal worm una singola funzionalità oppure molte, e il risultato potrebbe anche essere che il sistema operativo sia impossibilitato ad avviarsi del tutto.

 

COME SI REPLICA IL WORM

WORM CHE SI REPLICA SULLA RETE LAN INTRANET

Se un worm riesce ad installarsi in un computer, per prima cosa proverà a replicarsi e diffondersi in altri computer.

Se il computer è parte di una rete di computer aziendali, esso proverà a scansionare la rete dei computer collegati e proverà a copiare una sua copia all’interno degli hard disk di questi computer, e dovrà anche preoccuparsi di fare in modo queste copie siano avviabili in automatico oppure quando l’utente utilizza il sistema operativo.

E’ importante se si ha un’azienda con una rete aziendale di computer, dotarsi di firewall e dispositivi anti-intrusione per poter evitare danni ai propri dati aziendali.

 

WORM CHE SI REPLICA TRAMITE POSTA ELETTRONICA (EMAIL)

Se l’hacker che ha realizzato il worm vuole colpire una grossa mole di computer in tutto il mondo, cercherà di utilizzare la posta elettronica come veicolo per la diffusione del virus, potrà fare una scansione degli indirizzi email presenti nella rubrica del client di posta elettronica installato (come Outlook) oppure la rubrica del sistema operativo e poi potrà inviare a tutti i contatti una email malevola, che contiene qualche file da scaricare autoinstallante.

 

IL FAMOSO WORM I LOVE YOU DEL 2000

Un caso clamoroso di virus worm molto famoso si ebbe nel 2000.

Il virus chiamato I LOVE YOU oppure anche chiamato LOVE LETTER, si diffuse infettando milioni di computer in tutto il mondo (con sistema operativo Windows) semplicemente tramite una email che aveva come oggetto:

I LOVE YOU, e poi in allegato vi era il vero e proprio virus, un file eseguibile in formato VBS,

estensione dei file eseguibili scritti nel linguaggio di programmazione Visual Basic.

Questo allegato, chiamato anch’esso I LOVE YOU, veniva aperto dagli ignari destinatari con fiducia e curiosità,

in realtà era un file eseguibile al pari di una qualsiasi app installata su Windows.

Il worm I LOVE YOU, si diffuse in poco tempo perchè inviava un messaggio con allegato il virus stesso a tutti i contatti della rubrica di Outlook.

I destinatari che ricevevano l’email, visualizzavano come mittente una persona a loro nota, e quindi aprivano il messaggio.

Nell’allegato, l’estensione del file .vbs non si vedeva perchè nascosta.

Il file allegato sembrava un qualunque file allegato TXT scritto con Notepad.

Il nome file era LOVE-LETTER-FOR-YOU.TXT

Bastava aprire il messaggio in realtà per lanciare il file eseguibile e far attivare il virus.

I sistemi di gestione della posta elettronica POP degli Internet Service Provider subirono rallentamenti e malfunzionamenti per il grosso carico di lavoro anomalo.

Il virus dopo essersi replicato attraverso l’email, operava una serie di modifiche e cancellazioni a file di sistema e file dell’utente, e quindi creava malfunzionamenti nel sistema infettato.

Si stima che i danni provocati dal virus furono più di 5 miliardi di dollari.

 

 

METODI DI DIFFUSIONE DEI WORM PIU’ EFFICACI

I worm più famosi della storia dei computer si sono dunque diffusi di solito tramite posta elettronica, perchè questo tipo di malware è in grado di replicarsi facilmente attraverso le email.

E’ in realtà un virus molto semplice, un semplice script allegato alle email.

Per essere lanciati ed essere eseguiti, questo tipo di worm praticamente hanno sfruttato le vulnerabilità della posta elettronica.

Il virus I LOVE YOU sfruttava ad esempio l’algoritmo imperfetto per il controllo degli allegati sul programma di posta elettronica Outlook di quel tempo.

Oltre a questo il sistema operativo Windows consentiva di default l’esecuzione di script in Visual Basic.

Queste due vulnerabilità, furono sfruttate da questo worm per produrre danni ad oltre 50 milioni di computer.

  • Che cosa è un client di posta elettronica
  • Come funziona Outlook su Windows
  • Come funziona Mail su Mac OS Apple
  • Che cosa è una email
  • Come funziona la posta elettronica
  • Come aprire un indirizzo di posta elettronica
  • Che cosa è una allegato delle email
  • Che cosa è il linguaggio di programmazione Visual Basic
  • Che cosa sono gli script

 

TRUCCHI PER LA DIFFUSIONE DI WORM 

I messaggi contenuti nel worm sfruttano le tecniche di social engineering per indurre il destinatario ad aprire l’allegato. 

Il messaggio viene studiato bene e l’hacker cerca di renderlo più simile ad un messaggio reale inviato da un utente reale.

Poi l’inesperienza del destinatario fa il resto, e soprattutto le vulnerabilità del client. Di posta o del sistema operativo stesso permettono una rapida diffusione del virus informatico da computer a computer.

 

 

FALSIFICAZIONE DELLA EMAIL DEL MITTENTE

A volte per la diffusione del worm, è importante non falsificare l’indirizzo della posta elettronica del mittente, così il destinatario vittima del virus penserà di ricevere una reale mail dal suo conoscente.

Altre volte invece, il worm procede anche alla falsificazione dell’indirizzo email del mittente cercando di replicare però un indirizzo email realmente esistente, in questo modo magari l’utente destinatario proverà a rispondere con una email di reply e continuerà a diffondere ulteriormente il software allegato infettante.

Al giorno d’oggi i software di controllo della posta elettronica montati sui server dei provider di posta elettronica eseguono controlli più approfonditi sugli allegati.

 

 

DIFFUSIONE DI WORM ATTRAVERSO PROGRAMMI DI FILE SHARING

Si sa, quello che è gratis attira sempre un sacco di persone.

Lo sanno bene i creatori di software di file sharing come Napster, eMule e simili.

Al fine di scaricare musica gratuita, film gratuiti e programmi software gratuiti milioni di persone hanno utilizzato o utilizzano software di file sharing per il download di questo materiale.

Il problema è che in queste piattaforme non c’è mai stato un controllo ufficiale della veridicità ed attendibilità dei contenuti e tantomeno un controllo antivirus sui contenuti scambiati dagli utenti da computer a computer.

Quindi è facile trovare virus rinominati con il nome di un famoso film o di una famosa canzone, mischiati e nascosti in mezzo a migliaia di contenuti piratati scambiati illegalmente dagli utenti che si collegano alle piattaforme di file sharing.

Se non si è attenti alla estensione del file, e si clicca due volte sul file per aprirlo, si può lanciare il virus, che una volta eseguito, compie con l’autorizzazione dell’utente praticamente tutte le operazioni dannose sul computer della vittima e poi sugli altri computer che raggiungerà.

 

TIPI DI DANNI CAUSATI DA VIRUS E WORM

Vi sono due tipi di danni causati da virus worm:
– danni diretti provocati sui computer delle vittime infettati dal software worm

– danni indiretti causati ad Internet Service Provider ed aziende che operano nel campo di Internet a vari livelli per colpa delle modalità di diffusione dei worm.

 

 

DANNI DIRETTI CAUSATI DA VIRUS WORM

Come abbiamo descritto ampiamente nell’articolo, un worm può causare danni a vario livello sul computer, può cancellare dei file dell’utente, può rinominare file dell’utente con nomi incomprensibli in modo che il proprietario non riesca a riconoscere più i file, e può anche fare danni più seri a programmi installati e sistema operativo installato cancellando file di sistema e file usati dalle app.

Il computer potrebbe non avviarsi del tutto.

Sono state inventate tante tipologie di virus:

Malware generici, backdoor, keylogger, crackers etc

I danni variano a seconda del numero di operazioni dannose compiute dal virus sulla macchina ospite.

 

 

DANNI INDIRETTI CAUSATI DA VIRUS WORM

Internet Service Providers, i fornitori di servizi Internet, società di telecomunicazioni, società di informatica varie, società di webhosting e qualunque azienda che opera nel campo di Internet subisce un danno collaterale per via di questi virus e worm.

Dalla quantità enorme di junk mail e posta indesiderata che si accumula nelle caselle email, alla mole di traffico dati scambiata sulle reti in maniera anomala per via degli effetti dei virus.

In generale c’è un grandissimo spreco di risorse computazionali.

Quali sono le differenze tra hard disk HDD e hard disk SSD




Quali sono le differenze tra hard disk HDD e hard disk SSD

 

-L’hard disk SSD e l’hard disk HDD hanno la stessa funzione: avviano il sistema, memorizzano i dati, caricano i programmi.

-L’hard disk HDD è l’hard disk tradizionale, ovvero la memoria fissa del pc che si svuota automaticamente ogni volta che spegni il computer.

E’ composto fisicamente da piatti magnetici che girano, su cui sono memorizzati i dati grazie ad una testina che li legge e li scrive

-L’hard disk SSD è anch’essa una memoria fissa ma non è un piatto magnetico: è un chip di memoria flash (come la memoria RAM) in grado di mantenere la memoria dei dati anche quando il pc è spento.

Tale chip di memoria flash è diversa dalla memoria flash delle unità USB: costa molto di più perchè è più veloce e sicura.

Il chip può essere anche installato nella scheda madre del sistema, su pc portatili e ultrabooks, su scheda PCI/PCI  o in una box.

 

PREZZO

Gli hard disk HDD sono più datati e hanno una tecnologia meno avanzata, quindi costano molto meno rispetto agli hard disk SSD. Ad esempio, un Hard disk di un TB da 2,5 pollici può costare 50 Euro e un SSD di un Terabyte può costare 400 Euro.

hard disk In genere è anche molto più facile trovare SSD che HDD sul mercato, in quanto questi ultimi stanno scomparendo.

 

 

3-VELOCITA’

L’hard disk SSD è molto più veloce di un HDD, ragione per cui il primo costa di più. In genere un hard disk HDD è sempre l’elemento che rallenta il computer. Questo problema non si ha con gli SDD che permettono al pc di avviarsi velocemente e di caricare simultaneamente diversi programmi. Ti consiglio ad esempio di installare il sistema operativo sul disco SSD. 

 

 

4-FRAMMENTAZIONE

L’hard disk HDD può frammentare i file di grandi dimensione. Infatti la testina in genere li legge e li scrive in un unico movimento, ma quando il piatto è pieno, i file possono venire frammentati in tutto il piatto. Questo problema non esiste con gli SDD visto che non operano con la testina. 

 

 

5-RESISTENZA

L’hard disk HDD  ruota in continuazione a centinaia di km/h, quindi può rompersi più facilmente di un SSD e ha più probabilità di fallimento. Un SSD del canto suo, consente un certo numero di scritture e dovrai in ogni caso avere alcuni accorgimenti per mantenerlo al meglio.

 

6-DIMENSIONE FISICA

Gli hard disk HDD sono piatti magnetici che ruotano, quindi la dimensione degli HDD è maggiore a quella delle SDD, che possono essere davvero piccolissime.

 

7-RUMOROSITA’

L’hard disk HDD si muove, quindi fa rumore. Le SDD sono silenziose. 

 

Dunque, per concludere, posso dirti che gli hard disk HDD sono migliori in caso tu debba archiviare molti dati o abbia un budget limitato, ma le SDD funzionano molto meglio e in maniera più veloce. Puoi anche sostituire l’hard disk HDD Con uno SDD sia sul pc fisso che portatile. In caso tu abbia un pc fisso, puoi trasferire tutti i programmi sullo SDD e lasciare i file fissi sullo HDD, che diventa un hard disk secondario. Se invece hai un computer portatile, puoi sostituire il lettore CD Rom con la SDD.

che cosa è la memoria EPROM




Che cosa è la memoria EPROM

scritto da IlMagoDelComputer

In elettronica digitale, la EPROM, acronimo di Erasable Programmable Read Only Memory, ovvero memoria di sola lettura programmabile e cancellabile, è una memoria informatica di sola lettura cancellabile tramite raggi ultravioletti. 

Si tratta di un’evoluzione della PROM che, una volta programmata, non può più essere in generale modificata. 

La memoria EPROM invece può essere totalmente cancellata, per un numero limitato ma consistente di volte, e riprogrammata a piacimento.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:
Che cosa è la memoria ROM
Che cosa è la memoria RAM
Che cosa è la memoria SRAM


STORIA DELLA MEMORIA EPROM

L’invenzione della EPROM, avvenuta nel 1971, è dovuta ad un ingegnere israeliano, Dov Frohman, fuoriuscito dalla Fairchild Semiconductor per unirsi a Moore, Noyce e Grove, fondatori della società Intel, che a loro volta erano usciti dalla Fairchild l’anno prima.

Le memorie EPROM si basano sul transistor ad effetto di campo FAMOS (Floating-gate Avalanche Injection MOS ), un tipo di Floating Gate MOSFET a canale p programmabile mediante breakdown a valanga.

ARCHITETTURA DI UNA EPROM

L’architettura di una memoria EPROM è simile a quella delle Read Only Memory, dalle quali discende, e si basa sull’elemento di memoria FAMOS, un Floating Gate MOSFET a canale p programmabile mediante breakdown a valanga nella regione di drain al di sotto del gate: 

applicando una forte corrente tra drain e source, alcuni elettroni caldi riescono a penetrare nel gate flottante grazie al campo elettrico positivo presente nell’ossido generato dall’accoppiamento capacitivo tra Floating-gate e drain. 

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN TRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO – FLOATING GATE MOSFET

– CHE COSA E’ IL BREAKDOWN A VALANGA

La cella è programmata quando nel gate flottante è presente una carica tale da inibire l’accensione del dispositivo aumentando considerevolmente il valore della tensione di soglia.

Per i primi dispositivi esisteva un metodo per velocizzare la programmazione: nelle specifiche fornite del costruttore sulle temporizzazioni dei segnali è indicato anche il tempo di programmazione, cioè la durata di permanenza della tensione di programmazione sul pin adibito a questa funzione, che è dell’ordine di qualche decina di millisecondi. 

Dal momento che tale valore è sovrastimato, si adotta un metodo detto adattativo, il quale consiste in due operazioni ripetute più volte: viene fornita la tensione di programmazione per un decimo del tempo standard, quindi viene letta la cella e si ripete il ciclo fino a che la cella non risulta essere programmata, e a questo punto viene fornita tensione di programmazione per un tempo uguale alla somma dei tentativi di programmazione precedenti, ottenendo così la certezza di stabilità del dato scritto. 

Tale sequenza è gestita in automatico dal firmware dell’eprom programmer.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ IL FIRMWARE

CANCELLAZIONE

 

Questo Microcontrollore 8749 mantiene il suo programma in una EPROM interna

Per permettere l’irradiazione ultravioletta, il die della EPROM è posizionato nel package al di sotto di una finestrella trasparente. 

Nelle prime versioni, la finestra veniva chiusa con una sottile lastrina di quarzo, in seguito fu utilizzato il semplice vetro, utilizzando la quantità necessaria a coprire come una lente il foro tondo ricavato nella metà superiore del package ceramico destinato a questo dispositivo. 

La cancellazione avveniva per mezzo di un attrezzo chiamato Eprom Eraser, una semplice scatola contenente una lampada a raggi UV di tipo UV-C e un temporizzatore elettromeccanico, il quale permetteva di impostare il tempo di irradiazione fino ad un massimo di 45 minuti; gli Eraser più piccoli erano dotati di una lampada in grado di cancellare in un’unica operazione una dozzina di EPROM. 

La cancellazione consisteva nel portare tutti i bit (celle o locazioni) a valore alto, la EPROM a questo punto tornava a essere programmabile. 

Le EPROM sono ormai da considerare obsolete e non vengono praticamente più usate. 

Sono state sostituite dalle memorie flash o EEPROM che possono essere cancellate elettricamente senza dover ricorrere ai raggi UV.

 

 

Tipi di EPROM

Ingrandimenti del die di una EPROM

Sono stati prodotti diversi tipi di EPROM che si differenziano – oltre che per la capacità di memoria disponibile, anche per la velocità (tempo di accesso) e per le tensioni di lavoro e di programmazione. 

Generalmente ciascun programmatore ha un elenco di chip, divisi per produttore, per automatizzare le operazioni di impostazione ai fini della programmazione, la quale poteva essere effettuata in due modi: 

trasferire all’Eprom-Programmer il file in codice esadecimale residente su floppy o hard disk di un computer tramite un’interfaccia, oppure copiare direttamente il contenuto di una EPROM campione, in una o più EPROM vergini.

Le EPROM con capacità fino a 4096 byte (32768 celle), con sigla commerciale 2732, adottavano un package a 24 pin, interamente occupati dai 12 fili di indirizzo, 8 fili dei dati, 1 di selezione chip, 1 per la programmazione e 2 per l’alimentazione. 

Per le versioni successive, a partire dal chip siglato 2764, avente capacità doppia (8192 byte per un totale di 65536 celle), si rese necessario impiegare un package a 28 pin, venendo a mancare il pin necessario ad ospitare il tredicesimo filo di indirizzo; 

più avanti nel tempo con l’aumentare di capacità, anche il package a 28 pin non fu più sufficiente. 

Il package era unicamente ceramico, dovendo garantire la tenuta stagna della finestra.

A partire dal chip con capacità di 8 Kbyte in poi, alcuni di questi tipi di memoria furono prodotti anche usando la tecnologia CMOS, consentendo una forte riduzione nel consumo di corrente a beneficio anche di una minore produzione di calore.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN PACKAGE

– CHE COSA E’ UN DIE IN ELETTRONICA

– CHE COSA E’ UN PROCESSORE

– CHE COSA E’ UN HARD DISK

programma per cambiare lo sfondo del desktop su Windows – WallMagician




Programma per cambiare lo sfondo del desktop su Windows –  WallMagician

scritto da IlMagoDelComputer

In questo breve articolo ti parlerò di WallMagician, un programma per Windows che ti permette di cambiare lo sfondo del desktop e personalizzarlo.

WallMagician è un programma per Windows, gratuito.
Ti permette di impostare immagini scaricate da Internet o scattate da te con il tuo telefono o con la tua fotocamera ed impostarle come sfondo del desktop di Windows.

Una funzione interessante è che ti permette di ruotare le immagini impostate come sfondo in sequenza, in modo da alternarle

E’ in grado anche di adattare allo schermo immagini che hanno dimensioni diverse da quelle del tuo schermo.




Ci sono varie opzioni di ridimensionamento da poter usare per adattare l’immagine al desktop.

WallMagician è un ottimo programma per gestire i desktop wallpapers.

LINK PER SCARICARE WALLMAGICIAN

come contattare un operatore Vodafone




Come contattare un operatore Vodafone

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo come contattare un operatore Vodafone per chiedere chiarimenti sul proprio piano telefonico, oppure sulla copertura dei servizi Vodafone, oppure ancora su informazioni riguardanti l’app per smartphone Vodafone oppure per altre esigenze riguardanti il tuo abbonamento o ricaricabile Vodafone o anche la tua linea fissa o in fibra ottica Vodafone.
Le esigenze possono essere le più disparate, da una semplice richiesta di informazioni per capire se c’è un piano tariffario adatto alle tue esigenze, oppure una richiesta di assistenza ai servizi offerti di cui si sta già usufruendo.

Configurare app posta su Windows 10




Configurare app Posta su Windows 10

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial ti spiegherò come configurare l’app Posta su Windows 10. Se stai cercando come configurare Outlook su Windows 10 sappi che l’app client di posta elettronica sulla versione Windows 10 del sistema operativo ora si chiama appunto Posta.

Il classico client di posta Outlook è comunque integrato nel pacchetto Office 365.

Sul sistema operativo Windows 10, l’applicazione per la gestione della posta elettronica e degli account di posta è pre-installata e si chiama Posta.

L’app Posta è stata riprogrammata secondo gli standard delle app universali in modo da poter essere installata sia su tablet che su computer propriamente detti.

L’app Posta su Windows gestisce gli account email creati sul provider live.it Outlook.com ma anche gli account di indirizzi di posta elettronica creati su altri providers come Google e Yahoo e providers italiani come Libero Virgilio e simili.

Per usare Windows 10, già in fase di prima installazione di Windows 10 il sistema operativo ti invita a creare un email account sui server Microsoft.

Una volta creato un account sul provider di posta elettronica Outlook, Windows imposta questo account come account predefinito di posta sul sistema operativo.

Dalla barra delle applicazioni posizionata in basso sullo schermo, puoi vedere l’icona Posta che lancia il programma client di posta predefinito di Windows.

 

Configurare app Posta su Windows 10

Vediamo ora la procedura per impostare una casella di posta elettronica nell’app Posta di Windows 10.
In questo modo l’app Posta di Windows potrà gestire i messaggi di posta in entrata e in uscita della nostra casella di posta.

  • scrivi Posta nella barra di ricerca di Windows (in basso a sinistra vicino al pulsante Start di Windows)
  • si aprirà l’app Posta
  • Si aprirà un menu chiamato Scegli un account

scegli ora la voce Aggiungi account

puoi scegliere tra varie opzioni

Outlook
Exchange
Google
Yahoo! Mail
iCloud
altro account (POP, IMAP)

NOTA
Devi avere una casella di posta elettronica già creata per configurare il tuo indirizzo email sull’app Posta di Windows 10.

Se hai ad esempio un indirizzo creato sul provider Google, (Gmail)

puoi inserirlo per configurare la tua casella esistente di Gmail sull’app Posta di Windows 

  • scegli ad esempio la voce Google (se hai già un indirizzo email di Gmail)

L’app Posta mostrerà la finestra di autenticazione di Gmail

scrivi in questa finestra il tuo username e password per il tuo indirizzo email di Gmail
(stai inserendo questi dati direttamente sui server di Google)
L’ autenticazione sul sito di Google viene effettuata tramite il protocollo Oauth, tramite un servizio API di Google.

  • premi il pulsante Accetto per proseguire

terminato questo passaggio potrai vedere che l’app Posta di Windows risulterà autorizzata alla gestione delle email della casella di posta di Google. Puoi vedere sul sito Google le app che accedono al tuo account qui app che accedono al tuo account

 

Hai un indirizzo email su un altro server ? Nessun problema

Tramite l’applicazione Posta di Windows 10 puoi tranquillamente gestire qualunque indirizzo di posta elettronica.
L’unico requisito è che l’account di posta che vuoi configurare su windows 10 sia un classico account email POP o IMAP.

POP e IMAP sono degli standard di funzionamento degli indirizzi di posta elettronica.

Che cosa sono i caratteri ASCII e Unicode




Che cosa sono i caratteri ASCII e Unicode

In questo tutorial ti spiegherò cosa sono i caratteri ASCII e UNICODE.
Se ti stai interessando di informatica e hai incontrato sulla tua strada queste particolari parole e vuoi sapere di cosa si tratta, ecco qui per te una semplice e chiara spiegazione

COS’E’ LA CODIFICA ASCII ?

La codifica ASCII (acronimo per American Standard Code for Information Interchange, ovvero Codice standard Americano per lo Scambio di Informazioni) è un alfabeto speciale o meglio, è un codice che serve per codificare caratteri all’intero di un qualunque testo di un computer.

Un computer, infatti, riconosce e tratta i dati usando il linguaggio binario. Come fa dunque a trattare anche il nostro abituale codice alfanumerico?

Appunto, attraverso la codifica ASCII, che fa corrispondere ad uno specifico numero binario un simbolo del nostro codice alfanumerico.
Per farti qualche esempio:
1111010 corrisponde a z;
1000000 corrisponde a @;
10010110 corrisponde a –
e così via per ben 256 combinazioni.

Considera infatti che 1 byte è una sequenza di 8 bit, che con 1 byte è possibile rappresentare 256 valori tra a 0 e 255, e dal valore binario 0 al valore binario 11111111.

 

Che cosa è la codifica Unicode

In realtà esistono moltissime diverse codifiche che servono a codificare il testo di un computer.
Nessuna di queste però riesce a contenere tutti i caratteri necessari per esaurire una sola lingua.
Ogni lingua, quindi, ha bisogno dell’utilizzo di diverse codifiche.
Per complicare la situazione, diverse codifiche possono usare lo steso numero binario per caratteri differenti.

L’UNICODE è stato creato per ovviare a questi problemi.

E’ uno standard di codifica internazionale che utilizza 2 byte, ovvero 16 bit che riesce a rappresentare 65.536 valori che vanno da 0 a 65.535.

In questo caso però il carattere alfanumerico non è rappresentato da un numero binario ma con U+ seguito dalle quattro o sei cifre esadecimali del numero che lo individua.

Che cosa è il processore




Che cosa è il processore

In questo articolo ti parlerò del processore, e approfondiremo tutti gli argomenti correlati ai processori e microprocessori presenti sui nostri computer.
In informatica ed elettronica l’unità di elaborazione o processore è un tipo di dispositivo hardware del computer che si contraddistingue per essere dedicato all’esecuzione di istruzioni, a partire da un instruction set. 

In altri termini l’unità di elaborazione è il dispositivo che nel computer esegue materialmente l’elaborazione dati di un programma tipicamente sotto la supervisione del sistema operativo attraverso il cosiddetto ciclo di fetch-execute. 

Le altre componenti del computer sono ausiliarie all’unità di elaborazione oppure costituiscono l’interfaccia di input o l’interfaccia di output (periferiche).

L’unità di elaborazione, l’interfaccia di input e l’interfaccia di output sono infatti le tre componenti logiche sempre presenti nel computer. 

Il processore è un elemento base dell’architettura degli elaboratori.
Un computer può essere dotato anche di più processori che collaborano tra loro.
In tal caso si parla di “computer multiprocessore” e l’elaborazione dati viene anche chiamata, con termine più specifico, “multielaborazione” o “multiprocessing”.
Il processore, in quanto sistema elettronico digitale, tipicamente lavora ad una certa frequenza di clock che rappresenta uno dei suoi parametri prestazionali in termini di capacità di processamento.

TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ IL MULTI-PROCESSORE
– CHE COSA E’ IL PROCESSORE GRAFICO
– CHE COSA E’ UN CO-PROCESSORE

TIPI DI PROCESSORI

In base alle funzioni che svolgono, attualmente si possono distinguere le seguenti tre principali tipologie di processori:

  • unità di elaborazione centrale;
  • coprocessore;
  • processore di segnale digitale.

 

Unità di elaborazione centrale (CPU)

L’unità di elaborazione centrale (più conosciuta con la sigla mutuata dalla lingua inglese “CPU” che sta per Central Processing Unit) 

è il processore digitale general purpose che sovraintende tutte le funzionalità del computer digitale basato sull’architettura di von Neumann o sull’architettura Harvard.

L’unità di elaborazione centrale nasce quando, per la prima volta nella storia, vengono riuniti, all’interno dello stesso cabinet (anche detto case), 

due processori che precedentemente erano sempre stati contenuti in cabinet diversi: 

l’ALU e l’unità di controllo.

In particolare la prima unità di elaborazione centrale commercializzata della storia è l’IBM 709 Central Processing Unit, 

un’unità di elaborazione centrale disponibile con l’IBM 709 Data Processing System 

(un computer dell’IBM commercializzato a partire dal 1958) e occupante un cabinet grande quanto un armadio. 

Attualmente invece la tipica implementazione dell’unità di elaborazione centrale è il microprocessore. 

L’unità di elaborazione centrale è quindi contenuta nello spazio di pochi centimetri quadrati.

Un computer multiprocessore può avere anche più unità di elaborazione centrale che collaborano tra loro.

 

Coprocessore

Il coprocessore è un processore ausiliario ad un altro processore. 

La funzione del coprocessore è quella di alleggerire il carico di lavoro del processore di cui è ausiliario. 

Di norma, il carico di lavoro relativo a particolari elaborazioni. 

Spesso il coprocessore è quindi un processore ottimizzato e specializzato nell’esecuzione di particolari elaborazioni in modo da risultare più efficiente nei compiti che gli sono stati affidati. 

Comuni sono i coprocessori dell’unità di elaborazione centrale. 

Tipologie particolari di coprocessori sono le seguenti:

  • coprocessore matematico;
  • unità di elaborazione grafica;
  • controller di periferica.

Coprocessore matematico

Il coprocessore matematico è un coprocessore ottimizzato e specializzato in particolari calcoli matematici. 

I primi coprocessori matematici della storia erano componenti separate dall’unità di elaborazione centrale. 

Oggi, normalmente, il coprocessore matematico e l’unità di elaborazione centrale sono integrati nel medesimo microprocessore. 

Attualmente la tipologia di coprocessore matematico più diffusa è l’unità di calcolo in virgola mobile (più conosciuta con la sigla mutuata dalla lingua inglese “FPU”), coprocessore matematico specializzato nei calcoli in virgola mobile. 

Tutte le moderne unità di elaborazione centrale sono affiancate da un’unità di calcolo in virgola mobile, ed entrambe sono implementate nel medesimo circuito integrato.

 

Unità di elaborazione grafica

L’unità di elaborazione grafica (più conosciuta con la sigla mutuata dalla lingua inglese “GPU“) è un coprocessore ottimizzato e specializzato nel rendering di immagini grafiche. 

Da alcuni anni è in atto la tendenza ad implementare l’unità di elaborazione grafica e l’unità di elaborazione centrale nel medesimo circuito integrato.

 

Controller di periferica

Il controller di periferica o processore di input/output è un coprocessore adibito alla gestione di una o più periferiche. 

Il controller di periferica è presente sin dalla prima generazione di computer elettronici in quanto normalmente la periferica è molto più lenta dell’unità di elaborazione centrale. 

La presenza del controller di periferica evita quindi che l’unità di elaborazione centrale subisca pesanti rallentamenti: sollevata dalla gestione delle periferiche, 

l’unità di elaborazione centrale è libera di utilizzare tutta la sua capacità di calcolo in compiti in cui è richiesta tale capacità.

 

Processore di segnale digitale

Il processore di segnale digitale (più conosciuto con la sigla mutuata dalla lingua inglese “DSP”) è un processore specializzato nell’elaborazione numerica dei segnali. Il processore di segnale digitale può essere utilizzato come processore principale in particolari computer special purpose dedicati esclusivamente all’elaborazione numerica dei segnali (come ad esempio i computer integrati nei riproduttori di CD audio), oppure può essere utilizzato come coprocessore in computer sia general purpose (come ad esempio il personal computer) che special purpose (come ad esempio le moderne console per videogiochi). Nel secondo caso, tipico è l’utilizzo come coprocessore della CPU.

 

Processori distinti per formato dei dati

In base al formato dei dati su cui operano, si possono distinguere le seguenti tre tipologie di processori:

  • processore scalare;
  • processore vettoriale;
  • processore superscalare.

Processore scalare

Il processore scalare è un processore dotato di istruzioni che prevedono come operandi solo dati scalari (numeri interi, numeri reali, variabili booleane, ecc.). Nel processore scalare dunque ogni istruzione opera su un solo dato alla volta.

 

Processore vettoriale

Il processore vettoriale è un processore dotato di istruzioni che prevedono come operandi dati vettoriali (cioè dati complessi costituiti da più dati elementari dello stesso tipo). Il processore vettoriale risulta dunque molto più veloce di un processore scalare quando si tratta di applicare la stessa elaborazione a più dati dello stesso tipo in quanto tale elaborazione viene effettuata in parallelo eseguendo una sola istruzione. Un processore scalare deve invece eseguire necessariamente più istruzioni per effettuare lo stesso tipo di elaborazione.

 

Processore superscalare

Il processore superscalare è una via intermedia tra il processore scalare e il processore vettoriale in quanto prevede più unità di esecuzione scalari indipendenti in modo da eseguire in parallelo o la stessa istruzione su dati differenti o istruzioni indipendenti su dati diversi. 

L’architettura di questo tipo di processore è spesso piuttosto complessa in quanto prevede varie pipeline di esecuzione e per ottimizzare le prestazioni è necessario risolvere i conflitti derivanti dalla loro indipendenza (non si possono ad esempio eseguire in parallelo due istruzioni se il risultato della seconda è condizionato dal risultato della prima).

Altre tipologie

Altre tipologie di processori sono le seguenti:

 

Microprocessore

Una tipologia di processore oggi estremamente diffusa è il microprocessore. 

Un microprocessore è un processore interamente contenuto in un circuito integrato. 

Il primo microprocessore commercializzato della storia è stato l’unità di elaborazione centrale Intel 4004, commercializzata a partire dal 1971.

 

Processore multicore

Al fine di aumentare le prestazioni, nel 2005 è nata la tendenza a realizzare circuiti integrati contenenti più unità di elaborazione centrale tutte identiche. 

Un circuito integrato contenente più unità di elaborazione centrale tutte identiche è detto “processore multicore”. In seguito è nata anche la tendenza a realizzare circuiti integrati contenenti più unità di elaborazione grafica tutte identiche. 

Anche questi circuiti integrati sono processori multicore ma, più specificatamente e frequentemente, sono chiamati “GPU multicore”.

Attualmente il processore multicore rappresenta l’implementazione più diffusa dell’unità di elaborazione centrale.

Quali sono le unità informatiche




Quali sono le unità informatiche e come si misurano le unità informatiche

In questo tutorial ti spiegherò quali sono e come si misurano le unità informatiche. Sicuramente, se hai avuto a che fare con un computer, avrai sentito parlare di megabyte, gigabyte, byte e bit. Se hai acquistato un computer, ti sarà stato detto quanti gigabyte l’hard disk contiene. Se hai dubbi al riguardo, ora ti spiegherò chiaramente quali sono le unità di misura informatiche e come si misurano.

 

UNITA’ INFORMATICHE: QUALI SONO?

Anche l’informatica ha le proprie unità di misura, come le grandezze fisiche.

Per esempio, sai che l’unità di misura della lunghezza è il metro, e che le misure si calcolano basandosi sul sistema metrico decimale, ovvero su base 10. 

Invece l’unità di misura fondamentale in informatica è il bit, che deriva da binary digit (cifra binaria). Il bit è l’unità elementare dell’informazione in informatica: un computer infatti può capire solo due valori: 0 (assenza di tensione) e 1 (presenza di tensione). In informatica dunque ci muoviamo non su base decimale come per le altre scale che conosci, ma su base binaria.

 

 

UNITA’ INFORMATICHE: COME SI MISURANO?

Le altre unità informatiche che ti mostrerò sono multipli del bit  (b). 

byte (B) dall’inglese bite, morso, boccone, corrisponde ad 8 bit

kylobite (kB) corrisponde a 1.024 byte

megabyte (MB) corrisponde a 1.024 kilobyte e a circa un milione di byte 

gigabyte (GB) corriponde a 1.024 megabyte e a circa un miliardo di byte

terabyte (TB) corrisponde a 1.024 gigabyte e a circa mille miliardi di byte

Queste unità di misura che ti ho mostrato servono per indicare lo spazio richiesto o quello disponibile per un file. Se un file pesa 4 Giga, allora sai che occuperà circa 4000 MB di spazio. Oppure se il tuo hard disk ha la capacità di 1 TB, sai che potrai riempirlo fino a circa 1000 Gb di dati.

Di solito i multipli del b non vengono calcolati su base decimale come sarebbe corretto, ma elevati a potenze di 2 per facilitarne il calcolo. Questo ha fatto sì che la IEC, Commissione Elettrotecnica Internazionale proponesse dei nuovi prefissi per numeri binari, che non sono diventati molto popolari. I produttori di dispositivi di archiviazione preferiscono infatti usare, per indicare le misure informatiche, i multipli decimali, che sono formalmente corretti ma poco precisi rispetto ai multipli di 2, per arrotondare in eccesso lo spazio di archiviazione dei propri dispositivi.

 

 

QUALI SONO LE ALTRE UNITA’ INFORMATICHE?

Ora ti mostrerò ulteriori misure informatiche che avrai sicuramente incontrato molto frequentemente.

Ad esempio, per indicare la velocità massima di trasmissione dei dati su un rete informatica abbiamo il bit per secondo (bit/s bps o b/s). Il bit/s rappresenta l’unità di misura della quantità di informazione trasmessa su un canale di comunicazione. I suoi multipli sono:

kilobit per secondo (kbit/s o kbps o kb/s) che corrisponde  a 1.000 bit per secondo;

megabit per secondo (Mbit/s o Mbps o Mb/s) che 1.000 kilobit per secondo;

gigabit per secondo (Gbit/s o Gbps o Gb/s) che corrisponde  a 1.000 megabit per secondo.

Per farti un esempio pratico, se a casa hai una connessione ADSL da 5 mega, la tua connessione avrà una velocità massima di download di 5 Mbit/s.

Per indicare la frequenza di lavoro di un determinato processore incontrerai invece:  

hertz (Hz) 

-megahertz (MHz) 

-gigahertz (GHz)

Per indicare il numero di pixel che compongono una  immagine, o per indicare la risoluzione di uno schermo:

pixel

-megapixel

Per indicare le dimensioni della diagonale di un qualunque schermo:

pollici (“) 

che cosa è lo streaming




Che cosa è lo streaming

In questo tutorial ti spiegherò in maniera semplice che cosa è lo streaming. Avrai certamente sentito parlare dello streaming in riferimento a partite di calcio, o a film, per esempio.

Se ti sei chiesto cosa significasse esattamente questa parola, eccoti una spiegazione chiara al riguardo.

Lo streaming, in informatica, è un flusso di dati audiovisivi che viene trasmesso via internet da una sorgente ad uno o più destinatari. La particolarità è che puoi usufruire di tali dati man mano che arrivano sul dispositivo di destinazione, senza dover aspettare di aver prima scaricato tutto il contenuto. 

 

QUALI  TIPI DI STRAMING ESISTONO?

Esistono due tipologie di streaming:

1- Lo STREAMING LIVE, ovvero lo streaming in diretta. Questo è il caso, per esempio, in cui assisti in diretta alla conferenza stampa della Nasa sulla scoperta dei nuovi esopianeti sul sito della Nasa stessa. Nella diretta streaming  i dati sono trasmessi grazie ad una tecnica di compressione in modo da rendere più leggero il carico della rete usata per la trasmissione del flusso dei dati. Tale tecnica di compressione fa sì che i dati siano trasmessi con un  ritardo di una decina di secondi circa, il che in genere non comporta particolari problemi.

2- Lo STREAMING ON DEMAND, ovvero su richiesta, che hai nel caso utilizzi Netflix o Youtube. Nello streaming on demand i contenuti audiovisivi sono disponibili e pronti per essere usati sul PC sotto forma di files compressi.

Nel momento in cui tu desideri richiamare un file, questo viene decompresso attravero uno specifico programma o dispositivo chiamato codec e le informazioni vengono riprodotte e visualizzate nel dispositivo di destinazione.

Anche in questo caso c’è un leggero ritardo nella trasmissione dei dati che viene chiamato buffer.

Fai attenzione: lo streaming è molto spesso usato illegalmente per trasmettere eventi sportivi o film protetti dal diritto d’autore. Infatti i siti che consentono questo tipo di streaming illegale hanno breve vita, e vengono chiusi celermente, ma molto spesso cambiando nome di dominio, riappaiono e sono di nuovo utilizzabili.

che cosa sono le memorie di massa




Che cosa sono le memorie di massa

In informatica, nell’ambito dell’architettura dei calcolatori, si distinguono due tipi di memoria: 

  • la memoria primaria, che lavora a più diretto contatto con il processore, costituita fondamentalmente da memoria RAM, memoria ROM, memoria Cache;
  • la memoria secondaria o memoria di massa, i cui maggiori rappresentanti sono gli hard disk, ma anche supporti rimovibili come dischi floppy, CD, DVD, nastri magnetici, memorie flash di ogni tipo ed altro ancora. 

È detta di massa perché raccoglie tipicamente grandi quantità di dati rispetto alla memoria primaria e in maniera non volatile cioè permanente almeno fino alla volontà dell’utente.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN PROCESSORE
– CHE COSA E’ UN HARD DISK
– CHE COSA E’ LA MEMORIA RAM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA ROM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA CACHE

Nell’architettura di von Neumann, quando ci si riferisce alla memoria, s’intende la memoria principale, che è quella sulla quale il calcolatore carica i processi (programmi in esecuzione) ed i dati ad essi relativi (si parla appunto di memoria di lavoro), mentre si considera la memoria secondaria alla stregua di un dispositivo d’ingresso (input) e/o di uscita (output) dei dati (periferica di I/O).

 

Caratteristiche delle memorie di massa

La caratteristica principale della memoria di massa è la “non volatilità”, ovvero la possibilità di memorizzare permanentemente i dati (per questo si parla anche di memoria di archiviazione). 

Inoltre, la memoria di massa ha un costo inferiore rispetto alla memoria principale, per questo verrebbe da chiedersi perché nei moderni computer non si utilizzi solo memoria secondaria (tramite il meccanismo della memoria virtuale). 

Velocità delle memorie di massa

La ragione risiede nella velocità di accesso ai dati: i tempi medi di accesso alla memoria principale sono dell’ordine delle centinaia di nanosecondi, contro i millisecondi delle memorie di archiviazione, che, quindi, necessitano di tempi di accesso maggiori di ben 5 ordini di grandezza.

La tecnologia, infatti, è riuscita nel corso degli anni a rendere le memorie ROM e RAM sempre più veloci, ma nulla ha potuto contro i limiti “fisici” dei dischi, che hanno bisogno di aspettare che la testina si posizioni sulla traccia giusta (tempo di ricerca o seek-time) e sul blocco giusto (latenza di rotazione o latency-time).

Quindi la Memoria di massa è un dispositivo che consente la registrazione, la conservazione e la rilettura dei dati. 

Può essere di tipo fisso o rimovibile, installato all’interno del computer o esterno e collegato ad esso tramite cavo opportuno o tramite la rete locale, di sola lettura o di lettura/scrittura.

 

 

GESTIONE DELLA MEMORIA DI MASSA

I dati sono riuniti in entità omogenee dette file. 

Le memorie di massa sono gestite da un componente fondamentale dei sistemi operativi, il file system: 

ogni sistema operativo ne utilizza uno diverso ed i più famosi sono:

  • FAT32 ed NTFS di casa Microsoft, 
  • ext2ext3 dei sistemi Linux e 
  • HFS+ di MacOS. 

Fondamentalmente l’organizzazione delle memorie di massa è gestita tramite strutture dati collegate che possono essere liste o, molto più frequentemente, B-Alberi, oppure tabelle di indirizzamento (dette TOC, dall’inglese Table Of Contents).

 

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN SISTEMA OPERATIVO
– CHE COSA E’ IL FILE-SYSTEM
– CHE COSA SIGNIFICA FAT32
– CHE COSA SIGNIFICA NTFS
– CHE COSA SIGNIFICA HFS+
– CHE COSA SIGNIFICA EXT2-EXT3

 

 

Ricerca dei dati nelle memorie di massa

Nel caso di file system a TOC la ricerca è piuttosto semplice e rapida (si pensi ad un magazzino con un registro che indichi lo scaffale che contiene la merce desiderata), mentre nel caso di struttura collegata la ricerca può risultare onerosa (utilizzando una lista collegata, nel caso peggiore si deve scorrere l’intera lista, ma, nel caso di Albero B+, alla peggio si ha un tempo di ricerca logaritmico).

 

 

Memorizzazione dei dati nelle memorie di massa

La memorizzazione dei dati, nel caso di memorie non riscrivibili (per esempio CD-R) avviene progressivamente, riempiendo lo spazio in ordine progressivo di indirizzo (nell’esempio del CD-R, se abbiamo 700 MB di spazio, ma ne utilizziamo 500 MB, le tracce vuote saranno quelle più esterne, come è facilmente visibile, guardando la superficie del CD). 

Per quanto riguarda le memorie riscrivibili (per esempio gli hard disk) il data-storage viene eseguito fondamentalmente secondo tre possibili criteri:

  • first-fit: si cerca la prima locazione di memoria abbastanza grande da ospitare il file da salvare
  • best-fit: si cerca la più piccola locazione di memoria abbastanza grande da ospitare il file da salvare
  • worst-fit: si cerca la più grande locazione di memoria disponibile (può sembrare, a prima vista, un assurdo, ma ciò spesso permette che la parziale occupazione della locazione lasci abbastanza spazio libero per ospitare un altro file).

Statisticamente si può osservare che i primi due metodi sono più efficienti del terzo

 

 

Cancellazione dei dati dalle memorie di massa

La cancellazione dei dati (nei supporti che lo consentono, ovvero quelli riscrivibili) viene spesso intesa dai sistemi operativi come la semplice rimozione del record relativo al file in questione dalla TOC o dall’albero B+, il che rende possibile tramite apposite utility il ripristino di dati cancellati, in quanto, questi risiedono di fatto in memoria, finché la necessità di spazio sul quale memorizzare nuovi dati spingerà il sistema operativo a scrivere nella locazione che l’utente, cancellando il vecchio file, ha di fatto indicato come vuota.

Recentemente Apple, nel suo macOS ha incluso un tool di cancellazione sicura (utility simili si trovano facilmente in rete per tutti i sistemi operativi) che riscrive più volte dati casuali sul file da cancellare.

 

 

Frammentazione interna ed esterna nelle memorie di massa

Da notare che tutti i file system commerciali utilizzano la tecnica del file paging: un supporto di memoria di massa viene suddiviso in pagine o cluster (la cui misura in genere varia da 512 byte a 4 KiB), per ottimizzare le operazioni di lettura e scrittura. 

Questo però può causare uno spreco di memoria, soprattutto quando le pagine sono di grandi dimensioni (si pensi ad un file di 5 KiB ed un file system con cluster di 4 KB: ne sono necessari 2 per un totale di 8 KiB ed uno spreco di ben 3KiB: in questo caso si parla di frammentazione interna.

Invece, per frammentazione esterna s’intende il fenomeno per il quale tra due file si viene a creare uno spazio vuoto troppo piccolo per memorizzarvi un altro file: questo fenomeno è tipico dei file system con cluster troppo piccoli.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN CLUSTER
– CHE COSA E’ LA TECNICA DEL FILE PAGING

Che cosa è la memoria RAM




Che cosa è la memoria RAM

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo vedremo che cosa è la memoria RAM, acronimo dell’inglese Random Access Memory, ossia una memoria ad accesso casuale.

La memoria RAM, acronimo dell’inglese Random Access Memory ovvero memoria ad accesso casuale, è un tipo di memoria volatile caratterizzata dal permettere l’accesso diretto a qualunque indirizzo di memoria con lo stesso tempo di accesso.

La memoria ad accesso casuale si affianca ad altre tipologie di memoria come la memoria ad accesso sequenziale e alla memoria ad accesso diretto. 

Per le sue caratteristiche viene utilizzata come memoria primaria nei più comuni computer.

Il tipo di memoria ad accesso casuale più comune attualmente è a stato solido, a lettura-scrittura e volatile, ma rientrano nel tipo di memoria ad accesso casuale la maggior parte dei tipi di ROM (memoria a sola lettura), la NOR Flash (un tipo di memoria flash), oltre a vari tipi di memorie informatiche utilizzate ai primordi dell’informatica e oggi non più utilizzate come ad esempio la memoria a nucleo magnetico.

L’acronimo RAM (non il termine “memoria ad accesso casuale”) ha anche una seconda accezione più ristretta, ma attualmente più diffusa, che identifica le schede fisiche che vengono installate negli odierni computer (vedi moduli DIMM, SIMM, SO-DIMM, etc..)

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– MEMORIA AD ACCESSO SEQUENZIALE
– MEMORIA AD ACCESSO DIRETTO
– MEMORIA ALLO STATO SOLIDO
– CHE COSA E’ LA MEMORIA ROM
– CHE COSA E’ UN INDIRIZZO DI MEMORIA

 

 

Tipi di memoria RAM

MEMORIA RAM di tipo SRAM

Nelle SRAM, acronimo di Static Random Access Memory, ovvero RAM statica ogni cella è costituita da un latch realizzato da due porte logiche. 

Le celle sono disposte a matrice e l’accesso avviene specificando la riga e la colonna.

Consentono di mantenere le informazioni per un tempo infinito, sono molto veloci, consumano poco e quindi dissipano poco calore. 

La necessità di usare molti componenti, però, le rende molto costose, difficili da impacchettare e con una scarsa capienza.

Proprio per la loro bassa capienza, sono solitamente usate per le memorie cache, dove sono necessarie elevate velocità in abbinamento a ridotti consumi e capienze non troppo elevate (dell’ordine di pochi Mb).

 

VEDI TUTORIAL CORRELATI:
che cosa è la memoria SRAM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA CACHE

 

 

 

MEMORIA RAM di tipo DRAM

 

Memoria DIMM DDR

La DRAM, acronimo di Dynamic Random Access Memory, ovvero ram dinamica, è costituita – a livello concettuale – da un transistor che separa un condensatore, il quale mantiene l’informazione, dai fili di dati. 

A livello pratico non viene usato un vero condensatore ma si sfruttano le proprietà elettrico/capacitive dei semiconduttori. 

È così possibile usare un solo componente per ogni cella di memoria, con costi molto ridotti e la possibilità di aumentare notevolmente la densità di memoria.

A causa del non perfetto isolamento il condensatore si scarica, quindi dopo un breve lasso di tempo il suo contenuto diventa inaffidabile. 

Si rende necessario perciò ricaricarlo, l’operazione è detta di “refreshing”, provvedendo ad eseguire un’operazione di lettura fittizia e riscrittura entro il tempo massimo in cui il contenuto può essere considerato ancora valido. 

Queste operazioni sono eseguite da un circuito interno alle memorie stesse. 

Oltre a comportare un certo dispendio di energia rendono più lenta la memoria in quanto, mentre si sta eseguendo il refreshing, non è possibile accedervi. 

Le memorie DRAM si possono considerare abbastanza affidabili anche perché molto spesso ad ogni riga della memoria è associato un bit di parità, che consente di individuare eventuali errori singoli all’interno della riga, oppure una serie di bit (login), che opportunamente impostati nel momento di ogni scrittura, generano il codice di Hamming corrispondente, che consente di individuare e correggere errori singoli e individuare errori doppi.

È importante sottolineare come l’operazione di lettura sia distruttiva, in quanto nel momento in cui un dato viene letto viene anche perso; risulta quindi necessaria la sua riscrittura immediata e questa porta a uno spreco di tempo.

Le DRAM sono asincrone, ovvero l’accesso in scrittura ed in lettura è comandato direttamente dai segnali in ingresso al contrario delle memorie sincrone in cui il passaggio da uno stato all’altro è sincronizzato ad un segnale di clock.

Per ogni cella sono presenti un numero basso di componenti che permettono di ottenere un’alta capacità complessiva del dispositivo, un basso assorbimento di potenza e costi ridotti, sono dunque utilizzate generalmente per la memoria principale del sistema.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ LA MEMORIA SRAM

– CHE COSA E’ IL CODICE DI HAMMING

– CHE COSA E’ UN PROCESSORE

MEMORIA RAM del tipo SDRAM

 

 

La SDRAM, acronimo di Synchronous Dynamic Random Access Memory, ovvero DRAM sincrone, si differenzia dalla DRAM normale per il fatto che l’accesso è sincrono, ovvero governato dal clock. 

Tale segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati con il processore, raggiungendo una velocità almeno tre volte maggiore delle SIMM con EDO RAM.

Tipicamente saldata in un modulo di tipo DIMM, è normalmente impiegata come memoria principale dei Personal Computer di tipo Pentium e successivi.

Alcuni esempi sono classificati come:

  • SDR SDRAM: indica le originarie memorie SDRAM. Con l’evoluzione tecnica, questo tipo ha preso il suffisso SDR ossia Single Data Rate, per differenziarle dalle successive SDRAM con controller DDR. Il single data rate indicava l’accettazione di un comando e il trasferimento di 1 word di dati per ciclo di clock (tipicamente 100 e 133 MHz). Il data bus era diversificato ma tipicamente erano impiegate su moduli DIMM da 168 pin e potevano operare su 64 bit (non-ECC) o 72 bit (ECC) alla volta.
  • DDR SDRAM
  • DDR2
  • DDR3
  • DDR4
  • SODIMM: da notare che il package SODIMM non necessariamente contiene memoria SDRAM.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– MEMORIA DDR2
– MEMORIA DDR3
– MEMORIA DDR4
– MEMORIA SODIMM

 

MEMORIA RAM del tipo FeRAM

La FeRAM, acronimo di Ferroelectric Dynamic Random Access Memory, ha la peculiarità di mantenere i dati senza l’ausilio del refresh di sistema. 

Utilizzano un materiale denominato ferroelettrico che ha la capacità di mantenere la propria polarizzazione anche dopo esser scollegato dalla fonte energetica.

 

ALTRE CARATTERISTICHE DELLA MEMORIA RAM:

FREQUENZE DELLA MEMORIA RAM

La memoria scambia dati con gli altri componenti attraverso il Bus, che ha una sua frequenza operativa di base, a multipli di 33 MHz, così come la memoria e il processore. 

I tre componenti vanno sincronizzati su un multiplo della frequenza di base del bus. 

La frequenza di clock interna della memoria differisce dalla frequenza del bus di I/O del modulo, che è quella con la quale il modulo stesso si interfaccia col bus della piastra madre.

Nella tabella sottostante è possibile vedere le frequenze operative dei vari tipi di moduli di memoria; si fa riferimento agli standard utilizzati dai produttori e non solo a quelli standardizzati dal JEDEC:

Memoria a cambiamento di fase

Le memorie a cambiamento di fase sono delle memorie ad accesso casuale che utilizzano il cambiamento di fase di un materiale per memorizzare le informazioni. 

Questo permette alla memoria di mantenere le informazioni anche senza alimentazione, come le memorie flash ma rispetto a queste hanno alcuni vantaggi. 

Il principale è la velocità di scrittura che può arrivare ad essere più rapida di 30 volte, come ciclo di vita 10 volte maggiore e, nota non trascurabile, un costo minore dato dalla lavorazione più veloce.

 

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UNA MEMORIA FLASH

 

DEFINIZIONE DI RAM disk

Un RAM disk non è altro che una porzione di RAM utilizzata come se fosse un disco rigido, col vantaggio di avere prestazioni in lettura e scrittura enormemente più elevate, con tempi di accesso significativamente migliori. Un altro relativo vantaggio è la volatilità di questo disco virtuale, che rende necessario salvare i dati sui quali si è lavorato su una memoria permanente per evitare la perdita di questi ultimi allo spegnimento della macchina.

che cosa è la memoria SRAM




Che cosa è la memoria SRAM

La SRAM, acronimo di Static Random Access Memory, è un tipo di RAM volatile che non necessita di refresh. 

I banchi di memorie SRAM consentono di mantenere le informazioni per un tempo teoricamente infinito, hanno bassi tempi di lettura e bassi consumi, specialmente in condizioni statiche. 

La necessità di usare molti componenti per cella le rende però più costose delle DRAM.

Le celle di una SRAM sono costituite da un circuito retroazionato formato da due invertitori logici le cui uscite sono collegate alle due estremità alle linee dei dati tramite due transistor detti porte di trasmissione. 

Le singole coppie di porte di trasmissione vengono abilitate a seconda della cella su cui deve essere effettuata la lettura o scrittura. 

Vengono rese disponibili sia il bit memorizzato che la sua negazione per un migliore controllo dei margini di rumore.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN TRANSISTOR
– CHE COSA E’ UN BIT
– che cosa è la memoria RAM
che cosa è la memoria ROM

Sono solitamente usate per le memorie cache, dove elevate velocità e ridotti consumi sono caratteristiche fondamentali.

 

Tipi di memorie SRAM

La famiglia delle memorie SRAM può essere poi suddivisa in:

  • async SRAM (SRAM asincrona): lavora in modo asincrono rispetto al clock della CPU, ciò comporta degli stati di attesa della CPU (wait state) per l’accesso, viene utilizzata come cache di secondo livello;
  • sync SRAM (SRAM sincrona): lavora in sincronia con il clock della CPU, si hanno quindi dei tempi di attesa ridotti (o annullati);
  • pipeline Burst SRAM: è ottimizzata per trasferimenti di pacchetti (burst) di dati.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:
– CHE COSA E’ LA MEMORIA CACHE
– CHE COSA E’ LA CPU
– CHE COSA E’ UN PROCESSORE

Che cosa è la memoria ROM




Che cosa è la memoria ROM

scritto da IlMagoDelComputer

Inq gusto articolo ti parlerò della memoria ROM, ossia di una memoria a sola lettura usata nei computer e vedremo le differenze con la memoria RAM, che è una memoria ad accesso randomico.

In elettronica ed informatica, la Read Only Memory, ossia memoria a sola lettura, termine spesso con l’acronimo ROM, è una tipologia di memoria informatica non volatile in cui i dati sono memorizzati tramite collegamenti elettronici fisici e stabili. 

Il suo contenuto non è modificabile durante il normale funzionamento, ma può esserlo, con diverse tecniche, in fase di costruzione, di progettazione o di prototipazione.

L’acronimo ROM identifica in senso stretto le ROM a maschera, il cui nome deriva dal processo di litografia utilizzato nei circuiti integrati, in cui una fotomaschera permette la creazione del chip. Il termine è tuttavia utilizzato anche per identificare memorie che possono essere cancellate e riprogrammate tramite processi particolari, che avvengono più raramente dei normali processi di lettura e scrittura che caratterizzano le restanti classi di memorie informatiche.

Di queste vi sono le memorie scrivibili una sola volta, come le PROM, e riscrivibili più volte, come le EPROM, EEPROM, EAROM e flash ROM.

 

Caratteristiche della memoria ROM

A differenza degli altri elementi di memoria, le memorie a sola lettura non programmabili appartengono alla categoria dei circuiti combinatori, dal momento che in funzione degli ingressi forniscono diverse relazioni combinatorie. Si tratta comunque di circuiti di memoria, dal momento che memorizzano una specifica relazione tra gli ingressi e le uscite: per n bit in ingresso una ROM restituisce 2n combinazioni di m bit in uscita.

Gli elementi fisici di memoria utilizzati dalle ROM sono diodi o transistor, e la loro scelta dipende dalle caratteristiche di utilizzo del dispositivo: per applicazioni che richiedono bassi tempi di lettura si usano transistor a giunzione bipolare, mentre per memorie ad alta capacità si sfrutta la tecnologia a transistor ad effetto di campo.

 

Architettura della memoria ROM

L’architettura delle memorie ROM è una matrice in cui ad ogni intersezione di riga e colonna vi è una cella di memoria, e può essere schematizzata come un decodificatore di indirizzo e un codificatore, realizzato a matrice di diodi o transistor, che possono essere sia a giunzione bipolare che ad effetto di campo. 

Ad ogni cella della matrice corrisponde una locazione di memoria in cui viene scritto il bit in fase di costruzione.

La lettura avviene tramite l’invio delle linee di indirizzo al decodificatore: esso ha il ruolo di attivare una riga della matrice del codificatore, la quale restituisce l’informazione contenuta nelle memorie allocate nelle intersezioni della riga selezionata e le colonne.

Di seguito si illustrano le tipologie di ROM più comuni e la loro architettura in una schematizzazione semplificata rispetto alle ROM in commercio.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:
– CHE COSA E’ LA MEMORIA RAM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA EPROM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA EEPROM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA EAROM
– CHE COSA E’ LA MEMORIA FLASH ROMA
– CHE COSA E’ UN TRANSISTOR
– CHE COSA E’ UN BIT

Che cosa è un file AVI




Che cosa è un file AVI

scritto da IlMagoDelComputer

In questo tutorial vedremo che cosa è un file AVI.
Il formato video AVI, è un formato di file che ha fatto la storia del web perchè diffusissimo su Internet sin dai primi anni 2000.
E’ un file che contiene principalmente VIDEO multimediali digitali.

AVI è una sigla acronimo di Audio Video Interleave, è un formato di file, progettato per contenere altri files multimediali, solitamente audio e video.

Fu sviluppato nel 1992 dalla azienda Microsoft con l’intenzione di creare un formato standard per il video desitnato al sistema operativo Windows, a questa prima versione del formato ne seguì una successiva del 1996 chiamata in maniera non ufficiale AVI 2.0.

Microsoft integrò nel formato AVI una serie di estensioni create da un’altra azienda produttrice di schede video, la Matrox.

 

COSA CONTIENE UN FILE AVI

Un file di tipo AVI è in grado di contenere:

– 1 flusso video

– 2 flussi audio

I file di tipo AVI non possono contenere sottotitoli per film, e quindi i sottotitoli devono essere inseriti nel video,

(tecnica chiamata hardsub perchè viene eseguita una forzatura nell’inserire i sottotitoli nel video anzichè lasciarli come elemento opzionale e distinto)

Per quanto riguarda i sottotitoli vi è anche la possibilità di utilizzarli come file esterni (tecnica chiamata softsub)

 

VEDI TUTORIAL CORRELATO:
– sottotitoli hardsub e softsub

Questa caratteristica ha spinto negli anni seguenti altri sviluppatori alla realizzazione di formati contenitori più potenti come il formato Matroska Multimedia Container, contraddistinto dai files con estensione MKV oppure il formato Ogg, che invece supportano sottotitoli e files video più moderni.

VEDI TUTORIAL CORRELATO:
– cosa è il formato di file MKV
– cosa è il formato di file OGG

Il formato AVI viene è stato progettato per permettere una riproduzione sincronizzata di flussi video e audio.

E’ da molti anni divenuto uno standard per la riproduzione di filmati sui pc con sistema operativo Windows.

E’ compatibile anche con altri sistemi operativi come Apple OS X, Linux e Unix.

 

 

SPECIFICHE TECNICHE DEL FORMATO FILE AVI

Il formato di file .AVI è basato sul formato di file RIFF (Resource Interchange File format), anch’esso un file contenitore, progettato per contenere dati multimediali come video e audio.

Il video presente all’interno di un file AVI è compresso, ma non così tanto da alterarne in modo estremo la qualità.

E’ stato per anni lo standard video per i personal computer con sistema operativo Windows.

Su piattaforma Apple invece si è diffuso il formato MOV.

La tecnologia di compressione adottata all’interno dei file AVI permette la sincronizzazione di flussi video e audio separati.

La compressione dei video AVI è comunque minore rispetto ai file di tipo MPEG che sono stati studiati appositamente in tempi successivi per poter ridurre drasticamente il peso in byte (detto anche dimensione) del file.

Vari algoritmi sono stati progettati nel tempo per comprimere il più possibile il flusso audio e soprattutto video cercando di preservare la qualità, al fine di velocizzare le comunicazioni su Internet e al fine di facilitare la memorizzazione su dispositivi di intrattenimento come l’iPod Apple e altri lettori multimediali.

VEDI TUTORIAL CORRELATO:
– unità di misura delle dimensioni di un file
– che cos’è l’iPod Apple
– che cosa è iTunes Apple

 

 

FORMATI VIDEO CHE PUO’ CONTENERE

Un file .AVI supporta i seguenti formati video per il flusso video:

– MPEG-1

– MPEG-2

– MPEG-4

– WMV

– REALVIDEO

– Theora

– Flash

 

 

FORMATI AUDIO CHE PUO’ CONTENERE

Un file .AVI supporta i seguenti formati audio per il flusso audio:

– MP3

– WMA

– RealAudio

– DTS

 

COMPOSIZIONE DI UN FILE AVI ( basato su file RIFF )

Il formato del file AVI è basato sul formato file RIFF.

Un file AVI completo è composto da tre parti. 

 

HEADER

La prima parte è costituita da un header che memorizza informazioni generali come:

– dimensioni del file

– tipo di file 

‘RIFF’ fileSize fileType (data)

 

CHUNKS

Dopo l’header troviamo una serie di blocchi (detti chunks) e liste (dette lists) che costituiscono il nucleo del file,

il serbatoio dove vengono memorizzati i dati.

Questa sezione del file è composta da:

uno o più blocchi chiamati ognuno chunk.

Ogni chunk ha un ID Identificativo, un valore ckSize dove è memorizzato il peso in unità di misura della memoria,

e i dati veri e propri

ckID  ckSize  ckData

 

 

LISTS

Le liste invece hanno il seguente formato:

  • ‘LIST’ listSize listType listData

Come è fatto un router




Come è fatto un router?

scritto da IlMagoDelComputer

Lo scopo di questo tutorial è spiegare come funziona un router, e come avviene il collegamento dei computer alla rete LAN e ad Internet.

Il router è un dispositivo che consente il collegamento alla rete Internet.

È formato da piccola scatola collegata alla presa a muro, con sopra diverse porte e lucette, e permette a tutti i dispositivi di connettersi contemporaneamente a Internet. 

Il router consente di fare molte attività: navigare in internet, vedere video in streaming, collegarsi ai social tra cui Facebook.

Anche per le connessioni mobili da cellulare occorre un router che non sta a casa ma nelle centraline dei fornitori di rete.

 

Funzionamento del router

Il principio di funzionamento del router è abbastanza semplice prende le informazioni dal cavo o dall’adsl attraverso una connessione WAN e le invia ai vari dispositivi collegati assicurandosi che tutti i dati vengano trasmessi correttamente.

Oltre a permettere la connessione dati e di routing il router funziona anche da firewall bloccando ed impedendo l’ingresso del traffico Internet non richiesto nei dispostivi collegati.

Tutti i router funzionano scambiando i dati sulla rete, ma i router wireless si differenziano in base al protocollo utilizzato 802.11g e 802.11n che è più veloce.

Questo comporta che un computer con scheda wifi 802.11g non può collegarsi ad un router con protocollo 802.11n

In genere, i router 802.11n funzionano anche con schede di rete 802.11g ma non potranno sfruttare la tecnologia migliore e saranno più lenti.

Le parti fisiche che compongono il router

Il primo router era il gateway di ARPANET, l’embrione della moderna internet di diversi anni fa.

Questo router era una macchina enorme come un frigorifero.

I Router più comuni oggi sono molto piccoli e costano poche decine di Euro. L’hardware è formato da un processore, una memoria RAM e flash e porte ethernet.

Tutti i router hanno una porta WAN (Wide Area Network) che è la connessione cablata che collega il router al muro tramite cavo.

Ogni router ha diverse porte LAN (Local Area Network) delle connessioni di rete locale per collegare i diversi dispositivi alla rete.

Molto diffusi sono anche i router wireless ovvero senza fili essi hanno un’antenna e trasmettono a frequenze radio da 2.4 ghz e 5 ghz per collegare tutti i dispositivi senza interferenze (router “dual-band”).

 

Come avviene il collegamento alla rete?

Per reti di computer si intende un gruppo di computer collegati ad uno stesso router.

Il provider assegna ai vari computer connessi ad Internet lo stesso indirizzo IP che è diverso rispetto agli indirizzi di rete Lan che il router assegna ai vari computer della rete

La rete WAN è quindi separata dalla rete LAN anche per garantire una maggiore sicurezza.

Internet si può definire come una rete WAN globale ed è un concetto diverso dal word wide web che è uno dei servizi offerti da Internet

Il modo con cui un router comunica con un modem DSL può essere spiegato con il concetto di pacchetto.

Ogni pezzo di informazione che viaggia su Internet si chiama Pacchetto.

Quando si naviga con il browser i pacchetti vengono scambiati (inviati e ricevuti) tra router e computer e i router svolgono la funzione di centralino di smistamento.

Tutti i router collegati a Internet comunicano tra loro attraverso l’indirizzo IP per garantire che i dati siano presi e restituiti ai nodi giusti (per esempio, dal mio computer ai server di Google quando faccio una ricerca).

 

Che cosa è il sistema numerico decimale




Che cosa è il sistema numerico decimale

 

Il sistema decimale, o sistema numerico decimale, è un sistema di numerazione posizionale in base 10 in cui i numeri vengono formati 

con le cifre da 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 (i numeri arabi) e assumono un valore diverso in base alla posizione occupata.

Questo tutorial spiega in termini semplici che cos’è il sistema decimale ed è pensato per ragazzi che frequentano la scuola media e perché no, anche per i loro genitori e per chiunque altro volesse rinfrescarsi le idee. Vediamo quindi le caratteristiche principali del nostro sistema di numerazione, il sistema decimale.

 

Cos’è e a cosa serve il sistema decimale di numerazione

Innanzitutto: perché il sistema decimale si chiama così? 

Il nome sistema decimale deriva semplicemente dal fatto che, per formare un qualsiasi numero, utilizziamo solo e soltanto dieci cifre:

0, 1 ,2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9

che utilizziamo da sole o “scriviamo insieme, l’una accanto all’altra”, per formare ogni tipo possibile e immaginabile di numero.

 

Valore di una cifra nel sistema decimale

Già dai primi anni di scuola elementare avrete sentito parlare di cifra delle unità, cifra delle decine, cifra delle centinaia e così via. Cosa si intende con tutto questo?

Scriviamo un qualsiasi numero, ad esempio:

187

allora:

– il 7 si dirà cifra delle unità

– l’8 si dirà cifra delle decine

– l’1 si dirà cifra delle centinaia.

In generale, quando ci troviamo di fronte ad un numero intero (senza virgola per intenderci),

l’ultima cifra a destra si dirà cifra delle unità. Man mano, spostandoci verso sinistra troveremo:

– la cifra della decine

– la cifra delle centinaia

– la cifra delle unità di migliaia

– la cifra delle decine di migliaia

– la cifra delle centinaia di migliaia

– la cifra delle unità di milione

– la cifra delle decine di milione

– la cifra delle centinaia di milione

– la cifra delle unità di miliardo

… e così via.

 

Se ad esempio consideriamo il numero 14519, abbiamo:

Come avrete di sicuro già notato la cifra 1 in questo numero compare due volte: il numero è sempre lo stesso (1) ma il valore che assume è diverso!

Il primo uno a sinistra infatti ha il valore di una decina di migliaia, l’uno a destra ha il valore di una unità di milione.

Per concludere vediamo qual è il legame tra i valori delle cifre.

Molto semplicemente:

10 unità = 1 decina

100 unità = 10 decine = 1 centinaia

1.000 unità = 100 decine = 10 centinaia = 1 unità di migliaia

10.000 unità = 1.000 decine = 100 centinaia = 10 unità di migliaia = 1 decina di migliaia

100.000 unità = 10.000 decine = 1.000 centinaia = 100 unità di migliaia = 10 decina di migliaia = 1 centinaio di migliaia

1.000.000 unità = 100.000 decine = 10.000 centinaia = 1.000 unità di migliaia = 100 decina di migliaia = 10 centinaia di migliaia = 1 unità di milione

 

 

 

Il sistema decimale è posizionale

Sicuramente avrete già sentito questa affermazione: cosa significa che il sistema decimale è un sistema posizionale?

Vediamo di spiegarlo partendo da un esempio.

Scegliamo due cifre qualsiasi, ad esempio 5 e 8 e scriviamole l’una accanto all’altra, per ottenere così un nuovo numero. 

Possiamo formarne due:

58

85

che ovviamente sono diversi (in simboli matematici si scrive ) anche se li abbiamo scritti utilizzando le stesse cifre (5 e 8). Come mai?

Ciò deriva dal fatto che il sistema decimale è posizionale, cioè, come ci dice la parola stessa, ha importanza la posizione assunta da ogni singola cifra all’interno di un numero. Nello specifico, nel numero 58 la cifra 8 indica 8 unità e la cifra 5 indica le decine, ovvero 50 unità; nel numero 85 è 5 la cifra delle unità e 8 la cifra delle decine, che equivale ad 80 unità.

Ora che abbiamo capito l’idea di base, per essere più precisi, diremo che il sistema decimale è posizionale perché alle cifre viene attribuito un valore diverso in base alla posizione che occupano.

Che cosa sono i dati in informatica




Che cosa sono i dati in informatica

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti parlerò dei dati, di cosa significa il concetto di dati in informatica e quali sono i supporti dove vengono salvati i dati in informatica.
Sicuramente avrai sentito parlare di file, cartelle, hard disk, floppy disk, CD-ROM, DVD e così via.
In questo articolo faremo un pò di chiarezza su questi concetti, partendo proprio dal concetto base, ossia il dato.

Un dato (dal latino datum che significa letteralmente fatto) è una descrizione elementare, spesso codificata, di un’entità, di un fenomeno, di una transazione, di un avvenimento o di altro.
L’elaborazione dei dati può portare alla conoscenza di un’informazione. 

I dati nascono dell’osservazione di aspetti e fenomeni elementari e permettono di effettuare dei calcoli, risolvere un problema, caratterizzare un fenomeno o di esprimere un’opinione.

 Ogni tipo di dato dipende dal codice e dal formato impiegati.
I dati possono presentarsi sotto diverse forme: numeri e lettere dell’alfabeto (testo), immagini statiche, immagini in movimento (video), suono (audio) ed altri. 

I dati possono essere conservati su diversi mezzi (o supporti) fisici:
cartaceo, magnetico (floppy disk),

ottico (CD) ed altri supporti)

e/o veicolati (trasmessi) attraverso una rete di telecomunicazioni tra più utenti.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:
– Che cosa sono i floppy disk
– Che cosa sono i CD e DVD

In informatica, il termine indica un valore, tipicamente numerico in bit, che può essere elaborato e/o trasformato da un automa o meglio da un elaboratore elettronico. 

Il dato rappresenta l’oggetto specifico su cui interviene l’esecutore dell’algoritmo. 

Le memorie di massa consentono di salvare i dati in modo permanente, mentre il processo di registrazione dei dati in una memoria si chiama memorizzazione o archiviazione. 

Singoli dati o più spesso insiemi di dati possono essere conservati in file o nei database.

VEDI TUTORIAL CORRELATI:

– CHE COSA E’ UN BIT IN INFORMATICA

– CHE COSA SONO LE MEMORIE DI MASSA

– CHE COSA E’ UN ALGORITMO

– CHE COSA E’ UN FILE

– CHE COSA E’ UN DATABASE

– COME E’ COMPOSTO UN COMPUTER

Che cosa è un dual in-line package in elettronica




Che cosa è un dual in-line package in elettronica

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo parleremo di microelettronica, in particolare di DIP, (dual in-line package), con questo termine si intende in microelettronica un dato formato di contenitore di un dispositivo elettronico utilizzato per contenere i  circuiti integrati (come microcontrollori o microprocessori) oppure anche per file di componenti discreti uguali, come gli interruttori a levetta.

Come è fatto il Dual In-line package ?

Il DIP è di forma rettangolare, con due file parallele di piedini (o pin) disposti sui lati maggiori e piegati in modo da essere quasi perpendicolari alla superficie del rettangolo.
Di solito poi l’indicazione DIP è seguita da un numero che indica la quantità totale di piedini del dispositivo: 

ad esempio:

DIP30 ha 30 piedini, (15 per ogni lato lungo)

 

Invezione del Dual In-line package – un pò di storia

Il formato DIP fu inventato da Don Forbes, Rex Rice e Bryant “Buck” Rogers nel 1964 presso Fairchild, che lo iniziò ad usare nel 1965 allo scopo di ottimizzare la disposizione e la compattezza dei chip presenti su una stessa scheda elettronica (precedentemente si usavano formati circolari).
La possibilità di realizzare singole schede relativamente piccole contenenti tutti i dispositivi integrati necessari ha permesso lo sviluppo di sistemi complessi come i computer.

Pur essendo comunque grandi, se paragonati alle effettive dimensioni dei circuiti integrati al loro interno, i DIP sono stati la spina dorsale dell’industria microelettronica degli anni settanta – ottanta.
Verso la fine del XX secolo, con introduzione della tecnologia di montaggio superficiale SMT (Surface-Mount Technology), fu finalmente possibile ridurre di molto le dimensioni dei dispositivi elettronici utilizzando ed adottando nuovi formati come come il PLCC (Plastic Leaded Chip Carrier) oppure anche come il  SOIC (Small Outline Integrated Circuit). 

Oggigiorno i formati DIP sono ancora utilizzati per lo sviluppo di prototipi mediante basette sperimentali (breadboard).

Varianti di un DIP

Esistono diverse varianti del formato DIP, caratterizzate da diversi materiali di cui sono costituite:

Ceramic Dual In-line Package (CERDIP)

Plastic Dual In-line Package (PDIP)

Shrink Plastic Dual In-line Package (SPDIP) – Una versione più piccola del PDIP, con un pitch di 1,778 mm (vedi DIMENSIONI).

Talvolta, un dispositivo in formato DIP viene inserito ad incastro in appositi zoccoli saldati sulla scheda elettronica che lo ospita. Questo sistema permette di sostituire il chip in caso di malfunzionamento e di evitare il suo danneggiamento a causa dell’elevato calore generato dall’operazione di saldatura.

 

Dimensioni di un DIP

Larghezza e pitch di un DIP.

I DIP più comuni hanno una spaziatura tra i pin (pitch) di 2,54 mm (0,1 pollici o 100 mil) ed una larghezza di 7,62 mm (0,3 pollici o 300 mil) o 15,24 mm (0,6 pollici o 600 mil). 

Tipicamente il numero (sempre pari) di pin varia tra gli 8 ed i 24 per i DIP di larghezza 7,62 mm e tra i 24 ed i 40 per i formati da 15,24 mm. 

Esistono varianti meno comuni, come i DIP da 4 e 28 pin per i formati larghi 7,62 mm e quelli da 36, 48 o 52 pin per i formati larghi 15,24 mm.

Nei Paesi dell’ex Blocco orientale era in uso un formato DIP con pitch di 2,5 mm. 

Alcuni chip, come il Motorola 68000 e lo Zilog Z180, utilizzavano un numero di pin pari a 64, il massimo utilizzato per un formato DIP.

 

 

Numerazione dei PIN di un DIP

I DIP hanno una tacca incisa (o un punto disegnato) su un’estremità della loro superficie superiore come riferimento per il conteggio dei pin. 

Per poter individuare correttamente i pin del dispositivo bisogna mantenere il chip in modo da guardare la superficie superiore, facendo sì che l’asse di quest’ultima sia parallelo al suolo; assicurandosi che la tacca (o il punto disegnato) sia disposta verso l’alto, lo standard prevede che il pin numero 1 sia quello più in alto della fila sinistra.

I pin dal 2 in poi sono numerati in senso antiorario. 

L’ultimo pin è chiaramente quello più in alto nella fila destra.

Che cosa è l’attacco Spoofing




Che cosa è l’attacco Spoofing

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo vedremo che cosa è l’attacco spoofing e quali contromisure prendere per difendersi.
In questo tutorial ti mostrerò in cosa consiste un attacco spoofing e quali sono le contromisure per combatterlo.
Forse avrai già sentito parlare di questo particolare attacco, che in realtà è molto semplice da capire nel suo contentuto.

Lo spoofing è un tipo di attacco informatico usato per falsificare l’identità (spoof) di un utente o di un dispositivo, in modo che l’hacker possa, ad esempio, intercettare informazioni riservate, diffondere informazioni false, causare disservizi.

Lo spoofing può risultare particolarmente pericoloso se associato a tecniche di social engineering: in tal caso l’hacker può ottenere l’accesso a dati sensibili e alle credenziali dell’host.

Inoltre i social media scammers o i phishers possono convincere un utente a connettersi ad un determinato server rubando i suoi dati.

 

Contromisure da prendere contro l’attacco spoofing

Ci sono diverse tecniche per proteggere una rete di computer aziendale da accessi indesiderati.

AUTENTICAZIONE
Un primo consiglio è sicuramente utilizzare lo standard IEEE 802.1x per l’autenticazione 

o l’utilizzo di NAC (Network Access Control) che prevede oltre all’autenticazione gestita ad alto livello, una serie di controlli sul dispositivo, come la presenza di software incompatibile con l’architettura di rete. 

 

PREVENIRE LO SPOOFING AD ALTO LIVELLO (PERSONE)

Tuttavia la vulnerabilità più grande a cui una rete rimane esposta è l’utente. Molti attacchi infatti, a reti che non hanno particolari bug tecnologici da sfruttare, avvengono puntando sul fattore umano,

sulle vulnerabilità comportamentali di una persona.


Lo spoofing ad alto livello sfrutta spesso tecniche di ingegneria sociale e può essere utilizzato sia per colpire l’utente finale rubando 

credenziali di social o di conti correnti, sia per utilizzare l’utente finale per entrare in reti a cui normalmente non si sarebbe autorizzati ad accedere. 

Oltre all’adozione di tecniche come SPF, filtri sui contenuti 

o Greylisting la consapevolezza dell’utente finale è una fondamentale contromisura a questo tipo attacco. 

 

QUALI SONO LE CONTROMISURE CHE PUOI PRENDERE CONTRO LO SPOOFING IN RIASSUNTO:

  • adotta lo standard IEEE 802.1x per identificarti
  • usa il NAC (Network Access Control) che prevede l’autenticazione e dei controlli continui sul dispositivo, come, per esempio, se c’è un software incompatibile.
  • sii consapevole: la maggior parte dello spoofing avviene giocando sul fattore umano e sulla vulnerabilità della persona.
  • adotta tecniche come SPF, Greylisting e filtra i contenuti.

 

QUALI SONO LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SPOOFING:

Si ha spoofing ogni volta che all’interno della rete un attaccante finge sulla sua identità, sia che si tratti di hostname, di indirizzo ethernet o  di server pirata.

Gli attacchi spoofing possono però essere di tipo diverso e corrispondere a livelli diversi della suite di protocolli di rete TCP/IP.

Qui di seguito ti indicherò le tipologie:

 

 

SPOOFING A LIVELLO 1 – Network Access Layer

Il Network Access Layer è il livello più basso del protocollo di rete TCP/IP e incapsula i livelli fisico a data link (1 e 2) del modello ISO/OSI.

1-MAC SPOOFING

Con questa tecnica  l’hacker falsifica il MAC (Media  Access Control) quindi l’indirizzo Ethernet di un dispositivo.

Un hacker può utilizzare un indirizzo MAC non suo, per esempio, per  mandare continuamente pacchetti in rete così da saturare il forwarding database dello switch causandone malfunzionamenti e forzando il successivo broadcast in tutta la rete (MAC Flooding) oppure per appropriarsi della porta dello switch dedicata all’host vittima (Port Stealing)

 

 

2-ARP SPOOFING

L’ARP (Address Resolution Protocol) è il meccanismo che associa gli indirizzi MAC agli indirizzi IP di un determinato host.

Con questa tecnica spoofing l’hacker invia messaggi ARP su una rete locale per associare il proprio MAC all’IP di un diverso host, ad esempio, il gateway predefinito. In tal modo intercetterà tutto il traffico destinato a tale host.

ArpON “ARP handler inspection” è un software portatile utilissimo per contrastare questo tipo di attacco, che migliora sensibilmente la sicurezza dell’ARP contro attacchi Man in The Middle (MITM) 

attraverso tecniche ARP Spoofing, ARP Cache Poisoning, ARP Poison Routing (APR). 

 

 

SPOOFING A LIVELLO 2 – INTERNET LAYER

L’Internet Layer è il secondo livello del protocollo di rete TCP/IP  e coincide con il livello di rete (3) della pila ISO/SI.

1-IP SPOOFING

Con questa tecnica l’hacker crea un pacchetto IP nel quale viene falsificato l’indirizzo IP del mittente. Purtroppo questo non è un attacco difficile da effettuare perchè il protocollo non implementa alcun sistema di sicurezza per quanto riguarda la protezione dell’indirizzo IP.

Ci sarà però, in questo caso, un router asimmetrico, in quanto al vero IP verrà inviato un pacchetto di risposta.

Ci possono però essere alcuni sistemi di sicurezza attivati dagli ISP per evitare l’IP spoofing: ad esempio questi impediscono che da una interfaccia di un determinato router o firewall siano inviati pacchetti il cui IP sorgente è diverso da quello che ci si immagina.  

Oppure, un altro sistema di sicurezza è legato alla tecnica uRFF, acronimo di unicast Reverse Path Forwarding che prevede l’utilizzo delle tabelle di routing: 

nel caso in cui l’interfaccia di origine di un pacchetto non è uguale a quella che verrebbe scelta dal router per l’inoltro del pacchetto di risposta allora, il pacchetto è automaticamente scartato. 

 

SPOOFING A LIVELLO 3 – TRANSPORT LAYER 

Il Transport Layer è il terzo livello del protocollo di rete TCP/IP  e coincide con il livello di trasporto (4) della pila ISO/SI.

Questo livello dello stack TCP/IP coincide con il livello di trasporto (4) nella pila ISO/OSI. 

Si parla di attacco di IP-spoofing portato verso uno di questi due protocolli, perché non è rilevante in fase di autenticazione.

1-SPOOFING UDP

Questo è un tipo di spoofing simile all’IP Spoofing. Viene falsificata un datagram UDP (che è un protocollo connectionless) attraverso una modifica delle informazioni e una falsificazione dell’header. 

SPOOFING A LIVELLO 4 – APPLICATION LAYER

L’Application Layer è il livello 4 del protocollo di rete TCP/IP  e indica quelle tecniche di spoofing che mirano a colpire i protocolli di livello di sessione (5), presentazione (6) o applicazione (7) della pila ISO/OSI o le applicazioni,

Posso farti diversi esempi. Quando un hacker falsifica l’indirizzo del mittente in una email al fine di inviare email spam, malware o per attuare phishig, ci troviamo di fronte ad un EMAIL SPOOFING.

Se invece l’hacker falsifica un server web in modo da far sembrare di essere connesso ad un dato server mentre invece è connesso ad un server malevolo, ci troviamo di fronte ad uno WEB SPOOFING.

Il web spoofing funziona in questo modo: 

-un hacker falsifica l’associazione tra un indirizzo web e l’indirizzo IP attraverso un attacco di dns poisoning.
Il server malevolo verso il quale l’hacker reindirizza il client è chiamato shadow server (server ombra)

A cosa serve il BIOS




A cosa serve il BIOS

scritto da IlMagoDelComputer

In questa guida vedremo a cosa serve il BIOS in un computer e cosa è il BIOS.
Ti mostrerò anche le principali funzionalità del BIOS e vedremo insieme anche delle schermate di configurazione del BIOS su vari computer di nuova e vecchia generazione.
Per rispondere alla domanda a cosa serve il BIOS, prima di tutto chiariamo cosa è il BIOS.

BIOS è l’acronimo di Basic Input/Output System, è il programma che per primo si avvia durante appunto l’avvio del computer, prima ancora dell’avvio del sistema operativo Windows.

Cosa è il BIOS

Il BIOS è un programma software che viene installato e dunque risiede in un chipset situato nella scheda madre del tuo computer PC.

Questo software, anche detto firmware, è preposto a diverse funzioni:

Avviare un test di pre-avvio del computer (chiamato POST da Power-on self-test) dove il computer controlla che tutte le periferiche hardware che ha in elenco siano disponibili e siano riconoscibili

Poi cerca il dispositivo nel quale si trova un sistema operativo avviabile.

La lista dei dispositivi in cui cercare il sistema operativo è configurabile in alcune schermate del software di BIOS, dedicate appunto a questa configurazione della sequenza di boot.

In queste schermate saranno elencati i drive interni del computer come CD-ROM e HARD DISK interni nei quali cercare un disco o un programma installato avviabile, per poter avviare il computer.

Tramite le schermate del software di BIOS è possibile anche configurare se il computer possa essere avviato da una rete LAN, ossia da un computer remoto collegato ad esso con un cavo di rete.

Questa configurazione si trova nella scheda del BIOS chiamata LAN BOOT.

Il BIOS serve inoltre ad altre varie funzionalità, ad esempio è possibile dal BIOS abilitare o disabilitare il supporto per le prese USB del computer.

Questo viene usato dai tecnici quando vogliono ad esempio installare un sistema operativo come DOS o UNIX con una versione che magari non supporta l’utilizzo di tastiere USB e di mouse USB.

Questa funzione di solito viene chiamata USB BIOS Legacy Support.

Dal BIOS è anche possibile leggere dati sul modello del computer e sui numeri seriali che lo identificano.

Di solito queste informazioni sono posizionate in una pagina chiamata INFO, dove è possibile leggere

BIOS Version (la versione del software di BIOS che stiamo utilizzando)

BIOS Vendor (l’azienda produttrice di questo software)

BIOS Date (la data in cui è stato rilasciato il software che stiamo usando. Su gran parte dei computer è possibile aggiornare il firmware BIOS, con versioni più aggiornate rilasciate in date successive, e magari arricchite con nuove funzionalità e miglioramenti)

Product Name (il nome del prodotto hardware, è il nome del nostro modello di computer)

Serial Number (il numero seriale che identifica il tuo computer presso il produttore)

UUID (un altro numero univoco che identifica univocamente la macchina)

Il software BIOS ti permette anche di visualizzare i dischi installati e vedere dettagli sulla loro capacità ed altre caratteristiche come Transfer Mode, ed Ultra DMA Mode.

Se hai assemblato un pc da solo, sicuramente accedere al BIOS server per controllare che i dischi siano configurati nella maniera corretta impostando correttamente gli switch per impostarli come Master o Slave.

 

Come accedere al BIOS su un computer PC

Prima di Windows 8, accedere al BIOS si effettua al momento dell’avvio del computer.

Appare di solito una schermata che indica i tasti con i quali accedere al programma BIOS.

In alcuni computer si usa il tasto funzione F2 per entrare nel BIOS.

In altri computer il tasto funzione F10, oppure CANC oppure ancora, in altri, delle combinazioni di tasti simili.

In una riga di testo in basso sullo schermo vengono mostrate queste informazioni per l’accesso.

Il BIOS serve ad ottimizzare la velocità del computer ?

Il BIOS è un software che serve ai tecnici informatici per risolvere principalmente problemi hardware e software su un computer.

Ad esempio su computer con sistemi operativi Windows, qualora il computer non si riesca ad avviare dal disco interno dove è memorizzato il sistema operativo, si può usare il BIOS per comunicare al computer di avviarsi da un CD-ROM integrato, anzichè dal disco esterno.

Quelli di voi che ricordano i primi computer degli anni 80 e 90, ricorderanno che su queste macchine erano presenti unità floppy disk a dischetto magnetico, e si poteva avviare il computer inserendo i dischi del sistema operativo.

Quindi il BIOS serve principalmente a compiere queste semplici operazioni di diagnostica, da fare insieme ad altre operazioni di risoluzione dei problemi.

Sui vecchi computer dal BIOS si poteva anche cambiare impostazioni come la velocità della CPU, o alterare impostazioni che miglioravano leggermente le prestazioni del sistema.

Magari dal BIOS si possono configurare impostazioni sul risparmio energetico del computer.

Sui molti computer è possibile aggiornare la versione del BIOS preinstallata sul pc, ed inserire una versione più moderna.

Ma questo da solo non velocizza le prestazioni del computer. 

L’hardware rimane comunque lo stesso.

Il BIOS sui computer del passato

Quando i computer avevano sistemi operativi come MS-DOS il BIOS aveva diverse funzionalità di configurazione in più, e rappresentava un primo step obbligatorio per l’ottimizzazione delle prestazioni del computer, ma oggi con l’avvento di sistemi operativi come Windows 8 e Windows 10, il meccanismo di bootloader è molto rapido e anche l’esecuzione della parte kernel del sistema operativo avviene in tempi rapidi.

Le evoluzioni del kernel dei sistemi operativi montati sui moderni pc, svolgono in maniera indipendente dal BIOS operazioni di analisi dell’hardware del computer e riconoscimento delle periferiche collegate. 

Impostare la password di sicurezza dal BIOS

Su molti BIOS è possibile impostare una password di sicurezza per l’avvio del computer, ma chi è esperto di hardware può resettare questa password semplicemente togliendo la batteria della scheda madre e quindi facendo ripartire il BIOS da 0, dalle impostazioni di default.

In conclusione, se stai cercando maggiori informazioni per velocizzare il tuo computer, e pensi di poterlo fare attraverso il software di BIOS ti sbagli, poichè il BIOS non è un software miracoloso che trasformerà un hardware di vecchia generazione in hardware di nuova generazione con più nuclei di calcolo.

Gli aggiornamenti del BIOS non portano ad interessanti miglioramenti nelle prestazioni del computer.

Cosa sono i server DNS




Cosa sono i server DNS

scritto da IlMagoDelComputer

In questo articolo ti parlerò dei server DNS, e ti spiegherò come funzionano e cosa sono questi server DNS.
I server DSN sono alla base del funzionamento della rete Internet mondiale, hanno una speciale funzione di rubrica degli indirizzi dei siti Internet e traducono gli indirizzi web (URL) che gli utenti scrivono nel browser in Indirizzi IP (codici numerici o alfanumerici) che permettono il dialogo tra computers.